Creato da SEMPLICE.e.ANGEL il 20/03/2011

SEMPLICE.E.ANGEL

pensieri condivisi tra Amici della community

 

« AUGURI ROSA! BUON COMPLEANNO!Gufi »

ANTICO EGITTO...IMHOTEP.. (Colui che viene in pace)

Post n°527 pubblicato il 07 Febbraio 2013 da akenaton611

                     Un bronzetto di epoca tolemaica. Museo del Louvre, Parigi.

IMHOTEP

Imhotep Visir del faraone Djoser, architetto,

matematico, medico, letterato, raggiunse una

tale fama che duemila anni dopo la sua morte

fu deificato, diventando il protettore della medicina.

A lui si deve l'invenzione della piramide a gradoni

di Saqqara per il suo faraone. La tradizione gli

attribuisce la redazione di alcuni libri di grande

saggezza. A partire dal Medio Regno a celebrarlo

sono gli scribi che lo considerano un grande letterato.

Ma la grande gloria di Imothep raggiunse il suo culmine

in epoca saitica, quand'egli fu divinizzato come dio guaritore.

Manetone afferma a questo proposito che "in virtù della sua

sapienza medica, egli è considerato alla pari con Asclepio

(dio greco della medicina) dagli Egiziani". Divinizzato,

Imhotep fu anche onorato di una genealogia celeste.

Si cominciò così a considerarlo figlio di Efesto e di una

donna mortale di nome Khrotionakh, e i Greci lo chiamarono

Imuthes. Offerta Bol I grandi saggi dell'Antico Egitto

Christian Jacq Da Imhotep, il geniale architetto della

prima Piramide, fino a Ermete Trismegisto, ultima

reincarnazione di Thot, il dio della conoscenza,

in questo libro Christian Jacq presenta ventotto grandi

sapienti dell'antico Egitto, molti dei quali poco conosciuti,

e permette così di comprendere i diversi aspetti della

civiltà dei faraoni, i suoi valori e i suoi capolavori. Il suo

culto era esteso a tutto l'Egitto, dall'isola di File, dove

esisteva una sua cappella, sino a Karnak, Deir el-Bahari,

Deir el-Medina, e al Basso Egitto a Saqqara. Proprio a Saqqara

sorgeva una cappella chiamata dai Greci Asklepleion che

svolgeva più o meno la funzione di un ospedale e ospitava

malati giunti anche da molto lontano. La tomba di Imhotep,

doveva certamente sorgere nei pressi dell'Asklepleion.

Scavi britannici (1964-1965) hanno portato alla luce a Saqqara,

in mezzo alla necropoli della III dinastia, un Ibeion, cimitero

sotterraneo di ibis mummificati connesso con l'Asklepleion ellenico.

Queste costruzioni edificate tra le mastabe, sono forse vicine

alla tomba di Imothep e non è certo escluso che ulteriori scavi

finiscano con restituirci la dimora eterna di uno degli uomini

che più hanno fatto onore all'Egitto Antico.

 

la foto rappresenta la prima piramide costruita in Egitto.

La piramide a gradoni del faraone Djoser,della III dinastia,

fu costruita a Saqqara,in un epoca compresa fra il 2737

e il 2717 a.C..L'imponenente edificio funerario,fu progettato

da Imhotep,che venne in seguito divinizzato.La piramide

costruita in calcare,è alta 61 metri e rappresenta una 

delle piu' antiche testimonianze architettoniche

della civiltà egizia.

FARAONE DJOSER ( Netjerikhet)

 

 Netjerikhet potrebbe essere il figlio (o il nipote) dell'ultimo sovrano della II dinastia, Khasekhemwy, e fratello del suo predecessore, Sanakhte.

Recentemente, ad opera dell'egittologo egiziano Nabil Swelim è stata proposta una diversa sequenza che pone Netjerikhet prima di Sanakhte.

La piramide a gradoni di Netjerykhet a Saqqara

La presenza sulle rocce di Uadi Maghara del nome di questo sovrano conferma che durante il suo regno vi furono spedizioni nella penisola del Sinai, dirette alle miniere di rame ed a quelle diturchese.

La fama di questo sovrano, di cui in verità sappiamo molto poco, è dovuta alla piramide a gradonidi Saqqara, considerata la prima struttura di questo genere, al vasto recinto funerario che la circonda, e al suo architetto Imhotep.

A Netjeriket è anche attribuita la costruzione di un tempio ad Eliopoli. Frammenti della decorazione di tale edificio sono ora conservati presso il Museo Egizio di Torino

Manetone, nel suo elenco, pone come secondo sovrano della dinastia Tosorthros.

