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L'Apollo di Piombino

Post n°257 pubblicato il 25 Agosto 2009 da zoeal
 

La statua (cm.115), che si trova (purtroppo) al museo del Louvre di Parigi, mentre a Piombino ne abbiamo solo una copia (nella foto) fu rinvenuta al largo di Baratti (Populonia) nel 1832, presso la Punta delle Tonnarelle. Il Dio, nel suo incedere serenamente calmo, doveva sostenere con la mano sinistra l'arco e con la destra forse la preda. " Il viso, mosso da un appena accennato sorriso, è uno slancio di gentilezza luminosa che si propone al nostro sentire come l'ideale raggiungimento di un'armonia spirituale che supera di certo l'umana condizione" (Aldo Mazzolai).
Sin dall'epoca del suo ritrovamento, l'Apollo ha alimentato complessi dibattiti tra gli esperti del settore, per stabilirne la scuola di provenienza ed una verosimile datazione.
Gli studiosi giudicano l'Apollo come opera greca degli inizi del V secolo a.C. o romana della prima età imperiale. È comunque considerato una rielaborazione della statua di culto creata dallo scultore Kanachos di Sicione per il tempio di Apollo Philesios a Mileto, intorno al 490 a.C., descritta da Plinio il Vecchio ed oggi perduta, forse destinata ad un ricco collezionista locale etrusco o commissionata per un tempio prima che una tempesta non se la portasse via insieme alla nave che la stava trasportando. 



Questa è l'immagine delicatamente poetica che ci dà di lui lo studioso recentemente scomparso Aldo Mazzolai in "Miti ed eroi classici nell'Etruria Maritima (tra Cecina e Corneto) Editrice Innocenti (si proprio la stessa de I Medaglioni):


"Non la nave di Ulisse, il legno e la sua compagna picciola navigante di costa in costa e poi per l'alto mare aperto verso lontane o segrete mete, ma un'umile paranza da pesca con la sua vela latina e il sacco a strascico, portò alla luce nel secolo scorso, intorno al 1830, la statua in bronzo di Apollo, sotto la punta delle Tonnarelle, secondo il racconto del barone Raoul Rochette. Trascinato dalle reti, il corpo del dio" quanto di più alto, glorioso ed a un tempo luminoso si possa pensare" apparve alla brutalità e alla confusione di questo mondo, nella luce dell'astro con cui si identifica. Aveva, con quelli delle alghe, i mille colori dell'abisso, che presto, però, svanirono, come acqua che sgronda. Nella purificazione della luce poi si svelò la delicata giovinezza del dio. Oltre la scienza di Talete il più puro di tutti i fiori sbocciati nelle epifanie dal mare restituì all'uomo la sublime commozione della poesia e instaurò l'ordine spirituale, la sapienza, l'onniveggenza, l'armonia e la solarità della bellezza.E il monte, che prima era spoglio, si coprì d fronde d'oro, e una fragranza si sparse per il mare. Chiari, benevoli, luminosi venti vennero da lontano, dai mari del silenzio, e portarono luce e profumi di isole perdute nella fantasia. Lo spirito del dio greco avvolse la nave e gli uomini turbati."

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Commenti al Post:
cateviola
cateviola il 25/08/09 alle 18:56 via WEB
Bellissimo! L'Apollo di Piombino e lo spirito di Aldo Mazzolai
Un abbraccio, Ale, grazie per questo dono luminoso
 
 
zoeal
zoeal il 26/08/09 alle 08:08 via WEB
Con lo stile di scrittura di un uomo di un'altra epoca (è scomparso all'età di 96 anni) e la passione per l'archeologia che per lui è stata tutta la sua vita!
 
Kappa_A
Kappa_A il 26/08/09 alle 07:53 via WEB
E te pareva che le opere migliori non siano all'estero... ho visto sul sito dell'Editrice Innocenti la presentazione dei Medaglioni... bella eh!!! rinnovo i complimenti!!!!
 
 
zoeal
zoeal il 26/08/09 alle 08:10 via WEB
grazie, hanno tantissime pubblicazioni! peccano nel farle conoscere ma si stanno attrezzando!
 
bea_75
bea_75 il 27/08/09 alle 06:31 via WEB
E perchè è esposto al Louvre e non qui? ..... Non mi piace Parigi, ma visitare il Louvre è uno dei miei desideri. Buongiorno Zoeal!!!
 
zoeal
zoeal il 27/08/09 alle 07:37 via WEB
no dai! devo dire che Parigi ha il suo fascino e anche il suo lato comico... Napoleone ha fatto di tutto per farla assomigliare a Roma, lui moderno imperatore, ha voluto un fac simile del ponte Milvio, un fac simile della colonna traiana, tutto esageratamente pomposo ma è questo il fascino di Parigi: troppo calda d'estate e con un costo della vita altissimo (detto tra noi). Io il Louvre l'ho visto solo una volta in gita scolastica e di corsa (praticamente solo una puntatina a salutare la Gioconda) Bea ci torniamo insieme?
 
 
bea_75
bea_75 il 27/08/09 alle 14:09 via WEB
Magari!!!! Sarebbe veramente una bella vacanza!
 
adamsmith76
adamsmith76 il 30/08/09 alle 11:53 via WEB
Ciao ZOE:)) Capisco il perchè molte opere d'arte non si trovino in Italia però anche l'Italia fa pochissimo per riaverle... Certo anche le copie hanno il loro fascino però... Davvero bella l'immagine poetica che ci da il Mazzolai
 
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POETA ESTEMPORANEO

In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco

Il reperto archeologico

Riuniti insieme, un gruppo di signori

stavano discutendo di un oggetto

un giorno appartenuto ai padri etruschi.

Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:

-La mia giovane eta', non mi consente

di pronunciarmi il primo e francamente

ammetto che non ci capisco molto.

Il dottor Caio esprime il suo parere

dicendo-Per me, questo è un utensile

che usavano gli etruschi,

per servire vivande sulla mensa

D'altro parere il professor Sempronio

e in questo modo dice il suo giudizio:

Questo per me, è un vaso da ornamento

che serviva su un mobile di lusso

a contenere fiori profumati.

Infine il professor Tal dei Tali:

Con questo afferma usavano gli antichi

nelle grandi e solenni cerimonie

offrire a gli dei superi d'Olimpo

e il loro sacerdote in pompa magna,

libava e alzava questo vaso al cielo;

quindi spruzzava santamente l'ara,

del vin pregiato in esso contenuto.

-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-

la Sua tesi convince, professore.

Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi

in permesso quassu' dai Campi Elisi.

Si fermarono ad osservar la scena.

-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno

quelle persone riunite insieme?

-Non so',non saprei dirti veramente;

non riesco a comprendere il dialetto,ma

quel che sembra un tantinello strano

è, che stan discutendo con passione,

tenendo un nostro orinalaccio in mano.

 

 
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