Non canto i cavalier, l’armi, gli onori,
come un dì fece il grande Ludovico.
Le guerre infami, i sanguinanti allori;
di tutto questo non mi importa un fico.
Ma i lavoranti, l’ape, i campi, i fiori;
le cose grandi solamente, dico.
(Morbello Vergari)
Probabile portatrice di geni etruschi.......vediamo se la passione è contagiosa
e sono graditi pure interventi, puntualizzazioni e domande e mi raccomando di non essere troppo duri con me per eventuali strafalcioni...sono solo una dilettante!
molte immagini sono state prese da internet, se i proprietari non fossero d'accordo lo facciano presente e saranno tempestivamente rimosse
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VADE RETRO...DENTISTA!
le basi tutte etrusche della moderna ortodonzia
Tra i popoli dell'antichità, l'igiene orale non era molto curata; l'utilizzo di piante officinali, masticate per rinfrescare l'alito o per lenire infiammazioni della bocca, non erano molto efficaci per la salvaguardia della dentizione, minata tra l'altro da una dieta povera di sali minerali, di calcio e basata quasi esclusivamente su proteine animali. Il risultato era la perdita precoce di una dentizione efficiente e frequenti e dolorosissime carie. I primi che studiarono una scienza per ovviare al problema furono proprio gli Etruschi che si distinsero per la loro perizia in odontoiatria. Lo dimostrano le numerose ed ingegnose protesi dentarie ritrovate negli scavi e nelle sepolture; protesi che per la loro precisione, funzionalità, e resistenza hanno destato l'ammirazione dei dentisti odierni.
Essendo abili nella lavorazione dei metalli, soprattutto dell'oro, non mancarono di realizzare protesi e apparecchi odontoiatrici tramite questo metallo.
Tali protesi venivano realizzate utilizzando vari strumenti quali crogioli, trafile, pinze, saldatori, piccole incudini e trapani.
Il trapano, seppur rudimentale, non è stato però inventato dagli Etruschi (che però l'hanno perfezionato) perchè risale all'era neolitica dove la trapanazione dei denti veniva eseguita a scopo terapeutico su soggetti viventi usando un trapano in legno equipaggiato con sottile punta di selce e azionato mediante apposito archetto (ahia che dolore!).
I denti usati per le protesi erano per la maggiore dei casi denti umani o animali. Il connubio tra l'abilità nella lavorazione dei metalli e la conoscenza che gli Etruschi avevano dell'anatomia e della patologia dell'apparato masticatorio ha loro permesso di diventare i maggiori esperti nel campo dell'ortodonzia e dell'estetica orale.
il primo "ponte amovibile" creato dagli Etruschi, risalente al IV sec. a.C. Tale protesi fu creata per la sostituzione di un dente incisivo inferiore.
I denti utilizzati sono quattro, adattati in modo che la banda abbracci due denti al lato destro e due al lato sinistro, il dente al centro non appartiene al paziente, bensì trattasi di una corona aurea.
un altro esempio di protesi etrusca anche questa risalente al IV sec. L'odontotecnica odierna la definirebbe " Ferula di fissazione". Essa è la dimostrazione che molte innovazioni odierne nascono dallo sviluppo di idee antiche con le applicazioni di tecniche attuali.
Chissà quali droghe venivano somministrate per non far sentire dolore...oppure chissà, magari gli Etruschi erano più coraggiosi di noi.....
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GIOCO LETTERARIO
Ho partecipato al gioco letterario promosso da Writer
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ho scritto anche:
e per la serie RACCONTI BREVI:
DEUXIPPO (prima parte)
DEUXIPPO (seconda parte)
DEUXIPPO (terza parte)
DEUXIPPO (ultima parte)
L'INFAME (prima parte)
L'INFAME (ultima parte)
E SFOTTIAMIOLI UN PO' STI RUMACH!
MAGIA DEL PHOTOPAINT
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LA LETTURA NOBILITA LA MENTE
"CHIMAIRA" di Valerio Massimo Manfredi (giallo-storico)
"MITI, SEGNI E SIMBOLI ETRUSCHI" di Giovanni Feo (Etruschi, da dove venivano e a quali leggende sono collegati)
"GEOGRAFIA SACRA" di Giovanni Feo (la "magia" e l'"astronomia" dalla preistoria agli Etruschi)
"UNA GIORNATA NELL'ANTICA ROMA" di Alberto Angela (immaginiamo di fare un viaggio nel tempo e di ritrovarsi nella Roma del I secolo dopo Cristo)
"IL SEGRETO DEI GEROGLIFICI" di Christian Jacq (guida semplice e simpatica sull'interpretazione dei geroglifici egizi)
" IL FARAONE DELLE SABBIE" di Valerio Massimo Manfredi, azione e suspence ambientate nel clima dei conflitti attuali che affliggono il Medio Oriente.
"L'ULTIMA LEGIONE":di Valerio Massimo Manfredi, una vicenda avvincente ambientata nel periodo del declino dell'Impero Romano, tra leggenda e realtà, si legge tutto d'un fiato
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POETA ESTEMPORANEO
In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco
Il reperto archeologico
Riuniti insieme, un gruppo di signori
stavano discutendo di un oggetto
un giorno appartenuto ai padri etruschi.
Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:
-La mia giovane eta', non mi consente
di pronunciarmi il primo e francamente
ammetto che non ci capisco molto.
Il dottor Caio esprime il suo parere
dicendo-Per me, questo è un utensile
che usavano gli etruschi,
per servire vivande sulla mensa
D'altro parere il professor Sempronio
e in questo modo dice il suo giudizio:
Questo per me, è un vaso da ornamento
che serviva su un mobile di lusso
a contenere fiori profumati.
Infine il professor Tal dei Tali:
Con questo afferma usavano gli antichi
nelle grandi e solenni cerimonie
offrire a gli dei superi d'Olimpo
e il loro sacerdote in pompa magna,
libava e alzava questo vaso al cielo;
quindi spruzzava santamente l'ara,
del vin pregiato in esso contenuto.
-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-
la Sua tesi convince, professore.
Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi
in permesso quassu' dai Campi Elisi.
Si fermarono ad osservar la scena.
-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno
quelle persone riunite insieme?
-Non so',non saprei dirti veramente;
non riesco a comprendere il dialetto,ma
quel che sembra un tantinello strano
è, che stan discutendo con passione,
tenendo un nostro orinalaccio in mano.