Creato da zoeal il 05/02/2008

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Post N° 85

Post n°85 pubblicato il 23 Giugno 2008 da zoeal
 

GLI ETRUSCHI ALL'ARGENTARIO: ORBETELLO

NON ERANO IN VACANZA.............

Vari ritrovamenti di utensili, nonché la presenza delle mura di cinta testimoniano che la città fu abitata dagli Etruschi almeno fin dal VII sec. a.C. La città, corrispondente all'abitato attuale, conserva la cinta muraria del IV secolo a.C. Il Museo Civico di Orbetello (CLICCATE PER MAGGIORI INFORMAZIONI) e periodicamente la ex Caserma Umberto I di fronte al Duomo espongono i reperti archeologici del territorio comunale. La particolarissima conformazione geografica della penisola di Orbetello ha contribuito a farne un territorio ambito, rappresentando un valido approdo navale ed un fiorente punto commerciale. 

Al controllo dei territori di Orbetello si avvicendarono, nei secoli, molti popoli, dai Romani ai Bizantini ai Longobardi. Gli scavi incontrollati dell'800 e l'espansione del centro urbano fuori delle mura hanno portato alla perdita totale delle necropoli di cui non resta alcuna traccia, anche per la fragilità delle strutture tombali antiche. Scavi nel centro storico hanno invece scoperto edifici databili a partire dall'inizio del VI secolo a.C. che si affacciavano sulla laguna. Si tratta forse di magazzini legati all'attività portuale di Orbetello, a cui probabilmente il centro doveva la sua ricchezza. Con i primi decenni del V secolo si arresta ogni documentazione dalle necropoli e anche gli edifici scavati nel centro sembrano abbandonati. Anche Orbetello segue quindi la sorte di quasi tutti i centri minori del vulcente (da Marsiliana a Poggio Buco e da Talamone a Saturnia). Tutto il territorio subisce una profonda ristrutturazione che si suppone guidata dalla metropoli Vulci, con l'apparente finalità di eliminare ogni centro di potere concorrente e di ottenere quindi un controllo assoluto fra l'Arrone e la valle dell'Albegna. A metà del IV secolo a.C. circa Orbetello, come Talamone e Saturnia, venne rifondata e fortificata con la cinta muraria ancora visibile in opera poligonale di grandi blocchi di arenaria. Questo circuito ha conservato fino a tempi relativamente recenti la funzione di fortificazione. Non sono mai state trovate mura poligonali lungo il lato verso terra, dove furono poi costruite le mura bastionate senesi e poi spagnole. Le necropoli orbetellane di questo periodo, dislocate sempre lungo l'istmo, restituiscono corredi funerari con ricchi ori ellenistici, tipici dell'aristocrazia del tempo e analoghi a ritrovamenti nelle necropoli vulcenti e di Talamone. La storia di Orbetello successiva alla conquista romana (280 a.C.) appare sfuggente. Il centro, certamente sotto lo stretto controllo della colonia di Cosa, fu lasciato probabilmente agli indigeni vinti, gli Etruschi, privati delle terre migliori a favore dei coloni romani. Nei secoli successivi andarono gradualmente in disuso la lingua e la scrittura etrusca, fino alla completa fusione fra Etruschi e conquistatori, fenomeno comune a tutta l'Italia e sancito poi (I secolo a.C.) dall'ampliamento della cittadinanza romana a tutti gli abitanti della penisola. Le posizioni contrapposte di Orbetello etrusca e Cosa romana hanno fatto riconsiderare la vecchia ipotesi ottocentesca che il nome etrusco di Orbetello fosse CUSI o CUSA. Il nome non è testimoniato direttamente, ma può essere ricostruito in base ad alcune parole derivate che compaiono su iscrizioni etrusche. I Romani, come nel caso di Volsinii Veteres-Orvieto e Volsinii Novi-Bolsena, avrebbero dato alla nuova colonia il nome della vicina più antica città. All'età repubblicana (II secolo a.C.) si riferiscono alcuni ritrovamenti sporadici riferibili ad un'area sacra e ad una stipe di oggetti votivi localizzabili nell'area del vecchio ospedale.

 

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Commenti al Post:
adamsmith76
adamsmith76 il 24/06/08 alle 14:59 via WEB
Ciao ZOE, intanto mi fa piacere trovare un nuovo e bellissimo post, significa che l'umore è migliorato:))) Strano ma vero ad Orbetello ci sono stato tanti anni fa però e non certo in visita culturale purtroppo. Posto molto bello comunque. Chi poteva immaginare quando ci sono andato che su questo territorio si avvicendarono anche i Romani, i Longobardi, i Bizantini... Peccato per la perdita totale della necropoli. Ma perchè ci sono sempre tante ipotesi? Può essere che non si sia mai d' accordo?:)
 
 
zoeal
zoeal il 24/06/08 alle 15:06 via WEB
ciao Adam! spero che tu abbia mangiato alla "Taverna" o alla "Bersagliera" oppure al "Circolo pescatori"!^__^
 
zoeal
zoeal il 24/06/08 alle 15:04 via WEB
quando inventeranno la macchina del tempo lo sapremo con precisione....per quanto riguarda le rovine romane è molto bello il sito di Cosa, all'Ansedonia...poi c'è "la Tagliata etrusca" ma quasi quasi ne parlerò prossimamente.
 
bea_75
bea_75 il 25/06/08 alle 06:16 via WEB
Buongiorno Zoeal. In effetti non erano in vacanza eheheh. comunque sono andata nel sito che hai linkato e finalmente un sito semplice, di facile navigazione, di solito lo pasticciano con mille foto e invece questo no.
 
zoeal
zoeal il 25/06/08 alle 08:21 via WEB
ciao Bea! in effetti è scarno ed essenziale in perfetto stile maremmano!
 
bea_75
bea_75 il 26/06/08 alle 06:29 via WEB
Buongiorno Zoeal, regalo per te ;)
 
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POETA ESTEMPORANEO

In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco

Il reperto archeologico

Riuniti insieme, un gruppo di signori

stavano discutendo di un oggetto

un giorno appartenuto ai padri etruschi.

Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:

-La mia giovane eta', non mi consente

di pronunciarmi il primo e francamente

ammetto che non ci capisco molto.

Il dottor Caio esprime il suo parere

dicendo-Per me, questo è un utensile

che usavano gli etruschi,

per servire vivande sulla mensa

D'altro parere il professor Sempronio

e in questo modo dice il suo giudizio:

Questo per me, è un vaso da ornamento

che serviva su un mobile di lusso

a contenere fiori profumati.

Infine il professor Tal dei Tali:

Con questo afferma usavano gli antichi

nelle grandi e solenni cerimonie

offrire a gli dei superi d'Olimpo

e il loro sacerdote in pompa magna,

libava e alzava questo vaso al cielo;

quindi spruzzava santamente l'ara,

del vin pregiato in esso contenuto.

-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-

la Sua tesi convince, professore.

Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi

in permesso quassu' dai Campi Elisi.

Si fermarono ad osservar la scena.

-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno

quelle persone riunite insieme?

-Non so',non saprei dirti veramente;

non riesco a comprendere il dialetto,ma

quel che sembra un tantinello strano

è, che stan discutendo con passione,

tenendo un nostro orinalaccio in mano.

 

 
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