Creato da: famigliaarcobaleno il 10/10/2011
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Famiglia Arcobaleno - I - Jannick - Parte 6

Post n°11 pubblicato il 19 Novembre 2011 da famigliaarcobaleno

 

Attenzione, se é la prima volta che leggi questo racconto, ti consiglio prima di leggerti le parti precedenti, ovvero:

Famiglia Arcobaleno - I – Prefazione
Famiglia Arcobaleno - I – Presentazione
Famiglia Arcobaleno - I - Jannick - Parte 1
Famiglia Arcobaleno - I - Jannick - Parte 2
Famiglia Arcobaleno - I - Jannick - Parte 3
Famiglia Arcobaleno - I - Jannick - Parte 4
Famiglia Arcobaleno - I - Jannick - Parte 5


Questo é il seguito del racconto. Buon Divertimento!


Dopo aver pranzato insieme a Max, si incamminarono verso il centro.

“E adesso shopping!” disse Max mentre mostrava la carta di credito “adesso abbiamo bisogno di rifarti il guardaroba, e con noi di sicuro vedrai la differenza di gusti.”

“Ma io non ho bisogno di tanto, in definitiva non ho molte pretese!”

“Dato che siamo in anticipo per l’appuntamento, andiamo prima dal parrucchiere da un mio amico. Non è molto lontano da qui. Possiamo andarci a piedi”

Jannik annuì, quindi andarono prima dal parrucchiere e dopo essersi incontrati con gli altri rifecero un nuovo guardaroba a Jannik. Jannik dapprima era molto titubante, in definitiva non voleva gravare sulle finanze degli amici, ma alla fine si lasciò convincere, e si “sottomise” ai gusti degli amici.

I giorni passarono senza particolari novità. Jannik, oltre agli appuntamenti con il dentista aveva molto tempo libero, ed i ragazzi nel loro tempo libero stavano sempre con Jannik.

Dopo circa 10 giorni ricevette una email da Regis:

Caro Jannik,

Mi fa piacere il ricevere buone notizie. Stai ritornando in forma, e so che hai svuotato la carta di credito di Max. Eh Eh. Comunque di sicuro l’investimento fatto si ripercuote sul tuo look adesso, quindi di sicuro un paio di ragazze in più ti faranno il filo!

Per quanto riguarda invece il futuro, ho un buon amico vicino Düsseldorf dove potresti andare. È una brava persona, e di sicuro ti potrà aiutare al meglio. Penso che trascorrere un po di tempo da loro (abita insieme al suo compagno ed hanno 2 figli) ti potrà aiutare a pensare con calma ai tuoi progetti futuri. Per adesso,gli ho solo accennato di te, ma se vuoi posso dargli maggiori dettagli, o forse potresti contattarlo direttamente tu stesso. Fammi sapere cosa fare.

Un abbraccio

Regis


Questa volta Jannik rispose subito alla email

Caro Regis,

Mi fa sempre piacere ricevere le tue email. Non solo perché mi dai tante novità e speranze, ma soprattutto perché so che posso contare su un vero amico. Scusa se non mi sono fatto sentire in questi giorni, sai ero intento a dar fondo alla carta di Max.

Il restyling di Jannik, ha dato i suoi frutti. L’altra sera eravamo nel locale dove mi avevi presentato i tuoi amici, e non so perché, mi sentivo osservato più del solito. Penso che se avessi voluto, avrei potuto organizzare tanti appuntamenti, ma per fortuna Max mi ha ricordato che gli occhi che mi scrutavano non erano in linea con i miei gusti sessuali, quindi sono stato sempre molto vicino a Micky, facendo pensare che ero già impegnato... in compenso Micky ha ricevuto occhiate di disappunto! Molti sarebbero voluti essere al suo posto!

Bando alle chiacchiere adesso! Penso che cambiare posto possa giovarmi. Mi trovo molto bene qui con Max, Micky ed Eko, ma lentamente ho il bisogno di cambiare completamente, anche città. Vorrei andare lontano, e penso che Düsseldorf possa andare bene. Non ci sono mai stato, ma mi piacerebbe andarci. Se possibile vorrei farlo al più presto. In questo modo posso liberare casa tua al più presto. Fammi sapere quando il tuo amico è pronto ad ospitarmi. Sicuramente se me lo consigli, non può essere altro che una persona affidabile.

Un abbraccio a te e Cristine

Jannik

Il giorno dopo ricevette una risposta alla sua email.

Caro Jannik,

ho parlato di nuovo con Tony, l’amico che ti dicevo, e praticamente ti aspetta! Ho detto qualcosa di te, ma i dettagli li lascio a te quando lo incontrerai personalmente. Organizza con gli altri ragazzi il viaggio per Düsseldorf.

