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Messaggi del 24/08/2022

Pescatori di anime e tassisti del mare.

Post n°2201 pubblicato il 24 Agosto 2022 da fedechiara
 

Naufragi organizzati  - 24 agosto 2018
I professionisti della bontà e misericordia indebita che salgono e scendono dalla nave 'Diciotti' per dare residua visibilità e pietoso fiato alle loro stanche geremiadi buoniste - da ben pochi accolte e con riserva di replica – ci mandano a dire che i richiedenti asilo a bordo della nave ci chiedono perché non li vogliamo; e perché il nostro ministro degli Interni non acconsente a farli sbarcare e a dare inizio al costoso iter di assistenza europeo che finirà con l'incentivare la clandestinità della maggior parte di loro, - come è già avvenuto per i loro congiunti e conoscenti che hanno vinto la lotteria Europa tramite procurato, criminale naufragio e si sono incistati a centinaia di migliaia nelle periferie del degrado e della piccola criminalità e spaccio.
Vogliamo dare risposta a quella loro domanda, cittadini? Vogliamo.
Non li vogliamo far scendere dalla nave 'Diciotti' (e le altre navi a seguire) perché siamo d'accordo, in larga maggioranza, con il nostro ministro degli Interni che vuole ostacolare l'abominevole e criminale traffico di esseri umani che origina dai lager libici - dove i poveretti vanno volontariamente a stiparsi per poter partecipare alla lotteria del naufragio organizzato e procurato e conseguente 'salvataggio in mare' da parte della nostra Guardia Costiera e/o dai professionisti della bontà delle o.n.g. al soldo di Soros in contatto satellitare con gli 'scafisti'.
Non siamo d'accordo che l'ingresso nel nostro paese e negli altri stati membri dell'Unione avvenga tramite questa colossale follia cronicizzata e annosa di naufragi organizzati e procurati 'salvataggi' quotidiani - e che si usi a sproposito, sui telegiornali e i giornaloni nazionali, la parola 'pietas' riferita a organizzazioni di criminali ferocissimi che usano spudoratamente del grimaldello della bontà indebita e dell'uso distorto della 'legge del mare' per violare quotidianamente le liquide frontiere di una Europa in gravissimo affanno immigratorio, e che ha pagato prezzi spaventosi di vittime inermi a migliaia a causa dei troppi 'radicalizzati sul web' di prima, seconda e terza generazione di immigrati che hanno rinnegato e offeso la cittadinanza europea a loro troppo generosamente offerta.
Siamo certi che i richiedenti asilo a bordo della nave 'Diciotti' della nostra Guardia Costiera ferma sul molo del porto di Catania sono informati della possibilità che hanno di usare dei loro soldi (che così generosamente versano agli scafisti) per acquistare un regolare biglietto aereo ed entrare in Europa con regolare visto di ingresso e procedere, poi, alla presentazione di una regolare richiesta di asilo politico, qualora ne ricorrano i termini e le condizioni, secondo le vigenti leggi e i regolamenti europei.
Tutto ciò esposto, raccomandiamo ai richiedenti asilo della nave 'Diciotti' di mettersi in contatto con i loro cari (ci risulta che sono in possesso di cellulari e che la generosa assistenza europea ai profughi contempla anche la fornitura di schede telefoniche gratuite) e di avvisarli che la modalità di ingresso nel nostro paese tramite procurati, quotidiani naufragi organizzati non sarà mai più 'vista di buon occhio' dai cittadini di questa e di altra repubblica europea – volessero gentilmente rivolgersi alle agenzie di viaggio dove, per meno di un decimo delle somme che versano agli scafisti, possono 'entrare in Europa' e chiedere ciò che è loro dovuto in qualità di 'richiedenti asilo'.
Beninteso se 'ne hanno diritto' secondo il giudizio delle apposite Commissioni preposte a vagliare le loro richieste.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Elogio della follia.

Post n°2200 pubblicato il 24 Agosto 2022 da fedechiara
 

Elogio della follia e ritorni al futuro (gramo).
Avete presente quel senso di piacevolissima frescura che, dalle prime luci dell'alba e fino alle otto/otto e mezza del mattino, vi restituisce il piacere di sorseggiare il caffè seduti nella terrazza dei prossimi calori estremi del sole che già vi fa capolino? Ebbene, vi parla di futuro.
E se, come ho fatto io, avete appena fatto pulire la caldaia, obbedienti ai dettami sul risparmio energetico in vigore, lo sguardo vi corre sul rettangolo metallico che la contiene, fremente di prossime combustioni, e vi chiedete se mai vi affluirà, da qui a un due mesi, qualche metro cubo di gas metano vagante per caso negli oscuri depositi del vostro fornitore di fiducia.
E' l'autunno che incede con lentezza indicibile, cari voi, e lungamente ci dice addio (V. Cardarelli). L'autunno del nostro scontento.
Addio alle piccole, care cose della normalità del nostro vivere di ieri che oggi ci appaiono dei lussi - e già ci immaginiamo saltellare come diavoletti coi piedi scottati in quel di novembre nella stessa terrazza dell'odierno calore estremo con indosso due pile sopra il maglione e magari, sotto i pantaloni, i mutandoni-collant in lana di quando il nonno era militare che, chissà come e perché, non abbiamo mai deciso di insaccare nei cassoni della Caritas, beata previdenza!
E questo scenario di mutazioni straordinarie del primo ventennio del millennio entrante (un passo avanti e due indietro del nostro tragicomico 'ritorno al futuro') lo dobbiamo ai diktat stolidi dell'atlantismo filo Nato e delle 'sanzioni alla Russia' volute fortemente e con arroganza degna di miglior causa dall'uomo della provvidenza mattarelliana che tuttora ci s-governa e fino ai primi di ottobre, mese di grandi mutazioni, ma stavolta nel campo della politica.
Ed è difficile dire che qualche cosa cambierà, nella ventura improbabile che a capo del governo futuro vi sarà una giovane donna (non la deliziosa e sexi Sanna Marin baccante/danzante, che avete capito?) perché l'atlantismo filo Nato è una iattura storica che non ce la leviamo di torno neanche a morire (e morir dobbiamo, ce lo chiede la Patria, olé!) – e ci troveremo tutti in piazza san Giovanni in quel di gennaio 2023, avvolti nelle coperte a doppio strato, smagriti per le auto combustioni dei nostri corpi fragili e, battendo i denti, grideremo gli slogans del neutralismo e 'no agli armamenti all'Ucraina e alla guerra per procura Nato' che ci salverebbero, forse, dal lasciarci le penne per le malattie da raffreddamento che conseguono ai riscaldamenti inesorabilmente spenti.
Scenari di guerra e post bellici delle fotografie dei nostri avi partigiani (oggi e sempre resistenza?🥹), che mai pensavamo potessero ripresentarsi uguali sul proscenio della Storia (un passo avanti e due indietro) - e la stolidità degli s-governanti di ogni risma, passati, presenti e i futuri a recitare compunti, davanti ai maggiorenti di Europa schierati in penosa parata assieme a Biden, le giaculatorie della fedeltà ai patti Nato obsoleti, ma capaci, a tutt'oggi, di fiondarci nel bel mezzo di una terza guerra mondiale a pulsante rosso nucleare.
Elogio della follia. Correva l'anno...

 
 
 
 
 

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