SEMPLICE.E.ANGEL

Influenza, ovvero: " obscuri coeli influentia"

In questo periodo sono molte le persone colpite dal virus dell'influenza.

Il termine "influenza" venne coniato dagli antichi latini, i quali erano convinti che l'influenza fosse una calamità causata proprio dall'influenza degli astri, infatti parlavano di obscuri coeli influentia.

Il dottor Yeung dell'Università cinese di Hong Kong, in un recente lavoro pubblicato su Medical Hypoteses (è un giornale con ipotesi mediche, senza evidenze scientifiche provate) ha mostrato che le sette pandemie influenzali dal 1700 ad oggi (1729-1733, 1781-1782, 1830-1833, 1889-1892, 1918-1920, 1957-1958 e 1968-1969) sono avvenute quando il sole è particolarmente attivo. L'attività solare è espressa attraverso il numero delle macchie solari, aree più scure e più fredde che si alternano sulla superficie del sole con cicli di undici, ventidue e sessanta anni. Tale studio evidenzia che, quando le macchie solari superano il numero di 50, gli uccelli migratori ritardano i loro spostamenti rimanendo più a contatto con gli animali domestici e con gli uomini. I volatili sono considerati infatti i principali ospiti di virus influenzali.

Ma prima del 1700 si riportano molte e gravi epidemie. Un'antica leggenda narra che durante la terribile peste che colpì Tolosa tra il 1628 - 1631, quattro ladri, senza tener conto del rischio di contagio, entravano nelle case degli appestati, moribondi o morti per depredare le loro ricchezze. Arrestati, furono condannati all'impiccagione. Ma stupiva il fatto che nessuno dei quattro veniva contagiato dalla malattia. Un giudice curioso promise loro salva la vita in cambio del segreto per non essere contagiati. I ladri affermarono di bagnarsi i polsi e le tempie due volte al giorno con un macerato di varie erbe, tra cui salvia, rosmarino, menta e lavanda. Tale promessa non venne mantenuta. I registri del parlamento della città riportano che dopo aver appreso la ricetta, i quattro ladri vennero comunque impiccati.

Un secolo dopo, durante un'altra epidemia causata dalla Yiersinia Pestis, nell'anno 1720 a Marsiglia, altri ladri depositari del segreto, ma più fortunati dei colleghi tolosani, furono sorpresi, sottoposti a giudizio e liberati in cambio della formula segreta che fu trascritta nel museo della vecchia Marsiglia. Il Codice Ufficiale Francese del Corpo Medico ufficializzò nel 1758 l'aceto dei quattro ladri, aggiungendo: cannella, acoro aromatico ed aglio dato che alcuni guaritori conoscevano altre composizioni, era utilizzato con successo per preservarsi dai contagi considerato un disinfettante, detergente ed utilizzato anche in caso di sincope, ma scomparve dal Codice nel 1884 con l'evento della Medicina Moderna.

Di questa ricetta si conoscono numerose varianti. I componenti originali sono per ogni specie un cucchiaio di foglie di salvia, di rosmarino, di timo, di lavanda tritati e uno spicchio d'aglio schiacciato.
In seguito vennero aggiunte altre erbe, sempre nella dose di un cucchiaio per ogni specie di foglie di noce e di alloro tritate, di chiodi di garofano e di una stecca di cannella schiacciate, di un cucchiaio di lichene islandico e uno di ginepro (ramoscelli e bacche) tritato.
Al composto si aggiunge 1 litro di aceto bianco o rosso, si lascia a macerare per sette giorni e infine si filtra.

Le proprietà dei componenti di questo aceto sono riconosciute: antivirali, antinfiammatorie, antimicotiche, antisettiche, antibatteriche, vermifughe, stimolanti, antiveleno, carminative, calagoghe, febbrifughe, insettorepellenti, vulnerarie e bechiche.

...... cosa aggiungere ancora....  

....mentre siete in salute preparate il "magico" composto e utilizzatelo per prevenire le malattie virali bagnandovi con due gocce ai polsi e alle tempie mattino e sera come fecero i famosi ladri....  

...non prendete freddo...

.....riscadatevi ad un bel camino....

e escoltate questa dolce musica!