Tienimi aggiornato. Ciao da Regis

PS: Saluti dalla mamma

La sera stessa Jannik informò i ragazzi della disponibilità di Tony ad ospitarlo, e spiegò la voglia di trasferirsi al più presto. Decisero che il giorno dopo avrebbero festeggiato la partenza del loro nuovo amico, e quindi l’indomani avrebbe preso il treno per Düsseldorf. L’aria che si respirava era da un lato festosa perché sapevano che era un passo avanti per lo sfortunato ragazzo, ma dall’altro sapevano che sarebbe passato tanto tempo prima di rivederlo di nuovo. Per l’immediato decisero di vedersi un film in TV, ma dopo una mezz’ora Eko trasformò con delle scuse banali la serata in una guerra di cuscini. Per il salotto volarono cuscini da ogni parte. Era una guerra di tutti contro tutti!

Il giorno dopo i ragazzi decisero di passare la giornata insieme, quindi Micky invitò gli altri per pranzo in una catena di ristoranti spagnoli, ed Eko utilizzò la sua carta di credito per una mega coppa gelato in gelateria. All’unisono decisero che Max sarebbe esonerato per tutto il giorno ad utilizzare i suoi risparmi, che negli ultimi giorni si erano ridimensionati consistentemente.

Non mancarono anche gli acquisti di piccoli regali.

Max comprò un libro di insegnamento di inglese. Eko comprò un paio di cd di musica da discoteca. Micky invece optò per una T-Shirt personalizzata. Fece stampare sul fronte della T-Shirt la scritta “Buona Fortuna, Cucciolo” e sul retro fece stampare i nomi dei 3 ragazzi. Inoltre dopo che gliela consegnarono, ognuno firmò il retro della T-Shirt.

Jannik invece comprò3 piccoli ferma carte con la scritta: “Amici per sempre”

Dopo cena, come stabilito andarono nel loro locale preferito. Durante il quale il disk jockey dedicò ai 4 ragazzi la canzone Best Friends Forever


We don’t always like the same things
Take ice cream we like different flavors
And we don’t always see things the same
Once you called me a name
And I returned the favor

But you are my best friend...Forever
we won’t ever let that end... No never
You are here for me and I am here for you
That’s what best friends do

We don’t always see eye to eye
Don’t ask me why
But we don’t mind it

And we don’t always get along
but our friendship’s strong
We can always find it

We don’t always fit in with the crowd
but we still stand proud
and we stand together

And we don’t care what other people say
We go our own true way
That works a whole lot better

I ragazzi si raggrupparono in cerchio, e ballarono insieme.

Il giorno dopo Eko stupì tutti con una colazione preparata in tutti i dettagli. In definitiva era quello che più di tutti preferiva rimanere nel letto. Fecero colazione, e si avviarono verso la stazione.

Prima di farlo salire sul treno, Jannik abbracciò i suoi amici. Non aveva bisogno di ringraziarli ulteriormente, sapeva che non era necessario.

Il viaggio in treno fu molto tranquillo. Durante la corsa verso Düsseldorf, approfittò per ascoltare uno dei cd regalati da Eko. Regis gli aveva dato un numero di telefono ed un indirizzo email di Tony. Il giorno prima aveva inviato a Tony una email comunicandogli l’orario di arrivo del treno alla stazione di Düsseldorf, e confermandogli che appena arrivato lo avrebbe chiamato.

Il treno arrivò puntuale. Jannik fu praticamente l’ultimo a scendere, dato che aveva oltre allo zaino anche una valigia piena di tutto ciò che aveva comprato negli ultimi giorni. Appena sceso, chiamò il numero che Regis gli aveva fornito, ed il mio cellulare squillò!

“Hallo Jannik, sei arrivato in stazione” disse mentre mi guardavo intorno.

“Si Tony, sono arrivato, e proprio in questo momento i nostri occhi si stanno incrociando” disse Jannik mentre alzava la mano sinistra. Vidi il ragazzo che con una mano si sbracciava nella mia direzione, mentre l’altra era occupata con un telefonino.

“Piacere Antonio, ma puoi chiamarmi semplicemente Tony” “Piacere, Jannik”

“Il viaggio, tutto bene? Dammi la valigia, vedo che hai già problemi a portare lo zaino”

“Grazie Tony, alcuni amici a Monaco mi hanno comprato un po di vestiti, a loro parere lo stretto necessario che un teenager dovrebbe avere nell’armadio. Ma hanno un po esagerato!”

“Beh, se il tuo obiettivo è far colpo con le ragazze, allora hai bisogno delle armi giuste per colpirle, e una buona t-Shirt con jeans alla moda sono le armi giuste.”

