Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi di Marzo 2020
Post n°8853 pubblicato il 04 Marzo 2020 da nina.monamour
Un Carabiniere deve andare dal padre della sua fidanzata per chiedere la mano di quest’ultima ma è molto preoccupato nel come presentarsi volendo mostrarsi modesto e premuroso, ci pensa un po’ e gli viene un’idea. Chiama un suo Collega chiedendogli di accompagnarlo e incaricandolo di esagerare su tutto quello che dice. Giunto al cospetto della famiglia della fidanzata, il Carabiniere inizia ad esporre..“Per quanto riguarda i soldi non vi dovete preoccupare, il mio stipendio è buono e poi ho alcuni risparmi in banca“. Il Collega subito calca la mano.. “Si certo, nella sua modestia li chiama risparmi ma di questo passo sarà presto milionario“. Il Carabiniere continua dicendo.. “E poi per vostra figlia non dovete avere alcun timore, sono molto rispettoso e galante!“. Il Collega subito a supporto.. “Si certo, nella sua modestia dice di essere rispettoso e galante ma nella realtà è un vero cavaliere!”. Il pretendente sposo continua nella sua esposizione.. “Tra l’altro la salute non mi manca, sono sanissimo, a parte forse un po’ di tosse quando prendo freddo!”. Il Collega sempre vigile e attento aggiunge.. “Si certo un po’ di tosse, ha la peggiore tubercolosi che abbia mai visto e continuando così presto passerà a miglior vita!” Accipicchia che bell'aiuto, ahahahahahahhhh Un saluto affettuoso all'Arma dei Carabinieri.. "Usi Obbedir Tacendo e Tacendo Morir" |
Post n°8852 pubblicato il 02 Marzo 2020 da nina.monamour
Non ho parole, spero che qualunque organismo internazionale contribuisca a bloccare tale ritorno al Medioevo. In Italia il matrimonio riparatore era "purtroppo" presente fino al rifiuto di Franca Viola intorno al 1967 (ve lo ricordate?!) “Sposa il tuo stupratore", chi è accusato di violenze sessuali potrà uscire di prigione, evitare la condanna e riparare, complice un bel matrimonio, maritando la propria vittima, a patto che la differenza d'età fra i due sposi sia minore di 10 anni. Benvenuti nella Turchia di Recep Tayyip Erdogan. Dove, a dispetto delle proteste di piazza e di quelle che stanno arrivando in Parlamento, il potere esecutivo si stropiccia delle critiche e procede in collisione diretta sull'opposizione e le donne. Se approvata, la norma potrebbe salvare dalle conseguenze penali gli autori di violenze sessuali contro le donne. Non è la prima volta che il partito chiamato Giustizia e Sviluppo ci prova. Ma dopo aver ritirato la bozza di legge nel 2016 per le proteste e l'indignazione dell'opinione pubblica, ora un Erdogan che si sente più forte dopo aver schiacciato i curdi in Siria e fermato il generale ribelle Haftar in Libia non si pone limiti anche all'interno. I provvedimenti del governo turco stanno uccidendo giorno dopo giorno lo stato di diritto e la democrazia, in uno dei Paesi che fino a pochi anni fa era tra i più avanzati della zona eurasiatica. È stato dichiarato lo stato di emergenza per 3 mesi e sospesa la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, aleggia lo spettro della pena di morte. A rischio c’è la civiltà, il processo di islamizzazione sta permeando ogni sistema della società turca. Non c’è più spazio per la laicità, Erdogan sta eliminando qualsiasi forma di dissenso. Ecco perché la Turchia non è un Paese per donne. |
Post n°8851 pubblicato il 01 Marzo 2020 da nina.monamour
Questo orango tende la sua mano (fatico a definirla zampa) a una guardia forestale del Borneo per aiutarla a uscire dal fiume fangoso in cui era entrata per rimuovere dei serpenti velenosi. L'orango è accorso, temendo che l'uomo fosse in pericolo. Il fotografo,un certo Anil Prabhakar, ha catturato la scena, raccontando anche che la guardia non ha accolto l'aiuto temendo la reazione dell'animale selvaggio. Una foto che lascia pensare, che descrive la grande civiltà degli orango che tendono una mano (immeritata) alla razza che ha devastato il loro habitat e minato per sempre la loro sopravvivenza. Per l'orango ogni singola vita prescinde dalle responsabilità della sua specie. Se avessi dovuto aggiungere una disdascalia allo scatto di Prabhakar, avrei scritto questo. Concludo che gli animali sono di gran lunga migliori della razza umana, per questo l’umano li distrugge perchè non sopporta una superiorità umana che non riesce a spiegare, e noi Sapiens stiamo distruggendo le loro foreste (Orangutan vuol dire proprio uomo delle foreste) per coltivare gli alberi che produrranno carta per stampare volantini che nessuno mai leggerà e un olio che ci servirà per produrre creme alla nocciola e dolciumi per di piu di bassa qualità. Su questi drammatici temi ecologici, mi trovo spesso a riflettere e la mia riflessione, alla fine è quasi sempre la stessa, spero che la razza umana si estingua al più presto, in modo che il mondo possa continuare, costruendo sui ruderi lasciati dagli umani, una vita normale!
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