Creato da Quique.g il 29/07/2010

QUIQUEG

«Era nativo di Rokovoko, un'isola lontanissima all'Ovest e al Sud. Non è segnata in nessuna carta: i luoghi veri non lo sono mai.»

 

SPEZZATINO...

Post n°421 pubblicato il 04 Settembre 2012 da Quique.g

Non so quanto e come ho dormito, sicuramente male e a tratti, oggi mi hanno trattato con i guanti bianchi, sentito nessuno, solo stasera ha voluto fare il delicato, per il resto sempre le solite cose... strano perchè sono uscito a fare la spesa e c'era un cielo bellissimo, poco fa diluviava, tuoni e lampi... non me ne sono neanche accorto che stava cambiando il tempo... in effetti mi ero addormentato anche stasera (scandaloso)... Ho vagato un pò... sono sempre speranzoso di leggerti... hai messo una frase troppo bella poco fa, ti avevo messo il video su facebook qualche mese fa, credo sia insieme a Joe Black e a qualche altro (solo qualche altro) il film che amo di più... lo vorrei vedere con te... perchè è pieno di vita... nonostante sia malinconico in molte scene si percepisce questa sensazione... lo vorrei vedere con te perchè mi incuriosisce vedere le espressioni del tuo viso... nei vari momenti... si credo di sì... magari con la bocca spalancata per lo stupore... o le lacrime per qualche scena che troverebbe le mie stesse lacrime... La tua anima è stata la prima cosa che ho amato di te... non avevo altro per capire.

Che smielato che sono... o forse no... 

Buonanotte.

Foto di Quique.g

Eva Mendes

 
 
 

JACK IN THE CITY...

Post n°420 pubblicato il 04 Settembre 2012 da Quique.g

Il ritorno di Jack era stato non solo traumatico di più, non si sentiva bene, aveva dormito un'ora la notte precendente, la pioggia quasi non si sentiva, aveva lasciato chiuse tutte le finestre, i suoni erano ancora più ovattati. Aveva preso il treno più lento, non gli interessava certo arrivare con ore d'anticipo, era molto preoccupato quella mattina per tanti motivi, ma era inutile rivangare e incolonnare nuovamente preoccupazioni... quello che contava è che aveva i nervi a fior di pelle, si sentiva stanchissimo e in quel momento avrebbe spaccato la tastiera.

 
 
 

FINESTRA...

Post n°419 pubblicato il 03 Settembre 2012 da Quique.g

Quando ti guardavo,
la mia vita aveva senso.
Anche le cose brutte avevano senso,
perchè erano necessarie a renderti possibile.

Jonathan Safran Foer - Molto forte, incredibilmente vicino

 

Tanto tempo fa in un post c'era una finestra sul mondo, occhi che raccontavano...

 

 

 
 
 

FINALMENTE...

Post n°418 pubblicato il 03 Settembre 2012 da Quique.g

Ho aspettato questa mattina ogni giorno di questa estate, la pioggia, prima qualche tuono in lontananza, sempre più vicino, poi la sveglia del telefono che viene subito zittita, poi io che mi raccolgo sotto al lenzuolo e aspetto... sono passate due ore e mezza, piove ancora e io sono a letto, si vede il cielo grigio dallo spiraglio che ho lasciato. Mi piacerebbe davvero fossi qui... invece ti immagino elegantissima, con quel cappello a larghe tese mentre sei intenta a fare le tue cose... 

Foto di Quique.g

 
 
 

LUCIO

Post n°417 pubblicato il 02 Settembre 2012 da Quique.g

Quella sera Jack aveva aspettato per poter cenare tutti insieme, aveva finito di sistemare tutto quello che gli sarebbe servito la settimana successiva, alla tv c'era il solito programma che seguiva ogni sera, uno sciocco gioco a premi ma che riusciva a dare vita alla sua testa... tra le tante prove quella musicale, note poche chiare, quasi confuse, che canzone sarà? Eppure quella nota bassa gli ricordava qualcosa... ma cosa... aveva finito di cenare ma quella canzone... Poi chiuse gli occhi e la cantò... Anna e Marco, Lucio Dalla, quando li aveva riaperti nessuno era riuscito ad indovinarla... ecco che parte la versione cantata.... stavolta gli occhi si riempiono di lacrime. Jack si rende conto di essere troppo fragile in questo periodo... così si alza e se ne va....

Foto di Quique.g

 

 
 
 

PAZZIA...

Post n°416 pubblicato il 02 Settembre 2012 da Quique.g

"Non cerco mai di migliorarmi o di imparare qualcosa, rimango esattamente come sono. Non sono uno che impara, sono uno che evita. Non ho voglia di imparare, mi sento perfettamente normale nel mio modo pazzo."
- "Ma cosa eviti?"
"Di diventare come gli altri."