Un sorriso innocente invase il viso di Jannik, e ci avviammo verso l’auto parcheggiata fuori dalla stazione.

Impiegammo circa 20 minuti per arrivare a casa durante il viaggio raccontò del viaggio che aveva appena fatto in treno e dal commovente saluto fatto con gli amici a Monaco

Arrivati a casa presentai il ragazzo al nostro cane altrimenti non sarebbe potuto entrare nel nostro giardino, quindi entrammo in casa dove il mio compagno stava già preparando la cena. I bimbi stavano giocando in un angolo del salotto con i loro giochi

Vuoi un caffè prima di cenare?

Sì grazie, nero bollente senza latte

Preparai il caffè, lo portai in salotto insieme a dei biscottini che avevo fatto il giorno prima

Mentre bevevamo i nostri caffè, Jannik mi raccontò di ciò che aveva subito negli ultimi mesi. Prima però raccontò dei momenti passati con i suoi nonni, quindi parlò della vita sregolata della mamma, di quando era stato costretto a vivere di nuovo con lei dopo la morte dei nonni. Inoltre mi raccontò dell’arrivo dell’amico della mamma e degli incubi che dovette subire durante la convivenza con la mamma. Infine mi raccontò della denuncia fatta e si soffermò a parlare a lungo dei nuovi amici conosciuti a Monaco.

“Ragazzi la cena è pronta. Potete venire in cucina” disse Justin, il mio compagno, e ci accomodammo in cucina.

Durante la cena raccontai della nostra famiglia, della nostra vita è presentai i nostri figli al nuovo ospite.

Dopo cena portai Jannik in camera sua, gli mostrai il funzionamento del televisore e gli indicai il bagno che poteva utilizzare durante la permanenza a casa nostra.

Ok Jannik, adesso se vuoi puoi farti una doccia e rinfrescarti e se non sei troppo stanco puoi scendere giù più tardi. Io vado dormire sempre molto tardi, quindi se vuoi, possiamo parlare davanti ad una tazza di tè con comodo. E quindi lasciai Jannik con le sue cose personali da sbrigare.

Una volta uscito dalla sua camera, Jannik tirò fuori dalla sua valigia un paio di jeans e una t-shirt, e si chiuse in bagno.

Dopo circa un’ora, un ragazzo rinfrescato e con indumenti puliti si sedette di fianco a me nel salotto

“Vuoi del tè, Jannik? Ho una teiera con del te verde, buono da bere a quest’ora della giornata”

“Si, grazie” e dopo aver bevuto un sorso, rimase immerso in silenzio nel sofà.

“Jannik, visto che sei qui, vorrei parlarti su cosa fare nei prossimi giorni. Innanzitutto voglio ricordarti che potrai stare qui tutto il tempo che vuoi. La camera degli ospiti per i prossimi mesi è a tua completa disposizione. Regis mi ha detto che molto probabilmente lo vorrai raggiungere in America, ma questo non è possibile se non sei maggiorenne. Comunque il problema si risolverà tra meno di un mese, dopo il giorno del tuo 18esimo compleanno.”

Jannik annuì, quindi potevo continuare.

“Domani andremo da un mio amico dentista. Vedo che i tuoi denti hanno bisogno di un professionista. Inoltre conosco anche un buon dottore che può visitarti e rimetterti in sesto.”

Jannik ascoltava attentamente quello che dicevo, e ogni volta annuiva.

“Per quanto riguarda le denunce in corso, dovremmo ricontattare il sig. Schmitz di Monaco, e informare della tua partenza. Credo comunque che se le denunce vadano avanti, dovrai prima o poi ritornare a Monaco per alcune deposizioni. Comunque un amico avvocato si sta interessando del tuo problema, e mi darà maggiori dettagli.”

Su questo punto Jannik era contrariato visibilmente, ma alla fine annuì.

“Infine, per quanto riguarda i rapporti rimanenti con tua madre, diventando maggiorenne, ha molti meno diritti su di te, quindi tu sarai praticamente indipendente da lei. A quanto pare non ha nemmeno sporto denuncia della tua scomparsa, quindi presumo che non voglia sapere nemmeno dove tu sei adesso.”

Jannik,si rannicchiò in un angolo del sofà, e tenendo stretto un cuscino, una lacrima scese sulla su guancia.

“Scusa Jannik, non volevo essere troppo duro”

“No, fa niente. Adesso va meglio” rispose Jannik

“I bimbi sono a letto, il cane è già a cuccia, ma vedo che qui nessuno ha ancora intenzione di andare a dormire” disse Justin mentre entrava in salotto con un succo di mele in mano.

“No, abbiamo quasi finito con le cose serie” dissi, mentre la mia dolce metà si sedeva al mio fianco.


Continua...

 

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