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Post n°554 pubblicato il 14 Aprile 2013 da assia.k

Amici carissimi, catturare la vostra attenzione scrivendo un post di domenica pomeriggio, con il sole che c'è fuori, è davvero un'impresa ardua. Vedro' di fare del mio meglio, parlandovi di un argomento, che credo non è stato ancora esposto e che ha coinvolto tutto il Mondo.

Il primo Papa sudamericano, il primo a portare un nome importante, Francesco, il primo Papa proveniente dall’ordine dei Gesuiti. Una serie di primati, dunque. Niente croci incrostate di pietre preziose e ricavate dall’oro, al suo collo una croce di ferro. Che stia davvero per spirare un vento nuovo in santa Romana Chiesa? E, soprattutto, quanto durerà questo vento? Ovviamente non appena si è saputo il nome del nuovo pontefice, c’è stata la caccia agli scheletri nell’armadio in tutto il creato.

Su Facebook c’è stato chi è andato a scavare nel torbido, tirando fuori il silente appoggio che Jorge Mario Bergoglio diede alla dittatura di Pinochet in Argentina. Altri hanno riportato prontamente le sue affermazioni, piuttosto categoriche sulle donne. Altri ancora hanno cominciato a dipingere scenari che nemmeno Nostradamus si sarebbe immaginati.
Siamo umani. Tutti, anche il Papa. Siamo fallibili. Siamo imperfetti, guidati dalle passioni meno nobili, a volte. Se attendiamo di essere perfetti per fare il Papa o per essere, più materiali, di come vorremmo che fosse è come dichiarare anticipatamente fallimento. E’ una lezione anche per me, questa. Troppo spesso mi inibisco certe mete e certe evoluzioni perché penso di “non averne diritto” a causa, proprio, dei miei limiti che sembrano limitarmi, appunto, più del lecito. E invece dovrebbero essere stimoli.

Come siamo cinici a volte, magari è vero tutto quello che hanno scritto e stanno scrivendo sul nuovo Papa, ma è altresì vero che a certa gente non sarebbe andato bene nemmeno Gesù Cristo in spirito e carne. Nessuno di noi è esente da “colpe”. Ma, credo, dobbiamo finirla , di fustigare. Gli umani sanno fare il bene malgrado i limiti e le “colpe”.
E questo, naturalmente, vale anche per me, spesso troppo incline a fustigarmi e a “giudicarmi” con severità. Devo cominciare a credere in me più fermamente, prescindendo da tante cose che non sono come vorrei che fossero, in me. Posso essere il meglio di me se la smetto di lasciarmi condizionare dai limiti.

A me questo Papa piace. D’istinto. Appena l’ho visto, là su quel balcone che si affaccia su piazza S. Pietro mi è sembrato intimidito, spaurito, pensieroso. Non credo sia un compito facile fare il Papa. E’ un capo di Stato, in fondo. Ma è anche e soprattutto, sottolineo un capo religioso. Sono compiti che pesano come macigni perché comportano una responsabilità immensa. Per non parlare degli inevitabili giochi politici (purtroppo!) anche all’interno di santa romana chiesa. Chissà se pensava a questo, papa Francesco, accogliendo l’ovazione della gente

Mi sono piaciuti i suoi gesti: rinunciare alla croce d’oro che gli sarebbe spettata. Cristo morì su una croce di legno, in fondo. Pagare il conto all’albergo, anche. Le intenzioni dichiarate sono lodevoli e fanno presa sugli animi pronti alla commozione e assetati di parole di cambiamento, ma sono i fatti a fare la differenza. I piccoli e grandi gesti. Forse, addirittura, più i piccoli gesti, quelli emblematici, che spesso conferiscono quella sfumatura determinante ad un quadro, ad una persona.

Ripeto, certa gente non sarebbe contenta nemmeno se al Pontificato fosse salito Gesù Cristo!
Personalmente ritengo che sia stato meno apprezzabile, l’operato di Benedetto XVII. Non mi è parso un buon pontefice o forse dovrei dire che lo è stato perché il suo pontificato è stato lungo? E tutte le ombre sul rapimento di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori? E quelle, gigantesche, dello IOR e del finanziamento con i soldi dello IOR a Solidarnosc? E tutte quelle che a questo punto non conosciamo? Eppure un domani magari lo faranno beato. Mi vien da pensare, l’uomo propone e Dio dispone… chi può dire che il Padreterno, alla fine, prenda per buoni tutti i santi e i beati che Papi, vescovi e Cardinali hanno laureato “a pieni voti”? C’è, ultimamente, una certa qual leggerezza nel considerare santo o beato qualcuno… Io mi asterrei. Proprio perché sono un essere umano...pero' Papa Francesco...mi piace.

...semplicemente Kathia...

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Commenti al Post:

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assia.k il 14/04/13 alle 16:38 via WEB

Come ho scritto è molto difficile, entrare di domenica qui e creare un post, che attiri un po' di attenzione. Ma il mio giorno era oggi e quindi eccomi qui puntuale al mio appuntamento con Voi.

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