Elton John e la presunta omosessualità di Gesù di Nazareth

Post n°209 pubblicato il 26 Febbraio 2010 da Terpetrus
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Mi accorgo che da un po’ di tempo mi trovo a parlare più spesso di omosessualità. Non è una cosa voluta, è come se l’ambiente circostante, i mass media e altro mi spingessero a trattare l’argomento più diffusamente.

Se gli altri non ne parlassero, se lasciassero stare le persone come me, io non mi sentirei portato a parlarne, e preferirei parlare di cose più interessanti e variegate.

Sull’omosessualità c’è poco da dire, in fin dei conti: è una caratteristica della personalità come un’altra, e tra l’altro molto semplice: si tratta del sentirsi invincibilmente attratti sessualmente ed emotivamente da persone dello stesso sesso, anziché dell’altro.

La scienza medica, psicologica e biologica ha dimostrato da tempo che non c’è nessun motivo per pensare che si tratti di una patologia, bensì di una variante assolutamente normale della sessualità umana e animale.

L'OMS, L'Organizzazione Mondiale della Sanità, ente dell'ONU, ha depennato da anni l'omosessualità dalla lista delle patologie mentali. Curare gli omosessuali della loro omosessualità è contrario alla scienza medica e ai diritti della persona, dunque.

Punto.

Ma tanta gente non lo sa per ignoranza e per spirito antiscientifico, e siccome tanti seguono certe superstizioni chiamate “tradizioni religiose e morali”, odiano e temono i gay, mascherando il loro odio e la loro paura dietro frasi sprezzanti e insulti che loro ritengono giustificati da ragionamenti balzani e parole senza senso.

Di fatto, non ci sarebbe molto da dire.

Però purtroppo non posso lasciare perdere. Non posso non reagire all’odio e alla paura con altrettanto disprezzo e denunciando l’ignoranza e la stupidità di chi nasconde anche a se stesso la propria paura accusando i gay di cose che non hanno commesso e che invece commettono loro, gli odiatori dei gay (che non mi piace chiamare “omofobi”, perché è un termine generico e troppo vago), dall’alto della loro grassa ignoranza e della loro paranoia che gli impedisce di accettare qualsiasi critica nei loro confronti.

Veniamo troppo spesso accusati di “volerci considerare la normalità, e di voler considerare anormali gli eterosessuali” (sic!), veniamo accusati di voler asservire il mondo eterosessuale alle nostre “depravazioni”, veniamo accusati di essere capaci solo di accusare e criticare gli eterosessuali di discriminazione, etc; etc;

Tutto perché c’è qualcuno di noi che osa alzare la voce (mentre tutti gli altri gay tacciono), c’è qualcuno di noi che osa chiedere parità di diritti (mentre tutti gli altri gay tacciono, per paura o menefreghismo), c’è qualcuno di noi  che partecipa al Gay Pride (mentre tutti gli altri gay se ne stanno a casetta propria, zitti e buoni), c’è qualcuno di noi che osa dire che l’omosessualità è una variante normale della sessualità umana e si sente “normale” (mentre tutti gli altri gay tacciono e si vergognano di ciò che sono, preferendo non dover combattere per dimostrare di essere persone come tutte le altre), c’è qualcuno di noi che osa dire che il tal’uno o tal’altro personaggio famoso o storico è o era omosessuale (mentre l’intera società è fieramente decisa a nascondere l’omosessualità di tutti e di ciascuno). E per tutta risposta, quando appunto qualcuno di noi dice qualcosa, arrivano orde di fanatici odiatori di gay che inveiscono dicendo che TUTTI i gay odiano TUTTI gli eterosessuali e pensano solo a trasformare il mondo in un frociaio…..

ORA, PER DIO, BASTA!

L’ultimo fatto che mi ha fatto inkazzare a morte sono state le reazioni all’intervista a Elton John, in cui il cantante ha dichiarato che Gesù era gay!

Prima di analizzare la scabrosa vicenda, faccio sapere al mio dotto pubblico che a me sinceramente non me ne frega niente se Gesù era gay o no. Sarà perché a me non me ne frega quasi niente di Gesù, lo ammetto.

Per me Gesù poteva essere ebreo, negro, frocio e comunista, oppure no, ma non me ne cale né tanto né poco.

E sinceramente penso che non gliene freghi niente o quasi neanche alla gente, di chi era Gesù. A voi ve ne frega tanto, di chi era Gesù? Vi domandate se è esistito veramente, o meno, ogni tanto? Vi domandate qual era il vero senso del suo messaggio? Vi domandate se veramente era Figlio di Dio e ha salvato l’umanità dal baratro del peccato? Pensate a lui nei vostri guai quotidiani? Pensate che vi ascolti e vi aiuti? Seguite i suoi insegnamenti nella vostra vita privata e nelle vostre scelte?

Forse qualcuno di voi lo fa…. Ma scommetto che per la stragrande maggioranza di voi, Gesù Cristo è solo un nome illustre come un altro.

Quando ho letto la notizia sul notiziario di Libero, il titolo e il testo naturalmente esageravano: “Elton John ha detto che Gesù era gay! Sarà un putiferio!”.

I soliti ignoranti! Certo, qui in Italia dire che Gesù era omosessuale suona come un’inusitata novità. In Inghilterra, sono sicuro di no.

A parte il fatto che l’Inghilterra è più scristianizzata dell’Italia, anche perché non c’ha il Vaticano tra i piedi, che Gesù fosse omosessuale non è un’ipotesi nuova.

Già il drammaturgo Marlowe, ai tempi di Shakespeare, aveva ipotizzato che fra Gesù e Giovanni Evangelista, “il discepolo che Gesù amava”, (come lui stesso si definisce nel Vangelo, forse per cercare di dimostrare la sua superiorità rispetto agli altri Apostoli), c’era una tresca amorosa.

In seguito, anche altri hanno sposato questa ipotesi, e anni fa ricordo che  un regista danese voleva fare appunto un film sulla presunta omosessualità di Gesù…. Naturalmente gli è stato impedito di farlo, perché i cristiani si sono rivoltati e hanno fatto in modo di bloccarlo.

