(AGI) - Roma, 14 giu. - "Facendosi beffe ancora una volta di tutti i divieti, sabato 27 giugno i pedofili di tutto il mondo torneranno a celebrare l'Internazional boy love day, la Giornata dell'orgoglio pedofilo. E a rivendicare il loro presunto diritto di poter 'amare liberamente i bambini'". A lanciare l'allarme e' Aurelia Passaseo, presidente del Ciatdm, il Coordinamento delle associazioni a tutela dei diritti dei minori, che ricorda come l'appuntamento - fissato gia' all'indomani dell'ultima edizione del dicembre scorso - preveda per gli aderenti il rispetto di "un triste, collaudato copione, ovvero l'invito a chi la pensa come loro ad esporre in un luogo pubblico una candela azzurra accesa ed un biglietto con delle vaneggianti autogiustificazioni". Sono settimane - rincara la dose Passaseo - che i web-pedofili promuovono, praticamente indisturbati, l'iniziativa. "Una prova di piu', qualora ce ne fosse il bisogno, che pensare di arginare il fenomeno della pedopornografia on line con filtri e black list e' una pura illusione: perche' tanto per cominciare, filtri e black list sono facilmente aggirabili. E poi perche' proprio negli Stati Uniti, cioe' in uno dei paesi che persino a livello di G8 di dice piu' favorevole a questo tipo di soluzione, la Corte Suprema - accogliendo il ricorso di associazioni a favore della liberta' di pensiero della rete - ha messo al bando le black list, vanificando di fatto la legge che le aveva incentivate e garantito fondi alle aziende e alle scuole che vi avessero fatto ricorso". "Basta un semplice clic - ribadisce il presidente del Coordinamento - su di un sito in apparenza innocuo per poter tranquillamente bypassare gli attuali filtri; basta un motore di ricerca ad hoc, piazzato strategicamente in un sito 'pulito', a dirottare l'internauta su pagine che - per effetto del decreto del ministero delle Comunicazioni che impone ai provider l'oscuramento di certi domini - dovrebbero essere off limits". Cosi', in attesa di "un trattato mondiale per regolamentare la rete" e di "accordi o protocolli di intesa bilaterali che prevedano la chiusura (e non il semplice oscuramento) dei siti ospitati da server stranieri", Aurelia Passaseo chiede di introdurre "l'obbligo per i provider di di certificare i contenuti delle pagine", di "responsabilizzare la figura del webmaster, ovvero di colui che materialmente allestisce il sito" e di "favorire l'adozione sempre piu' estesa di sistemi di navigazione differenziata", a tutela degli internauti piu' piccoli. (AGI) Bas
Alla Camera inizia l'iter per una nuova legge sulla violenza sessuale: oltre all'inasprimento delle pene l'introduzione del reato di molestia, la possibilità per gli enti di costituirsi parte civile e l'affissione delle foto dei latitanti, come negli Usa
Tre le novità.
La prima è l'introduzione del reato di molestia sessuale (art.3): «Salvo il fatto che costituisca più grave reato, chiunque arreca molestia a taluno mediante un atto o un comportamento a contenuto esplicitamente sessuale è punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e con la multa da 1000 a 3mila euro». La seconda è la possibilità per il questore di «disporre la collocazione, in tutto o in parte del territorio di competenza, in luoghi o esercizi pubblici nonché sui mezzi di trasporto, dei rilievi fotografici dei latitanti» con condanne di stupro e pedofilia. Infine, l'ente locale o i servizi coinvolti (per l'assistenza alle vittime) potranno intervenire in giudizio così come la presidenza del Consiglio o l'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile se la violenza è stat commessa a danno di un minore o nell'ambito familiare.