oltre il tempo

Il Governo impone per decreto che i cittadini e gli Enti Locali vengano espropriati di un diritto e di un bene comune com’è l’acqua per consegnarlo nelle mani di imprese private e dei capitali finanziari e sottrarlo così, di fatto, al controllo pubblico. Ciò avviene sotto il falso pretesto di uniformare la gestione dei servizi pubblici locali alle richieste della Commissione UE mentre non esiste nessun obbligo in tal senso. Per contro le modifiche introdotte per sopprimere le gestioni “in house” degli enti locali contrastano chiaramente con i principi della giurisprudenza comunitaria. Nonostante sia oramai sotto gli occhi di tutti che le gestioni del servizio idrico affidate in questi ultimi anni a soggetti privati, sperimentate in alcune città italiane ed europee abbiano prodotto esclusivamente innalzamento delle tariffe, diminuzione degli investimenti e un aumento costante dei consumi, fallendo completamente gli obiettivi di risparmio idrico, si continua a sostenere che mercato e privati siano sinonimi di efficienza e riduzioni dei costi. Inoltre il Governo ha posto la fiducia sul provvedimento, espropriando il Parlamento della possibilità di discutere nel merito le nuove norme e facendo passare la riforma nel silenzio generale. Un diritto fondamentale all'uso di un bene pubblico primario viene messo a rischio senza alcuna discussione dialettica o dibattito pubblico e senza nemmeno che il Parlamento venga posto in condizione di dire alcunchè. E' questa la loro democrazia? Un abbraccio...fabry

Purtroppo questa è la strada verso il fallimento della democrazia, già percorsa in altre occasioni per altre questioni...spero che il cosiddetto "popolo sovrano" non si lasci bendare del tutto da politici corrotti con il miele sulle labbra e gli scheletri chiusi nell'armadio! Un abbraccio "stela"...sei sempre molto preciso nei tuoi appunti..Grazie per il tuo commento!

Buona serata e dolce notte a te un sorriso e un abbraccio ciao Fabry