Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi di Marzo 2018
Post n°8341 pubblicato il 12 Marzo 2018 da nina.monamour
Vivimi così,
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Post n°8340 pubblicato il 12 Marzo 2018 da nina.monamour
Un'eroina dei diritti civili su una banconota, accade in Canada, dove sul biglietto da 10 dollari campeggia ora il volto di Viola Desmond, una donna di affari che nel 1946, quando ancora le persone di colore erano discriminate, si rifiutò di lasciare un'area per soli bianchi in un cinema. Fu arrestata, imprigionata e condannata al pagamento di una multa. Il suo fu uno dei primi casi di una causa intentata da una donna di colore canadese contro episodi di segregazione razziale. La banconota non solo è la prima orientata verticalmente emessa dalla Bank of Canada, ma anche la prima regolarmente in circolazione dedicata a un'icona femminile della storia del Paese nordamericano. In precedenza Agnes Macphail, una politica, era stata raffigurata su una banconota celebrativa. |
Post n°8339 pubblicato il 11 Marzo 2018 da nina.monamour
Sì, almeno secondo uno studio realizzato dall’Università di Newcastle (Gran Bretagna), che ha preso in esame 80 uomini dividendoli in due gruppi; il primo è stato invitato al relax, il secondo veniva posto sotto stress con prove che ne avrebbero valutato le capacità, come per esempio finti colloqui davanti a severe commissioni.
L’ipotesi che è stata fatta è che le donne tonde risultino “rassicuranti” ed accoglienti per un uomo bisognoso di conforto.
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Post n°8338 pubblicato il 10 Marzo 2018 da nina.monamour
L'artista dalle sopracciglia senza eguali, icona feminista, era famosa per i suoi autoritratti e dall'anno della sua morte, nel 1954, la sua immagine ha generato una vasta gamma di prodotti di consumo, inclusa la tequila e il lucidalabbra. La Mattel ha lanciato la sua nuova bambola Barbie, ma l'annuncio, nella giornata della donna, di una nuova bambola ispirata alla grande pittrice messicana ha suscitato polemiche. In una dichiarazione, la famiglia Kahlo ha insistito che Mattel non era autorizzata a utilizzare il nome e l'immagine dell'artista, cosa smentita dalla Mattel che ribadisce di aver preso accordi con la Frida Kahlo Corporation, la società che gestisce i diritti di immagine dell'artista (e non è la prima volta che le iniziative commerciali della società irritano i familiari della Kahlo). La signora Mara Romeo, pronipote di Frida Kahlo, è l'unica proprietaria dell'immagine della pittrice ha detto un legale della discendente della pittrice. Dal canto suo la signora Romeo ha detto all'agenzia di stampa Afp che il problema non era limitato ai diritti di immagine. "Avrei voluto che Frida fosse più carina, non questa bambola dagli occhi chiari", ha detto. Mattel ha collaborato con Frida Kahlo Corporation, il proprietario del marchio Frida Kahlo per la creazione di questa bambola, ha a sua volta, replicato un portavoce della Mattel.
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Post n°8337 pubblicato il 09 Marzo 2018 da nina.monamour
Non mi dite che non avete mai sentito parlare della dieta del cotone! È il metodo più innovativo per perdere peso e restare in forma secondo, forse, solo al cerotto sulla lingua. Si tratta di un regime alimentare proveniente dall’Est Europa, messo in pratica soprattutto dalle modelle russe, prevede di mangiare dei batuffoli di cotone prima di iniziare un pasto. Geniale, no?! Il suo scopo è quello di riempire lo stomaco, saziare una persona prima dell’inizio del pasto vero e proprio, in maniera tale da far passare la fame mangiando il minimo indispensabile. Come si può facilmente intuire, si tratta di una dieta piuttosto sconsiderata, non solo perché il cotone ha un cattivo sapore, e pertanto ingoiarlo potrebbe rivelarsi un'operazione spiacevole, ma soprattutto perché i batuffoli di cotone, ovviamente privi di qualsiasi valore nutrizionale, rischiano di danneggiare l’apparato gastrointestinale. Abbiamo a che fare, dunque, con una dieta che potrebbe provocare danni per la salute anche a breve termine, causando diversi effetti collaterali. Il piano alimentare prevede… A colazione si può consumare semplicemente una tazza di caffè accompagnata da un frutto. Vietati gli spuntini di metà mattinata, mentre per pranzo la fame potrà essere placata mediante l’ingestione di due o tre batuffoli di cotone. Per merenda un frutto e a cena due o tre batuffoli prima di coricarsi a letto. Ma siamo impazziti??!! |
Post n°8336 pubblicato il 08 Marzo 2018 da nina.monamour
Sto vedendo un film, ma...
