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Pompei - No alla nuova stazione delle Ferrovie dello Stato

Post n°17785 pubblicato il 03 Gennaio 2016 da stabia_info
 
Tag: POMPEI
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Il Comune boccia l’hub ferroviario approvato da Delrio e Franceschini: «Ci danneggia»

Gli interessi economici della Pompei nuova «minacciati» dalla realizzazione di una nuova stazione a ridosso del sito archeologico. A Pompei scoppia il caso “No Hub”. L’amministrazione comunale «sfida» il Governo di Renzi e dice: «Non concederà per nessuna ragione al mondo la variante al piano regolatore. Alzeremo barricate uniti a commercianti e imprenditori». Una riunione di maggioranza straordinaria è stata convocata d'urgenza quando al comune è arrivato il progetto «calato dall’alto», dicono gli amministratori, per chiedere le autorizzazioni a procedere. La parola d’ordine della maggioranza è stata: “No Hub”. Ma facciamo un passo indietro fino al 22 settembre 2015 quando, in seno a una riunione del comitato di gestione della «buffer zone», i ministri Dario Franceschini e Graziano Delrio approvarono il piano per la realizzazione di un nuovo «Hub», unico tra Rfi ed Eav, a Pompei. Il gruppo FS è stato incaricato di redigere un progetto per la nuova stazione ferroviaria, denominata «Pompei Scavi» che sorgerà sull'intersezione della linea RFI Napoli-Salerno con la linea della Circumvesuviana Napoli-Sorrento. La stazione sarà collegata direttamente agli scavi da un percorso pedonale elevato – che passerà sulla testa dell’autostrada A3 Napoli-Salerno – ed attrezzato, che avrà anche la funzione di snodo di smistamento del flusso turistico verso l’ingresso di Porta Marina Superiore, il sito archeologico. Il costo dell'intervento è stimato in circa 35 milioni di euro; i tempi prevedono 12 mesi per la progettazione, le attività negoziali, l'acquisizione delle aree e dei permessi e di 18 mesi per i lavori e il collaudo finale. In questi calcoli, però, non era stata contemplata la bocciatura del comune di Pompei. «La stazione – annunciarono i due ministri – sarà fulcro del rilancio di Pompei per renderla più facilmente raggiungibile da Roma e Napoli». Parte, dunque, la crociata dell'amministrazione comunale contro il Governo. «Il consiglio boccerà la variante e nella conferenza dei sevizi il comune darà parere negativo», tuonano i consiglieri di maggioranza Alfonso Conforti e Raimondo Sorrentino de «La Pompei Democratica». «Senza la nostra autorizzazione – dicono – il Governo Centrale non potrà fare nulla». Sono pronti a tutto pur di difendere il commercio turistico della Pompei fondata dal Beato Bartolo Longo. «Siamo pronti anche alle barricate per impedire la morte dell’economia turistica della città nuova. Pompei sarà tagliata fuori dal turismo e i 3 milioni di visitatori degli scavi saranno dei fantasmi che camminano sulla testa dell’economia locale. Sono anni – continuano Conforti e Sorrentino – che chiediamo una legge speciale per Pompei perché, con le sole forze economiche delle casse comunali, non riusciamo a realizzare infrastrutture per l’accoglienza turistica. La realizzazione di una nuova Hub isolerà ancora di più la città nuova non creando alcun beneficio. Tale progetto va contro i nostri sforzi di rilanciare l’economia e portare il turismo nel centro storico». Ed ancora «il progetto non sposa per nulla le linee guida della ”buffer zone”. Non accetteremo mai un progetto calato dall’alto senza aver interpellato le istituzioni locali, al contrario di quanto afferma il premier Matteo Renzi. Lo ostacoleremo in tutte le sedi istituzionali e non. Abbiamo il dovere di difendere i diritti economici dei cittadini pompeiani, ci hanno dato la loro fiducia attraverso il voto, e lo faremo ad ogni costo». Fonte: Il Mattino di Napoli

 
 
 

Depurazione Fiume Sarno: Sbloccati lavori collettore Gragnano-Castellammare

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“Ripartono, dopo anni di fermo, i lavori relativi alla rete di collettori che consentirà di collegare al depuratore foce Sarno i comuni di Casola, Castellammare, Gragnano, Pimonte, Lettere, S Maria La Carità.”

Lo hanno comunicato gli assessori regionali Giovanni Romano (Ambiente e Ciclo Integrato delle Acque) ed Edoardo Cosenza (Lavori pubblici e Coordinamento Grandi progetti) al termine di una riunione con gli Uffici tecnici, l'impresa (l'ATI ITER Gestione e Appalti SpA) che sta attuando l'opera e il direttore dei lavori finalizzata proprio a sbloccare l'intervento fermo dal 2012.