Charles Bukowski

 

Foto di Quique.g

Sono venuto su quando è iniziato il gran premio, volevo vedermi un paio di sorpassi, ma alla fine anche l'interesse si è affievolito con l'incidente alla prima curva, ho il pavimento della stanza coperto di carta giù, ma da quattro montagne di fogli ne ho avanzata una scarsa... sono soddisfatto, ma sinceramente avrei preferito occupare in altro modo la giornata. Ho in mente un libro da andare a comprare, ma sicuramente oggi non ce la farò. Devo finire poi se ne riparlerà.... Stamattina una telefonata molesta, ma fa niente, ho visto dei documenti molto pesanti mentre sistemavo... Chissà... Sono contento di averti letto proprio mentre stavo scrivendo, sono contento quando arrivi così e mi sorprendi... ho chiuso gli occhi e t'ho immaginato passeggiare per le vie, sorridere, magari un coprispalle, un vestito elegante e tu, il tuo corpo, i tuoi occhi che sorridono, le espressioni e gli angoli della bocca... così mi è bastato un attimo per non essere a chilometri di distanza ma esattamente dove avrei voluto essere... chissà se ti sei mossa, se hai ballato, se hai guardato il cielo... se.... mi manca poco e ci sono...

 

P.s. imparare dal mondo senz'altro si... ma solo quello che riesce ad arricchirmi...

 
 
 

SOMME

Post n°415 pubblicato il 01 Settembre 2012 da Quique.g

E' passato poco meno di un mese da quando sono rimasto a casa, diciamo che ho fatto tutto quello che mi ero ripromesso... anzi tra poco dovrò rifare tutto, sistemare casa, fare il bucato... sono davvero le ultime ore che trascorrerò qui, poi ripartirò... oggi mi sento stanchissimo, sono salito un pò per poter scrivere.. ho bisogno di calma per buttare giù qualche riga... i pensieri sono pessimi, mi sento triste, vorrei stare qui al buio, raccogliermi e sentire un abbraccio.. ma non uno qualsiasi... il vento comincia a fischiare forte, ho gli occhi che ogni tanto si chiudono, mi sono alzato abbastanza presto per lavorare... Mi manca sentirti, mi manca tutto...

 

Foto di Quique.g

 
 
 

JACK II

Post n°414 pubblicato il 01 Settembre 2012 da Quique.g

L'estate era praticamente agli sgoccioli, quel giorno non aveva piovuto, ma la temperatura era scesa notevolmente solo quella sera, l'aria fresca ora attraversava le finestre aperte della casa e giocava a rincorrersi. I muri si stavano raffreddando dopo le temperature torride dei giorni precedenti. Era andato fuori con la macchina fotografica per immortalare la Luna Blu, aveva fatto scatti con esposizioni diverse, tra nuvole e foschia era venuta alla meno peggio... era stata una giornata strana, l'aveva aspettata quella mattina e lei era arrivata, verso mezzogiorno si era spostato al piano di sotto, aveva lavorato parlato con alcune persone importanti, aveva cercato di mantenere la calma, aveva discusso, il vento era fortissimo, faceva muovere le imposte al piano superiore e il rimbombo lo faceva somigliare a una specie onda che colpiva gli scogli... a metà pomeriggio aveva fatto la cosa più importante e si sentiva sollevato, aveva preso la macchina e aveva fatto tappa al centro commerciale... I libri, la fonte della sua curiosità, ricordava ancora quando sua madre una sera di molti anni prima era tornata a casa con uno scatolone grandissimo pieno di libri, era iniziata più o meno in quel periodo la sua passione per la lettura, nell'uscire di casa lei aveva detto una parola, una frase che non riusciva a comprendere, molto probabilmente era il suo stato di tensione che lo faceva reagire sempre così duramente... aveva rimuginato quelle parole ancora e ancora... aveva cercato di non pensarci, di lasciarsi prendere dall'odore della carta, dai libri di Banana Y, da quelli di Sparks, Baricco, Grisham... era rimasto qualche minuto a leggere poche righe di un libro di Cussler che aveva letto anni prima... era amareggiato ma non importava, si ripeteva che se si fosse comportato in un'altra maniera magari non così disponibile certe parole non si sarebbero mai dette... troppe supposizioni... si stava arrabbiando e lo sapeva... Era uscito accelerando e immettendosi sulla statale a velocità sostenuta... salvo poi frenare quando si era reso conto di essere da solo e di non avere impegni... era entrato direttamente nel capannone e aveva spento la macchina, aveva fatto finta che tutto andasse bene e subito dopo aver fatto le foto si era rifugiato in camera,  ora era a letto, aveva scritto, poco prima, aspettava Js.. era comparsa poi andata via... ma era stato sufficiente... ora era andata via da un pò le sue parole erano davanti agli occhi... si era preoccupato... aveva pensato a qualcosa di serio... aveva pensato a qualcosa che poteva farla stare male... aveva anche pensato che fossero dirette a lui... ma ormai mancavano davvero pochi giorni al poterla risentire, aveva guardato il cielo ogni sera pensando a quel momento, aveva parlato alla luna.. e quando era nascosta dalla terra, nel buio respirava il profumo della sua pelle, insieme a quella fragranza che amava... Ora Jack era perso nei suoi pensieri, avrebbe solo averla li con lui... non sapeva cosa era successo il respiro si era fatto affanno... aveva appoggiato la testa sul cuscino e ora stava guardando lo spiraglio della sua finestra che dava sui campi appena mietuti... Arrivava la pioggia si vedeva il cielo chiaro, troppo chiaro per essere notte, il riverbero della luce sulle nuvole dava un effetto bellissimo... Eppure Js era l'unica persona per cui avrebbe cambiato la sua vita in un attimo l'avrebbe detto anche quella notte a quella luna dispettosa... si senti improvvisamente stanco senti un onda di dispiacere salire... prendergli gola... chiuse gli occhi stava male.