Se si sono fatte tante storie per L’Ultima Tentazione di Cristo, figuriamoci per un film del genere….

Cosa ne penso della questione? Beh, come ho detto, non m’importa se qualcuno considera Gesù un gay o meno, perché non me ne frega niente di lui, se non come personaggio storico-religioso…. Quindi se qualcuno vuol farci un film presentandolo come omosessuale… kazzi suoi, no?

Ma capisco anche che la gente è ancora così condizionata da superstizioni ed emotività varie, da non potere ancora vivere e pensare secondo compiuti canoni di libertà, giustizia e ragione come si sperava di poter fare durante l’Illuminismo…. Quindi anche io mi adeguo a questo mondo ambiguo, a metà strada fra ipertecnologizzazione e sopravvivenza di bieche superstizioni magico-religiose.

Io, per certo, non vorrò mai dire che “Gesù era gay”, per il solo fatto che non vado a cercare rogne inutili. Il mondo è ancora spaventosamente condizionato dal suo passato, e la civiltà scientifica è troppo giovane per aver modificato radicalmente la mentalità della gente. Oh, magari tra due o tre secoli potremo avere un'umanità nuova che pensa razionalmente e non superstiziosamente.... ma fino ad allora, ciccia cicciosa!

Ma torniamo a bomba…..

Di fatto, si deve ammettere che Gesù non ha fatto niente per stornare i sospetti…..  qualcuno ha cercato di dimostrare che avesse una relazione con Maria Maddalena, per cercare di farlo passare per un vero maschio, o addirittura che l’avesse sposata e avesse avuto dei figli da lei, ma… non sia mai! La Chiesa Cattolica si è molto inalberata all’idea. Tant'è vero che è dominata solo da maschi celibi che sono normalmente chiacchierati anche loro.... o coinvolti in scandali giudiziari di portata internazionale! Gesù doveva rimanere celibe e non avere mai toccato una donna in vita sua, se non per miracolarla.

E allora, scusate…. Come si può escludere che non toccasse qualcos’altro?

Non sto dicendo che “sicuramente Gesù era gay”, ma non si nota che in questa situazione è difficile stornare il sospetto?

Normalmente, quando un uomo resta celibe e non si sposa, e non lo si vede mai con una donna, è giocoforza malignare sul suo vero orientamento sessuale. Non è forse vero?

E poi, scusate, ci sono anche diversi indizi sospetti…. Quegli Apostoli, tutti uomini, tutti quanti sempre assieme, senza donne…. Si sa bene cosa succede negli ambienti che sono solamente maschili, come quelli delle prigioni, o delle navi, o dei monasteri….. è un luogo comune, ormai, rappresentare queste categorie di uomini sempre impegnati a fare l’amore tra di loro.

E non solo quella faccenda di Giovanni che continuava a ripetere che “Gesù lo amava”, come se non intendesse “Gesù mi voleva bene” perché si suppone che volesse bene anche agli altri Apostoli e a Maria, e Marta, e alla Maddalena…. No? Cosa diavolo voleva dire, quello?  Non si accorgeva che stava sputtanando un pochettino il suo Maestro?

No, non solo quello, ma anche quell’episodio di Gesù di fronte alla tomba di Lazzaro…. Diamine, si mette a piangere come una femminuccia! E tutti gli altri che, vedendolo frignare, dicono: “vedi come lo amava!”

Praticamente una scena da vedova inconsolabile! E tutti che sembravano aver mangiato la foglia...

E poi, come mai ha risuscitato proprio lui, Lazzaro?  Perché allora poi non ha risuscitato qualcun altro, che so, una donna?

A quel tempo la gente moriva molto facilmente, chissà quanti morti c’erano da risuscitare!

Qualcuno dirà: “ha risuscitato solo lui, per dare un segno della promessa della resurrezione dei morti…”

Già, sì, lo capisco…. Ma chissà perché ha scelto proprio il suo caro amico, e dopo che è morto piangeva disperato come un vitello sgozzato! Chissà come mai…..

Eeeeh, scusate, gente… come ho detto, io non voglio dire che Gesù era gay, e non me ne importa molto perché sono fatti della sua vita privata e sinceramente anche di una persona che è vissuta duemila anni fa, in un altro paese…. è un po’ tardi per fare del pettegolezzo, in effetti.

Ma dovete ammettere che, se qualcuno si dice convinto che Gesù fosse gay, non dovete scandalizzarvi e stracciarvi le vesti, non ne avete il diritto.

Quando non si sa bene di che orientamento sessuale sia una persona, ognuno è libero di ipotizzare quello che vuole. Dove non ci sono certezze, c’è la libertà di pensiero.

Quindi, i commenti che ho letto all’articolo su Elton John che dice che Gesù era gay, fanno solo schifo!

Si tratta di una sequela immonda e rivoltante di insulti contro i gay, non solo contro Elton John, accusati di voler “rovesciare i valori e il mondo” e altre puttanate del genere, dello stesso tono usato da chi ha scritto i Protocolli di Sion per infangare gli ebrei.

Gente che si indignava all’idea, non perché volesse bene a Gesù e ritenesse che si infangava la sua castità e spiritualità, bensì gente che non gli andava l’idea che un personaggio illustre fosse gay.

Quel tipo di gente che se gli dici che personaggi come Leonardo, Michelangelo, Giulio Cesare, Riccardo Cuordileone, Socrate, Platone, Lorca, Verlaine, Rimbaud, Gogol e tanti altri grandi personaggi della storia, della cultura e dell’arte erano omosessuali o avevano avuto relazioni omosessuali nel corso della loro vita, ti guardano storto, perché non è possibile che un grande uomo fosse frocio.

Che magari ti dice che lo affermi solo per giustificare le tue sozze tendenze, cercando di dimostrare che un lercio frocio può non solo essere un’onesta persona come tutte le altre, ma addirittura una persona di talento e capacità, se non addirittura una persona che ha segnato la storia.

