Creato da scricciolo68lbr il 17/02/2007

Pensieri e parole...

Riflessioni, emozioni, musica, idee e sogni di un internauta alle prese con la vita... Porto con me sempre il mio quaderno degli appunti, mi fermo, scrivo, riprendo il cammino... verso la Luce

 

Messaggi del 13/03/2023

CUTRO… COSA È VERAMENTE ACCADUTO?

Post n°1497 pubblicato il 13 Marzo 2023 da scricciolo68lbr

Dunque... vediamo se ho capito:
- un barcone fatiscente, della lunghezza di circa 15 metri, viene messo in mare sulle coste turche, con oltre 150 persone a bordo;
-  considerando una larghezza della imbarcazione di circa 4 metri per una lunghezza come dicevo, di circa 15, gli occupanti avevano a disposizione circa 60 mq di spazio totale, per intenderci, uno spazio di circa 40 cmq per persona (6,35 cm per 6,35 cm);
- il barcone ha percorso circa 1100 miglia nautiche (circa 2.000 chilometri), nessun motore fuori bordo per piccole imbarcazioni ha una capacità tale da percorrere tante miglia senza un adeguato serbatoio;
- se il barcone avesse viaggiato a circa 30 nodi all'ora (circa 50 km/h), per coprire i 2.000 chilometri avrebbe dovuto stare in mare per 40 ore circa (con mare calmo);
- infine, il barcone attraversa le acque territoriali della Turchia, della Grecia, poi acque internazionali, per entrare infine nelle acque territoriali italiane, senza che nessuno lo abbia visto durante tutta la traversata compiuta, tra l'altro, con un mare forza 4!

Beati creduloni. La domanda sorge spontanea: come mai il barcone non è stato avvistato da nessuna unità delle capitanerie dei Paesi costieri che ha lambito?

Chi c'é (anche in Italia), dietro tutto questo traffico di esseri umani?

Un legno come quello dell'imbarcazione, in quello stato, come ha dimostrato il naufragio, non poteva tenere il mare nemmeno per un'ora, quindi, gli sfortunati ospiti a bordo saranno stati imbarcati su di una nave madre, magari battente bandiera anche italiana, chi può dirlo (quindi insospettabile), e lasciati alla deriva su quella barchetta in prossimità delle coste pugliesi. Come spessissimo è accaduto ed accade.

Questi novelli negrieri vanno fermati, ad ogni costo, e con essi vanno fermati anche gli scafisti e tutti coloro che (ONG comprese) lucrano con la storia del finto buonismo e della finta accoglienza.

Vorrei solo capire, come fa certa gente a dormire la notte, sapendo che in tragedie come queste, muoiono anche bambini, aventi la sola colpa di essere in balia di esseri scaltri e malvagi, esseri che abitato un mondo tutto proprio, malato... e che hanno un solo credo: denaro... denaro... denaro!

 
 
 

VIVERE LA VITA.

Post n°1496 pubblicato il 13 Marzo 2023 da scricciolo68lbr

Dobbiamo essere pronti a liberarci della vita che abbiamo programmato per poter avere la vita che ci aspetta.

Joseph Campbell

Avevo programmato quel viaggio in ogni dettaglio, dal momento che conoscevo bene quei luoghi, voli interni compresi: Lima, Buenos Aires, Cuzco.
Senza però accorgermene, probabilmente l'avevo caricato di troppe aspettative. Eccessino controllo? Il controllo si sa, può generare tensione e la tensione ci avvicina "richiamandolo", all'imprevisto...

Così ho dovuto affrontare diversi contrattempi. soltanto che secondo Problemi intestinali mi hanno fiaccato, facendomi perdere i primi giorni. Uno dei due voli interni con pochissimo preavviso è stato spostato dalla compagnia, mentre un altro l'ho perso a causa di un ritardo. In più, ho dovuto rinunciare ad andare su Machu Picchu per via di una manifestazione di agricoltori contro il governo, che aveva paralizzato tutti i trasporti locali e non solo... 

Tuttavia so che le esperienze complicate (a volte dolorose), sono i banchi di prova della nostra evoluzione. Per questo l'anima ci fa sperimentare tutte quelle situazioni "necessarie" per la nostra crescita. E così sarà fin quando non avremo imparato la lezione.

Ho imparato così ad aprirmi all'infinito mondo delle possibilità e a volte, a farmi da parte. Oggi a distanza di tempo da quello che successivamente ho soprannominato "il viaggio degli imprevisti", posso tranquillamente affermare che nonostante sia andato tutto secondo un'ordine perfettamente caotico di cose, si sia rivelata l'esperienza più "accrescitiva" di tutte. Ogni contrattempo mi ha portato al posto giusto e nel momento giusto. Ogni "perdita" mi ha guidata verso una nuova e inaspettata ricchezza...

Ci vuole molta, tantissima umiltà e una fiducia smisurata per accettare che qualcosa sia diverso da come ce lo immaginiamo o da come lo vorremmo. Vogliamo per forza aiutare qualcuno, per forza andare in quel posto, per forza cambiare lavoro, per forza trovare il compagno giusto... 