Foto di Quique.g

 
 
 

KISS FROM A ROSE

Post n°413 pubblicato il 31 Agosto 2012 da Quique.g

Quanto è bella questa canzone di Seal, sono seduto nella poltrona proprio vicino al camino, la stanza ha le pareti e il soffitto rossi, il tavolo è pieno di carta, sull'altra poltrona in pelle la valigia piena di altra carta, ci sono dei quadri fatti da mia mamma e uno lungo di qualche artista contemporaneo che ha dipinto una spiaggia e piccole oasi... è uscito il sole, praticamente non ha piovuto, se qualche goccia si può chiamare pioggia... come sto oggi? Beh ti ho scritto è già qualcosa... quanto ti penso? Chi può dirlo... mentre scrivo la discografia di Seal mi regala un'altra canzone bellissima.. Mi rilasso ancora un attimo... poi riprendo a lavorare... Non credo di aver mai tentennato ne comincerò a farlo ora. 

 

Foto di Quique.g

 
 
 

JACK

Post n°412 pubblicato il 31 Agosto 2012 da Quique.g

Quella sera sembrava tutta quiete intorno, la giornata era trascorsa tra mille impegni, telefonate decisive, tensioni oltre il pensabile, fatica... aveva appuntamento con Diego alle venti precise, chissà quale sarebbe stata la destinazione... arrivato davanti a casa sua Jack sentiva il ticchettio della marmitta calda, aveva fatto la strada ascoltanto una canzone di Einaudi, Lady Labyrinth un misto di passione e melodia, alla curva dell'ansa del Po la velocità era allegra andante, sentiva gli occhi gonfi, stanchi, il cuore sembrava un macigno, sentiva il vento sfiorargli il viso, la velocità gli dava un pò di adrenalina... Appena sceso aveva rivisto il vecchio amico, si erano incontrati per caso due giorni prima e si erano dati appuntamento per una cena, come spesso succedeva molto tempo prima... Usciti dalla via principale avevano cambiato direzione all'improvviso, si erano inoltrati per alcuni chilometri di pianura praticamente deserta, dopo una serie di curve erano arrivati in una specie di saloon, poca vita il giovedì sera, aveva discusso di allenamenti e di difficoltà, di come si trattano le donne e di quello che il fratello stava facendo con la sua... cosa che aveva fatto ribollire il sangue ad entrambi... avevano mangiato con calma... visto su un maxischermo video trasmessi da TMC2, registrati molto probabilente più di dieci anni prima... avevano ricordato come sempre succede di quella vacanza al mare... Diego gli aveva chiesto di Js e come sempre succedeva alzavano i bicchieri, vino bianco e facevano cin cin.. Jack non diceva nulla ma entrambi sapevano.. In quel preciso momento iniziò a pensare a lei in maniera totale... chiudeva gli occhi pochi secondi e c'era lei, la frangetta, il suo sorriso... stava per esplodere... caffè e conto... avevano fatto il ritorno parlando di cucine tipiche, di locali... ma niente da fare... era un monologo con qualche interruzione, si erano abbracciati e salutati con la promessa di un'altra uscita al più presto... Jack aveva fatto il ritorno godendosi la notte, niente pioggia sull'asfalto, ma si sentiva nell'aria, aveva fatto la strada che conduceva a casa senza accelerare per non far alzare polvere... aveva parcheggiato nel punto più lontano e più buio, era sceso e si era fermato a pochi passi dai sei girasoli, l'unica luce era data dal chiarore che passava dalle nuvole si era seduto nell'erba tagliata, aveva steso le gambe e poggiato le mani a terra.. guardava il cielo... In quel momento Jack si lascio andare quello che sentiva... L'amava e mancavano le stelle...

