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Parliamo (ancora) di uomini

Post n°572 pubblicato il 01 Marzo 2013 da latuaossessione7

Nonostante le pessime esperienze una tantum ricasco nel brutto vizio di incontrare personalmente qualche uomo incrociato virtualmente.
Però se un tempo lo facevo (e mentre lo scrivo provo una stretta al cuore intrisa in egual misura di nostalgia e tenerezza) per stanare l'uomo della mia vita e se successivamente l'ho fatto per mettere alla prova il mio personale tasso di seduttività, recentemente l'ho fatto solo ed esclusivamente perché il tizio in questione mi sembrava simpatico e disponibile ad accettare le mie condizioni.
Così ci ritroviamo davanti ad una pizza e lui è così bravo che almeno in apparenza non mi fa uno di quei fastidiosissimi radiogrammi che prevedono nell'ordine la sbirciatina nella scollatura, l'occhiata indagatrice ad altezza del sedere e la valutazione complessiva di capelli, occhi e mani più rughe intorno agli occhi e del collo per capire se l'età che dichiaro corrisponde a quella anagrafica con eventuali relativi, spietati commenti.
E questo potrebbe anche bastarmi per ritenerla una serata gradevole.
Il problema è che dai figli (suoi) e dai viaggi (di entrambi) si passa a parlare delle donne (sue, ovviamente).
E qui l'ometto non riesce proprio a contenersi: è una carrellata senza fine di mogli (due) e frequentazioni successive (numero imprecisato), tanto che ad un certo punto estraggo carta e penna dalla borsa e lo blocco. Ho bisogno di tempo per disegnare uno schema riassuntivo che non mi faccia confondere l'avvocato incontenibile a letto (con i vicini che fanno l'applauso al termine della performance sessuale) con l'architetto che ascolta i Black Sabbath o addirittura con la vedova che va a ballare senza indossare gli slip.
Racconti ironici e piacevoli, per carità, in cui però noi donne facciamo tutte la figura delle paranoiche schizzate: un momento prima diciamo una cosa, subito dopo affermiamo l'esatto contrario e mentre a letto ci lasciamo andare ad un linguaggio non proprio da educande, nella vita di tutti i giorni riprendiamo chi usa la parolaccia in modo gratuito. E tutto questo, giustamente, viene usato contro di noi.
Una serata gradevole, si diceva, ma che mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Di ognuna mi sono stati raccontati dettagli piuttosto intimi, e di ognuna sono trapelate soltanto manie, ossessioni (!!), incoerenze e fallimenti.
Del mio commensale, invece, non è emersa la volontà di avere una compagna stabile emotivamente al suo fianco (non potrei essere certo io, ça va sans dire), né la stanchezza per un vuoto sentimentale che non riesce a colmare. E' emersa chiaramente, invece, la sola ed unica preoccupazione di avere un vasto parterre di donne cui attingere nel momento del bisogno. Ovvio, quasi nessuna all'altezza dell'avvocato, ma in tempo di carestia ci si può anche accontentare, che una biondina dall'occhio verde non sarà un granché, ma il letto lo scalda pure lei.
Tanto che, anche a quelle che non frequenta più da anni, il solerte brizzolato è solito inviare calorosissimi auguri per la festa della donna e a Natale.

 
 
 
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