 Statua di Netyerikhet proveniente dal serdab della piramide a gradoni, Museo Egizio (Il Cairo)

Re dell'Alto e Basso Egitto
In caricaAntico Regno
Incoronazione2680 a.C. (± 50 anni)
PredecessoreSanakhte
SuccessoreSekhemkhet
 
Morte2660 a.C. (± 50 anni)
Sepolturapiramide a gradoni
Luogo di sepolturaSaqqara
DinastiaIII dinastia egizia
PadreKhasekhemwy(?)[1]
MadreNimaethap
ConsorteHetephernebti
FigliInetkawes[1]

immagini e notizie reperite dal WEB

..............................................................

Ancor oggi non si sa molto di piu',su Imhotep e 

sui faraoni che regnarono la I la II e la III dinastia.

Visto il tempo trascorso,quasi 5000 anni,molte

tracce (scritture,statue antiche) sono sepolte

nella sabbia o sono andate perdute o depredate.

La storia dell'antico Egitto viene riscritta a ogni

nuova scoperta e rimarra' sempre affascinante

proprio per questo.

----------------------------------------------------------

Spero di non avervi annoiato troppo ^_^

vi auguro una splendida giornata.


Antonello


--------------------------------------------------------------------------------

In questi giorni abbiamo festeggiato i compleanni

delle care amiche Rosa e Maria........

visto che oggi è il compleanno di Maria Francesca

e oggi "comando" io ^_^

cantiamo tutti:

TANTI AUGURI A TE,TANTI AUGURI A TE

TANTI AUGURI MARIA FRANCESCA,

TANTI AUGURI A TE.