Che magari ti fa capire che non è disposta in alcun modo ad accettare che tu ti consideri una persona “normale” e che tu possa essere alla sua pari.

Che posso dire allora: vaffanculo a tutti quelli che si scandalizzano ipocritamente tanto, perché qualcuno dice che Gesù era gay!

E senza essere dei veri cristiani, poi… ma solo dei semplici anti-gay.

Oh, a proposito: ricordatevi di dare SEMPRE la precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali, perché è a quello che servono. S-E-M-P-R-E!

 

 
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La proibizione dei minareti in Svizzera: simboli di potenza sessuale?

Post n°208 pubblicato il 21 Febbraio 2010 da Terpetrus
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Per questo post, ho pensato bene di usare una foto del mio amico italo-celto-americano che vive in Svizzera, in una posa di estrema potenza virile ursina.... un'immagine adatta all'argomento.

Ero abituato a vedere il nostro paese come un paese razzista, sessista, clericale, retrogrado, xenofobo, ostile alla cultura e alla conoscenza degli altri paesi, provinciale, ignorante, gretto e chi più ne ha più ne metta.

Sono italiano anche io, non c’è niente da fare, e si sa che noi italiani sputiamo nel piatto in cui mangiamo e crediamo di doverci vergognare di essere italiani.

Poco importa che le statistiche ci dicano che all’estero hanno nei nostri confronti un atteggiamento del tutto opposto a quello che abbiamo noi nei nostri confronti, e che in realtà l’Italia e gli italiani siano stimati nel mondo come pochi altri.

Agli occhi del mondo l’Italia è davvero il Bel Paese, un luogo pieno di bellezza, cultura e storia, un luogo affascinante da visitare e meraviglioso dove viverci.

E gli italiani sono sempre i più belli, i più bravi a fare cose belle, i più bravi a cucinare, a vestirsi, a cantare, quelli che hanno una lingua bellissima da parlare, quelli che hanno avuto molti dei più grandi uomini della storia, quelli che hanno diffuso la civiltà e il sapere nel mondo, etc; etc;

Però, anche se sappiamo questo, o forse proprio perché lo sappiamo, siamo sempre così severi con noi stessi, forse perché ci scoccia terribilmente il fatto di non essere assolutamente perfetti come vorremmo essere.

Senza renderci conto che, a parte poce eccezioni, al resto del mondo non gliene frega niente di essere perfetti.

Perché non lo ritengono importante, come per esempio credo che sia per i popoli musulmani, che credono che sia volontà di Dio che le cose rimangano imperfette, insciallah, dicono sempre: “se Dio vuole”. Come se tutto dipendesse solo dalla Sua volontà e mai dalla volontà dell’uomo, dato che essi non credono nel libero arbitrio.

Oppure perché credono già di essere perfetti o quasi, come sembra che succeda a inglesi, americani e cinesi, i quali infatti non stanno simpatici a nessuno o quasi.

Quindi noi italiani pensiamo di essere delle merde fino a quando non scopriamo che altri popoli, che noi consideravamo “civili” riescono ad essere delle merde molto più di noi, e molto meglio!

Gli svizzeri, per esempio, ci hanno dimostrato di recente di essere molto peggio di noi, non solo in quanto a grettezza, spirito antilibertario e xenofobia irrazionale, ma anche in quanto a stupidità e ottusità.

Oh, intendiamoci: la Svizzera aveva buoni motivi per non stare simpatica già prima a molti.

Lo dimostrano tante cose: per esempio la stupida e antilibertaria legge che proibisce di tirare la corda del cesso dopo una certa ora della sera, nella convinzione di “proteggere” il sonno dei condomini (come se non si potesse dormire benissimo lo stesso anche se ti  passano i camion in strada) con il risultato di creare situazioni umanamente insostenibili per una persona o addirittura una famiglia che abbiano un minimo di senso dell’igiene e della pulizia. Cosa si dovrebbe fare, per gli svizzeri? Tirare dolcemente secchiate nella tazza del water, dopo che il bambino piccolo ha avuto la diarrea notturna?

Ci sarebbe proprio da dire agli svizzeri: ma andate a cagare, così imparate a proibire alla gente di fare cose che dovrebbero essere diritti inalienabili dell’individuo!

E che dire dell’obbligo di fare il servizio militare per due mesi ogni anno, anziché una sola volta nella vita (come se la Svizzera dovesse difendersi da tanti nemici, poi….. ), costringendo padri di famiglia ad abbandonare casa, lavoro, impegni, problemi personali e familiari per spendere inutilmente due mesi della  propria vita? Ma è una roba da regime dittatoriale, altro che balle!

E che dire dei negozi, che spero non esistano più, che esponevano all’entrata cartelli con su scritto: “è proibito l’ingresso agli italiani”?

E poi noi ci lamentiamo dei nostri leghisti, ma non è che in altri paesi siano messi meglio….

E infatti forse avrete sentito la storia della proibizione da parte della Svizzera ai musulmani di costruire minareti sul suo territorio. Le moschee sì, le possono fare, magari ricavandole da vecchi magazzini od officine abbandonate, ma i minareti no, non si può! Perché? Eh, va a saperlo….. come si fa ad entrare nella mente di un ebete? Difficile farlo.

Siccome una cosa del genere non poteva passare sotto silenzio nemmeno in un paese provinciale come il nostro, la trasmissione Mediterraneo su Rai 3, in onda ogni sabato alle 13.30, ha pensato bene di parlarne, anche se a dire il vero la Svizzera non è un paese esattamente mediterraneo, ma comunque appartiene all’area mediterranea almeno culturalmente, dato che confina con due grandi paesi mediterranei, cioè l’Italia e la Francia, e ha sul suo territorio ben 400.000 musulmani, una minoranza di una religione tipicamente mediterranea molto rilevante, per un paese così piccolo.

Mediterraneo ha intervistato un giovane uomo politico di cui purtroppo non ricordo il nome, ma che nell’arroganza dei modi e degli atteggiamenti,  e nell’assurdità di quello che diceva, mi ricordava un gran pezzo di leghista, solo ancora più antipatico dei nostri leghisti.