Punta sul vivo..
Domani non ti devi alzare presto? Uffa..Riuffa.. Sapete che vi dico?
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Post n°8335 pubblicato il 08 Marzo 2018 da nina.monamour
Ricordiamo cosa successe e cosa portò a scegliere l'8 Marzo come giornata internazionale della Donna. L'8 Marzo è una giornata di commemorazione di ricordo e di riflessione. Nel lontano 1908, a New York, 129 operaie dell’industria tessile "Cotton" scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. La ribellione si protrasse per alcuni giorni finché, l'8 marzo, il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire dallo stabilimento. Ci fu un incendio doloso e le 129 operaie prigioniere all'interno dello stabilimento morirono arse dalle fiamme. Da allora, l’8 marzo è stata proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne. La commemorazione è stata poi accolta in tutto il mondo nel 1910, come la giornata simbolo del riscatto femminile. Quindi, che siate mogli, fidanzate, compagne, mamme, figlie, nonne, che lavoriate o vi occupate della casa o siete in cerca di un lavoro ricordate di fare in modo di essere unite e di poter contare l'una sull'altra! Fate squadra insieme, nella vita, in famiglia, al lavoro. Aiutatevi e sostenetevi e, soprattutto, vogliatevi bene!!! Un abbraccio..
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Post n°8334 pubblicato il 07 Marzo 2018 da nina.monamour
Come sapete è tempo di sfilate e settimane della moda! Mi sembra doveroso dedicare loro un pò di spazio vista la vitaccia che fanno. Dico “vitaccia” perché il loro è un lavoro davvero infame; prima di scatenarvi con i “sai che roba, vorrei camminare anche io su una passerella ed essere pagata per farlo” sentite cos’ho da dire a riguardo! Senza avventurarmi in discorsi troppo complicati possiamo dire che si fa presto a criticare le modelle anoressiche, ma il problema principale è che se non rispettano i canoni stabiliti dai designer non vengono scelte per le sfilate. Questo povere ragazze, tra l’altro giovanissime, si trovano spesso ad andare contro la loro natura (perché sono poche quelle secche secche di costituzione), rovinandosi il corpo in nome di… Cinque minuti di fama, le modelle sono meteore, nel senso che arrivano, diventano famose per una o due stagioni, per poi essere velocemente sostituite dalla novità di turno. Ovviamente dipende tutto dalle “mode”, al momento la grande tendenza sono le mega-sopracciglia quindi sono sulla cresta dell’onda, ma aspettate un paio di anni e vedrete che arriverà qualche nuovo trend! Se per loro fortuna (o sfortuna) riescono a diventare famose, la loro vita diventa un incubo, si trasferiscono nelle grandi e costose capitali della moda, dove convivono con altre modelle in condizioni spesso modeste (sfatiamo un altro mito: le modelle non guadagnano poi tanto!), e gli aerei diventano le loro seconde case. Fidatevi quando vi dico che la maggior parte di queste ragazze si presentano nei backstage con delle occhiaie profondissime e la pelle disidratata per lo stress e la stanchezza, grazie a Dio esiste il correttore. Il loro lavoro consiste spesso nel fare gli appendiabiti umani. Sicuramente avrebbero tante cose da dire e raccontare, ma non viene data loro l’opportunità di esprimere opinioni e di far trasparire la loro personalità. Il mondo della moda è duro, nessuno si ferma a chiederti come stai, soprattutto quando hai dietro di te altre 50 aspiranti modelle pronte a tutto pur di soffiarti il posto. Insomma ragazze, con questo non voglio dire che fare la modella equivale a lavorare in fabbrica, o anche solo a passare 10 ore in ufficio, e so benissimo che nessuno le obbliga a farlo! Però mi sembra giusto farvi sapere che la loro vita non è così favolosa come pensiamo! Qual è la vostra opinione a riguardo? Vi fanno tenerezza o la cosa non vi tocca più di tanto?
