Creato da zoeal il 05/02/2008

RASNA

semplice passione

 

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TARQUINIA

Post n°158 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da zoeal
 

SU GENTILE SEGNALAZIONE DELLA SORELLA DI STIRPE TIUVEIO:

(AGI) - Roma, 9 gen. - Tarquinia e' la culla della civilta' etrusca e la sua Necropoli e' tra le mete piu' importanti del Mediterraneo per gli appassionati di archeologia ed arte antica. All'interno dell' antica necropoli, e' stata aperta al pubblico una nuova tomba dipinta, decorata circa 2500 anni fa. Si tratta della bellissima tomba della Caccia al Cervo, una delle piu' suggestive del mondo etrusco. La tomba risale al 450 a.C. ed e' composta da una camera unica, con soffitto a doppio spiovente e strette banchine lungo le pareti laterali, corredate da sette incassi per i sostegni dei letti funebri. Per quanto riguarda le decorazioni, al centro del timpano della parete di fondo e' dipinto il sostegno della trave centrale del soffitto, con una bella scena di caccia al cervo, mentre nei semitimpani possiamo ammirare due pantere che si affrontano. Sulla parete di fondo e' ben visibile una scena di banchetto, con tre coppie di commensali sdraiati su klinai, i letti conviviali . Nella parete di destra un'altra bella decorazione, ben curata, con cinque figure danzanti alternate da alberelli, mentre nella parete di sinistra una figura di guerriero effettua una danza armata. Il soggetto principale di questa tomba etrusca, costituito da scene di banchetti e danza, e' molto diffuso in quel periodo, mentre la scena del timpano, con scene di caccia, trova confronto solamente in un'altra tomba, anch'essa dipinta a Tarquinia, nella famosa necropoli, dove l'affascinante mondo dei Tirreni rivive attraverso le antiche pitture, Patrimonio dell'Umanita'. Nella Necropoli di Tarquinia le immagini degli affreschi scorrono come un libro aperto, che ci aiuta a capire desideri e passioni delle genti etrusche. .

GRAZIE PER LA NOTIZIA!

in attesa di trovare immagini dei nuovi affreschi, vi lascio in religiosa contemplazione con tre esempi che si possono trovare nella necropoli di Monterozzi di Tarquinia:

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Commenti al Post:
shiktlah
shiktlah il 12/01/09 alle 09:31 via WEB
Tarquinia è qualcosa di pazzesco. Semplicemente da restare a bocca aperta.Senza voler sminuirne la bellezza..ma Cerveteri non regge il confronto.Tarquinia è davvero un sito incredibile.Davvero stupefacente.... ho ancora negli occhi gli affreschi delle tombe... per non parlare del tempio etrusco,credo l'unico trovato, sulla collina di fronte.... quando ci sono andato,anni fa, l'avevano scoperto da pochissimo.Era ancora tutto recintato e siamo entrati per puro caso con degli archeologi che stavano facendo dei lavori primari di controllo... una fortuna pazzesca.
 
zoeal
zoeal il 12/01/09 alle 09:36 via WEB
buongiorno Shik! anch'io anni fa ho visitato l'Ara della Regina andandoci di soppiatto, quando l'ingresso era aperto solo agli addetti ai lavori! poi ci sono ritornata recentemente. La neropoli invece ho avuto la fortuna di visitarla quando ancora il pubblico con la guida poteva entrare direttamente nelle tombe (salvo quelle affrescate con dipinti "osè" perchè all'epoca era vietato l'ingresso ai minori), poi ci sono ritornata varie volte, speriamo che il nuovo sistema di porte ad atmosfera controllata, attraverso le quali è possibile guardare ma non entrare, siano efficaci per preservare queste opere stupefacenti.
 
shiktlah
shiktlah il 12/01/09 alle 12:27 via WEB
Io invece la necropoli l'ho visitata tutta...comprese le tombe "osè"..ehehe.... uno spettacolo incredibile.Ed all'uscita,maledetto il baracchino, c'era un tizio che vendeva marmellatine secondo antiche ricette risalenti,diceva, al periodo etrusco.... una cosa indecentemente buona..... un terrorista alimentare....maledetto lui.Non dovrebbe essere permesso vendere certe cose... altro che cocaina o lsd... quella è robetta...
 
