Non canto i cavalier, l’armi, gli onori,
come un dì fece il grande Ludovico.
Le guerre infami, i sanguinanti allori;
di tutto questo non mi importa un fico.
Ma i lavoranti, l’ape, i campi, i fiori;
le cose grandi solamente, dico.
(Morbello Vergari)
Probabile portatrice di geni etruschi.......vediamo se la passione è contagiosa
e sono graditi pure interventi, puntualizzazioni e domande e mi raccomando di non essere troppo duri con me per eventuali strafalcioni...sono solo una dilettante!
molte immagini sono state prese da internet, se i proprietari non fossero d'accordo lo facciano presente e saranno tempestivamente rimosse
SE VUOI LEGGERE IL MIO ROMANZO:
clicca il mio nuovo blog (ho pubblicato qualche assaggio)
per info o acquisto libro (per contrassegno) visita il sito internet dell'editore QUI
disponibile anche su
CLICCA QUA SOTTO PER VEDERE LE FOTO SU FLICKR
IL BLOG DI RIEVOCAZIONE ETRUSCA
(mech Rasna tsui ame!)
clicca sul motto per accedere al blog
Messaggi del 27/11/2008
Ad un certo punto la mia gente ha un po’ di respiro. Siamo nell'anno di Roma 457 (*)i Romani, infatti, sono costretti ad allentare la tensione su queste zone ed a concentrarsi su un territorio che nel frattempo, si era fatto “caldissimo”: il Sannio. Dopotutto le spie, confermano al vecchio generale Quinto Fabio Massimo Ruliano, che il mio popolo non ha nessuna intenzione per il momento, di appoggiare militarmente i Sanniti, che nel frattempo hanno invaso i territori Lucani. I Lucani stessi, contemporaneamente, minacciano di rompere la pace con i Romani, se questi non li aiutano a liberarsi degli invasori. Così, la repubblica romana concentra i suoi eserciti ed i suoi condottieri più famosi, nel Sannio, dove riportano numerose vittorie costringendo il capo supremo dei Sanniti, Gellio Egnazio, ben lungi però dal considerarsi sconfitto, a fuggire e a rifugiarsi in Etruria; per sopravvivere ma anche per convincerci a collaborare militarmente con lui. Il clima che trova Gellio Egnazio, al suo arrivo in Etruria, è estremamente depresso, anzi capita proprio nel periodo in cui, si sta svolgendo una riunione tra tutti i capi delle città etrusche al fine di decidere la sottomissione definitiva a Roma, considerata come male minore. Tuttavia, non è dato sapere quali argomenti di convincimento possa aver utilizzato il condottiero sannita, fatto sta, che la lega etrusca ritorna sui propri passi e in men che non si dica viene messo su un possente esercito che raccoglie Etruschi, Sanniti, Umbri e Galli, nella cosiddetta “quadruplice lega”. In quel momento, Roma ha in Etruria solo una divisione, comandata dal console Appio Claudio, poco pratico in strategie militari. Roma decide di affiancargli così, Lucio Volumnio, più giovane e battagliero, ma i due entrano in conflitto tra loro, perché questa mancanza di fiducia, fa offendere Appio Claudio e la disputa personale, finisce per favorire, almeno in una fase iniziale, il nostro esercito coalizzato, che riporta numerose vittorie. Ma questo sembra avere un improvviso effetto psicologico tra i due generali romani, e la non collaborazione si trasforma in una specie di sfida per non perdere la faccia; sfida, che ironia della sorte, li rende più temerari. Così sfruttando un momento favorevole, in cui l’esercito della quadruplice alleanza è momentanemente indebolito, perché sguarnito di alcune divisioni che sono andate a cercare vettovagliamenti, sferrano un attacco a sorpresa che lascia sul campo più di settemila morti e duemila prigionieri. Per noi Etruschi è un duro colpo militare; ci ritroviamo a non avere quasi più soldati di mestiere e adesso, anche per difenderci, siamo costretti a ricorrere in massa alla leva di guerra di tutti i cittadini abili che però in quanto tali, sono male armati, privi di addestramento e della necessaria volontà di combattere, volontà che comincia a mancare anche nei soldati veri e propri, in un clima di generale sfiducia e spossatezza. (*297 a.C) |
GIOCO LETTERARIO
Ho partecipato al gioco letterario promosso da Writer
clicca su IL FOLLE se vuoi leggere il mio racconto
ho scritto anche:
e per la serie RACCONTI BREVI:
DEUXIPPO (prima parte)
DEUXIPPO (seconda parte)
DEUXIPPO (terza parte)
DEUXIPPO (ultima parte)
L'INFAME (prima parte)
L'INFAME (ultima parte)
E SFOTTIAMIOLI UN PO' STI RUMACH!