Di fronte alle argomentazioni di questo individuo, mi sono messo a ridere per la demenzialità e la stupidità assolute delle sue argomentazioni, se davvero si potevano ancora chiamare tali.

Sosteneva che i minareti non dovevano essere costruiti per difendere la laicità dello Stato e la proteggere la Svizzera dal fanatismo religioso.

Perché? Perché le moschee sì, ma i minareti no? Sarebbe stato più coerente allora proibire anche le moschee, no?

La giustificazione che si erano inventati questi qua, era che “il minareto è un simbolo di potenza”, un modo per dichiarare “la Svizzera è nostra”!

Sì, avete capito bene! Se i musulmani avessero dotato le loro moschee di questi minareti, così alti, così dritti, cilindrici…. Appuntiti…. Magari con una punta dai fianchi arrotondati, tipo bizantino… avete presente? Cosa vi fa pensare una forma del genere.. . ehm…. Dicevo, questo qui dice che sono dei simboli di potenza….capite l’antifona?

Insomma, questi svizzeri, di fronte a questi minareti si sarebbero turbati, si sarebbero tutti sentiti, come dire… inculati.

Siccome i popoli musulmani in Europa hanno la fama di essere trombatori dal grande uccello, che rombano ambo i sessi a piacimento e senza preoccuparsi di sottili distinzioni sessuali, penso che forse sto tizio svizzero e i suoi compagni di partito e di governo avessero un po’ timore delle doti amatorie degli immigrati musulmani, o forse piuttosto una sorta di invidia per chi ha più potenza sessuale di loro.

Poi,  per il resto, questo qui ha detto le solite cose: che i musulmani sono tutti una minaccia per la  democrazia, che protestando contro questa legge finiscono per dimostrare di non capire “le regole democratiche”, dove per “democrazia” sembra che si intenda la prevalenza delle maggioranze, e non il diritto di tutti e di ciascuno, maggioranza, minoranza e singolo individuo, di vedere garantiti i suoi diritti in un’ottica di pari opportunità.

Solite scemenze di quei razzisti che, negandoti i tuoi diritti, ti dicono: “non sono io che sono razzista, sei tu che sei negro!”.

Una storia di grettezza, negazione della libertà religiosa e della parità dei cittadini, dunque.

Sarà che gli svizzeri sono rimasti troppo tempo isolati fra le loro montagne, e hanno creduto che essere moderni significava solo avere l’orologio più perfezionato, o la cioccolata più buona… va a sapere.

Ma mi è rimasto impresso questo demenziale discorso dei minareti come simbolo di potenza…. Come se quell’uomo politico, e forse anche gli altri rappresentanti del governo svizzero, fossero colpiti dall’invidia per chi ce l’ha più grosso e più duro di loro…. Che sia un’argomentazione che vale anche per i nostri leghisti, dato che fino a qualche tempo fa, prima che Bossi si riducesse a una mezza larva umana, non faceva altro che dire che i leghisti “ce l’hanno duro”?

E per finire: io non amo la religione musulmana, anzi sarei contento il giorno in cui sparirà dalla storia umana, ma penso che non serve a niente reprimerla, né imporle le proibizioni che i paesi musulmani impongono alle altre religioni sui loro territori.

Comportarsi come loro, non solo significa dimostrare di non essere migliori di loro, ma significa anche non saper loro mostrare che esistono modelli migliori del loro.

Possono scambiare la giustizia e la bontà per debolezza? Sì, è vero.

Ma non crediate che scambieranno l’ingiustizia per forza. I musulmani vanno combattuti solo quando imbracciano il fucile in nome di Allah, non quando costruiscono il minareto….

La paranoia è la peggiore consigliera. Dovremmo averlo imparato già con quello che è successo con gli ebrei, vediamo di non ripeterlo con i musulmani, grazie.
E ricordatevi sempre che i pedoni hanno SEMPRE la precedenza sulle strisce pedonali. Sarebbe una bella conquista civile se i guidatori italiani imparassero a fermarsi non appena vedono un pedone che aspetta di poter passare di fronte alle strisce pedonali... invece non si ferma mai nessuno... BASTARDI!

 

 
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Sottili (ma neanche tanto) forme di sessismo maschilista da parte di donne...

Post n°207 pubblicato il 20 Febbraio 2010 da Terpetrus
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Ho già detto diverse volte che il sessismo mi fa alquanto incazzare, come il razzismo, di qualsiasi tipo esso sia.

 

Una donna sessista mi fa incazzare quasi quanto quello di un uomo, anche se certamente il sessismo di un uomo sarà sempre più dannoso del sessismo di una donna.

Ma le donne sessiste si dividono in due schieramenti, assai diversi: le sessiste che disprezzano gli uomini, e le sessiste che disprezzano le donne, magari facendo finta di disprezzare gli uomini.

Penso che poi il secondo schieramente sia anche peggiore del primo, perché lo supera in stupidità.

Il sessismo è stupido in ogni caso, ma ci sono forme di sessismo che sono più stupide di altre.

Recentemente, e per pura coincidenza, mi è capitato di ascoltare e leggere i discorsi di due attrici, le quali direi che facevano finta di appartenere al primo schieramento, quando di fatto appartenevano al secondo. Fingevano di considerare gli uomini esseri che valgono poco, quando di fatto sputavano addosso alle donne.

Voi direte: embé? Due attrici?  Ma si sa benissimo che attori, poeti, scrittori, artisti e personaggi dello spettacolo, quando si tratta di parlare di cose serie come politica, religione, morale, filosofia e cultura, sparano enormi kazzate spesso e volentieri.

Basta vedere quella stupida trasmissione a puntate in cui simili genìe si arrabattano e litigano per stabilire nientepopodimenochè quale sarebbe l’italiano più grande di tutti i tempi!

Non è la dimostrazione di questo assioma?