Foto di Quique.g

 
 
 

NON BASTA..

Post n°411 pubblicato il 29 Agosto 2012 da Quique.g

-Ho l'anima a pezzi. È come se per tutto il tempo io debba starmene a guardare il mondo da feritoie e fessure.
-Bene.
-Bene? Ma capisci cosa ti sto dicendo?
-Mi stai parlando di feritoie e fessure: cosa vuoi che ti dica? Che mi spiace? Poveretta? Vuoi che ti dica poveretta mi spiace? Io guardo il tuo corpo. L'anima mia ci ha tanti di quei cazzi che le tue feritoie e le tue fessure le fanno solo bene. Levati quell'aria ferita e triste e salimi addosso. Dopo vattene pure a pia

ngere dove ti pare o leccami il petto e sorridimi e dimmi che mi ami- dette quelle parole forti presi un respiro per poi continuare -noi non dobbiamo prenderci per pietà, non dobbiamo prenderci per consolarci, non dobbiamo prenderci per i momenti di freddo o per non so cosa, non dobbiamo prenderci per non essere soli per un momento o per leccare le nostre ferite, io solo ci so stare già da solo e non mi serve starci anche con te, noi dobbiamo prenderci per amarci.

- A. Piteless -

 

Non basta il silenzio stasera... forse una carezza sì, alle cinque stasera ero senza energie, dovevo spostare un armadio... è stato come spostare un elefante... mia mamma si è tirata addosso l'armadio, il mio capo non si fa trovare e quando succede non si sente niente cade la linea e mi dice chiama il direttore tu che... tu che cosa? Stamattina l'operaio... Oggi pomeriggio mio papà discussioni su discussioni... la camera è vecchissima... sta venendo bene... di che devi lamentarti? Non lo so...

Scusa.

 
 
 

NON HO PIU' LA PAZIENZA...

Post n°410 pubblicato il 29 Agosto 2012 da Quique.g

Chiedo scusa... Le telefonate di oggi e le discussioni non mi hanno fatto bene....

 

 
 
 

QUALCHE SECONDO..

Post n°409 pubblicato il 29 Agosto 2012 da Quique.g

Stacco la cazzuola dal muro qualche secondo, mi pare siano venuti bene i muri, sarà che mi sono alzato come un diavolo e ho iniziato a raschiare a stuccare a immaltare... a mezzogiorno avevo già fatto tutte e tre le pareti e il soffitto, poco fa ho finito i ritocchi con il cemento, adesso un attimo di pausa e torno giù... il tempo di ribadire che One Day è stupendo, ieri ho finito di scaricarlo (shhh non ditelo a nessuno, è il primo che scarico! shhhh) ho rivisto degli spezzoni qui e lì... pensavo a quello che mi hai detto ieri, non me l'aspettavo, ti ricordi tutti i film, lungi da me pensare che sei un pò... ehm smemorata però mi ha sorpreso molto... sono stati tantissimi i film che abbiamo visto... difficilmente abbiamo sbagliato... lasciato da parte le sciocchezze e preso tutti i più belli. Mi ricordo quella pausa pranzo in cui ho visto le Pagine della Nostra Vita... a un certo punto ho iniziato a piangere avevo sentito la frase la mattina da Volo, ho trovato il film ma non pensavo finisse così... immaginavo un finale totalmente diverso.. mi ricordo che avevo quasi finito il rotolone della carta, avevo due occhi così... e poi te l'ho consigliato... devo tornare giù... forse tu arriverai e leggerai... magari ti soffermerai un attimo... sono stanchissimo tanta tensione... passerà...

Non riesco a non pensarti...

Foto di Quique.g

 
 
 

IRREALE...

