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Messaggi del 15/06/2012
Post n°408 pubblicato il 15 Giugno 2012 da akenaton611
Buon poneriggio a tutti gli amici.Ringrazio la Redazione per avermi dato questa l'opportunita' ,spero di non deludere le vostre aspettative.Mi presento,sono Antonello,per i vecchi amici "Ake".Sono onorato di condividere con voi,questo spazio virtuale,e non vi nascondo che fino a poco fa,ero in piena "crisi di panico".Mi chiedevo: "azzarola devo fare un post,e che scrivo???...non ho idee fresche, devo improvvisare, non mi sono preparato nessun argomento in particolare...prevedo una bella figura di "carciofo".."...Poi,non so come,si è accesa una"lampadina" nella mente,e quello che scrivero' riguarda un tema serio,che parla di violenza in generale,e violenza sulle donne. Non passa giorno,che le notizie di cronaca, evidenziano gravi episodi di violenza,nei confronti delle donne,che siano adolescenti,compagne , mogli o madri,ha poca importanza,il carnefice, è sempre colui che dice di amarle e dovrebbe proteggerle. Mi chiedo,come tanti,come mai il "tuo amore" arrivi a tanto,arrivi a disconoscere la tua persona e a volte,molto spesso,la sopprime. Non sono maschilista ma nemmeno pro femministe, perchè il femminismo voleva l'uguaglianza al maschio,e inevitabilmente i conflitti fra i due sessi,si sono inaspriti,ognuno per prevalere sull'altro.Capite da soli che un "guerra" fra sessi, non porta a nulla di buono.Concordo invece con le donne che hanno lottato e ottenuto le "pari opportunita'",per quanto concerne il lavoro, ove,si sa bene,che alle donne erano "chiuse" molte porte,per quanto riguarda incarichi parlamentari,incarichi di dirigenza in aziende pubbliche e private,in poche parole,incarichi di "potere". Inutile negare,che questi traguardi ottenuti dalle donne,hanno messo in crisi il sesso forte (usiamo questo eufemismo,giusto per dare l'idea). Tutto cio' ha portato a una crisi di identità del maschio,abituato com'era,a vedere la donna solo come oggetto di piacere,moglie o compagna che sia,soggetta al suo potere incontrastato. Quante volte vi sara' capitato,di assistere vostro malgrado,a un litigio fra i vostri genitori,per motivi piu' o meno futili,e il "maschio" aveva sempre l'ultima parola,che poi non era una parola ma uno sguardo minaccioso,o un atto violento con un oggetto (ad esempio un pugno sulla tavola,oppure spostare violentemente una sedia facendola cadere...) A me personalmente è capitato,e in quei frangenti,"odiavo" mio padre,anche se non ha mai "alzato le mani" a mia madre. Solo dopo tanto tempo,mi sono reso conto, che i litigi in famiglia,sono normali,ci sono sempre piccoli o grossi problemi da affrontare, nel quotidiano,non sempre si è lucidi e razionali, lo scatto di rabbia ci puo' stare,basta che non si faccia del male a nessuno. Ma il problema grave,che sto costatando in questi ultimi tempi,che oltre alla violenza fisica e psicologica,che molte donne subiscono, vuoi perchè sono state costrette al matrimonio "combinato",vuoi perchè sono rimaste incinta e devono riparare,vuoi perchè sono state plagiate da piccole, e costrette ad ubbidire sempre e comunque al maschio,si ritrovano ad avere perso la propria identità di essere umano,lasciando spazio a una maschera,indossata solo per il quieto vivere,figlia della paura. Se la donna si ribella,automaticamente scatta la violenza dell'uomo. E la donna,che non teme questa reazione violenta,e cerca di contrastare il potere del maschio padrone,si ritrova se va bene, al pronto soccorso,ove dira' ai sanitari,di essere scivolata in doccia o caduta dalle scale. Queste non sono leggende metropolitane, sono fatti veri. Mi chiedevo come mai queste donne,malgrado le violenze quotidiane,sia fisiche che psicologiche,subite,continuassero a convivere con il loro carnefice,e la risposta che mi davo era sempre la stessa:avevano paura, erano terrorizzate dall'idea di separarsi, in quanto sapevano a priori,che sarebbe stata la loro condanna a morte. Pensate che sia esagerato vero??,,ma purtroppo è l'amara realta'. Quante vostre amiche,che vivono questo "amore",si confidano con voi delle violenze subite??? ...sono poche vero..o forse nessuna. Molte hanno vergogna,soffrono in silenzio, poi non ci meravigliamo se vanno in depressione. Quante volte leggiamo sui giornali:giovane donna, si uccide gettandosi dal quarto piano,oppure usa altri espedienti per porre fine alla propria vita....ogni giorno c'è un fatto analogo. Poi il tutto viene guistificato dalla crisi depressiva,di cui soffriva da tempo... Nessuno dirà mai che è una conseguenza dei maltrattamenti e violenze subite,in silenzio,per tanto tempo,dal proprio compagno. Questa io la chiamo "trappola d'amore", ove la stupidita' umana,prevale sui buoni sentimenti,che in breve tempo si trasformano in rancore e odio,lasciando dietro di se' molte vittime,molte donne. __________----------------___________ -----ooOoo------
un omaggio alle donne
un abbraccio,in amicizia,,,,, Antonello |
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