“Il collettore – hanno detto Romano e Cosenza -riguarda un'area nella quale insistono 215mila abitanti equivalenti (ossia abitanti più carico industriale): attualmente meno della metà è allacciata al depuratore di Foce Sarno attraverso il collettore.

“In particolare ripartono subito i lavori di esecuzione dell’attraversamento in 'microtunneling' della linea Circumvesuviana Torre Annunziata – Sorrento al Km 25+930 e della S.S. 145 al Km 2 + 695. 

“L'intervento si inquadra nelle opere previste per attuare il completo disinquinamento del fiume ed è complementare al Grande progetto Sarno che riguarda la messa in sicurezza idraulica dell'intero bacino idrografico. Con gli interventi per la depurazione e quelli per la difesa del territorio dal rischio alluvioni, puntiamo a garantire agli abitanti della zona un'area pienamente fruibile dal punto di vista ambientale e sicura rispetto al rischio alluvioni attualmente esistente”, hanno concluso.

 
 
 

Castellammare: All'ospedale San Leonardo arriva "Lucas 2"

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Un massaggiatore cardiaco meccanico costato 18mila euro e in Campania l’unica azienda ad averlo

Maria Elefante - Castellammare di Stabia. Lavori in corso e disagi all’ospedale San Leonardo. Ma non solo. Al nosocomio è stato infatti assegnato dalla Asl Napoli 3 Sud un nuovo macchinario salvavita. All’ordine del giorno ci sono però rischi, carenza di personale e aggressioni. L’ultima risale alle settimane scorse quando uno dei pazienti, un uomo sulla settantina inattesa di essere visitato, ha sferrato un pugno ad uno dei responsabili del pronto soccorso perché sosteneva di aver atteso troppo a lungo per la visita. «Quello è il reparto più difficile da affrontare – spiega Giovanni Liguori responsabile della Rsu Cisl Fp dell’area metropolitana – Oggi l’ospedale sta vivendo un periodo difficile soprattutto per i lavori in corso che coinvolgono tre piani diversi e altrettanti reparti su cui chiediamo velocità e attenzione». In programma l’installazione di sei posti letto per l’osservazione breve al pronto soccorso, il rifacimento del reparto di neurologia che dal quinto piano sarà spostato al secondo, la ristrutturazione del reparto di neonatologia. Cantieri che talvolta rendono difficile non solo la degenza ma anche il lavoro di medici ed infermieri. Ogni giorno viene registrata una media di 130 accessi a turno, una media alta che porta il pronto soccorso ad un tour de force. «Bisogna far fronte alla carenza di personale soprattutto nel pronto soccorso e nel reparto di medicina dell’ospedale di Gragnano – spiega Mimmo Sabatino, responsabile rsu per la Cgil nel comparto sanità – ma occorre maggiore organizzazione nella gestione dei reparti e di questo deve farsi carico la direzione sanitaria». A tutto questo si aggiungono gli imprevisti come il black-out della scorsa settimana. Altra gestione da non sottovalutare è quella degli interventi. «Le sale operatorie sono solo due – continua Liguori della Cisl – una deve essere sempre libera per le operazioni d’emergenza e l’altra invece è a disposizione. Questo ovviamente porta un rallentamento nel calendario delle sedute operatorie che in tempi di spending review si riversano sulla spesa del servizio sanitario». Ma l’ospedale punta sull’eccellenza. E così da pochi giorni è arrivato un nuovo macchinario che salverà la vita a molte persone. Si tratta di un massaggiatore cardiaco meccanico costato 18mila euro e in Campania l’unica azienda ad averlo è proprio la Asl Napoli 3 Sud. L’apparecchio sostituisce in tutto la manovra che consente di mantenere il battito del cuore. «È un nuovo sistema di compressione toracica di precisione, si chiama Lucas 2 ed è prodotto da una ditta americana. Siamo gli unici ad averlo in Campania e per questo ringraziamo l’azienda sanitaria – spiega Arturo Fomez, medico responsabile del Pronto soccorso e della medicina generale – Nei casi di arresto cardiorespiratorio il macchinario offre un miglioramento rispetto al massaggio esterno perché il movimento di compressione toracica risulta più stimolante e profondo. Arrivando a 100 compressioni al minuto aumenta la circolazione sanguigna verso il cervello e agli organi vitali». Fonte: Il Mattino di Napoli

 
 
 