Post n°408 pubblicato il 28 Agosto 2012 da Quique.g

La notte faccio fatica ad addormentarmi, inutile girarci intorno, sono stanco, su quello non ci piove, ma c'è sempre qualche pensiero che mi da fastidio, ieri sera visto che in questo periodo un gioco di facebook mi sta impegnando in battaglie varie, ho deciso di prendermi una pausa, mi sono messo tranquillo, ho trovato il film che cercavo, One Day, ho iniziato a guardarmelo, lo conosco bene, le musiche, so già come va finire, ma capita mai che hai voglia di vedere qualcosa che ti faccia fare pace con la testa per qualche minuto? Ecco io guardo film che mi piacciono, che emozionano, per fortuna è un attimo solo mio.. In tutto questo ogni tanto voltavo la testa alla mia destra e dalla finestra spuntava la luna, ha iniziato prima specchiandosi nel vetro aperto, mi guardava si spostava, poi ha continuato a muoversi, lenta, fino a comparire un pezzetto alla volta, poi è rimasta lì abbassandosi come a volersi far ammirare, quando è finito il film il suo chiarore disegnava le foglie di un albero, i suoi rami, il fusto, si è nascosta nel fiume e io non ho potuto far altro che osservarla... Mi sono alzato e sono rimasto in piedi davanti alla campagna fino a che non è sparita, pensavo alla mia smemoranda quella piccolina, quella che usavo di notte nel 1993 quei disegni, quelle parole... Mentre scrivo penso anche a Dear John, quando parla della notte, della Luna.. forse in questi giorni sono un pò malinconico... o forse no... Magari un giorno scrivero con la penna di nuovo su carta, magari ripenserò a te e mi accorgerò che è ancora più bello ogni pensiero che ho per te... che nella vita non succedono mai cose così.. e quando capita...

Ascolto in sottofondo la colonna sonora di One Day...
Piccola...

Foto di Quique.g

 

 
 
 

PENSIERO STUPENDO...

Post n°407 pubblicato il 27 Agosto 2012 da Quique.g

Non si è mai così felici come quando si è scoperto il modo di perdersi.

Amélie Nothomb, Diario di Rondine.

 

Foto di Quique.g

Questo non è solo azzurro è di più, il cielo sembra il mare delle Maldive quell'azzurro che ti lascia senza fiato quando lo vedi, qui è così oggi, non c'è traccia di umidità, ne foschia, si vedevano le alpi e gli appennini, da nord a sud... E sì che mi sono svegliato con una vaga sensazione di nervosismo, siamo a lunedì e dal 16 agosto a oggi non ho ricevuto telefonate da colui che dovrebbe essere interessato al tutto... niente... molto probabilmente pensa che mi sto sbattendo per risolvere la situazione... in realtà non ho fatto niente e non ne ho nessuna intenzione... Sono sceso, con i miei bellissimi boxer nuovi... nessuno in vista, ho preso un barattolino di yogurt dal frigo l'ho bevuto in un attimo, poi con gli occhi semi chiusi sono uscito e dopo alcuni passi mi sono reso conto che il granoturco dopo il vento di ieri si era abbassato di parecchio, chissà se è passata qualche macchina in quel momento e mi ha visto così... bah... pazienza... il portone del magazzino era aperto... mi sono messo i pantaloncini da lavoro e una maglietta, infilato gli stivali.. a quel punto ha fatto la comparsa mio papà, ero già proiettato a un buon taglio invece c'era un carrettino pieno di tegole vecchie che mi aspettava, un badile, martelli e una minuscola vanga... c'è da liberare il tubo nei canaletti la in fondo e da stendere le tegole sul passaggio, dove ha ceduto la terra... va bene... cambio di programma... quando sono arrivato a destinazione mi sono accorto che il freschino che sentivo all'ombra, sotto il sole mi stava cuocendo... che faticata, sotto l'attento sguardo della direzione lavori ho sgomberato un tubo dalla terra portata dalla pioggia, da entrambi i lati ho inserito il mio braccio nell'antro nel mistero e ho fatto pulizia... ho steso le tegole fatto un manto praticamente pari... quando ho finito mi sono reso conto che era meglio che tagliavo l'erba... Sono tornato indietro con il mio carretto vuoto, sono salito, doccia veloce ed ecco che stavo benissimo... avevo fatto la giusta dose di fatica che mi ha fatto scaricare la tensione, mi ha svegliato, mi ha dato la carica... e sono ancora carico come una molla!!! Oggi pomeriggio potrei arrivare in puglia con il decespugliatore... forse meglio non andare così a sud, posso fermarmi anche un pò prima... ehm... Ho scritto questo post perchè in questi giorni, i miei pensieri sono molto confusi, il lavoro in primo luogo, i tempi, i modi, quello che succederà, in secondo luogo perchè la notte ho tempo di pensare, mi godi quei momenti in cui non c'è nulla, solo io, mi sono perso in questi anni, mi sono perso per una persona, ma mentre prima avevo pensieri rinchiusi in comparti stagni, adesso no, adesso si rincorrono e vivono.. si intrecciano e creano... Mi sono perso ma ho ritrovato qualcosa che mi ha cambiato... e ora... Sei un pensiero stupendo... sei fortunata a non essermi vicino in questi giorni...

 
 
 

ARRESO...

Post n°406 pubblicato il 26 Agosto 2012 da Quique.g

Finché rimaniamo generici, chiunque può imitarci. Mentre il nostro particolare non può imitarlo nessuno. Perché? Perché gli altri non l'hanno vissuto.