zoeal
zoeal il 12/01/09 alle 12:32 via WEB
bhè, a 11 anni non le ho viste ma successivamente si! le marmellatine? parli di quelle misture di miele, frutta e pappa reale, che se le mangi poi corri i cento piani in 5 secondi esatti? potentissime bombe caloriche? ^____^
 
 
shiktlah
shiktlah il 12/01/09 alle 13:50 via WEB
Si..maledette loro.... ed anche di quelle miste tipo, fichi e mandorle con miele...oppure mele e pere con cannella.... roba da rinchiudere l'ideatore in carcere per decenni per spaccio di droghe pesanti!! Ma si può? Ma come fai a resistere a certe cose? Eh che cavolo! Ma un po' di compassione per umani mortali e per lupi artici no?
 
   
TiuVeio
TiuVeio il 12/01/09 alle 15:46 via WEB
Di recente, sono andata a visitare il museo di Tarquinia. Anche perchè volevo vedere quel capolavoro dei cavalli alati restaurato. E' molto bello poter visitae le meraviglie etrusche in occasioni speciali tipo quando c'è poca o niente gente e ancor più quando Tinias sorride agli audaci e consente esperienze particolari come quella di shiktlah con l'Ara della Regina o la mia con l'Apollo di Veio ecc. Per la necropoli, dal momento che l'orario di apertura è piuttosto ristretto, aspetto che smetta di piovere e far freddo per andare a visitarla in tutta tranquillità (anche se magari con l'ausilio delle misture magiche ipercaloriche citate si potrebbe visitarla in bermuda e pareo nonostante le temperature polari!). E' un posto unico e raro e merita una full immersion e non una visitina a tirar via col timore che "il cielo ci cada sulla testa"! :-D Saluti! Tiu
 
     
zoeal
zoeal il 12/01/09 alle 15:58 via WEB
ciao Tiu! per la visita alla necropoli di Tarquinia bisogna stare accorti, perchè almeno l'anno scorso, i furbacchioni avevano reso visitabili metà delle tombe in certi giorni della settimana e l'altra metà in altri!A me solo per il museo, mi ci è voluta mezza giornata, l'altra metà per la necropoli! a proposito...ma che gli hai combinato a quel "povero" Apollo?
 
Kappa_A
Kappa_A il 12/01/09 alle 18:32 via WEB
Semplicemente meravigliose.... ^____^
 