MAGIA DEL PHOTOPAINT
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: zoeal
|
|
Sesso: F Età: 53 Prov: GR |
LA LETTURA NOBILITA LA MENTE
"CHIMAIRA" di Valerio Massimo Manfredi (giallo-storico)
"MITI, SEGNI E SIMBOLI ETRUSCHI" di Giovanni Feo (Etruschi, da dove venivano e a quali leggende sono collegati)
"GEOGRAFIA SACRA" di Giovanni Feo (la "magia" e l'"astronomia" dalla preistoria agli Etruschi)
"UNA GIORNATA NELL'ANTICA ROMA" di Alberto Angela (immaginiamo di fare un viaggio nel tempo e di ritrovarsi nella Roma del I secolo dopo Cristo)
"IL SEGRETO DEI GEROGLIFICI" di Christian Jacq (guida semplice e simpatica sull'interpretazione dei geroglifici egizi)
" IL FARAONE DELLE SABBIE" di Valerio Massimo Manfredi, azione e suspence ambientate nel clima dei conflitti attuali che affliggono il Medio Oriente.
"L'ULTIMA LEGIONE":di Valerio Massimo Manfredi, una vicenda avvincente ambientata nel periodo del declino dell'Impero Romano, tra leggenda e realtà, si legge tutto d'un fiato
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
PIACEVOLI DISCUSSIONI
I MIEI BLOG AMICI
- L'ISOLA DELLA BRUJA
- COLLINE DARGILLA
- IL BLOG DEI SENTIMENTI
- IL BLOG DELLA NONNA SPRINT
- IL BLOG VIOLA
- IL BLOG DELLE PROF
- IL BLOG DI CLOUD
- IL BLOG DI MIKY
- IL BLOG DI ODY
- IL BLOG DI WRITER
- IL BLOG DI INDIANAQUOQUE
- I MEDAGLIONI DI TURAN E ALTRI RACCONTI
- LATINITAS
- PENSIERO LIBERO
- POESIE RASNA DI OMUT
POETA ESTEMPORANEO
In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco
Il reperto archeologico
Riuniti insieme, un gruppo di signori
stavano discutendo di un oggetto
un giorno appartenuto ai padri etruschi.
Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:
-La mia giovane eta', non mi consente
di pronunciarmi il primo e francamente
ammetto che non ci capisco molto.
Il dottor Caio esprime il suo parere
dicendo-Per me, questo è un utensile
che usavano gli etruschi,
per servire vivande sulla mensa
D'altro parere il professor Sempronio
e in questo modo dice il suo giudizio:
Questo per me, è un vaso da ornamento
che serviva su un mobile di lusso
a contenere fiori profumati.
Infine il professor Tal dei Tali:
Con questo afferma usavano gli antichi
nelle grandi e solenni cerimonie
offrire a gli dei superi d'Olimpo
e il loro sacerdote in pompa magna,
libava e alzava questo vaso al cielo;
quindi spruzzava santamente l'ara,
del vin pregiato in esso contenuto.
-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-
la Sua tesi convince, professore.
Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi
in permesso quassu' dai Campi Elisi.
Si fermarono ad osservar la scena.
-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno
quelle persone riunite insieme?
-Non so',non saprei dirti veramente;
non riesco a comprendere il dialetto,ma
quel che sembra un tantinello strano
è, che stan discutendo con passione,
tenendo un nostro orinalaccio in mano.
Inviato da: Corrado Barontini
il 24/01/2018 alle 12:17
Inviato da: Camillo Coppola
il 22/12/2015 alle 19:28
Inviato da: flora
il 08/10/2013 alle 17:45
Inviato da: zoeal
il 20/05/2013 alle 15:08
Inviato da: ninograg1
il 20/05/2013 alle 08:03