Sì, è vero. Però a volte le kazzate sparate da personaggi dello spettacolo possono essere utili a capire i meccanismi della kazzata. La kazzatologia è una materia di studio seria. Capire come l’idiozia domina il mondo, come le idee devianti si spargono e prosperano, non è una kazzata. È una cosa importante.

Così vi parlo dei discorsi di queste due attrici sessiste.

Una era ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa (che non si preoccupa più di fare le previsioni del tempo, quindi potrebbe anche fare il favore di cambiare titolo, per amore della coerenza). Un’attrice di teatro di cui non ricordo il nome, che ha fatto la doppiatrice in una antica soap-opera che ora è giunta al termine dopo credo settant’anni di attività. Non mi ricordo il nome della soap-opera, perché non le ho mai guardate.

Questa qui, nella fiumana di logorrea che la caratterizzava, afferma a un certo punto che la superiorità delle donne nei confronti degli uomini sta essenzialmente nella loro capacità di partorire…. Facoltà che a detta di certi psicologi forse spinti dai sensi di colpa nei confronti delle teorie sessiste di Freud (per esempio, quella kazzata della cosiddetta “invidia del pene”, che doveva inevitabilmente portare alla formulazione, per par condicio, della “invidia della figa generatrice”), caratterizzerebbe noi maschietti, invidiosi del fatto che le donne possono rimanere incinte e generare la vita, mentre noi possiamo solo spruzzare sperma ai quattro venti senza molti risultati, a parte quando lo facciamo nel Supremo Grembo della Vita e secondo le giuste modalità.

L’idea è piaciuta evidentemente a certe donne, ma solo ad alcune per fortuna.

A parte il fatto che io non ho mai capito perché una donna dovrebbe provare “invidia per il pene”, se non forse per il fatto che noi maschietti possiamo pisciare in piedi, e le donne invece no.

Ma poi non ho mai capito perché gli uomini dovrebbero provare invidia per le donne quando diventano incinte, e rammaricarsi che non possono provare il particolare gusto di, in ordine di apparizione:

1)      rimanere incinte per l’errore di una notte con un uomo che non era loro marito, con tutte le conseguenze del caso.

2)      Subire le nausee mattutine, con tutti i fastidi del caso.

3)      Dover andare in giro con quel peso dentro la pancia in continuazione, e che cresce ogni giorno di più.

4)      Dover subire i calci del neonato nella pancia… mi ricordo ancora quella volta che mia zia J. una voltà urlò di dolore per il calcio che gli aveva dato mio cugino N. gli aveva sferrato improvvisamente, ormai prossimo a voler uscire….

5)      Dover subire le doglie del parto.

6)      Rischiare di morire di parto.

7)      Subire la depressione post partum.

8)      Dover allattare al seno

Mah… io sinceramente mi sono sempre detto: fortuna che sono nato maschio!

E sinceramente quindi, sentendo quell’attrice che diceva che le donne sarebbero superiori per il solo e semplice fatto di riuscire a fare quello che è capace di fare ogni gatta di strada, mi sono cascate le braccia e mi sono detto. “Oh no… ma c’è ancora chi dice queste stronzate! Ma che maschilista sta donna!”.

Sì, perché penso che non ci sia niente di più maschilista che dire che le donne sono superiori solo per il fatto di poter rimanere incinte.

Avrei capito se sta povera mentecatta avesse detto, che so, che le donne sono superiori per il loro senso pratico e sanno sbrogliarsela meglio nei problemi della vita moderna, perché hanno più spirito di osservazione e notano di più i particolari, perché sono più reattive e meno pigre…. No, niente di così convincente….

Le donne, sarebbero “superiori” per la loro capacità di sfornare i figli e tirarli su! Proprio quello che qualsiasi maschilista vuole sentir dire!

Perché se fosse vero questo, allora tutti i maschilisti, anzi tutti gli uomini un poco più furbi di un idiota integrali e poco meno onesti di un qualsiasi impiegato di banca, potrebbe dire: “ok, tesori… siete superiori, non c’è alcun dubbio! Quindi tenetevi la vostra superiorità e vedete di praticarla nel modo migliore: cioè standovene a casa a sfornare figli e tirarli su! Noi andiamo a divertirci, magari con qualche altra piacevole compagnia di ordine superiore…. Sapete, che volete farci, siamo degli esseri inferiori, che sono particolarmente felici di essere tali….(au revoir, cretine!).

Ok, passiamo oltre. Questa l’ho già stroncata a sufficienza.

La seconda attrice in vena di stronzate è una certa Sabrina Impacciatore, giovane e con una faccia che non mi piace per niente. Anche se sono gay, a me piacciono le belle donne, e spesso anche quelle che non sono belle. Ma questa qua mi sembrava avesse troppo la faccia da bambolotta, per piacermi….

Ho letto una sua intervista qui sul notiziario di Libero.

La intervistano riguardo Muccino, con cui ha lavorato, e coglie il pretesto della presunta misoginia di Muccino per sparare un po’ di misoandria, in forma molto vaga e confusa, però.

Afferma che: “Non c’è niente da fare, noi donne col fatto che abbiamo questo orologio biologico più veloce, siamo più progettuali, lungimiranti, possediamo una chiaroveggenza che manca agli uomini. Loro ci mettono una decina d’anni in più. E quando ci raggiungono, stiamo già andando da un’altra parte! Purtroppo è difficile incontrarsi in uno stesso punto…”

Dunque gli uomini “sono sempre indietro di dieci anni rispetto alle donne”, anche se poi non si preoccupa di spiegare cosa intende. Significa che sono tardi? Significa che sono retrogradi? Significa che rimangono troppo legati al passato e non sanno accettare i cambiamenti della vita? Boh…. Spiegare quello che si dice è irrilevante per questa qua… l’importante è far capire che considera gli uomini come inferiori, vittime di “un orologio biologico più lento”.

Provate ad immaginare come sarebbe suonata, da parte di un uomo, la frase: “le donne sono sempre indietro a noi uomini di dieci anni”.