TiuVeio
TiuVeio il 12/01/09 alle 20:49 via WEB
Con Lollo di Veio ho avuto un incontro ravvicinato in solitaria nel 2007. :-D Ne avevo sentito parlare dal 2005: questa opera d'arte così antica, restaurata e finalmente pronta per essere esposta nel museo Etrusco di Villa Giulia. Era una bella domenica di sole, perchè non approfittarne? Il museo purtroppo non è molto frequentato, però fu la mia fortuna: andai lì abbastanza presto e non c'erano molti ospiti. Cominciai a fare delle foto all'esterno, la villa in se' e' già molto bella, poichè all'interno non è possibile. Domandai ad uno dei custodi a che piano fosse la statua che cercavo e la divertente risposta fu che non si trovava a un piano... ma in un seminterrato! Ma come? Io che già mi aspettavo di trovarla nel mezzo dell'atrio d'ingresso con servitori a turno che lanciavano petali di rosa, vengo a scoprire che s'e' fatto "tanto rumore per nulla"??? M'incammino verso un'ala denominata "ninfeo" e mi affaccio da un balcone rinascimentale che da su una fontana centrale: un'opera d'arte meravigliosa in sé; progettata e scolpita da Vasari e da Ammannati rappresenta due divinità dei fiumi e le cariatidi. Scendo da una delle scalinate laterali, incredula che lui si possa trovare tanto in basso! Ma infine eccolo lì, nella piccola sala sotto la loggia, adibita a laboratorio di restauro. Sono quasi sollevata dal fatto che non abbia dovuto farmi dare le chiavi di uno scantinato a 'sto punto. Mi appiccico a ventosa sulla porta a vetri che mi divide da Apollo. La visibilità è scarsa, il sole lì sotto non arriva, anche se è proprio lui il dio del sole! Mi guardo intorno con sospetto: non c'è nessuno. Tiro fuori la fotocamera e la spalmo sul vetro per rubare qualche foto, convinta che sia tutto ciò che potrò ottenere da quella visita. D'un tratto alle mie spalle... "Signorina! Signorina!". Oddio, m'hanno beccata! Sarò frustata? Sanzionata? Espulsa? Mi stampo in faccia un sorrisone che fa invidia a quello di Apollo. "Aspetti, apro la porta se no non vede niente!" Apre la porta a vetri? Ma dai? "Tanto tra un po' arriva l'altro custode e gli altri visitatori, quindi devo aprire per forza!". Ah ecco. Tra un po'. Intanto sto qui da sola. Varco la soglia e in due passi sono davanti a questa terracotta di 2000 anni, perfetta anche nella sua mutilazione delle braccia. Solo una cordicella ci divide dal contatto fisico, ma basterebbe allungare una mano. Resto rapita qualche minuto da quello sguardo austero e sereno: è bellissimo. OK, me la gioco. "Senti scusa...", ormai col custode siamo passati al tu. "Maaa, senza flash... posso fare una fotina?". Lui si guarda intorno, si accende una sigaretta e fa: "Io vado a fumare, sto qui sopra, se hai bisogno chiama". Ecco. Rimango irrigidita con le dita strette intorno alla fotocamera mentre lo vedo allontanarsi. Oddio, sono proprio da sola! Il sole comincia ad intridere il cortiletto ed entra anche con discrezione nella piccola sala illuminando dolcemente Apollo. Col pensiero glielo chiedo: "Posso?". E gli scarico un servizio fotografico che manco Helmut Newton... Fortunatamente c'è una sedia. Mi accomodo sfinita dall'emozione e ne approfitto per osservarlo bene dal vivo e non da dietro il monitor di una fotocamera. Lo immagino lì in alto, sul colmo del tetto del tempio di Minerva a Veio fronteggiare il nemico Ercole, il cui busto ancora da restaurare giace lì accanto su un tavolo, coperto appena da un telo di plastica. La pettinatura è la cosa che mi colpisce di più. E' attualissima, un richiamo afro per i tempi moderni. Il diadema non è ricco e intarsiato, ma semplice e leggero per non essere al centro dell'attenzione al posto di un viso così bello. Perchè è bello. Occhi enormi, orientali, naso tipicamente greco, bocca carnosa che in realtà non sorride di gioia bensì di rabbioso cinismo verso Ercole. Il corpo è atletico, leggermente grande rispetto alla proporzione della testa. Il torace ampio, le gambe lunghe. La tunica color crema è elegantissima, raffinata e la tebenna drappeggiata addosso con naturalezza. Quasi non si nota nell'insieme la mancanza delle braccia. "Tra non molto lo portano su in sala, non ti preoccupare!". La voce del custode mi fa sussultare, cielo è passata più di mezz'ora! "Gliel'hai fatta una carezza?". Devo avere uno sguardo coi cuoricini. No, non l'ho nemmeno sfiorato, non ho osato. Magari "un'altra volta". "Sta arrivando un po' di gente, salutalo e poi vatti a vedere il resto del museo che vale la pena". OK, grazie infinite. Mi metto di fronte ad Apollo, ormai sono diventata un'adepta del suo culto. Gli prometto di tornare a Veio, a casa sua. Poi lo lascio all'orda barbara di visitatori assolutamente, sterilmente affascinati. Qualche tempo dopo sono tornata a trovarlo. Era finalmente in una delle sale principali, su un alto palco, il suo nemico eterno di fronte a lui. Su un alto palco, già. Irraggiungibile e decisamente mal visibile. A lui poco impora: il suo sguardo divino guarderà per sempre al di là di quello di generazioni di uomini. P.S. Le foto: http://www.flickr.com/photos/tiu_alethnas/sets/72157600078600405/
 
zoeal
zoeal il 13/01/09 alle 09:19 via WEB
la magia di Apollo ha rapito anche me, stai li con lo sguardo ammaliato aspettando che faccia un gesto, un piccolissimo movimento. Un metro e ottantuno di forza e bellezza, oserei dire un moderno "mister universo" con capelli rasta e fisico scolpito,i muscoli che si stanno contraendo per lo slancio verso il suo avversario...che invece sembra contrapporre solo la sua forza bruta, che nulla può contro quella serena sicurezza di sè. E' un Dio e lui lo sa! nessuno può resistere nè al suo fascino e nè alla sua irruenza quando occorre. E' un vanitoso, dopo 2500 anni gli piace ancora stregare i comuni mortali...meglio se di sesso femminile. Vedo che è facile cadere nella sua rete.
 
