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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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L'Unione Europea riconosce le famiglie omosessuali

Post n°5401 pubblicato il 12 Giugno 2015 da lo_snorki
 

Unione Europea riconosce le famiglie omosessuali

Dopo il recente ‘sì’ del popolo irlandese ai matrimoni gay, il difficile cammino dei diritti civili in tema di omosessualità ha raggiunto un altro importante traguardo. Questa volta il placet arriva dalle Istituzioni europee: il Parlamento Ue ha infatti approvato a larga maggioranza un rapporto sull’uguaglianza di genere in Europa. È la prima volta che l’argomento ‘famiglia gay’ viene trattato in modo così esplicito. La benedizione da parte di Strasburgo arriva a pochi giorni dalla celebrazione in una Chiesa valdese romana di un matrimonio tra due uomini.

Sul fronte europeo, oggi il Parlamento Ue “prende atto dell’evolversi della definizione di famiglia – si legge nel testo approvato – il Parlamento raccomanda che le norme in quell’ambito (compresi i risvolti in ambito lavorativo come i congedi) tengano in considerazione fenomeni come le famiglie monoparentali e l’omogenitorialità”. Non è la prima volta che Strasburgo si esprime in tal senso sul tema: già lo scorso marzo l’Europarlamento aveva infatti votato a favore del riconoscimento delle unioni civili e del matrimonio tra persone dello stesso sesso “considerandolo come un diritto umano”.

Insomma, tre mesi mesi dopo il voto compatto per il riconoscimento delle unioni civili e del matrimonio tra persone dello stesso sesso Strasburgo detta ancora una volta il passo, sollevando polveroni in quei paesi (Italia compresa) dove la famiglia resta quella tradizionale, le unioni civili (per ora) restano l'iniziativa del Sindaco di Roma e di nuclei monoparentali od omogenitoriali non se ne parla proprio. Certo, la risoluzione non è vincolante, tuttavia il documento, all’indomani del referendum irlandese, dà l’ennesima sferzata all’ondata rivoluzionaria del Terzo Millennio che, negli ultimi 15 anni ha visto 22 paesi riconoscere e legittimare l’amore tra due persone indipendentemente dal loro sesso.

Il voto di Strasburgo arriva nel giorno in cui, anche in Italia, si ha notizia di un piccolo grande passo che, se sta in bilico tra le definizioni del diritto, è sintomo che l’aria sta cambiando anche nello Stivale. La vicenda in questione riguarda un ragazzo italiano che nel 2011, in Argentina, ha sposato il suo compagno transessuale che, un anno dopo ha ottenuto il via libera per il cambio di sesso e di nome da maschile a femminile. Non è un matrimonio tra omosessuali, hanno spiegato i giudici e va trascritto nel registro dello stato civile. La storia richiama alla memoria quella che affrontò la Cassazione lo scorso aprile quando confermò la validità del matrimonio anche nel caso in cui uno dei due coniugi cambi sesso. Insomma, in attesa che il Parlamento legiferi in merito, la giustizia degli uomini prova a stare al passo con i tempi.

Un sondaggio Piepoli per il quotidiano La Stampa ha descritto un Italia che, se fosse chiamata a esprimersi sulle unioni gay con un referendum (che vorrebbe il 57% degli interpellati), direbbe “sì” alle unioni civili (67%) tra persone dello stesso sesso, “ni” ai matrimoni gay (51%) e “no” alle adozioni (contrario il 73%). Insomma, un riformismo moderato che rispecchia i dettami del testo base adottato in commissione giustizia del Senato che non parla di nozze ma prevede unioni civili per persone dello stesso sesso, con gli stessi diritti e doveri delle coppie etero sposate.

Una legge che, l’indomani del referendum irlandese, il premier Matteo Renzi ha ribadito di voler approvare al più presto per restare al passo con gli altri paesi europei: "Nel mio partito su questo tema - confida in privato - c'è chi vorrebbe di più. Ma le unioni civili non sono più rinviabili". Altrimenti, la mancanza di una legge in materia isolerà sempre di più la nostra Penisola dal continente che, come ha esplicitato Strasburgo, “prende atto dell'evolversi della definizione di famiglia”.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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