La Sabrina Impacciatore si limita a lamentarsi che siccome noi uomini siamo “ritardati”, quando le raggiungiamo loro sono già da un’altra parte, per cui è per questo che uomini e donne non si capiscono…. Colpa degli uomini, dunque, perché noi siamo sempre in ritardo, mentre loro sono molto più dinamiche di noi… vabbé. Immaginiamo che possa essere vero, anche se a dire il vero nessuno ha mai dimostrato che essere veloci sia una virtù, se non in riferimento alle corse olimpioniche e alle catene di  montaggio, le quali entrambe non sono necessarie alla sopravvivenza della specie umana (e fra poco non lo sarà neanche il fatto di partorire):

Cosa ci dice poi la Impacciatore (che per fortuna è solo un’attrice, e non una sociologa o una psicologa)?

Ecco domanda e risposta indicative nell’intervista:

Domanda : La tua Livia di Baciami ancora è affetta, (tue stesse parole) dalla sindrome "Io ti salverò" verso gli uomini. Anche tu soffri di questa sorta di malattia masochista?
Risposta:
Credo che in ogni donna ci sia questa tendenza. È una deriva del nostro senso materno, un modo per sentirsi importanti, utili. In generale la mia aspirazione personale è quella di essere di supporto per un uomo. Sono portata all’accudimento, al prendermi cura del mio compagno, sostenendolo e aiutandolo a dare il meglio di sé. Ma non la chiamerei sindrome dell’infermierina o dell' "io ti salverò". Lo trovo riduttivo.

Scusa bellezza…. E questa la chiami andare più veloce degli uomini?

Anche tu vuoi essere l’ennesima moglie-madre che crede che il senso della sua vita sia stare dietro a un uomo-bambino, lamentandosi che rimane bambino, ma facendo di tutto perché resti bambino?

Vai anche tu nella lunga schiera di donne che, incapaci di pensare prima di tutto a se stesse, si sentono realizzate nel pensare a uomini che in realtà non hanno bisogno di loro, ma di qualcuno che li lasci nella loro grassa pigrizia in cui possono astenersi dall’imparare ad arrangiarsi?

Vuoi entrare nella schiera di donne che tengono pulite le case degli uomini, stirano i loro vestiti, cucinano i loro pasti, con la scusa che loro non impareranno mai a farlo perché sono imbranati, stupidi, lenti, cretini e bastardi…. E a voi vi piace che siano così, in fondo?

Oh beh, ragazze….

Fintanto che la superiorità femminile voi la concepite in questo modo, la superiorità maschile può dormire sonni tranquilli! 

 

 
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I miracoli di Lourdes e i prodigi della Sfiga

Post n°206 pubblicato il 14 Febbraio 2010 da Terpetrus
Foto di Terpetrus

Avverto subito che questo è un messaggio demenziale, in cui dico cose da delirio…..

Oggi ho letto sull’ineffabile Sette, supplemento del Corriere della Sera, un articolo sul film Lourdes, che sta per uscire nelle sale italiane, se non è già uscito in questi giorni.

Penso che andrò a vederlo, e penso che avrà un sufficiente grado di ironia per trattare la questione senza che i soliti fanatici insorgano urlando alla persecuzione religiosa solo perché la regista manifesta una certa incredulità (si sa che per tanti cattolici, è una persecuzione contro i cattolici il solo fatto di non essere cattolici ed esprimere idee che non sono cattoliche, tipo affermare pubblicamente di non credere ai miracoli).

L’articolo mi ha fatto ricordare che l’uomo con cui ho avuto una relazione con un “miracolato” di Lourdes per quattro anni (un record nella durata media delle relazioni fra uomini, che se arrivano a tre anni, è già tanto, anche se ammetto che ci sono coppie gay che durano anche vent’anni).

Lucio è stato un pessimo compagno, per tanti versi, anche se in cucina era bravissimo. Forse l’unico lato positivo che avesse, oltre al notevole scuro corpo da lottatore che possedeva. Molti me lo invidiavano, anche se io sinceramente non posso dire di essere stato felice con lui, se non agli inizi, e saltuariamente.

Era egoista, arrogante, egocentrico, supponente, ottuso, autoritario e antisociale. Poco attento ai bisogni e alla felicità degli altri, me compreso, viveva in un mondo tutto incentrato su se stesso, e aveva un sacco di idee balorde in testa.

Era interessato all’idea della vita oltre la morte, ma solo per attaccamento alla sua propria identità, che non ammetteva potesse essere persa nel nulla. Di fatto, gli era estranea qualsiasi vera problematica spirituale o morale. Era la persona più vuota che abbia mai conosciuto. Ma ne ero innamorato perso, non so neanche io perché. Dava l’impressione di una persona dolce e bisognosa di affetto, indubbiamente.

Perché fosse così, non lo so. Attribuisco la cosa però a quello che gli era successo da bambino.

A quattro anni gli era venuta una grave forma di nefrite, e aveva dovuto passare i due anni successivi ricoverato in ospedale.

Penso che siano stati quei due anni lontano dai suoi genitori, che lo vedevano solo quando venivano in ospedale a trovarlo, che l’hanno reso insensibile agli altri. Normalmente, le personalità narcisistiche si sviluppano perché nell’infanzia hanno subito l’indifferenza e l’abbandono dei familiari e di tutti quanti.

Fatto sta che dopo due anni di inutili cure, i medici hanno detto ai genitori che non c’era niente da fare, e che l’unica speranza era portarlo a Lourdes, dove forse la Madonna l’avrebbe miracolato.

Cosa che è avvenuta.

È guarito ed è divenuto un pezzo d’uomo che faceva girare la testa a molti gay Cacciatori di Orsi come me. Ma è diventato anche un grandissimo stronzo, e certamente quello era cattolico come io sono musulmano.

Comunque lui si sentiva un miracolato anche dopo: un giorno mi ha raccontato che aveva acceso un cero a Sant’Antonio nella sua Basilica a Padova, pratica molto comune fra i cattolici e i pellegrini che vengono da tutto il mondo.

