oltre il tempo

Cara Susin, in quanto donna non dovresti citare Rilke, poiché per lui l'amore era sì inportante ma senz'altro un'esperienza del sentimento certamente minore della poesia. Soltanto nella creazione poetica - o nella creazione artistica - l'uomo finalmente trova il 'compimento' della sua vocazione nativa di essere votato, in ultimo, all'Essere. Soltanto per ciò l'uomo vive. Il resto è stupida ripetizione di banalità e quotidianità, abitudini inutili anche se dell'amore. Ti auguro Buon 1° Maggio. Saluti, Teo de Baldus maceratensis

Giuseppe, amico mio, mi piaceva il pensiero di Lucrezia Lerro perchè come lei, condivido il fatto che, per crescere si devono smettere i vestiti del bambino per indossare quelli di un adulto consapevole del proprio "essere".Quindi l'addio all'infanzia è inteso in modo positivo. Credo che l'amore sia anche quotidianità ma mai banalità o una serie di abitudini inutili, non è questo l'amore che intendo io, che è invece il sentimento principale in cui l'uomo si riconosce e per il quale vive. Ciao Giuseppe..buona serata di 1° Maggio!

Buona serata mia cara!! Addio all'infanzia...no grazie!!Intesa come ricordi..no davvero!!Come comportamento da non avere in età adulta sono d'accordo...ma tutta quella magia dei nostri ricordi ..cose,persone,odori,sapori,sentimenti...come possiamo dirgli addio? Un abbraccio, Paola

Infatti non è questo che si intende, guai a cancellare i ricordi e le esperienze dell'infanzia che sono un bagaglio indispensabile per diventare "grandi". Ciò che è importante è maturare una coscienza adulta e consapevole tenendo quella parte dell'infanzia che ci fa apprezzare la vita! Buona serata Paola