zoeal
zoeal il 13/01/09 alle 09:35 via WEB
Ha sofferto per essere figlio illegittimo ma poi si è rifatto benissimo, da qui la sua alterigia e la sua immensa spregiudicatezza. Ti aspetti che con un fischio richiami il suo carro che arriva trainato da cavalli di fuoco, pronto a volare verso il sole con tutto il suo sfulgore, lui può!
 
 
zoeal
zoeal il 13/01/09 alle 09:37 via WEB
io preferisco chiamarlo Aplu.
 
   
zoeal
zoeal il 13/01/09 alle 11:25 via WEB
complimenti per le foto Tiu, ti invidio per il privilegio che Aplu ti ha concesso!
 
TiuVeio
TiuVeio il 13/01/09 alle 16:25 via WEB
Certo certo, Aplu ovviamente! Ais Aplu! Lollo è un vezzeggiativo affettuoso che uso in confidenza! ;-D E alcuni amici ogni tanto si sbagliano e lo chiamano il Lollo di Veio anche loro... e poi mi picchiano! :-D Su Facebook un amico etrusco di provincia di Orvieto mi ha allestito addirittura una pagina di fans che curo con aggiunte di foto, notizie ecc. Cia'! Tiu P.S. Sono tornata a Villa Giulia a maggio scorso, e chiedendo un permesso alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria meridionale ho ottenuto di poter fare foto amatoriali, senza flash, nel museo (mi servivano molti particolari dei costumi etruschi e delle scarpe per rifinire il mio! E' una lunga storia...). Davvero molto disponibili!
 
TiuVeio
TiuVeio il 13/01/09 alle 19:41 via WEB
Qui e'a maggio 2008! http://farm4.static.flickr.com/3146/2938271795_bca9696d1d_b.jpg
 
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Ho partecipato al gioco letterario promosso da Writer

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DEUXIPPO (seconda parte)

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L'INFAME (prima parte)

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ENIGMATICO APOLLO DI VEIO:IL SORRISO CHE AMMALIA

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"MITI, SEGNI E SIMBOLI ETRUSCHI" di Giovanni Feo (Etruschi, da dove venivano e a quali leggende sono collegati)

"GEOGRAFIA SACRA" di Giovanni Feo (la "magia" e l'"astronomia" dalla preistoria agli Etruschi)

"UNA GIORNATA NELL'ANTICA ROMA" di Alberto Angela (immaginiamo di fare un viaggio nel tempo e di ritrovarsi nella Roma del I secolo dopo Cristo)

"IL SEGRETO DEI GEROGLIFICI" di Christian Jacq (guida semplice e simpatica sull'interpretazione dei geroglifici egizi)

" IL FARAONE DELLE SABBIE" di Valerio Massimo Manfredi, azione e suspence ambientate nel clima dei conflitti attuali che affliggono il Medio Oriente.

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POETA ESTEMPORANEO

In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco

Il reperto archeologico

Riuniti insieme, un gruppo di signori

stavano discutendo di un oggetto

un giorno appartenuto ai padri etruschi.

Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:

-La mia giovane eta', non mi consente

di pronunciarmi il primo e francamente

ammetto che non ci capisco molto.

Il dottor Caio esprime il suo parere

dicendo-Per me, questo è un utensile

che usavano gli etruschi,

per servire vivande sulla mensa

D'altro parere il professor Sempronio

e in questo modo dice il suo giudizio:

Questo per me, è un vaso da ornamento

che serviva su un mobile di lusso

a contenere fiori profumati.

Infine il professor Tal dei Tali:

Con questo afferma usavano gli antichi

nelle grandi e solenni cerimonie

offrire a gli dei superi d'Olimpo

e il loro sacerdote in pompa magna,

libava e alzava questo vaso al cielo;

quindi spruzzava santamente l'ara,

del vin pregiato in esso contenuto.

-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-

la Sua tesi convince, professore.

Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi

in permesso quassu' dai Campi Elisi.

Si fermarono ad osservar la scena.

-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno

quelle persone riunite insieme?

-Non so',non saprei dirti veramente;

non riesco a comprendere il dialetto,ma

quel che sembra un tantinello strano

è, che stan discutendo con passione,

tenendo un nostro orinalaccio in mano.

 

 
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