Qualche giorno dopo si era trovato in mezzo a una grandinata sulla strada fra Vicenza e Padova, e tutte le macchine erano state rovinate dalla grandine, fuorché  la sua, che si era trovata come in una sorta di “nicchia” dove non grandinava…. Naturalmente non ho avuto modo di verificare, ma posso anche credere che sia vero.

Io invece, che sono stato consacrato alla Madonna, che sono pieno di tormenti spirituali… niente. Mai stato miracolato in vita mia, e anzi mi ritengo un perseguitato dalla sfiga.

Non so se devo credere ai miracoli di Lourdes, o alle apparizioni mariane. I  miracoli esistevano anche prima della Madonna.

Nella mia città c’era un santuario alla Dea Madre dei Veneti, Reithia, affine presumibilmente all’Artemide greca, detta anche Reithia Sainatei, cioè “la Sanante”, perché veniva invocata dai malati, i quali, una volta guariti, le dedicavano i loro ex voto nel suo santuario. Alcuni di quegli ex voto in bronzo sono visibili nel locale Museo Atestino.

Il culto della Grande Dea Madre mi ha sempre affascinato e come ho già detto, per me Dio è meglio considerarlo Madre e non Padre.

La mia fede panteistica mi spinge a credere in una Madre del Mondo, grembo universale che avvolge tutte le cose amorosamente, piuttosto che in un Padre lontano dal mondo, in un’altra dimensione, distaccato, ieratico e giudicatore spietato di tutto e di tutti.

Perciò se per Madonna intendiamo tale Madre del Mondo, a me va bene. Ci credo anche io, va.

La Madonna della Grotta di Lourdes è affine a tutte le altre Grandi Madri mediterranee come Iside, Cibele, Demetra, Persefone, Mari, Vesta, Eurinome, Gaia, Nut, Neith, Astarte e via dicendo.

Però ha guarito quello stronzo di Lucio, e l’ha guarito prima che diventasse stronzo. Non l’ha mai guarito dalla sua stronzaggine. Ma guarda un po’.

Nello stupido articolo di Sette si blatera a un certo punto del fatto che la guarigione fisica dei malati a Lourdes è solo un simbolo della “vera” guarigione, quella spirituale, che sarebbe data a tutti, mentre la prima sarebbe data ad alcuni.

Lucio, il cui nome poi significa “luminoso”, è la dimostrazione che sono solo chiacchiere.

Alle volte penso che la Divinità, qualunque essa sia, ha un notevole e bastardo senso dell’umorismo, e forse davvero gioca a divertirsi con noi mortali, ridendo di come ci arrampichiamo sugli specchi per trovare giustificazioni a ciò che non trova nessuna giustificazione.

Indicativo è anche l’episodio che mi è capitato questo martedì.

Mentre mi reco al lavoro, penso a un mio collega che da tanti mesi non può venire a lavorare a causa di una frattura al ginocchio che, anche se operata, non sembra guarire completamente, dato che lo fa ancora soffrire in un modo tale da rendergli impossibile stare in piedi più di pochi minuti.

Allora prego, prego la Divinità, che io chiamo in genere Madre, e le chiedo di guarire il mio collega.

Le dico: «Se non vuoi e non hai mai voluto esaudire le mie preghiere per me e per i miei familiari, almeno esaudisci questa per un mio collega!».

Arrivo al lavoro, vado al cesso e faccio i miei bisogni accucciato sulla turca… il taschino della mia tuta si strappa improvvisamente il celllulare che vi era dentro scivola dritto nel buco della turca, in mezzo alla mia stessa merda.

Devo racimolarlo, pulirlo dalla merda e asciugarlo dal liquame… ma ormai non c’è più niente da fare, è andato.

Se si fosse strappato un minuto dopo il taschino, il cellulare si sarebbe salvato cadendo solo per terra, e altrettanto se si fosse strappato un minuto prima.

È proprio vero che la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.

L’ho visto come un segno divino, come se qualcuno dicesse: «Ma che cazzo stai a pregare, stronzo? Non lo capisci che non voglio che stai a rompermi le palle, né per questo né per altri motivi? Mi stai antipatico, ok? Quindi accontentati della merda di vita che hai, o la renderò ancora più merdona, e allora sì che dovrai rimestare nel torbido… un torbido liquame merdoso!».

Ho imparato la lezione, non pregherò più.

Da tempo mi domandavo che pregavo a fare, dato che tutto continua ad andarmi storto. C’ho 47 anni e mezzo, e sono certo un grande testone ottuso, ma ormai la lezione penso di averla imparata.

In tutti questi anni, non me ne è andata dritta una, e non ho fatto altro che sperare che le cose sarebbero migliorate.

Ho fatto di tutto, ma non è servito a niente.

Forse i miracoli esistono, ma non per me. Non sono fatti per il sottoscritto.

Andrò a vedere il film per convincermi, una volta di più, che è inutile aspettarsi di trovare un senso compiuto nella propria vita, sia esso razionale, filosofico o mistico.

E sono curioso di sapere perché Sette ha definito il finale del film “spietato”… qualsiasi sia la finzione, non saprà essere spietata come la realtà….

Ricordatevi che i veri incubi sono quelli che si hanno da svegli…..

E ricordatevi inoltre che i pedoni hanno sempre, sempre la precedenza sulle strisce pedonali. Quando vedete un pedone che aspetta sul bordo della strada, timoroso di fare un passo per paura di venire investito, voi vi dovete fermare e incoraggiarlo a passare perché è suo diritto e non ha senso che i pedoni debbano passare sulle strisce solo quando non passa nessuna macchina! A cosa servirebbero, allora, le strisce pedonali? Tanto varrebbe non metterle, no

 

 
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4 solite banalità sui froci e basta....

Post n°205 pubblicato il 13 Febbraio 2010 da Terpetrus
Foto di Terpetrus

Alle volte penso che forse in Italia non vale più la pena parlare di omosessualità, se non per fini economici. Cioè per dire che fare locali gay, come bar, discoteche, saune, puttanai froci vari e altro, rende economicamente e aiuterebbe a uscire dalla crisi.

