Creato da zoeal il 05/02/2008

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Grosseto etrusca

Post n°269 pubblicato il 30 Settembre 2009 da zoeal
 

 

Chi L’avrebbe detto? Anche Grosseto che ad eccezione della parte medioevale racchiusa entro le mura Medicee, (tra l’altro oggetto di rifacimenti e distruzioni praticate dal rinascimento fino all’era del cemento armato) appare al visitatore moderno come un centro che ha avuto il suo sviluppo urbanistico a partire dagli anni ’40,  ha invece origini etrusche. Non ce ne accorgiamo ma calpestiamo lo stesso suolo che fu della gente Rasenia.

 

Eppure non si vede nulla! Infatti, i pezzi di storia vengono fuori a frammenti e casualmente quando si costruiscono o si fa la manutenzione di opere di pubblica utilità, vengono raccolti, catalogati, immagazzinati e poi addio! Qualcuno però ne ha preso nota nel corso degli anni (Aldo Mazzolai) per cui si sa, che nella periferia NE della città ci sono canali di sgrondo con sezione a doppio angolo retto nel cui fondo sono stati trovati pezzi di vasi di impasto e di bucchero del VI secolo a.C. Tali canali hanno direzione est-ovest e misurano 5-6 metri da sponda a sponda per una profondità di 2-3 metri. Sempre nella zona est della città durante scavi per l’acquedotto e la rete fognaria sono stati recuperate parti di vasellame italo-corinzio, impasti e buccheri sempre del VI secolo. Sono state trovate nel medesimo luogo anche delle tombe: una a fossa con resti di ziro e un anfora di terracotta rossiccia, altre alla cappuccina con vasellame a vernice nera di fabbricazione locale del II-I secolo a.C.. Anche nell’attuale periferia ovest sono stati trovati dei resti: monete romane di Gordiano e un canale navigabile che probabilmente portava alle sponde del lago Prile. Quindi, benché pochi Grossetani moderni lo sappiano, la mia città ha origini ben più remote di quanto possiamo immaginare e sicuramente fu abitata dagli Etruschi sin dal VI secolo e successivamente dai Romani fino ad almeno il I secolo a.C, poi diventò per secoli la sede dell’unico abitante: la malaria. Secondo alcuni potrebbe identificarsi con “un villaggio che fu bruciato durante il sacco della campagna” di cui parla Tito Livio a proposito della caduta di Roselle. Lo stesso Livio (e più tardi Rutilio Namaziano pare confermarlo) identifica l’odierna Grosseto con il “porto Lauretano” o meglio con quella che i Romani chiamarono “Ostia Umbronis”. Del resto, l’attuale corso Carducci prima di essere tale si chiamava Via Colonnella in virtù di una pietra miliare ivi ritrovata e l’antica Chiesa di San Pietro (che risale all’anno 1000) era detta “ Chiesa stazionale aureliana” (vediamo l'esterno dell'abside nella foto)

 

il che fa presupporre che il centro sorgesse lungo uno dei tracciati romani della via Aurelia e che vi fosse localizzata una delle tante stazioni di posta.

Successivamente Grosseto cade nell’oblio, se ne riparla nell’anno 803 (dopo Cristo naturalmente) quando il vescovo di Lucca Iacopo concede in locazione alcuni beni situati presso il “castello di Grosseto”, questo atto è importante perché sancisce il passaggio del territorio sotto l’egemonia degli Aldobrandeschi… ma questa è un’altra storia.

Domandina:

Per chi sa bene il latino (io non lo conosco purtroppo) da che cosa può derivate il nome “Grosseto” o “Grossito” (come alcune fonti medioevali attestano)?

 

Ringrazio chiunque sappia la risposta.

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Commenti al Post:
Kappa_A
Kappa_A il 01/10/09 alle 09:17 via WEB
C'era qualcuno che aveva dei dubbi circa l'origine etrusca di Grosseto??? ^___^
 
adamsmith76
adamsmith76 il 02/10/09 alle 17:38 via WEB
E chi se lo ricorda più il latino...meglio non azzardare. Ma io davo per scontato che Grosseto fosse etrusca!Se non ci fosse stata la malaria? Prima avevano metodi un pò...bruschi. Buon fine settimana ZOE:))
 
 
zoeal
zoeal il 04/10/09 alle 12:09 via WEB
buongiorno tutti: una volta qualcuno mi disse che Grosseto deriva da gros situm o qualcosa del genere che dovrebbe significare "grande fetore" o qualcosa del genere in virtù della puzza delle acque fetide. Può darsi però che miha preso in giro
 
lennon927
lennon927 il 02/10/09 alle 20:56 via WEB
a volte mi vergogno troppo...un saluto timido timido...scusami se nn vengo nel tuo blog
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
tusca albertiana il 06/10/09 alle 16:45 via WEB
io non lo sapevo! ci hanno sempre detto che prima del medio evo, quando divenne un punto di ostello per i pellegrini che andavano a compostela, non c'era nulla se non palude e malaria. mi ricordo che sempre e solo roselle è stata citata come sito, prima etrusco e poi romano, di importanza, ma che di grosseto non si sia mai parlato, nemmeno all'universita, nel breve periodo di architettura che ho fatto con la storia dell'architettura. queste notizie devo dire che mi fanno sentire vagamente sciocca, ma anche orgogliona della mia ex città.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Gian Luca il 10/06/11 alle 21:07 via WEB
Il nome Grosseto viene dal Latino "in loco grossito", ovvero "nel luogo di terre grosse", da dissodare. Con questa denominazione il vescovo di Lucca cedeva l'area di Grosseto e di Calliano, in una carta del 803, al vescovo Ildiprando Aldobrandeschi. La gestione di quelle terre era diventata impossibile e quindi ne fu logica la cessione a qualcuno che le potesse seguire piu' da vicino.
 
 
zoeal
zoeal il 11/06/11 alle 20:26 via WEB
Grazie!Ci sono delle pubblicazioni interessanti a proposito?
 
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POETA ESTEMPORANEO

In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco

Il reperto archeologico

Riuniti insieme, un gruppo di signori

stavano discutendo di un oggetto

un giorno appartenuto ai padri etruschi.

Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:

-La mia giovane eta', non mi consente

di pronunciarmi il primo e francamente

ammetto che non ci capisco molto.

Il dottor Caio esprime il suo parere

dicendo-Per me, questo è un utensile

che usavano gli etruschi,

per servire vivande sulla mensa

D'altro parere il professor Sempronio

e in questo modo dice il suo giudizio:

Questo per me, è un vaso da ornamento

che serviva su un mobile di lusso

a contenere fiori profumati.

Infine il professor Tal dei Tali:

Con questo afferma usavano gli antichi

nelle grandi e solenni cerimonie

offrire a gli dei superi d'Olimpo

e il loro sacerdote in pompa magna,

libava e alzava questo vaso al cielo;

quindi spruzzava santamente l'ara,

del vin pregiato in esso contenuto.

-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-

la Sua tesi convince, professore.

Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi

in permesso quassu' dai Campi Elisi.

Si fermarono ad osservar la scena.

-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno

quelle persone riunite insieme?

-Non so',non saprei dirti veramente;

non riesco a comprendere il dialetto,ma

quel che sembra un tantinello strano

è, che stan discutendo con passione,

tenendo un nostro orinalaccio in mano.

 

 
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