Creato da LoStatista il 11/11/2007
"La differenza fra un politico ed uno statista sta nel fatto che un politico pensa alle prossime elezioni mentre lo statista pensa alle prossime generazioni". (A.De Gasperi). Io intendo considerarmi uno statista e non un politico per almeno due motivi: il primo è determinato dalla convinzione che la mia poca esperienza pratica in campo politico non mi autorizza a definirmi tale, il secondo motivo preferisco lasciarlo in sospeso e lo capirete man mano che proseguiremo nel nostro dialogo. Il mio intento è di criticare in modo corretto e costruttivo gli avvenimenti del giorno prima, ed intervallare il programma di un ipotetico partito che insieme dovremmo far nascere, a cominciare dal nome, dal simbolo e dall’approvazione da parte di tutti delle regole: un nuovo partito politico. Mi auguro che il mio lavoro non sia inutile e spero nella collaborazione di molti di voi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 23
 

Ultime visite al Blog

elio763rlobiancodolcegubanalorenzo.tabonikiccha84alemont77taitatorinoCavallari.Fabiopaolo.bozzoacinom2000gamilabradiologiamorlupomarmos1Jakopoxagazzipubbli
 

Ultimi commenti

Ben tornato, era ora !!!!
Inviato da: ginevra9dgl
il 11/09/2012 alle 19:41
 
Grazie, sei molto gentile.
Inviato da: LoStatista
il 18/01/2012 alle 17:02
 
BUON GIORNO E...HAPPY BIRTHDAY TO YOU!!!
Inviato da: Mario939
il 18/01/2012 alle 08:38
 
Buon Anno ache a te, ci tornerò presto lo prometto
Inviato da: LoStatista
il 01/01/2012 alle 11:56
 
Ma guarda chi si vede!!!!! Ciao ti aspetto e ricambio gli...
Inviato da: ginevra9dgl
il 30/12/2011 alle 21:01
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

internet non si tocca

internet

 

GIU' LE MANI DAL CROCEFISSO.

guai a toccarlo

 

IL MIO ASSISTENTE.

ATENDE FIDUCIOSO

 

La politica

La politica è come il mare:

 

http://video.libero.it/app/play?id=1532daa97e6c4ac7d1210414f9d7436a

 

E' SEMPRE IN MOVIMENTO.

 

 

« I DOVERI PRIMARI DI UN C...TERRORISMO »

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI

Post n°221 pubblicato il 12 Dicembre 2009 da LoStatista
 

La bilancia della giustiziaVIGEVANO Condannare Alberto Stasi a 30 anni di carcere, perché gli indizi che portano a lui sono «inequivocabili» e non merita alcuna attenuante per le sevizie sul corpo di Chiara. È la richiesta avanzata per la seconda volta dai Pm Rosa Muscio e Claudio Michelucci al Gup di Vigevano, Stefano Vitelli, davanti al quale si sta celebrando il processo con rito abbreviato nei confronti del giovane imputato per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, massacrata a Garlasco il 13 agosto 2007. I due pm, che si sono alternati nella requisitoria, hanno concluso, come avevano già fatto lo scorso 9 aprile (prima dello stop al processo con la richiesta del giudice di quattro perizie), sostenendo senza alcun dubbio la responsabilità di Alberto.

Fu lui, quel giorno, a uccidere Chiara tra le 12,46 e le 13,26, in quell'arco di 40 minuti intercorso tra due delle otto chiamate fatte dal giovane, o dal telefono di casa o dal proprio portatile, sul cellulare della ragazza. Telefonate che risultano senza risposta. Secondo l'accusa, come ha detto il pm Rosa Muscio, le perizie disposte dal Gup «non hanno modificato il quadro accusatorio», eccetto quella informatica, che bene o male ha portato la Procura a rideterminare l'ora della morte. Non solo perché a suo avviso quando Chiara venne trovata senza vita non c'erano i segni del rigor mortis e le macchie di sangue sul pavimento erano fluide, ma anche in base alle indicazioni degli ingegneri Roberto Porta e Daniele Occhetti: Alberto, il giorno del delitto rimase davanti al pc dalle 9,35 alle 12,20 anche se, per i pm, avrebbe lavorato su quattro pagine della tesi che non erano nemmeno impegnative.

Solo dopo, ipotizzano gli inquirenti, avrebbe avuto il tempo di assassinare Chiara e fuggire. Per i due pm c'era la volontà di uccidere. Il processo riprenderà domani, quando la parola passerà alla difesa. Sono state fissate, salvo imprevisti, altre udienze il 15 e il 17 dicembre, giorno in cui il Gup Stefano Vitelli entrerà in camera di consiglio per la sentenza.

Francesca Brunati

11/12/2009

I legali: il quadro d'accusa non regge.
In serata la richiesta di assoluzione

VIGEVANO
«Le certezze sono che Chiara fino alle 9 era viva e che Alberto fino alle 13,30 era a casa. Lo dimostrano i tabulati telefonici e il computer».

Ha esordito così il professor Angelo Giarda, uno dei difensori di Alberto Stasi, al processo con rito abbreviato in corso a Vigevano in cui il giovane è imputato dell’omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto del 2007. I difensori di Stasi nel corso della loro arringa stanno cercando di smontare le ipotesi della accusa per sostenere che Alberto la mattina del delitto aveva un alibi e che dunque è innocente in base a quanto evidenziato anche dai risultati delle perizie disposte dal gup Stefano Vitelli.

Tra i vari passaggi, come già ieri aveva anticipato l’altro legale di Stasi, l’avvocato Giuseppe Colli, la difesa metterà in luce come è possibile che parte civile e accusa, se il quadro indiziario, come dice la Procura, è concordante, preciso e grave, collochino l’ora della morte in orari così diversi. È un punto su cui i due avvocati esprimono le loro perplessità per arrivare a concludere che il quadro accusatorio «non regge». Si prevede che l’arringa della difesa andrà avanti per parecchie ore e dovrebbe concludersi in serata con la richiesta di assoluzione del giovane.

Notizia ansa.

                                                                                              ---------------------------------------------------------------------------------------

Avanti il prossimo. Il prossimo fra qualche giorno sarà Alberto Stasi condannato senza uno straccio di prova.

Considerate le attenuanti generiche ecc. ecc. questa corte condanna Alberto Stasi a sedici anni di detenzione carceraria.

MI AUGURO CON TUTTO IL CUORE CHE I FATTI POSSANO SMENTIRMI

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963