Ho accettato la mia omosessualità 22 anni fa, mi sono dichiarato e di me lo sanno tutti: parenti, amici, colleghi e conoscenti.

Non ho subito discriminazioni e rifiuti di nessun tipo.

Non ho visto progressi di nessun tipo, mai, nella condizione gay in Italia.

A parte le merdate che vedi in tivù, e che non ci rendono giustizia.

E poi, in tutti questi anni, ho acquistato una violenta antipatia per la quasi totalità degli altri omosessuali, i quali mi annoiano mortalmente.

Mi annoia soprattutto il loro stolto rancore e la loro stupida paura paranoica nei confronti di tutto e di tutti, in particolar modo se stessi.

Il loro odio e il loro disprezzo nei confronti di se stessi, che si manifesta come odio e disprezzo nei confronti degli altri omosessuali prima, e nei confronti del mondo intero dopo, non solo mi disgusta ma soprattutto mi annoia mortalmente.

Sembrano tutti dei dischi rotti, ripetono ossessivamente sempre le stesse cose, sempre gli stessi insulti, sempre le stesse paranoiche permalosità.

E sempre la stessa identica paura di dichiararsi.

Se la prendono con il mondo intero, ma non sono capaci di trovare il coraggio di dire alle persone che gli sono vicine il fatto banalissimo che amano quelli del loro stesso sesso. Che schifo e che ridicolaggine!

Danno sempre la colpa agli altri, e mai a se stessi. Perchè dentro di loro sono così pieni di sensi di colpa, che non sono capaci di assumersi alcun senso di responsabilità.

Il senso di colpa è il massimo nemico del senso di responsabilità.

Il senso di colpa ti schiaccia, il senso di responsabilità ti sprona.

Il senso di colpa ti fa sentire una merda, anche se non vuoi ammetterlo.

Il senso di responsabilità ti fa sentire una persona degna di rispetto, e ti senti orgoglioso di dichiararlo.

Per questo non gradisco la compagnia di quasi tutti i gay e ho pochissimi amici gay, quei pochi che vivono serenamente la propria condizione. Almeno apparentemente.

Così come l'Italia è piena di eterosessuali che fanno finta di non avere pregiudizi e di accettare senza tanti problemi gli omosessuali, così è anche piena di omosessuali che fanno finta di sentirsi bene con se stessi e di accettarsi per quello che sono.

Accettarsi e conoscersi è una delle cose più difficili di questo mondo, inutile che raccontino balle. Non si accettano nel loro profondo, e perciò non accettano gli altri.

Non accettano i cattolici, non accettano i destrorsi, non accettano gli eterosessuali, non accettano gli altri omosessuali, non accettano gli omosessuali che non si conformano alla maggioranza gay, non accettano chi gli dice che non sono il loro tipo, non accettano chi è più coraggioso, o più attraente, o più intelligente di loro, non accettano chi dei gay se ne frega, non accettano chi i gay non li ama, non accettano chi la pensa in modo diverso da loro. Non accettano di vivere in un mondo che non vuole vivere in funzione della loro omosessualità.

E così mi stanco, anche perché in tanti anni qui in Italia non è cambiato niente, quindi perché lamentarsi? Viviamo in un paese che non cambia, non solo per quanto riguarda l'omosessualità.

Oggi leggo l'ultimo numero di Sette, supplemento del Corriere della Sera, con una copertina con quel pallone gonfiato e isterico di Alessandro Cecchi Paone, e un titolone: "Gay Life 2010".

Mi sono sentito annoiato e urtato. Cosa credono di fare questi qua? Mi aspetto dunque le solite 4 banalità sul conto dei froci in Italia, le stesse da una vita, e la consapevolezza che non sono gli stupidi articolerti di uno stupido giornale di attualità che possono aiutare la nostra condizione.

Ma scopro che è anche peggio di quello che pensavo: l'articolo è nato dal pretesto delle dichiarazioni di La Russa che ha "pubblicamente aperto l'esercito ai gay!" (SIC!!!!).

Già una volta scrissi su questo blog che i giornalisti italiani dimostrano una spaventosa ignoranza e una tale stupidità nelle loro affermazioni, da essere spesso degni di un Cottolengo!

Non sanno, i signori giornalisti, che già da molti anni l'esercito è aperto ai gay dichiarati (non certo come quello americano, dove il soldato è ancora una figura "macho" mentre invece in Italia è un due di picche, e perciò può essere benissimo frocio).

La legge dice chiaramente da molti anni che un gay può benissimo fare il servizio militare, a patto che viva la sua omosessualità serenamente e senza eccessivi conflitti interiori, che potrebbero compromettere la rendita e il buon comportamento del soldato.

La Russa non ha "aperto" un bel kazzo di niente a nessuno! La porta era già spalancata! Queste cose bisogna saperle perché dire che "La Russa apre le porte dell'esercito ai gay" è di fatto una menzogna, una mistificazione.

E poi, dentro quello stupido articolo, chi ci trovo, oltre a quell'odioso borioso di Paone? Quelle due oche giulive di Dolce & Gabbana!

Bella roba! E tutti gli scrittori, gli attori famosi, i filosofi, gli intellettuali, gli uomini politici omosessuali italiani, dove li hanno messi? In naftalina?

Se continuano a presentare individui del genere a rappresentare il mondo gay italiano, allora io dico che di omofobia bisogna denunciare i giornalisti che scrivono articoli del genere!

Meglio che stiano zitti, va. Non parlate di omosessualità.

Lasciate che siano solo quei pochi omosessuali che hanno il coraggio di essere tali fino in fondo, a farlo. Gli altri stiano tutti zitti, perché ci danneggiano come e più dei cosiddetti "omofobi".

Distinti ffanculo a Sette.

P. S. : E ricordatevi tutti quanti, etero e gay, sinistrorsi e destrorsi, che il pedone ha sempre la precedenza sulle strisce pedonali, e non solo quando fa comodo a voi!

 
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