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Le mura di Perugia

Post n°274 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da zoeal

le mura etrusche, con uno sviluppo lineare di circa 3 chilometri, che vennero edificate tra il IV ed il III secolo a.C. e furono costruite in modo piuttosto unitario. Caratterizzate dalla grandezza delle pietre impiegate nella sua realizzazione, vennero rimaneggiate nel periodo romano e successivamente nel medioevo, tanto che oggi l'unica porta d'accesso rimasta nella forma e nella collocazione originaria è l'Arco Etrusco.

  • L'Arco Etrusco o di Augusto rappresenta la più integra e monumentale delle porte etrusche cittadine. Costruito nella seconda metà del III secolo a.C., è costituito da una facciata attraversata da un solo fornice e da due torrioni trapezoidali. L'apertura monumentale non fa parte dell'impianto murario originale, essendo sorto in sostituzione di una porta precedente che si trovava in una posizione più arretratadi circa venti metri. L'ampliamento ottenuto in questo modo fu minimo, ed il motivo della riedificazione va cercato soprattutto nell'intento di dare maggiore monumentalità ad un ingresso cittadino ritenuto particolarmente importante: in effetti, questa porta si distingueva dalle altre sin dalla tarda antichità e già nel VII secolo era denominata porta pulchra, ossia la "porta bella".

 

  • La Porta Marzia è una delle antiche porte della cinta muraria etrusca della città. Costruita in travertino, presenta un arco a tutto sesto inquadrato da lesene con capitelli a rosetta centrale, sormontato da una balaustra scandita da quattro pilastri in stile italo-corinzio dalla quale sporgono cinque sculture: Giove tra i Dioscuri Castore e Polluce, e due cavalli alle estremità.

 

  • La Porta Trasimena, situata in via dei Priori, venne rifatta nel XIV secolo. Dell'originale porta etrusca rimane ben poco, l'arco è infatti ogivale e non più a tutto sesto, e la scultura di forma leonina è stata anch'essa aggiunta nel medioevo.

  • Porta Sole è una delle più antiche porte d'ingresso di Perugia. Citata da Dante Alighieri nel Paradiso, aveva la sua collocazione originaria nel punto più alto della città, l'omonimo colle del Sole. Oggi non più esistente nella forma originaria, ne ha ereditato il nome l'Arco dei Gigli, situato in via Bontempi e ricostruito nel medioevo. L'area venne fortificata nel XIV secolo, ma la cittadella militare fu abbattuta dopo una sommossa popolare nel 1376.

 

  • Arco della Mandorla o Porta Eburnea

  • Arco di Sant'Ercolano o Porta Cornea

le pietre marchiate con segni etruschi

fonte wikipedia e qui

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Commenti al Post:
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 16/10/09 alle 10:05 via WEB
città stupenda, Perugia. amo le sue stratificazioni ed il suo essere "nascostamente" etrusca.
 
adamsmith76
adamsmith76 il 16/10/09 alle 16:46 via WEB
Per fortuna che ci sono questi blog, ZOE...in questo momento mi sarebbe proprio impossibile vedere tanta bellezza. Grazie e felice fine settimana:)
 
 
zoeal
zoeal il 16/10/09 alle 16:56 via WEB
grazie a te Adam che sei sempre molto gentile.
 
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POETA ESTEMPORANEO

In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco

Il reperto archeologico

Riuniti insieme, un gruppo di signori

stavano discutendo di un oggetto

un giorno appartenuto ai padri etruschi.

Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:

-La mia giovane eta', non mi consente

di pronunciarmi il primo e francamente

ammetto che non ci capisco molto.

Il dottor Caio esprime il suo parere

dicendo-Per me, questo è un utensile

che usavano gli etruschi,

per servire vivande sulla mensa

D'altro parere il professor Sempronio

e in questo modo dice il suo giudizio:

Questo per me, è un vaso da ornamento

che serviva su un mobile di lusso

a contenere fiori profumati.

Infine il professor Tal dei Tali:

Con questo afferma usavano gli antichi

nelle grandi e solenni cerimonie

offrire a gli dei superi d'Olimpo

e il loro sacerdote in pompa magna,

libava e alzava questo vaso al cielo;

quindi spruzzava santamente l'ara,

del vin pregiato in esso contenuto.

-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-

la Sua tesi convince, professore.

Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi

in permesso quassu' dai Campi Elisi.

Si fermarono ad osservar la scena.

-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno

quelle persone riunite insieme?

-Non so',non saprei dirti veramente;

non riesco a comprendere il dialetto,ma

quel che sembra un tantinello strano

è, che stan discutendo con passione,

tenendo un nostro orinalaccio in mano.

 

 
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