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Post n°33 pubblicato il 17 Febbraio 2015 da petra9440
Tag: Perle di Saggezza
La vita e' sofferenza ,, praticamente come la rigiri e la rigiri la frittata , e' sofferenza .
E si invecchia .. E ti vengono le malattie , anche quelle mentali , inclusi gli stati di sconforto .. E si muore ... E manca il lavoro , vorresti avere piu' benessere economico ... Sono i principi del buddismo che dicono ... la vita e' fatta di sofferenza ,, sta a noi cercare la via per liberarsene ......
Post n°32 pubblicato il 15 Febbraio 2015 da petra9440
Tag: Film e libri Se come me fai parte di questo gruppo dalla reading list chilometrica, oggi vorrei condividere con te alcune strategie pratiche grazie alle quali riesco a leggere un libro a settimana (senza troppo stress). Insomma, dopo aver visto perché è importante leggere di più, oggi vediamo come riuscire effettivamente a leggere di più: scommetto che un paio di trucchetti non li conosci. La lettura veloce non è l’unica soluzione Leggere un libro a settimana significa leggere mediamente 45 pagine al giorno (tutti i giorni). Considerato che la maggior parte dei lettori hanno una velocità di lettura di circa 200 parole al minuto e che la pagina di un libro standard contiene proprio 200 parole, questo vuol dire dover dedicare ogni giorno 45 minuti alla lettura. Visto il tempo che sprechiamo cazzeggiando sui social o strusciando i nostri smartphone, 45 minuti non sembrano poi così tanti, ma la verità è che in pochi avrebbero la costanza di mettersi ogni giorno a leggere un libro per 3/4 d’ora. Cosa sono 3 / 4 d 'ora al giorno ???
Post n°31 pubblicato il 15 Febbraio 2015 da petra9440
Tag: Progetti Oggi vorrei dare un senso alla giornata di domenica , detto che le mie domeniche di solito fanno letteralmente schifo, io ho pensato peggio di cosi''' ... quindi proviamo a sfruttare le domeniche da schifo nel fare qualcosa, e stamattina mi sono alzata e ho fatto un po di ginnastica e di yoga ,,,, adesso dopo la ginnastica e lo yoga che cazz faccio????? Dunque devo leggere e guardare dei video lettura su youtube e poi devo leggere degli appunti sul buddismo ,,, altro non mi viene in mente ... Per ora .... Saluti P.
Post n°30 pubblicato il 14 Febbraio 2015 da petra9440
Torno a parlare di me .... La vita scorre in modo strano ultimamente ,,, la serenita' si e' smarrita da tempo ,,, d' altronde come si fa a essere sereni nella mia condizione di precariato lavorativo . Il bello che ogni tanto vengo in contatto con persone altrettanto precarie o disoccupate e le vedi tranquillamente tranquille , come se non gliene fregasse niente non lavorare o meno , forse non ci pensano o vogliono non pensarci .... Comunque non deprimiamoci piu' di quello che sono ,, bando alle paranoie e cambiamo discorso ,,, odio il sabato e la domenica, cioe' non lo ho sempre odiato ma ultimamente ,,, non so spiegarlo perche' ma quando arriva sabato vorrei che gia' fosse lunedi' . ( Altra paranoia ) Ultimamente mi sento sempre in quella sensazione di confusione, in quel tunnel di non senso , e' difficile per me trovare qualcosa che mi appaga ultimamente . Come se niente avesse senso ,, sempre cosi' , ,, forse ne usciro da questa sensazione prima o poi ,, e' gia' da un mesetto che mi sento cosi ' , forse anche di piu' ... mah .. Ora torno nel mio mondo di non senso ,,, un bacio e un abbraccio a chi mi legge ma specialmente a chi prova a capirmi .... se qualcuno e' incuriosito da quello che scrivo .. P.
