Cominciano i lavori del Forum Regionale della Gioventù, con i primi atti della presidenza a firma Grillo. E’ di ieri, infatti, l’istituzione di una commissione per affrontare il tema della tutela dell'ambiente e l'educazione alla legalità. Il mandato è stato affidato ad Antonio Ambrosino, Enrico Elefante e Michele Scibelli. |
Il giovane fu ucciso durante un tentativo di rapina. I due sono pregiudicati per reati comuni e sono di Pimonte I carabinieri hanno arrestato i due presunti assassini del giovane veterinario, Carlo Cannavacciuolo, avvenuto nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 novembre a Santa Maria la Carità, nel Napoletano. |
SANTA MARIA LA CARITA’. È morto per “shock ipovolemico” Carlo Cannavacciuolo. Il freddo referto del medico legale indica in termini tecnici che il giovane veterinario di Santa Maria la Carità, rimasto vittima di un tentativo di rapina mentre era appartato con la fidanzata in un terreno di proprietà della famiglia, ha subito una forte emorragia a causa di due colpi d'arma da fuoco che gli hanno causato due lesioni: una al braccio destro e l'altra all'aorta. Quest'ultima ne ha provocato il decesso. Questa mattina i suoi funerali, alle ore 10.30, nella chiesa di Santa Maria La Carità. L'autopsia è stata eseguita ieri mattina nella sala autoptica del cimitero di Castellammare di Stabia, dove la salma del ragazzo era stata trasportata sabato notte, al termine dei rilievi della scientifica in via Ponticelli dove Carlo Cannavacciuolo si era fermato in auto con la sua fidanzata dopo la mezzanotte di venerdì. Si prevede una presenza foltissima di cittadini e di rappresentanze istituzionali, domani ai funerali. Hanno assicurato la propria partecipazione i sindaci di tutti i comuni del comprensorio. Sarà presente anche il questore di Napoli, Luigi Merolla, in rappresentanza di tutti gli gli ex colleghi del papà della vittima, Giovanni Cannavacciuolo, poliziotto in pensione e il rettore della Federico II. Ieri sera, la famiglia del giovane veterinario ha ricevuto la visita del presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, del deputato del Pdl, Gioacchino Alfano, e dell'assessore ai Trasporti della Provincia, Antonio Pentangelo, accompagnati dal sindaco di Santa Maria la Carità, Francesco Cascone. «È stato un incontro molto commovente con i fratelli e i genitori di Carlo» ha raccontato il sindaco che, a proposito del rifiuto da parte della famiglia Cannavacciuolo di porre una “taglia” sui responsabili della morte del ragazzo, proposta dagli studenti della Federico II, afferma: «È una posizione sensata, un gesto di grande civiltà. Comprendiamo la rabbia dei giovani, ma la taglia ricorda troppo il far west e nella nostra società non è accettabile». Confermata nella serata di oggi la “fiaccolata per Carlo”, organizzata dagli amici e da Carmela, la fidanzata del ragazzo. Alle ore 19, un corteo silenzioso partirà dal centro di Santa Maria la Carità, piazza Ernesto Borrelli, percorrerà via Pioppelle fino alla casa della famiglia Cannavacciuolo e poi farà ritorno entro le ore 20, per terminare con un'ora di adorazione in Chiesa. «Dopo l'appello della famiglia di Carlo Cannavacciuolo a ritirare la taglia sui malviventi che hanno trucidato il povero 27enne - dichiarano il presidente del Consiglio di Ateneo degli Studenti della Federico II Francesco Testa ed il segretario regionale della Confederazione degli Studenti Marcello Framondi - abbiamo deciso di rispettare la loro volontà. I soldi che abbiamo già raccolto saranno utilizzati per realizzare una borsa di studio in sua memoria e non più per pagare una taglia a chi avesse contribuito alla cattura degli assassini. Siamo convinti di aver fatto bene a sollevare con questa proposta "forte" il tema della sicurezza a Napoli e provincia che