Ma il "per forza"... non è una formula magica. Riuscire ad "affidarsi" è l'atto di coraggio e di amore più grande che si possa compiere. Non è rinuncia, né vigliaccheria. Con questo non voglio demonizzare il fare in senso assoluto, perché quando una cosa va fatta si fa, punto e basta.

Ma bisogna rinunciare a volere a tutti i costi che le cose siano diverse da come in realtà si svolgono o da come appunto ce le immaginavamo...

Bisogna uscire dalla cerchia delle continue aspettative e rinunciare a quegli ideali che sposiamo senza neanche rendercene conto. L'ideale non esiste. È un archetipo mentale che ci limita (e spesso, ci fa soffrire). L'ideale è una grande illusione che ci portiamo dentro. Ci fa vivere in un costante stato di tensione. Perché siamo sempre pieni di idee da voler realizzare. Questo ci fa deviare. Ci allontana da noi stessi e dalla nostra autentica natura, ci allontana dal presente e dalla realtà delle cose che non riusciamo piu a vedere per come sono.

Sapersi immergere nella Realtà per come essa semplicemente è, ci rende liberi. Ci libera da aspettative e dalle illusioni. Ed è proprio allora che la magia della vita può manifestare pienamente sé stessa. Può stupire e stupirci. 

Se ci preoccupiamo di essere felici domani non ci accorgiamo che forse possiamo esserlo proprio ora!

 
 
 

I CRIMINI COMMESSI DALLA NATO!

Post n°1495 pubblicato il 13 Marzo 2023 da scricciolo68lbr

Le guerre illegali della NATO

Titolo originale:
Illegale Kriege. Wie die NATO-Länder die UNO sabotieren. Eine Chronik von Kuba bis Syrien
Collana:
Numero collana:
267
Pagine:
590
Codice ISBN:
9788893254786
Prezzo cartaceo:
€ 20
Codice ISBN ePub:
9791259673664
Prezzo eBook:
€ 10.99
Data pubblicazione:
25-11-2022
 Prefazione di Carlo Rovelli

Traduzione di Alessandro de Lachenal

«Un libro che tutti dovrebbero leggere».
Carlo Rovelli

Dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, con l’istituzione nel 1945 delle Nazioni Unite allo scopo di mantenere la pace, la guerra è stata bandita dalla politica internazionale. Uniche due eccezioni a tale divieto: il diritto all’autodifesa o un’azione bellica su mandato del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Tuttavia, la realtà è stata tragicamente ben diversa e la responsabilità è in massima parte dell’Occidente e del suo strapotere militare.
Come documenta con rigorosa chiarezza lo storico Daniele Ganser in questo libro, negli ultimi settant’anni sono stati i paesi della NATO – la più grande alleanza militare del mondo, guidata dagli Stati Uniti – ad aver avviato in molti casi guerre illegali per garantire e ampliare il predominio dell’impero americano, ignorando il divieto dell’uso della forza stabilito dall’ONU e riuscendo sempre a farla franca.
Ganser, attraverso l’analisi puntuale di tredici di questi conflitti – Iran, Guatemala, Egitto, Cuba, Vietnam, Nicaragua, Serbia, Afghanistan, Iraq, Libia, Ucraina, Yemen e Siria – e delle loro disastrose conseguenze per i popoli, evidenzia come la NATO abbia sistematicamente sabotato le regole delle Nazioni Unite, trasformandosi da alleanza locale con finalità difensive in un’alleanza aggressiva globale, fino a diventare un pericolo per la pace nel mondo.
«Se fosse lungimirante», scrive Carlo Rovelli nella prefazione, «l’Occidente, che è il mio mondo e a cui tengo, lavorerebbe – per il suo proprio bene – per la stabilità e la legalità internazionali, per un mondo multipolare dove gli interessi degli altri siano presi in considerazione e le soluzioni siano cercate nella politica e non nelle armi. Questo libro mostra in maniera inequivocabile che oggi non è così».
Rivelando le menzogne, le ipocrisie e i crimini delle guerre illegali della NATO, Ganser fornisce un contributo prezioso per costruire un futuro di pace.

«Un resoconto straordinario delle manipolazioni dell’opinione pubblica e delle violazioni del diritto internazionale da parte delle grandi potenze dell’Alleanza Atlantica».
«Le Monde Diplomatique»

«Daniele Ganser ci racconta nei dettagli un fatto semplice, ma importante per tutti noi: l’umanità ha fatto uno sforzo per fondare una legalità internazionale che riduca la catastrofe delle guerre, e chi maggiormente ha calpestato questa legalità internazionale è l’Occidente, dominato dagli Stati Uniti, che si è arrogato e si arroga oggi con la forza il diritto all’illegalità e all’impunità».


Carlo Rovelli

 
 
 

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dille piano...
tante volte rimangono
fanno male anche se dette per rabbia
si ricordano
In qualche modo restano.
Le parole, quante volte rimangono
le parole feriscono
le parole ti cambiano
le parole confortano.
Le parole fanno danni invisibili
sono note che aiutano
e che la notte confortano.
                                  i
 
 

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