SEMPLICE.E.ANGEL

Ciao Vittorio, un saluto prima di andare al lavoro.Ho letto il tuo post e posso dirti che cerchiamo tutti di vivere in liberta' ma poi.. Non siamo liberi per niente liberi. Vorrebbe dire sapere esprimere cosa si ha nel cuore, senza pensare a cosa sarebbe meglio dire o fare; pero' spesso viene tergiversato. Tante volte siamo noi stessi a farci legare mani i e piedi, schiavi come siamo di pregiudizi e giudizi altrui. Ecco che alla liberta' subentra la rabbia, che scaturisce proprio quando ci sentiamo stretti e costretti dagli altri, vorremmo poterci ribellare, ma non possiamo o non vogliamo, a volte per paura di offendere e deludere l’altro. Passiamo la vita in” vestiti troppo stretti” nei quali non ci ritroviamo, ma la logica dell’essere in una società, ci costringe in un certo modo a sopprimere in parte la nostra voglia di libertà, per entrare in uno standard quotidiano di eventi pilotati. Sarebbe bello volare in alto.... buona giornata, con affetto Kathia.