sono purtroppo totalmente abbandonate a se stesse sia dalle istituzioni che dalle forze dell' ordine. Oramai noi giovani siamo cittadini a metà con meno diritti rispetto ai nostri colleghi del centro nord perchè in alcuni luoghi e in alcuni orari della giornata ci è precluso muoverci e addirittura non siamo sicuri in molte zone del territorio che dovrebbero invece essere presidiate dalle istituzioni». «Chiediamo al Rettore della Federico II ed al Preside di Veterinaria - spiega il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che aveva sostenuto l'istituzione della taglia - di dedicare un'aula della facoltà a Carlo Cannavacciuolo. Sarebbe un giusto riconoscimento alla sua memoria. Ci auguriamo che le forze dell' ordine trovino al più presto gli assassini e che questi subiscano una punizione esemplare e non casomai pochi mesi di carcere con la condizionale » Il Roma |
SANTA MARIA LA CARITÀ. Con il cuore gonfio di dolore e di rabbia, i giovani di Santa Maria la Carità vorrebbero reagire per lenire il dolore dei genitori di Carlo Cannavacciuolo, il giovane assassinato durante un tentativo di rapina nella notte tra venerdì e sabato scorso. Tutto il paese vive ore di sgomento, mentre nella casa del 27enne veterinario anche ieri è stata un interminabile andare e venire di parenti, amici e rappresentanti delle istituzioni che vogliono stringersi intorno ai coniugi e ai fratelli affranti per portare conforto. Se questa mattina, come tutti auspicano, il medico legale effettuerà l’autopsia sul corpo di Carlo, il programma dei funerali è già fissato. Domani, nella chiesa centrale di Santa Maria la Carità, il rito funebre sarà celebrato alle ore 10,30. L’Arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, monsignor Felice Cece, ha personalmente voluto informarsi di come sono andati i fatti ed è rimasto profondamente addolorato per l’efferatezza con cui è stato strappato ai suoi progetti di vita un così bravo ragazzo. Si vocifera che dovrebbe presiedere i funerali. E poi, nella serata di martedì i giovani intendono organizzare una fiaccolata in onore di Carlo, che costituirà per sempre un grande modello di rettitudine, responsabilità e di coraggio per i ragazzi di Santa Maria la Carità. La tragedia che lo ha riguardato ha portato alla scoperto la fragilità del territorio e dei suoi abitanti, ha gelato la tranquillità dei pomeriggi in piazza, delle chiacchiere al bar e delle risate delle comitive riunite davanti al Comune. Fa paura anche appartarsi per scambiarsi tenerezze tra fidanzati. Carlo, figlio di un poliziotto in pensione, Giovanni Cannavacciuolo, e di un’impiegata del Comune di Gragnano, si era laureato da poco, svolgeva attività di praticante presso uno studio di Pompei. Progettava il matrimonio con la sua ragazza, e voleva istituire un canile e una clinica veterinaria su un terreno di famiglia. Era il classico “bravo ragazzo”, dicono di lui. E la famiglia è un nucleo di sanissimi principi. «Il nosro dolore è profondo. So che le indagini vanno avanti di gran lena - commenta lo zio di Carlo, Gaetano Cannavacciuolo, stimato medico di Sant’Antonio Abate - Però nessuno potrà restituirci Carlo, ora la nostra priorità è di riavere presto la sua salma. Inoltre, abbiamo appreso di un’iniziativa da parte di studenti dell’Università di Napoli, che vorrebbero istituire una taglia per la cattura degli assassini di mio nipote. Come famiglia non c’entriamo niente. Non siamo nel Far West. Non condividiamo questa iniziativa». Ieri, a casa dei due affranti genitori sono giunti il sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca, e l’ex primo cittadino di Sant’Antonio Abate, in serata era attesa la visita del presidente della Provincia, Luigi Cesaro. Rosa Benigno - Il Roma |
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