Johann Wolfgang Goethe

 

 

La connessione ballerina di questi giorni ha fatto un'altra vittima, il mio post, quello che avevo scritto qui prima si è perso, era particolarmente lungo, scritto in apnea, all'ultima parola un respiro intenso... Poi mi sono detto, non voglio si perdano i pensieri, provo a riscriverlo, con calma, musica in sottofondo, sto qui al buio ancora un pò... E' piovuto, ma non abbastanza, l'aria è di nuovo calda e fastidiosa, tra poco uscirò, ho tante cose da fare nella prossima settimana, davvero tantissime, mi conviene davvero rimboccarmi le maniche e non dormire... Ieri sera sono uscito per andare a una sagra della birra, non ero molto dell'idea, ma il pensiero che sarebbe piovuto mi ha dato un ottimo slancio, non ero di compagnia, non avevo voglia di parlare, ne di affrontare argomenti, avevo la testa per i fatti miei a chilometri di distanza da tutto e da tutti, il mio amico parlava parlava, io annuivo, un automa, silenzioso e accondiscendente, la luna davanti agli occhi, la campagna tutt'intorno, la piccola utilitaria che sobbalza lungo le strade sgangherate lungo il fiume, non smetterò mai di chiedermi come ho fatto in tutti questi anni a resistere lontano da un posto così... ogni cosa ha il profumo del mondo, le persone e i loro pensieri non mi interessano, non sono con le parole che si accende la mia mente, ma con tutto quello che vedo, percepisco e amo... In piedi in mezzo al campo, un bicchiere di birra in mano, faccio finta di guardare il palco interessato alla musica, tutto si muove eppure sembra immobile, inizia a suonare una canzone di Gianni Togni, Giulia, i miei occhi si muovono verso le recinzioni e cercano qualcosa nei campi, quasi che dal buio possa arrivare qualcosa... la mia maglietta bianca sembra ancora più bianca sotto le luci... quasi un faro in più... Ci spostiamo verso l'ingresso, mentre sono distratto qualcuno da dietro mi salta sulle spalle, non è piccolo, ma non capisco chi sia, anche se una vaga idea ce l'ho... Diego, mi divincolo e nel farlo a momenti gli stacco le palle, ride anche se ci è andato davvero vicino, parliamo di quello che è successo questa settimana nel posto dove siamo stati al mare un paio d'anni fa... E' un bel pò che non ci vediamo, dopo la sera della laurea a luglio, ma che non usciamo insieme una vita... ci accordiamo per questa settiamna anche se lo vedo stanco... è quasi ora di andare, la musica è finita, gli spaghetti al peperoncino sono buoni, molto piccanti ma buoni.. La mia macchina è parcheggiata sotto il vecchio comune pericolante... il Po sembra un cristallo... arrivo a casa e mentre scendo dalla macchina cominciano le prime gocce, rimango così, la macchina parcheggiata davanti al magazzino e io la prendo tutta... Non riesco a smettere di pensarti... non so se da qualche parte anche tu hai qualche pensiero per me... I miei passano dalla dolcezza infinita, alla sfrontatezza più vera... indecenti e tranquilli... chiudo gli occhi...

Foto di Quique.g

 
 
 

SEDUTO SUL LETTO...

Post n°405 pubblicato il 25 Agosto 2012 da Quique.g

E noi facciamo l'amore con i pensieri in lontananza, violentando le distanze per leccarci i respiri.
Scopami l'anima amore mio, muoviti da dentro, perché soltanto in quei minuti il cielo non sarà più grande del mio cuore e il paradiso non sarà più lontano del nostro letto.