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Post n°8333 pubblicato il 06 Marzo 2018 da nina.monamour
Correvamo sotto il sole, sembravamo sorelle. Ricamo attorno ai ricordi perchè scriverli è un atto d'amore, significa non dimenticarli. Perchè ho paura che il tempo se li porti via, così ti tengo qui come allora, ricordo come ti piaceva il mare, il sole, la vita. Quando scesi le scale dell'ospedale, era pomeriggio e le rondini volavano alte nel cielo blu, disegnavano cerchi nel cielo azzurro. Poi ... Sterile attesa, la morte non aveva fretta, il tuo dolore si. Un mucchietto di cenere erano i tuoi sogni, i tuoi desideri. In attesa del grande amore, il male si era mangiato tutto. Il tempo, la speranza, i sogni. Quel male che giocava così crudele con la tua bellezza, con il tuo corpo. Sento ancora le tue canzoni, le avresti ascoltate con la sigaretta accesa e lo sguardo assente correndo dietro ad una illusione. Dove, dove sono i tuoi pensieri ? Dove sono i tuoi occhi? In quale frammento dell'universo potrò raccogliere il resto della tua essenza? Ascolto ancora le tue canzoni e certe volte ti sento come allora... Il tempo non cancella il dolore. |
Post n°8331 pubblicato il 05 Marzo 2018 da nina.monamour
Ridete gente! …che la vita è più facile quando si ride e si ama…
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Post n°8330 pubblicato il 05 Marzo 2018 da nina.monamour
Povero e poveri i familiari, la bambina di due anni per prima. Questi giovani ci appaiono sani e robusti, il ritratto della salute e dell'efficienza fisica. Ma a volte il destino si nasconde in un vizio congenito del cuore di cui non si è mai accorto nessuno e improvvisamente si manifesta. Sempre che sia questo il caso, non lo sappiamo al momento, parlando di ragazzi che giocano a calcio come lui, siamo abituati a vedere il massimo di situazione negativa in un contratto non rinnovato, in una mancata convocazione, in un gol sbagliato, cose del genere. Queste tragedie ci ricordano che la natura ha le sue leggi e che nessuno è immune. Le morti precoci, a questi livelli, lasciano sempre attoniti e con una montagna di domande. Un ottimo atleta che lascia sicuramente un gran vuoto, non è mai facile accettare la morte di un giovane, tanto meno di un giovane atleta controllato e monitorato tutti i giorni. Riposa in pace Addio Astori |
Post n°8329 pubblicato il 04 Marzo 2018 da nina.monamour
E' stato riportato in vita grazie allo spettacolo di Dita Von Teese al Crazy Horse di Parigi, lo abbiamo visto persino a Sanremo anni fa, c’è stata una mostra a Milano, ne hanno parlato alle Invasioni Barbariche di Daria Bignardi e infine in un film con Christina Aguilera negli USA, siamo tutti stati contagiati dal Burlesque. Il Burlesque è un vero e proprio spettacolo rétro, uno spogliarello pudico che utilizza costumi e lingerie maliziosamente sexy, eventualmente corredati da accessori tipo boa e ventagli in piume di struzzo, volutamente ironici.
E’ aperta la caccia a questi modelli raffinatamente sensuali e seducenti, per rinnovare il nostro abbigliamento intimo con un pizzico di malizia e ironia lasciandoci contagiare da questa febbre del Burlesque. Ho scovato una splendida collezione a tema Burlesque, “Black Poison”, dove i capi (push up, tanga, body, reggicalze, bracciali e altri accessori) hanno nomi evocativi, Segreto, Sospiro, Intrigo, Brivido, Passione, Fremito.
