Non canto i cavalier, l’armi, gli onori,
come un dì fece il grande Ludovico.
Le guerre infami, i sanguinanti allori;
di tutto questo non mi importa un fico.
Ma i lavoranti, l’ape, i campi, i fiori;
le cose grandi solamente, dico.
(Morbello Vergari)
Probabile portatrice di geni etruschi.......vediamo se la passione è contagiosa
e sono graditi pure interventi, puntualizzazioni e domande e mi raccomando di non essere troppo duri con me per eventuali strafalcioni...sono solo una dilettante!
molte immagini sono state prese da internet, se i proprietari non fossero d'accordo lo facciano presente e saranno tempestivamente rimosse
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IL BLOG DI RIEVOCAZIONE ETRUSCA
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Messaggi del 14/01/2009
Noi studiamo la storia italica antica così come ci è stata proposta più o meno da Tito Livio. A volte però la verità appare all'improvviso come un raggio di luce...proveniente dal buio della terra in questo caso dagli affreschi illustrati della tomba di François a Vulci in cui sono riportate le gesta d Caile Vipinas ( Celio Vibenna in latino ma poi appare anche il fratello Aule), alcuni giovani guerrieri nobili di Vulci e il loro gran generale Macstarna (meglio conosciuto con il soprannome un pò dispregiativo latino Servio Tullio...il "servo liberato" sesto re di Roma). Semplificando al massimo: Tito Livio ed altre fonti romane: Tarquinio Prisco non aveva figli maschi, ma entro al sua corte nacque da una schiava (forse una ex principessa romana) un bambino che fu oggetto di un prodigio. Mentre dormiva infatti la sua testa emanava bagliori di fuoco ma senza bruciare. La moglie di Tarquinio, Tanaquilla, interpretò questo come il segno che quel bambino avrebbe avuto un futuro regale, così questi fu adottato dai reggenti divenendo a sua volta re con il nome di Servio Tullio. La storia etrusca: CelioVibenna insieme al fratello Aulo di Vulci organizza un esercito, accompagnato dal suo seguito di nobili vulcenti e da un loro fedelissimo comandante di rango non nobile Mastarna, per motivi imprecisati (politici, ideologici o semplice brama di conquista) diretti alla conquista di Roma. Si scontrano con una coalizione di città etrusche nemiche che hanno dato appoggio ai Tarquini di Roma e Celio, (ma non Aulo) e altri del suo seguito vengono fatti prigionieri. Il fedele generale Mastarna, li libera con un’imboscata, la guerra prosegue, entrano a Roma da vincitori ma Celio, il fratello maggiore dei Vibenna muore nella battaglia. Aulo, che però ha avuto un ruolo molto marginale nella guerra, apparendo solo alla fine, per linea dinastica diventa il re della Roma conquistata ma forse sorgono delle rivendicazioni da parte di Mastarna che era stato fedele a Celio sin dall’inizio ed aveva contribuito in prima persona alla vittoria finale. Aulo muore quasi subito, si dice ucciso da un servo ma molto probabilmente da un sicario o dallo stesso Mastarna (servo= Servio) che si proclama quel re, conosciuto da tutti i latini come Servio Tullio. si ritiene che il termine MASTARNA non sia un nome proprio ma una carica MAXTARNA o MACSTARNA che dovrebbe significare "comandante". per le fonti storiche, maggiori informazioni e spiegazioni sulla storia cliccate: http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Etruschi/mastarna.html ed anche: |
GIOCO LETTERARIO
Ho partecipato al gioco letterario promosso da Writer
clicca su IL FOLLE se vuoi leggere il mio racconto
ho scritto anche:
e per la serie RACCONTI BREVI:
DEUXIPPO (prima parte)
DEUXIPPO (seconda parte)
DEUXIPPO (terza parte)
DEUXIPPO (ultima parte)
L'INFAME (prima parte)
L'INFAME (ultima parte)
E SFOTTIAMIOLI UN PO' STI RUMACH!
MAGIA DEL PHOTOPAINT
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LA LETTURA NOBILITA LA MENTE
"CHIMAIRA" di Valerio Massimo Manfredi (giallo-storico)
"MITI, SEGNI E SIMBOLI ETRUSCHI" di Giovanni Feo (Etruschi, da dove venivano e a quali leggende sono collegati)
"GEOGRAFIA SACRA" di Giovanni Feo (la "magia" e l'"astronomia" dalla preistoria agli Etruschi)
"UNA GIORNATA NELL'ANTICA ROMA" di Alberto Angela (immaginiamo di fare un viaggio nel tempo e di ritrovarsi nella Roma del I secolo dopo Cristo)
"IL SEGRETO DEI GEROGLIFICI" di Christian Jacq (guida semplice e simpatica sull'interpretazione dei geroglifici egizi)
" IL FARAONE DELLE SABBIE" di Valerio Massimo Manfredi, azione e suspence ambientate nel clima dei conflitti attuali che affliggono il Medio Oriente.
"L'ULTIMA LEGIONE":di Valerio Massimo Manfredi, una vicenda avvincente ambientata nel periodo del declino dell'Impero Romano, tra leggenda e realtà, si legge tutto d'un fiato
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POETA ESTEMPORANEO
In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco
Il reperto archeologico
Riuniti insieme, un gruppo di signori
stavano discutendo di un oggetto
un giorno appartenuto ai padri etruschi.
Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:
-La mia giovane eta', non mi consente
di pronunciarmi il primo e francamente
ammetto che non ci capisco molto.
Il dottor Caio esprime il suo parere
dicendo-Per me, questo è un utensile
che usavano gli etruschi,
per servire vivande sulla mensa
D'altro parere il professor Sempronio
e in questo modo dice il suo giudizio:
Questo per me, è un vaso da ornamento
che serviva su un mobile di lusso
a contenere fiori profumati.
Infine il professor Tal dei Tali:
Con questo afferma usavano gli antichi
nelle grandi e solenni cerimonie
offrire a gli dei superi d'Olimpo
e il loro sacerdote in pompa magna,
libava e alzava questo vaso al cielo;
quindi spruzzava santamente l'ara,
del vin pregiato in esso contenuto.
-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-
la Sua tesi convince, professore.
Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi
in permesso quassu' dai Campi Elisi.
Si fermarono ad osservar la scena.
-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno
quelle persone riunite insieme?
-Non so',non saprei dirti veramente;
non riesco a comprendere il dialetto,ma
quel che sembra un tantinello strano
è, che stan discutendo con passione,
tenendo un nostro orinalaccio in mano.
Inviato da: Corrado Barontini
il 24/01/2018 alle 12:17
Inviato da: Camillo Coppola
il 22/12/2015 alle 19:28
Inviato da: flora
il 08/10/2013 alle 17:45
Inviato da: zoeal
il 20/05/2013 alle 15:08
Inviato da: ninograg1
il 20/05/2013 alle 08:03