Non canto i cavalier, l’armi, gli onori,
come un dì fece il grande Ludovico.
Le guerre infami, i sanguinanti allori;
di tutto questo non mi importa un fico.
Ma i lavoranti, l’ape, i campi, i fiori;
le cose grandi solamente, dico.
(Morbello Vergari)
Probabile portatrice di geni etruschi.......vediamo se la passione è contagiosa
e sono graditi pure interventi, puntualizzazioni e domande e mi raccomando di non essere troppo duri con me per eventuali strafalcioni...sono solo una dilettante!
molte immagini sono state prese da internet, se i proprietari non fossero d'accordo lo facciano presente e saranno tempestivamente rimosse
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IL BLOG DI RIEVOCAZIONE ETRUSCA
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Messaggi del 29/06/2009
MURLO E L'UOMO DAL SOMBRERO: OLE' Cosa si fa il pomeriggio di una domenica estiva che di "estivo" ha molto poco tranne il caldo e quando pensi di andare a frescheggiare in montagna, vedi in lontananza un Tinia piuttosto incacchiato che lancia giù per terra tutto quello che di elettrico c'è in giro, mentre se pensi di rivolgerti verso il mare vedi tutto nero e ti ricordi del vecchio proverbio "Quando è nera la marina mangia e bevi e vai in cantina"??? Almeno a casa mia, si piglia la macchina e si va in giro! Dove? intanto si prende la macchina e poi si decide e allora...a sud verso Talamone ci siamo andati che è poco, a Castiglione della Pescaia ci andiamo sempre e comunque il tempo al mare non attira...allora SUPERSTRADA PER SIENA! e quando eravamo già ad una trentina di chilometri dalla città del palio abbiamo deciso: perchè non si va a Murlo! Piccole notizie storico-geografiche: piccolo e bellissimo borgo fortificato medioevale che sorge a venticinque chilometri da Siena. Si affaccia sullo scenario bellissimo delle verdi colline toscane, un tripudio di boschi, di viti e di antiche vestigia. Perchè Murlo è famoso?: perchè gli abitanti originari da generazioni di quel comune sono gli unici in toscana che mantengono la più alta percentuale di patrimonio genetico anatolico, sono quindi più "etruschi" degli altri. Murlo oltre ad essere un bel borgo medioevale, conserva nei dintorni (poggio Civitate) molti resti della civiltà etrusca in particolare, nel suo bell'antiquarium mostra i resti di una villa principesca del V-VI secolo a.C, distrutta da un incendio nello stesso secolo, ricostruita dai proprietari e probabilmente abbellita ed abbandonata cinquant'anni dopo senza dimenticare di seppellire tutto ciò che non poteva essere portato dietro per proteggerlo dalle razzie: antefisse, statue, abbellimenti di terracotta, così belli da lasciare senza fiato. Alcuni pezzi, ma sono solo un minuscolo assaggio di quello che potete ammirare là: Tra gli elementi decorativi del tetto: l'uomo con fascia in testa per trattenere i ricci la lastra di rivestimento fittile ma soprattuto l'uomo con il sombrero! e QUESTA E' LA PROVA, CHE ANCHE IL SOMBRERO LO ABBIAMO INVENTATO NOI!
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GIOCO LETTERARIO
Ho partecipato al gioco letterario promosso da Writer
clicca su IL FOLLE se vuoi leggere il mio racconto
ho scritto anche:
e per la serie RACCONTI BREVI:
DEUXIPPO (prima parte)
DEUXIPPO (seconda parte)
DEUXIPPO (terza parte)
DEUXIPPO (ultima parte)
L'INFAME (prima parte)
L'INFAME (ultima parte)
E SFOTTIAMIOLI UN PO' STI RUMACH!
MAGIA DEL PHOTOPAINT
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Nickname: zoeal
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LA LETTURA NOBILITA LA MENTE
"CHIMAIRA" di Valerio Massimo Manfredi (giallo-storico)
"MITI, SEGNI E SIMBOLI ETRUSCHI" di Giovanni Feo (Etruschi, da dove venivano e a quali leggende sono collegati)
"GEOGRAFIA SACRA" di Giovanni Feo (la "magia" e l'"astronomia" dalla preistoria agli Etruschi)
"UNA GIORNATA NELL'ANTICA ROMA" di Alberto Angela (immaginiamo di fare un viaggio nel tempo e di ritrovarsi nella Roma del I secolo dopo Cristo)
"IL SEGRETO DEI GEROGLIFICI" di Christian Jacq (guida semplice e simpatica sull'interpretazione dei geroglifici egizi)
" IL FARAONE DELLE SABBIE" di Valerio Massimo Manfredi, azione e suspence ambientate nel clima dei conflitti attuali che affliggono il Medio Oriente.
"L'ULTIMA LEGIONE":di Valerio Massimo Manfredi, una vicenda avvincente ambientata nel periodo del declino dell'Impero Romano, tra leggenda e realtà, si legge tutto d'un fiato
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POETA ESTEMPORANEO
In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco
Il reperto archeologico
Riuniti insieme, un gruppo di signori
stavano discutendo di un oggetto
un giorno appartenuto ai padri etruschi.
Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:
-La mia giovane eta', non mi consente
di pronunciarmi il primo e francamente
ammetto che non ci capisco molto.
Il dottor Caio esprime il suo parere
dicendo-Per me, questo è un utensile
che usavano gli etruschi,
per servire vivande sulla mensa
D'altro parere il professor Sempronio
e in questo modo dice il suo giudizio:
Questo per me, è un vaso da ornamento
che serviva su un mobile di lusso
a contenere fiori profumati.
Infine il professor Tal dei Tali:
Con questo afferma usavano gli antichi
nelle grandi e solenni cerimonie
offrire a gli dei superi d'Olimpo
e il loro sacerdote in pompa magna,
libava e alzava questo vaso al cielo;
quindi spruzzava santamente l'ara,
del vin pregiato in esso contenuto.
-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-
la Sua tesi convince, professore.
Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi
in permesso quassu' dai Campi Elisi.
Si fermarono ad osservar la scena.
-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno
quelle persone riunite insieme?
-Non so',non saprei dirti veramente;
non riesco a comprendere il dialetto,ma
quel che sembra un tantinello strano
è, che stan discutendo con passione,
tenendo un nostro orinalaccio in mano.
Inviato da: Corrado Barontini
il 24/01/2018 alle 12:17
Inviato da: Camillo Coppola
il 22/12/2015 alle 19:28
Inviato da: flora
il 08/10/2013 alle 17:45
Inviato da: zoeal
il 20/05/2013 alle 15:08
Inviato da: ninograg1
il 20/05/2013 alle 08:03