La luna blu - Massimo Bisotti

Mi sono ricordato che non avevo ancora caricato le foto dei Buskers, così mi sono alzato al buio, sono andato allo zainetto, ho preso la macchina fotografica e mi sono seduto su letto, ho alzato la testa, ho guardato dalla finestra, ho visto la Luna, non ho cambiato l'Obiettivo, ho solo regolato e scattato.
Oggi è stata una brutta giornata, conclusa con una discussione pesante, chissà perchè mi ritrovo sempre di fronte quel tono di voce di chi ha la verità in tasca, di chi sa che cosa è meglio o cosa è peggio. Chissà, come dicevo l'altra sera, quella strana sensazione di chi vuol far di testa sua ma quando ha bisogno che le cose vanno male bussano alla porta. Magari sono io che sbaglio chi lo sa. Certo che sentirsi così non è il massimo, ma non importa, sono forte e con le spalle larghe che ce frega... Ho imbracciato il decespugliatore nel pomeriggio, dopo due minuti e vari sputacchi dal carburatore si inchioda, porca eva iniziamo bene, torno dentro sposto la vite del minimo. Perfetto, ritorno dentro il fosso, mascherina, occhiali cappello, spedito come non mai deciso prima di sera finisco tutto... Sì deciso! Due minuti dopo... Un rumore sordo, cazzo finisce il filo di plastica che taglia l'erba... e che cazzo... torno dentro, cambio il filo, veloce come al cambio gomme di formula uno, torno fuori, vai vai vai che sei solo, due minuti dopo un filo viene tagliato dalla parte interna del decespugliatore... noooooo torno dentro rifaccio tutto da capo... stavolta parto!!! Finalmente non ci sono intoppi, fino a che arrivato a metà strada dopo un'oretta di lavoro ecco un sasso mi prende in pieno una gamba, inizia subito a sanguinare, no cavolo stavolta vado avanti e che sarà... non mi fermo più fino alle sette passate, mentre taglio penso, penso, penso, in principal modo a quello che è successo, mentre il sole si abbassa sul fiume io continuo imperterrito, penso a te, bella novità mi dirai, mi chiedo cosa c'è di speciale in te, cos'hai che non riesco a non amarti in questo modo, che cosa ho fatto e cosa c'è di te che mi ha colpito.. se... quanti se... poi ho iniziato a pensare... insomma ad amare una donna sono tutti bravi, ma una persona? Passare quel limite a cui tutti si bloccano... Una persona una donna... penso che amare sia una cosa davvero complicata, direi impossibile, perchè? Perchè siamo persone diverse... Per quanto ci sforziamo non ci confrontiamo con un altro io, ma con un'altra persona... con piensieri diversi, con aspirazioni diverse, con necessità diverse, che nella maggior parte non comprendiamo, o forse facciamo finta di non comprendere... Prendi me, quando ripenso a quello che ho scritto ho visto una parte lavorativa, un'aspirazione, una voglia di costruire e di partecipare non indifferente della persona che ho raccontato... anzi direi complementare e sua. Quello che ho visto, l'ho sentito dentro, quello che ho sentito dentro l'ho vissuto, nei discorsi, nei pensieri taciuti... ma sentiti... così mentre tagliavo pensavo... pensavo... cosa amo di te? Il tuo essere donna senz'altro.. il tuo essere persona più di tutto... Ho sentito dentro i tuoi occhi, il tuo sguardo e quello che guardavo io era anche un pò tuo... persona sì... prima di tutto.. perchè non ho ancora smesso d'amarti? Io lo so, il sole stava tramontando e io sorridevo, tra tutti i miei pensieri il più bello sarebbe essere a guardarlo con te... 

Foto di Quique.g

 

 
 
 

BRACI

Post n°404 pubblicato il 24 Agosto 2012 da Quique.g

L'ho sempre pensato: se nella vita ti capita di incontrare la persona giusta allora sono un altro paio di maniche. Un po' come nascere con la camicia. E' tutta un'altra storia, ma lo è pure se invece questa fortuna non ce l'hai. A quel punto la strada diventa più ardua, perché, per quanto una persona possa accontentarsi di ciò che la vita gli riserva, ciò non toglie che nel profondo avvertirà sempre una spinta a risalire la corrente e buttarsi anima e corpo nella ricerca di qualcosa d'altro. Le anime affini esistono. Si chiamano, si rincorrono, si cercano, e la loro ricerca reciproca è qualcosa di talmente naturale che non si avverte mai tensione. Semmai è una questione di vibrazioni impercettibili e armoniche. L'affinità è una musica che bisogna saper riconoscere. E ascoltare. Esiste una chimica perfetta del corpo e anche della mente. Ma forse, come diceva Marai, il mondo per andare avanti ha bisogno di tutt'altro, di una specie di tensione evolutiva, di equilibri costantemente messi alla prova, distrutti e ricostruiti all'infinito. Forse per tutto il resto, ma non per l'amore secondo me. Nell'amore non esiste nessun equilibrio perfetto, nessuna via di mezzo. Esiste la verità o la menzogna. Bisogna solo allenare gli occhi, perché spesso la menzogna calza perfettamente gli abiti della verità.
L'amore, quello vero, è roba per coraggiosi. E' solo per chi sa aspettare. E sono davvero pochi quelli capaci di accorgersi che sotto un fuoco spento, a volte, restano braci incandescenti.

Sandor Marai - Le braci

Foto di Quique.g

Ho bisogno di pioggia, sento la pelle sempre in fiamme, in un miscuglio pericoloso con pensieri un pò incazzosi, ho deciso che oggi pomeriggio caldo o non caldo mi metto a finire fuori, perchè se no rischio di avere la prossima settimana in cui non ho tempo neanche di fermarmi un attimo, quando pioverà non mi importa il momento preciso ma mi metterò le mie infradito, immobile in mezzo al prato e poi voglio vedere chi mi smuove. Mi piace molto il pensiero sopra forse un pò estremo, come dico sempre non sono per l'assoluto, il superfantasmagorico amore, non sono per il pucci pucci, però credo che esista davvero qualcosa di speciale tra le persone... qualcosa che spesso lascia esterrefatti, senza parole a chiederti come può essere, forse dovrebbe capitare a tutti una volta nella vita, quella sensazione strana che ti entra dentro, sento caldo, neanche la doccia mi ha aiutato... Stasera niente brace, al massimo una bella fetta d'anguria...

