SEMPLICE.E.ANGEL

Carissimo Antonello..è bellissimo che tu ponga e chieda la nostra attenzione su un malessere che pervade molti, chiaro sintomo della tua sensibilità..di cui tra l'altro..non avevo alcun dubbio!! Sono fermamente convinta che siano molte di più le persone che ne soffrono, senza rendersene conto! Anni fa si riteneva che la depressione fosse una sorta di lusso che si poteva permettere chi aveva molti soldi e non doveva sgobbare per sbarcare il lunario e guadagnarsi la cosiddetta pagnotta,creandosi le cosiddette "paturnie", banalizzando così la sofferenza psicologica. Pensiero questo figlio di una vecchia cultura che stentava a riconoscere il disagio psicologico come un fatto concreto, dunque frutto d'immaginazione. Ma ancora oggi si sente un marito dire alla moglie: Ma che hai da lamentarti, hai tutto quello che vuoi! O un genitore dire al figlio che non può fermarsi altrimenti sarebbe senza spina dorsale..o un amico dire: Pensa a chi sta peggio! Ma c'è anche chi si autoconvince che mostrarsi depresso equivale a non mostrare gli attributi! E in questo si nota tutta l'impreparazione ad affrontare un dramma psicologico che poggia su cause diverse, oltre al mostrarne l'enorme paura che di questo disagio si ha! Ma lessi tempo fa che la depressione a volte è per il cervello una risorsa, uno spazio di riflessione, di ripensamento, di trasformazione, che noi siamo divenuti incapaci di regalarci, perchè travolti dallo stress di ogni giorno! Praticamente non ci ascoltiamo sin in profondità, pensiamo alle cose materiali e non ci curiamo della nostra anima! Parlare di quello che sentiamo è il primo passo per prenderne coscienza..per cominciare a volersi bene. La depressione porta sofferenza, ci si sente annullati, annientati..certo chi sta accanto a una persona che sta soffrendo potrà fare molto con poco..un gesto d'affetto, comprensione...Una maggior attenzione serve a far sentire importante e contare per qualcuno è un grande aiuto..accanto alle cure mediche..ma anche alla consapevolezza che tenersi dentro tutto non è un bene..reprimere i propri pensieri non giova! Vero è anche che come tu dici dipende anche da quanto siamo forti o deboli..anche in relazione a comportamenti appresi..perchè molto spesso sin da piccoli ci sentiamo dire che dobbiamo cercare sempre il meglio, essere sempre forti e così ci abituamo a celebrare le sconfitte e gli errori e banalizziamo i successi che otteniamo e questo pesa come un macigno sulla mente nostra...Quindi molto lavoro si potrebbe fare per cercare di individuare, scoprire e capire..per cercare di arginare o di sconfiggere quella brutta bestia che si insinua dentro e ci rode come un tarlo, minando i rapporti con tutto il resto del mondo..da quello pià vicino a quello meno vicino! Grazie Antonello ..veramente dal cuore..parlarne serve..trovare chi ci ascolta..ancor di più!! Un abbraccio pieno d'affetto e di stima..tvb...serena serata..