oK ^_^

_______________________________________________________________

per Maria Francesca

AUGURI

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 
Rispondi al commento:
laura.volpe
laura.volpe il 08/02/13 alle 00:07 via WEB
Inno al Sole o Inno di Aton
Inno al Sole (Inno di Aton) è il nome di un antico inno egizio della XVIII dinastia che fu composto intorno al 1345 a.C. durante il regno del faraone Akhenaton. Si ritiene che l'autore dell'opera sia lo stesso Akhenaton. Il testo si trova a Tel el Amarna, nella tomba del faraone Ay (tomba n. 25), inciso in geroglifico sulla roccia in 13 colonne verticali che coprono quasi tutta la superficie della parete destra del corridoio d'ingresso.
Nel 1890 l'iscrizione era andata in parte distrutta, ma si è conservata una trascrizione completa che era stata eseguita negli anni 1883/1884 da Urbain Bouriant, per cui l'intero inno poteva essere tradotto.
Oltre al Grande Inno al Sole si conosce anche il cosiddetto Piccolo Inno al Sole. Questo testo è molto più breve e si trova in cinque tombe di dignitari di Akhenaton, tombe situate anche loro a Tel el Amarna. In tre di questi testi, le parole sono dette da Akhenaton in persona, negli altri due sono dignitari a parlare in suo nome.
l tema centrale del Inno al Sole è l'unicità e la singolarità del Dio Sole come creatore e sostenitore del mondo intero e di tutta la vita in ogni sua forma. Aton è il Signore di tutta la terra che si alza per loro (il sole) e tiene in vita tutti gli uomini e l'intero creato. Non si tratta quindi solo di un Dio sulla terra d'Egitto, ma diventa un dio per tutti. Inoltre vengono elogiate le sue qualità cosmiche come corpo celeste e le sue qualità regali.
Poco dopo la sua prima pubblicazione nel 1884 si scoprì una grande vicinanza del testo dell'Inno al Sole con il Salmo 104 della Bibbia. Tuttavia, questo non dipende probabilmente da un rapporto particolare tra la Bibbia e la religione di Aton - come qualcuno sostiene - ma in una presenza generale di questo testo in Medio Oriente. Con il Cantico di San Francesco d'Assisi l'Inno al Sole ha in comune, nel senso più ampio, soltanto l'adorazione di un Dio unico creatore.
I Tu ti ergi glorioso ai bordi del cielo, o vivente Aton, tu da cui nacque ogni vita! Quando ti alzi dall'orizzonte orientale riempi ogni terra con la tua bellezza. Tu sei bello, grande, scintillante, viaggi al di sopra delle terre che hai creato, abbracciandole nei tuoi raggi. Tu sei Ra e le hai imprigionate tutte, tenendole legate con il tuo amore. Anche se sei lontano, i tuoi raggi sono sulla Terra; anche se stai molto in alto, le tue impronte sono il giorno!
II Quando sprofondi oltre il confine occidentale del cielo, la terra è oscurata come se fosse arrivata la morte. Allora gli uomini dormono nelle loro stanze, il capo coperto, incapaci di vedersi tra loro. Vengono loro sottratti i tesori da sotto la testa e non lo sanno. Ogni leone esce dalla sua tana, tutti i serpenti emergono e mordono. Il buio è totale e la terra silente: Colui che li ha creati riposa nell'orizzonte.
III La terra si illumina quando sorgi al bordo del cielo, con il tuo disco scintillante di giorno. Davanti ai tuoi raggi l'oscurità viene messa in fuga, il popolo delle Due Terre celebra il giorno, tu lo svegli e lo metti in piedi. Loro si lavano e si vestono; Sollevano le braccia lodando il tuo apparire, poi su tutta la terra cominciano il loro lavoro.
IV Le bestie brucano tranquille, gli alberi e le piante verdeggiano, gli uccelli lasciano i loro nidi e sollevano le ali lodandoti. Tutti gli animali saltellano sulle zampe, tutti gli essere alati volano e si posano di nuovo - tornano alla vita quando tu sorgi.
V Le navi salpano su e giù per il fiume, alla tua venuta si aprono tutte le strade. Di fronte al tuo volto i pesci saltano nel fiume, i tuoi raggi sono in mezzo al grande mare. Tu sei colui che mette il seme maschile nella donna, tu sei colui che crea il seme nell'uomo, tu sei colui che risveglia il figlio nel ventre ella madre, accarezzandolo perché non pianga. Anche nell'utero sei la sua balia. Tu dai respiro a tutta la tua creazione, aprendo la bocca del neonato, e dandogli nutrimento.
VI Quando il pulcino cinguetta nell'uovo gli dai il respiro perché possa vivere. Tu porti il suo corpo a maturazione in modo che possa rompere il guscio. E così quando lo rompe corre sulle sue zampette, annunciando la sua creazione.
VII Quante sono le tue opere! Esse sono misteriose agli occhi degli uomini. O unico, incomparabile dio onnipotente, tu hai creato la terra in solitudine come desidera il tuo cuore, gli uomini tu hai creato, e le bestie grandi e piccole, tutto ciò che è sulla terra, e tutto ciò che cammina, tutto ciò che fende l'aria suprema, tu hai creato strani paesi, Khor e Kush e anche la terra d'Egitto, tu metti ogni uomo al posto giusto con cibo e possedimenti e giorni che sono contati. Gli uomini parlano molte lingue, sono diversi nel corpo e nella pelle, perché tu hai distinto popolo da popolo.
VIII Negli Inferi tu sai sì che il Nilo straripi, conducendolo a tuo piacimento a portare vita agli egizi. Anche se tu sei signore di tutti loro, signore delle loro terre, ti affatichi per loro, brilli per loro, di giorno sei il disco solare, grande nella tua maestà, anche alle terre lontane hai portato la vita, stabilendo per loro un'inondazione del Nilo nei cieli, che cade come le onde del mare bagnando i campi su cui abitano. Quanto eccelse sono le tue vie, o Signore dell'eternità! Hai stabilito un Nilo nei cieli per i forestieri. Per il bestiame che cammina ogni terra, ma per l'Egitto il Nilo sgorga dall'aldilà. I tuoi raggi nutrono campi e giardini. È per te che vivono
IX Tu fai le stagioni per il bene delle tue creature, l'inverno per rinfrescarle, l'estate perché possano gustare il tuo calore. Hai creati cieli lontani in cui tu possa risplendere. Il tuo disco nella tua solitudine veglia su tutto ciò che tu hai fatto apparendo nella sua gloria e brillando vicino e lontano. Dalla tua unicità dai corpo a milioni di forme città e villaggi, campi, strade e il fiume. Tutti gli occhi ti osservano, lucente disco del sole.
X Non c'è nessuno altro che ti conosca tranne Akhenaton, tuo figlio. Gli hai dato comprensione dei tuoi intenti. Lui capisce il tuo potere: Tutte le creature del mondo sono nelle tue mani, proprio come tu le hai fatte. Con il tuo sorgere, esse vivono. Con il tuo tramontare, esse muoiono. Tu stesso sei la durata della vita. Gli uomini vivono attraverso di te I loro occhi ricolmi di bellezza fino all'ora del tuo tramonto. Ogni fatica viene messa da parte quando tu sprofondi a ovest.
XI Tu hai stabilito il mondo per tuo figlio, lui che è nato dal tuo corpo, Re dell'Alto Egitto e del Basso Egitto, che vive nella verità, Signore delle Due Terre, Neferkhepure, Wanre, il Figlio di Ra, che vive nella verità, Signore dei Diademi, Akhenaton grande nella lunghezza dei suoi giorni. E per la Grande sposa reale, colei che lui ama, per la Signora delle Due Terre, Nefer-nefruate-Nefertiti, possa lei vivere e fiorire per l'eternità.
Te lo dedico notte Akenaton
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

     

 

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: SEMPLICE.e.ANGEL
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 57
Prov: GE
 

ULTIME VISITE AL BLOG

m12ps12apungi1950miriade159EremoDelCuorestudydailykarma580mariomancino.mcassetta2lucre611Salvodb09LuciaMetrosal.tatoreD_E_U_Snicolettamastromauro
 
 

ULTIMI COMMENTI

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 85
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963