Post n°29 pubblicato il 12 Febbraio 2015 da petra9440
Tag: Notizie e Curiosità Chiusi in una stanza: gli hikikomori d' Italia Gli psichiatri: ragazzi isolati per anni, come a Tokio I racconti: «Via dal mondo, niente scuola e amori, ci basta Internet». La studiosa Ricci: dietro a loro madri iperprotettive MILANO - Alex ha messo un chiavistello alla porta della sua stanza e per oltre sei mesi ha chiuso il mondo fuori. Andrea da nove passa le sue notti su Internet perché la vita vera, dice, è lì. Anna esce dalla camera solo di notte per assaltare il frigorifero. Luca risponde esclusivamente a chi lo chiama con il «nick» perché il suo nome gli suona vuoto come la sua esistenza. Sono le esistenze rovesciate degli hikikomori, i giovani autoreclusi, non più solo giapponesi. Ma per incontrarli non puoi che andarli a cercare nel loro regno: Internet. Quei ragazzi che per anni vivono in casa, senza affrontare la vita e l' amore. Solo Internet e fumetti. In Giappone sono circa un milione. In Italia siamo mostruosamente indietro ma la necessità di isolarsi dall' orribile mondo esterno vedo che si diffonde sempre di più». Oltre 50 i casi che abbiamo registrato. E le storie (nascoste dietro nomi di fantasia) di Alex: 16 anni e una vita in 20 mq scandita dal rombo degli aerei di Malpensa; Andrea: un anno in più di Alex e una «cella» alle porte di Brescia; Valentina: rinchiusa in un appartamento sull' Adriatico; Più maschi che femmine. Quasi sempre «under 18», almeno in Italia. Molto intelligenti, creativi, ma introversi. Letteralmente giovani «in ritiro», ragazzi che senza un apparente motivo si chiudono nella loro stanza. Il record nostrano: tre-quattro anni. Quello nipponico: 15 e più. Per alcuni la clausura è totale, per altri parziale: qualcuno esce dalla propria stanza per cenare con i genitori, per andare in vacanza, chi vive solo è obbligato a farlo per comprare del cibo nel supermercato più vicino. In Giappone gli hikikomori sono un fenomeno culturale e sociale: sono oltre un milione, l' 1% della popolazione, il 2% degli adolescenti. La colpa della loro autoreclusione è stata data alle pressioni sociali, alla severità del sistema scolastico, alla spinta verso l' omologazione, alle madri oppressive, ai padri assenti, al bullismo. «Il fenomeno è tipicamente giapponese. Ma da lì si sta allargando in Corea, Usa, Nord Europa, Italia». Nell' ultimo anno all' Istituto «Minotauro» di Milano, si sono rivolti i genitori di oltre 20 ragazzi. Le loro storie sono coperte dal più stretto riserbo. «Cinque i più gravi: vivono chiusi nelle loro stanze da ormai tre anni». Spiega Pietropolli Charmet: «In ogni momento storico e in ogni Paese i giovani hanno dato sfogo al loro malessere: le isteriche di Freud, i tossicodipendenti anni ' 60-' 70, le nostre anoressiche. Gli hikikomori sono figli della cultura giapponese, ma i nostri "autoreclusi" condividono con loro più di un aspetto». All' origine c' è poi spesso una fobia scolastica. «Ma mentre i ragazzi giapponesi fuggono da regole troppo severe, i nostri scappano dall' incapacità di gestire relazioni di gruppo». Identico il risultato, Si chiudono in una stanza. Sostituiscono la vita reale con quella virtuale. Ma Internet e i giochi di ruolo sono solo una conseguenza, non una causa. Alessandra Mangiarotti La scheda Tra letteratura e cinema il personaggio di Larsson Plague È uno dei personaggi «minori» della trilogia dello svedese Larsson: Plague, amico hacker di Lisbeth Salander, è un giovane obeso sempre chiuso in casa, ma geniale al computer Il film Da «Uomini che odiano le donne», primo capitolo della Millennium Trilogy, è stato tratto un lungometraggio thriller in uscita a fine mese in Svezia. Di giovani auto-reclusi si è occupato anche un film italiano dal titolo «Hikikomori» del regista Marco Prati, storia di un trentenne la cui vita viene stravolta da una giovane incrociata in metrò fonte: http://archiviostorico.corriere.it/2009/febbraio/11/ Chiusi_una_stanza_gli_hikikomori_co_8_090211034.shtml
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Inviato da: metto.radici1
il 06/03/2015 alle 23:33
Inviato da: petra9440
il 02/03/2015 alle 11:57
Inviato da: grazia.pv
il 01/03/2015 alle 16:26
Inviato da: petra9440
il 28/02/2015 alle 20:28
Inviato da: metto.radici1
il 28/02/2015 alle 20:15