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Dove sono gli uomini?

Post n°571 pubblicato il 28 Febbraio 2013 da latuaossessione7

E' di grande attualità un libro uscito di recente e intitolato Dove sono gli uomini?
Non il solito volume intriso di femminismo arrabbiato che punta il dito contro i maschi moderni, anche solo per il fatto che è scritto da uno di loro, tale Simone Perotti.
Per quanto ho potuto vedere Perotti traccia un ritratto preciso degli uomini contemporanei: disorientati dall'indipendenza e dalla sicurezza femminile, privati del loro antico ruolo, abbattuti dalla crisi economica e dalla destabilizzazione sociale, alle prese con la ricerca spasmodica di una collocazione nel mondo del lavoro come in quello familiare.
A leggerla così fa quasi tenerezza. Questi poveri ometti fagocitati da donne forti e autonome, alle prese con mille impegni e mille rivendicazioni, in grado di conciliare alla perfezione casa, lavoro, famiglia, di essere madri affettuose e severe, casalinghe che rasentano la perfezione, ma anche amanti attente e fantasiose, che decidono loro come e quando fare sesso e dove andare in ferie perché magari le pagano pure di tasca loro.
E devo dire che per qualche nanosecondo ci sono anche cascata.
Poi la ragione ha prevalso. E' bastato guardarmi intorno per un attimo e di maschi disorientati e spauriti non ne ho visto nemmeno l'ombra.
Di donne che si massacrano per essere come le si vuole, invece, ne vedo ad ogni angolo di strada. Si alzano alle 5, fanno i mestieri, svegliano i bambini, li portano a scuola, vanno al lavoro, in pausa pranzo fanno pilates e aerobica poi via di nuovo al lavoro, a riprendere i figli a scuola, e si improvvisano maestre, lavandaie, stiratrici, cuoche, il tutto mentre il marito tornato stanco diventa un tutt'uno con il divano di fronte alla tv o si isola giocando alla playstation.
Ne conosco a centinaia di queste donne, conosco la loro fatica per essere sempre perfette agli occhi di un compagno che non alza un dito per collaborare ma le vorrebbe vedere ancheggianti sui tacchi a spillo alle dieci di sera, quando i bambini sono a letto e, finita la partita, lui improvvisamente si risveglia dal torpore casalingo.
Così come ne conosco tanti altri, separati o divorziati, che non vivono certo drammatiche crisi di identità. Abbiamo già dato  è la litania che ripetono. E quindi l'unico impegno concreto che assumono è quello di migliorare il loro personale record di numero di donne che riescono a portarsi a letto nel giro di un mese.
Caro Perotti, mi stavi anche simpatico. Ma se mi dai l'indirizzo del paese delle meraviglie in cui vivi, un giretto ce lo faccio volentieri anch'io e magari - hai visto mai? posso anche cambiare idea e darti pure ragione.

 
 
 
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