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Post n°8328 pubblicato il 03 Marzo 2018 da nina.monamour
La tela di Penelope fu un celebre stratagemma, narrato nell'Odissea, creato da Penelope, la quale per non addivenire a nuove nozze, stante la prolungata assenza da Itaca del marito Ulisse, aveva subordinato la scelta del pretendente all'ultimazione di quello che avrebbe dovuto essere il lenzuolo funebre del suocero Laerte e per impedireche ciò accadesse la notte disfaceva ciò che tesseva durante il giorno. Oggigiorno si cita la tela di Penelope per riferirsi ad un lavoro che non avrà mai termine.. Vi dirò cosa penso in merito!!! A Penelope.. Sai, Penelope, cosa penso veramente di te? Che è arrivato il momento di smetterla con questo atteggiamento da santarellina tutta casa e tela. Sai stata vent’anni, chiusa fra quattro mura, facendo finta di ricamare un lenzuolo e aspettando solo il ritorno del più vile degli uomini, uno che un giorno è andato via lasciandoti da sola con un bimbo piccolo, promettendoti che sarebbe tornato presto e che invece non si è più fatto vivo. Capisco tutto, l'amore, la fedeltà, la tenacia, la pazienza, ma a tutto ci sarà un limite, o no?! Vent’anni sono vent’anni, cacchio! Sai quante occasioni sprecate? Quanti treni persi? Non ci pensi mai? Scusa, Penelope, se te lo dico così, brutalmente, ma per me Ulisse è solo un vigliacco, pure un pò stronzo, uno che per vent'anni si è sottratto alle sue responsabilità di marito e di padre, un vagabondo che, mentre tu eri a casa a giocare alla casalinga perfetta, ti ha cornificato con mezzo Egeo. Uno che forse ha resistito solo alle sirene perchè, essendo donne a metà, forse non l'attraevano più di tanto. Uno che si è perso e non ha più trovato la strada di casa, uno che finalmente, quando si è deciso a tornare, invece di farsi bello per la sua donna, si è presentato vestito come un barbone, uno che è stato a Troia, ecco chi è Ulisse veramente, altro che uomo coraggioso, impavido e astuto. Purtroppo finché esisteranno gli uomini come Ulisse, ci saranno sempre donne come te, cara Penelope…sapessi quante ne ho conosciute! Buon Sabato |
Post n°8327 pubblicato il 02 Marzo 2018 da nina.monamour
L'altro pomeriggio sono andata a trovare una mia amica che tra qualche giorno partorirà il suo secondo bimbo. Mentre chiacchieravamo del più e del meno e lei andava a fare la pipì ogni quarto d'ora, la sua primogenita di 9 anni si annoiava in salotto. Mamma, posso accendere la tv? No Giulia, mi dispiace, sei in castigo, non ricordi? Mamma, almeno fammi giocare con la play! No tesoro mio, risposta di prima, sei in castigo, dai, prenditi un libro e leggi, oppure fai un disegno. Mentre madre e figlia tentavano una trattativa su cosa fare o non fare, mi sono affacciata alla finestra con vista sul bel giardino sotto casa. Giornata di inizio primavera meravigliosa, uno di quei classici giorni dove la temperatura è più mite fuori casa rispetto a dentro, gli alberi cominciano a fiorire e il cielo è tersissimo. Improvvisamente, lampo di genio, mi giro verso Giulia e con un sorrisone le dico:.. "In giardino!!! Perché non vai a giocare in giardino? Ci sono anche i tuoi amichetti!” La bimba si gira con uno sguardo schifato nemmeno le avessi detto che la Barbie non è bionda vera ma si fa la tinta e mi risponde con un “ma sei matta??? Ma che noia andare a giocare fuori! Non c’è NIENTE (quasi facendo lo spelling) da fare! Io mi annoio! "Annamo bene", dissi fra me e me, boh... Improvvisamente mi sono venuti in mente i mille pomeriggi passati nel cortile assieme agli amici. Quando avevo l’età di Giulia, infatti, non vedevo l’ora di finire i compiti e catapultarmi in giardino a giocare. Lo stesso pensiero deve essere passato per la testa della mia amica perché in un attimo ci siamo trovate a ricordare tutti i giochi che facevamo all'aperto. Il tutto sotto lo sguardo tra lo stupore e il disgusto della figlia che ci fissava come fossimo due cimeli da museo, roba da matti!!! Siete pronti a fare un tutto nel passato? Per giocare bisogna disegnare un percorso di almeno una decina di