Non canto i cavalier, l’armi, gli onori,
come un dì fece il grande Ludovico.
Le guerre infami, i sanguinanti allori;
di tutto questo non mi importa un fico.
Ma i lavoranti, l’ape, i campi, i fiori;
le cose grandi solamente, dico.
(Morbello Vergari)
Probabile portatrice di geni etruschi.......vediamo se la passione è contagiosa
e sono graditi pure interventi, puntualizzazioni e domande e mi raccomando di non essere troppo duri con me per eventuali strafalcioni...sono solo una dilettante!
molte immagini sono state prese da internet, se i proprietari non fossero d'accordo lo facciano presente e saranno tempestivamente rimosse
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IL BLOG DI RIEVOCAZIONE ETRUSCA
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Valoroso Avile Tite, meno male che ci rimani tu, coraggioso guerriero a tenere alto l’orgoglio del museo Guarnacci di Volterra! Questo perché sei tu che rappresenti la potenza etrusca nel suo maggior splendore, quando nel V-VI secolo a.C eri un soldato forte ed ammirato tanto che sei stato ritratto per i posteri affinchè la tua immagine, fiera, il tuo portamento elegante, le tue trecce che spuntano dall'elmo, le tue armi in bella mostra e la tua accurata e robusta corazza, mostrassero per sempre la gloria che in battaglia tu dimostrasti! Questo di certo non toglie che la collezione di urne cinerarie più grande del mondo sia un patrimonio bellissimo ed inestimabile, tuttavia esse risalgono al III-I secolo a.C. ed il tutto era già ampliamente romanizzato (ai giorni nostri diremmo che è tutto Coca Cola e noccioline). Tutta colpa dei Kaiknas, ( o forse merito, visto che Volterra non fu distrutta?) i signoroni del luogo che ci tenevano a farsi accettare nelle alte sfere della società romana e ci riuscirono pure, visto che piazzarono diversi senatori provenienti dalla loro famiglia, il cui nomen andò progressivamente latinizzandosi, diventando Kekina ed infine Cecina, dando il nome al fiume che passa da quelle parti e poi alla nota località della costa livornese.
Poi c’è la famosissima ombra della sera ed il sarcofago degli sposi anzianotti, l’unico fatto con lo stile etrusco: quella famiglia doveva essere irriducibile!
Per carità, tutto bello ed emozionante, però visto il patrimonio inestimabile esposto ed i visitatori che giungono ad ammirarlo da tutte le parti del mondo, mi sarebbe piaciuto non vedere così tanta polvere negli espositori di vetro e poi quella mosca morta accanto ad una statuetta votiva caduta fra l'altro dal suo piedistallo e che nessuno ha tempestivamente raccolto, non mi pareva poprio un pezzo da museo! Inoltre la puzza di chiuso e di una qualche sostanza chimica nauseadonda il cui scopo ignoro (nonostante le tante finestre che potevano essere socchiuse) rendeva l'aria irrespirabile. Non vorrei infierire ancora ma i cartellini con le descrizioni dei reperti in carta ingiallita e tenuti su con il nastro adesivo? sono anche quelli un pezzo da museo? no perchè mi pare che le macchine da scrivere siano state soppiantate da parecchio tempo dai moderni computer...ma forse mi sbaglio, l'effetto amarcord era voluto!.
Belli anche i cartelli scritti a biro su carta di quaderno a quadretti che indicavano che il vaso mancante nella teca era attualmenente in restauro! fa molto folk.
Che dici Avile, gliela facciamo una bella rinfanfera alla direzione? perchè mi sa proprio che non ci portano tanto rispetto!
Un saluto Avile Tite e se torni in licenza dai Campi Elisi e ti fai una passeggiata all'interno del museo Guarnacci, ricordati di dare una tiratina d'orecchio a chi di dovere anche da parte mia!
(ps: ieri per Pasquetta, ad occhio e croce il museo avrà avuto circa un migliaio di visitatori, speriamo che non abbiano avuto tutti l'occhio allenato ai percorsi museali come me!)
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LA LETTURA NOBILITA LA MENTE
"CHIMAIRA" di Valerio Massimo Manfredi (giallo-storico)
"MITI, SEGNI E SIMBOLI ETRUSCHI" di Giovanni Feo (Etruschi, da dove venivano e a quali leggende sono collegati)
"GEOGRAFIA SACRA" di Giovanni Feo (la "magia" e l'"astronomia" dalla preistoria agli Etruschi)
"UNA GIORNATA NELL'ANTICA ROMA" di Alberto Angela (immaginiamo di fare un viaggio nel tempo e di ritrovarsi nella Roma del I secolo dopo Cristo)
"IL SEGRETO DEI GEROGLIFICI" di Christian Jacq (guida semplice e simpatica sull'interpretazione dei geroglifici egizi)
" IL FARAONE DELLE SABBIE" di Valerio Massimo Manfredi, azione e suspence ambientate nel clima dei conflitti attuali che affliggono il Medio Oriente.
"L'ULTIMA LEGIONE":di Valerio Massimo Manfredi, una vicenda avvincente ambientata nel periodo del declino dell'Impero Romano, tra leggenda e realtà, si legge tutto d'un fiato
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POETA ESTEMPORANEO
In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco
Il reperto archeologico
Riuniti insieme, un gruppo di signori
stavano discutendo di un oggetto
un giorno appartenuto ai padri etruschi.
Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:
-La mia giovane eta', non mi consente
di pronunciarmi il primo e francamente
ammetto che non ci capisco molto.
Il dottor Caio esprime il suo parere
dicendo-Per me, questo è un utensile
che usavano gli etruschi,
per servire vivande sulla mensa
D'altro parere il professor Sempronio
e in questo modo dice il suo giudizio:
Questo per me, è un vaso da ornamento
che serviva su un mobile di lusso
a contenere fiori profumati.
Infine il professor Tal dei Tali:
Con questo afferma usavano gli antichi
nelle grandi e solenni cerimonie
offrire a gli dei superi d'Olimpo
e il loro sacerdote in pompa magna,
libava e alzava questo vaso al cielo;
quindi spruzzava santamente l'ara,
del vin pregiato in esso contenuto.
-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-
la Sua tesi convince, professore.
Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi
in permesso quassu' dai Campi Elisi.
Si fermarono ad osservar la scena.
-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno
quelle persone riunite insieme?
-Non so',non saprei dirti veramente;
non riesco a comprendere il dialetto,ma
quel che sembra un tantinello strano
è, che stan discutendo con passione,
tenendo un nostro orinalaccio in mano.