 
 
 

STANOTTE

Post n°403 pubblicato il 23 Agosto 2012 da Quique.g

Stasera sono in crisi, sono sincero, mi ha preso male, mi ha preso male in queste settimane, la tensione non mi ha lasciato un attimo in pace, sento la pressione superare parecchie soglie, ho maturato con l'andare dei giorni la decisione ormai definitiva di non continuare la mia esperienza lavorativa, anche adesso mentre scrivo sento un pò di fastidio, sicuramente sarà un pò di malessere, ma non sto bene, sento picchi di nervoso che mi annientano, è così difficile farmi capire, è così complicato far capire quanto impegno ci ho messo per tutto quello che ho fatto... Voglio solo stare a casa mia... staccare e lasciare andare la barca per conto suo e che si arrangino... Vorrei non essere stato sempre così attento, preciso e corretto, forse sarebbe stato meglio per me, forse adesso non starei così... Parlavo con mia cugina stasera, abbiamo affrontato ogni tipo di discorso, dalle sue collaboratrici alle difficoltà attuali, dal suo bed & breakfast al suo lavoro che la tiene impegnata ogni sera fino alle 21, stanca, sfibrata, ma in molti atteggiamenti mi ricorda mia nonna... stessa grinta... battagliera... una donna che ha sfiorato il precipizio e ci ha camminato vicino.. non abbiamo fatto nessun accenno a quello... in alcuni momenti l'ho vista con gli occhi lucidi, parlando d'amore l'ho vista vacillare, silenziosa, anno 1971, la prima volta che siamo usciti davvero insieme da sempre stasera, da piccoli avevamo strade diverse.. scapestrata e ribella lei, folle e introvabile io... Ora lei è tutto quello che ho sempre visto in sua mamma e in mia nonna che era sua zia... la voglia di non fermarsi mai neanche il tempo di asciugarsi le lacrime... Adesso se devo essere sincero sto piangendo anche io, mentre penso a mia nonna, mentre mio papà si muove e si lamenta, mentre guardo la multa che ho preso stasera... mentre penso... un pò di lacrime non fanno male, anzi fanno belli gli occhi...  penso a queste settimane di lavoro e di pensieri, penso a quello che mi aspetta... penso che sarà diffiicile ma cambierò la mia vita, penso che ti amo e vorrei sentirti... penso che vorrei sentire la tua voce che mi comprende e mi fa sorridere... che si incazza per una frase che non devo dire o per una che devo dire... penso che ho cercato di urlarlo al mondo, penso che ci provo ogni giorno, penso che nessuno lo potrai comprendere fino in fondo, penso che forse è meglio così, perchè le cose così non si raccontano, si vivono, e viverla così è qualcosa che ti da un universo solo tuo, un universo in cui hai costruito qualcosa che gli altri chiamano sogno io posso chiamarlo con il tuo nome.

Notte.

 
 
 

STELLA CADENTE...

Post n°402 pubblicato il 22 Agosto 2012 da Quique.g

Ieri ero davvero stanco, ho finito tardi di pulire un pezzetto di canale, ma quando sono tornato il caldo nonostante fosse sera era davvero insopportabile, alle dieci ero in piazza e poi via verso il mare, eravamo in due, gli unici due ad essere ancora in vacanza, siamo andati sul lungomare di Marina di R, una birra, due chiacchiere, argomenti dei più disparati, musica a tutto volume, rimaniamo lì un pò, poi via, si prende la macchina e si va in un altro paese poco lontano, discoteca sulla spiaggia, si balla, confusione, fa veramente caldissimo, quasi insopportabile stare in mezzo, più umano rimanere all'esterno, si vede il mare, non ci sono nuvole ne luna, la mia attenzione è attratta da un aereo altissimo, rimango ad osservarlo per un pò, in quel momento proprio dove ho lo sguardo una stella cadente, nitida, precisa, lascia una bella scia, chiudo gli occhi un attimo, stavolta sono sicuro è proprio lei... il mio è un pensiero, non un vero e proprio desiderio... mi basta quello, so che ci sei e ora mentre ascolto il pianoforte in sottofondo ti sento addosso, sdraiata sulla mia schiena mentre mi stringi...

Foto di Quique.g 

 
 
 
 
 

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