caselle rettangolari numerate progressivamente e allineate, tranne alcune, che si disegnano affiancate. L'ultima casella, la base, sarà un pò più grande in quanto in quella il giocatore dovrà riuscire a girarsi. Si inizia lanciando una pietruzza, un tappo di bottiglia, un pezzettino di plastica, all'interno del primo scomparto facendo attenzione che l'oggetto lanciato rimanga all'interno della casella senza toccarne le righe. Si inizia poi a saltellare su un solo piede di casella in casella lungo il percorso ma si evita (saltando oltre) la casella dove è posizionato. Si arriva alla base, ci si gira e si fa il percorso al contrario raccogliendo il contrassegno prima di uscire dalla campana. Se si perde l’equilibrio e si poggia a terra il secondo piede, se si cade o se si tocca una riga con il piede si è eliminati. Vince chi per primo riesce a toccare con il contrassegno tutte le caselle. Inutile dire che le discussioni sul millimetro di riga toccata o meno erano all'ordine del giorno, cose che neanche in un torneo di tennis internazionale. e poi ricordate.... Un Due Tre Stella?! I giocatori si allineano tutti a una distanza uguale da una parete o da un muro. Il giocatore che sta sotto (e in questo gioco chi sta sotto ha il ruolo più figo) si appoggia al muro dando le spalle agli altri e dice: “uno, due, tre, stella!” e si gira di scatto cercando di percepire il movimento degli altri giocatori che avanzano mentre conta ma si devono immobilizzare quando si gira. Se il giocatore non rimane immobile deve retrocedere fino al punto in cui si trovava prima che chi sta sotto si girasse. Vince chi per primo raggiunge il muro urlando "stella!", chi vince "starà sotto" nel giro successivo. Essendo un gioco basato sulla correttezza e l'onestà dei partecipanti ovviamente lasciava spazio ad un sacco di "polemiche" nemmeno fossimo l "Processo di Biscardi" ma credo che tutti ci abbiamo giocato per degli interi pomeriggi. Buon w.e.
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Post n°8325 pubblicato il 01 Marzo 2018 da nina.monamour
Ciao e riciao a tutti, sono stanca di sentire persone giudicarsi male, male dentro, male fino in fondo. Sono stanca di veder donne che non si sentono abbastanza, che credono che il mondo non le capisca, che le amiche non le accettino. Dio, ragazze, non dovete sentirvi inferiori agli altri, no, non dovete. Dimenticate quel cretino che si crede superiore al mondo intero, che vi ha promesso il cuore e invece se n'è scappato con il vostro, dimenticatelo ok? Che tanto il cuore torna indietro quando è il momento e vi accorgerete di non averlo mai davvero lasciato, mai davvero regalato. Lasciate perdere quell'idiota che si veste di tutto punto e si alza alle cinque la mattina solo per guardarsi allo specchio e correggere i difetti. Oh si, si alza presto per coprire i difetti, quelli del suo ego ma non ci riesce, non ci riuscirà mai, e allora preferisce cercarli negli altri. Lasciate perdere le donne che ripetono a destra e a sinistra come questo e quello le abbiano fermate per strada per far loro complimenti. Ma credete davvero che siano sincere? Quale genere di uomo senza nemmeno conoscerti ti ferma per farti complimenti sul tuo aspetto? A me ne viene in mente solo uno, e di sicuro non è l'uomo con cui vorrei uscire.
Dimenticatevi di quelle donne che fanno l'amore in fretta, vestite, quasi si nascondessero da se stesse.
Siate fiere di mettere i vestiti che più vi piacciono, di sorridere senza rossetto, di raccogliere le margherite e poi togliere i petali, gridando "M'ama o non M'ama". Si, qualcuno che vi ama c'è, c'è sempre. Ci sono le amiche, quelle vere, quelle che non vi lasceranno mai. Quelle che quando ti vedono triste non si siedono a terra con te, oh nooooooooooooooooo, ti rialzano con forza, una forza che non credevi nemmeno avessero. Ci sono le amiche che ti chiamano per raccontarti di una cavolata, la più stupida, solo perchè sei la prima persona a cui avevano pensato mentre la facevano, solo perchè vogliono sentirsi dire.. "ma tu sei tutta scema".
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