Regione Campania: Fiume Sarno, entro il 2015 depurazione all’80%

Post n°17743 pubblicato il 19 Novembre 2014 da stabia_info
 
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“Le opere per il completo disinquinamento del Sarno al momento realizzate consentono la depurazione del 60 per cento degli abitanti equivalenti (cittadini residenti più industrie); entro la fine del 2015 si arriverà all’80%. Già in esercizio, completamente funzionanti e a norma i cinque impianti di depurazione; in atto le opere relative ai collettori. Per l’inizio del 2015 potranno allacciarsi le reti fognarie di altri 140mila abitanti equivalenti; in via di soluzione grazie ai 27 milioni di finanziamento da parte della Giunta Caldoro, anche il problema della realizzazione del sistema fognario di Scafati, che attualmente ha 200mila abitanti che scaricano direttamente nel fiume Sarno.” E’ questa la sintesi di una lunga lettera che la Giunta Caldoro, attraverso gli assessori regionali Edoardo Cosenza (Lavori pubblici e coordinamento Grandi progetti) e Giovanni Romano (Ambiente) ha inviato ai sindaci del Bacino idrografico del Sarno per fare il punto su tutte le opere per il disinquinamento del fiume.“Depurazione e sicurezza idraulica sono interventi che vengono attuati in parallelo e stiamo realizzando entrambe le azioni in stretto raccordo con la struttura istituita dal presidente del Consiglio Matteo Renzi contro il dissesto idrogeologico, Italia sicura. Ci confrontiamo spesso, infatti, con il coordinatore, l’onorevole Erasmo D’Angelis e con il direttore Mauro Grassi. Il legame tra le due tipologie di lavori è strettissimo, in quanto la prima prescrizione della Valutazione di Impatto Ambientale del Grande Progetto Sarno, perfettamente condivisa da noi, impone la dimostrazione della compatibilità ambientale prima dell’attivazione delle opere di idraulica (scolmatore, vasche di espansione, aree di esondazione controllata): le misure in essere integrano e completano gli interventi inclusi proprio nel Grande progetto Sarno che la stessa struttura di Missione di Palazzo Chigi ha inserito tra le priorità nazionali.“La completa depurazione del Sarno – precisano Cosenza e Romano – rappresenta per noi una azione fondamentale e per questo abbiamo ritenuto doveroso informare tutti i Comuni dello stato di avanzamento delle singole opere previste.”Nella missiva si parte dal sistema di depurazione elaborato dall’allora commissario straordinario, generale Roberto Jucci (che era costituito da depuratori a norma europea nelle posizioni strategiche; efficienti sistemi di collettamento delle reti negli impianti di depurazione ed altrettanto efficienti sistemi fognari interni ai centri abitati) e si traccia lo stato dell’arte per ciascuno di questi tre punti.“L’intero sistema dei depuratori del Sarno, composto da 5 impianti – scrivono Cosenza e Romano – è interamente operante e in regola. In particolare, è funzionante il depuratore di Foce Sarno, nel quale è stata attivata anche la sezione biologica; sul comprensorio Alto Sarno, è attivo dal 1999 il depuratore biologico di Mercato S. Severino, che riceve tutti gli scarichi industriali del polo conciario che vengono pretrattati nell’impianto di Solofra. Nel comprensorio Medio Sarno sono funzionanti i tre impianti di depurazione di Angri, Nocera Inferiore e Scafati. Occorre vigilare costantemente sull’attività di tutti i depuratori: segnalateci eventuali disfunzioni.“Il sistema di collettamento in gran parte è terminato e funzionante. Restano da attivare il collettore Medio Sarno (nei comprensori definiti ‘sub1′ e ‘sub2′) ed il collettore di Gragnano. Stiamo seguendo con grande attenzione tutte le fasi. Con riferimento al collettore di Gragnano, che è direttamente di competenza regionale, gli uffici del Settore Ciclo integrato delle acque stanno facendo un grande sforzo per far ripartire i lavori fermi da anni, ed è molto probabile che si possa riprendere nelle prossime settimane. Entro fine 2015 i lavori dovrebbero terminare. La totale messa in funzione è prevista per febbraio 2016.“Per quanto riguarda la terza parte del programma del commissario straordinario, ovvero i sistemi fognari, molto si è già fatto e altro deve ancora essere realizzato. Il problema più grande è quello relativo a Scafati, con i suoi 200 mila abitanti equivalenti che scaricano direttamente nel fiume Sarno. Possiamo dire che è in via di risoluzione: la Giunta Caldoro ha infatti finanziato con 27 milioni di euro i lavori necessari con il programma europeo di accelerazione della spesa: serviranno a realizzare le opere che non trovarono copertura con il programma del Commissario Straordinario. Il primo lotto dei lavori, pari ad oltre due terzi, sta per iniziare. I lavori dovrebbero partire entro gennaio e comprendono anche due vasche di espansione fondamentali per la messa in sicurezza del territorio.”

 
 
 

Circumvesuviana: Domani riapre la stazione di Pozzano

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CASTELLAMMARE DI STABIA: La Vesuviana comunica che dal giorno 23 GIUGNO 2012 e fino al 16 SETTEMBRE 2012, dalle ore 7.30 alle ore 20.30, sarà aperta al pubblico la stazione di Pozzano, sulla linea Napoli - Castellammare di Stabia - Sorrento.

 
 
 
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