Creato da massimofurio il 20/04/2012
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« PURPESCINNE | III sogno ricorrente » |
21.Novembre.1979 Genova Sampierdarena.
La madre di Mario, piangeva abbracciandomi ogni volta che mi vedeva, io ero vivo, suo figlio no. Solo il caso mi ha salvato la vita. Eravamo cresciuti insieme. Mentre riceveva dalle mani del Presidente della Repubblica S. Pertini la medaglia d'oro al valor civile, non pianse. A casa, tempo dopo, pronunciò a bassa voce una frase in dialetto Genovese, che mi è rimasta in testa:-una madre dà il figlio allo stato e lo stato dà in cambio un piccolo pezzo di metallo che brilla freddo e inutile, si sbottonò la camicia, alzo il reggiseno e pose la medaglia sul cuore. Ora, quando vado dai miei cari al cimitero e guardo Mario, un ragazzo, buono e generoso e penso alla semplice casualità farsesca della vita, che ogni tanto diventa tragedia. A Mario.
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Inviato da: massimofurio
il 28/06/2013 alle 08:04
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