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Libero di Lubopo

Post n°22 pubblicato il 20 Maggio 2015 da Word_User
 

 

Lacco Ameno è il più piccolo comune dell’isola d’Ischia. Si propaga tra il mare e le pendici del monte Epomeo, vulcano quiescente: ipotetico punto d’accesso al mitico mondo sotterrano di Agarthi.

Il luogo non è però noto per il Mito, bensì per le antiche terme Regina Isabella arricchite negli anni ‘50 di un complesso alberghiero che, in breve, rese il centro termale polo d'attrazione di una mondanità cosmopolita.

Fin dall’infanzia trascorrevo lì le mie vacanze stupendomi al cospetto di quella bizzarra scultura naturale chiamata Fungo: un masso di tufo verde sputato dalle viscere della terra e precipitato poco distante dalla riva. Il Tempo l’avrebbe poi plasmato con le onde del mare e con il vento.

Nell’estate del ΄73 raggiunsi i miei solo a fine Luglio. Rientravo da una meravigliosa vacanza trascorsa ad Alghero con la mia amata Karin, più grande di me di otto anni e conosciuta ad Ischia l’estate prima.

“É arrivato Luigi! É arrivato Luigi!”.

Le urla di gioia erano dei miei amici che da settimane si chiedevano che fine avessi fatto.
Di slancio Salvatore mi strinse a sé, a sottolineare il grande affetto da me sempre ricambiato.

“Com’è andata? - mi chiese - Abbiamo saputo ch’eri in giro con la svedese...”.

“Finlandese Salvato’, fin-lan-de-se! Poi ti racconto...” - risposi con un pizzico d’orgoglio e una prossemica tipica dei miei diciott’anni.

Prendendomi sotto braccio e trascinandomi per i cinque scalini che separano l’asfalto dalla sabbia cocente della spiaggetta del Fungo, mi disse:

“Vieni, ti faccio conoscere una nuova amica.”

“Anna torna a riva che ti presento il mitico Luigi” - urlò con lo sguardo rivolto allo scoglio di tufo verde che si ergeva dal mare, preceduto da una folta ed indistinta schiera di bagnanti.

“Il mitico?” - rimuginai tra l’imbarazzato e il compiaciuto.

Anna si materializzò dinanzi ai miei occhi come una visione: una sirena che affiorava dall’acqua trascinandola con sé per poi lasciarla scivolare, come una carezza, sulla sua pelle vellutata restituendola al Mare pregna della sua fragranza.
Nera come la notte. Neri gli occhi, i capelli, la pelle. Una tintarella da far invidia alle miglior foto pubblicitarie di abbronzanti. Un nero profondo come i suoi occhi, che contrastava con il rosso delle labbra e con quel radioso sorriso che lasciava intravedere il candore dei suoi denti, mentre mi diceva:

“ Ahhh... sei tu il famoso Luigi di cui tutti parlano!”

Le sue labbra e tutto ciò che le circondava, emanavano una sensualità che mi si irradiò dentro sconvolgendomi i sensi.
Dopo un lungo fidanzamento ed un matrimonio durato trent’anni, mai avrei immaginato che nella chat di Libero avrebbe cercato, e poi creduto di aver trovato, il suo nuovo Principe Azzurro.

 

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Commenti al Post:
Word_User
Word_User il 20/05/15 alle 22:57 via WEB
"Libero" è il racconto breve presentato da Lubopo. Per motivi tecnici l'autore non è riuscito a postare così introduco io il suo brano ambientato ad Ischia. Quel Sud che vede sempre di buon occhio bionde, Valchirie e Svedesi, quel tipo di Altro con cui si mescola in appassionati incontri, fino a che non arriva l'amore vero..Buona lettura, wU
 
 
lubopo
lubopo il 22/05/15 alle 15:23 via WEB
L'Amore vero... Esiste WU? Il mio racconto autobiografico è vero nei luoghi e finanche nei nomi dei protagonisti. Karin, capelli dorati e occhi blu come il sole e il mare che baciano il nostro Golfo, era lì con il marito, chef de range, al Regina Isabella. Ancora oggi è abitudine dei giovani isolani corteggiare le belle straniere che tra maggio e settembre affollano quei luoghi ed io, seppur "giovane uomo", volli imitarli. In un tedesco slabbrato e maldestro tentai l’approccio, ma inutilmente. Karin mi guardava coi suoi occhi seducenti senza profferir parola. Quasi rassegnato salutai con un cortese Auf Wiedersehen e feci per andar via. Ma...ma ecco che le sue lucide labbra improvvisamente si dischiusero: "Non sforzarti - mi disse - se vuoi, puoi anche parlare in italiano." L'italiano era una delle quattro lingue che Karin conosceva. Nata e vissuta ad Helsinki, ad appena diciott'anni era andata via da casa in cerca della sua autonomia. Lavorava come vetrinista, oggi si direbbe Visual Merchandising, una professione che solo da pochi anni si è affermata qui da noi. Aveva vissuto in Svezia, Danimarca, Olanda, Germania ed infine Svizzera. Fu proprio nella romantica Valle dello Schanfigg, ad Arose, che conobbe Rudy, o meglio Ruggiero, un emigrante pugliese che lavorava in un Grand Hotel del Canton Grigioni. Di lì a poco si sposarono, a Barletta, città natale di Rudy. Quando la conobbi erano trascorsi meno di tre anni dalle nozze e già scorrevano i “titoli di coda” di quell’improbabile storia d’amore. Karin aveva maturato l’idea di separarsi ed io rappresentai l'occasione per rompere una relazione che, per quanto potessi capire a quell'età, era entrata in crisi per il contrapporsi delle differenti culture. Sai WU, 2000 caratteri sono un po' pochini... :-) P.S. La storia con Karin durò 4 anni, compresa una convivenza a Mainz. Domani mi dedico ai commenti. Un caro saluto. Luigi
 
   
Word_User
Word_User il 22/05/15 alle 15:58 via WEB
Caro Luigi non sono pochini affatto.-) Per i racconti della memoria si può indire un altro Contest, ma questo è così e misura le capacità dello scrittore di coinvolgere o organizzare un racconto credibile in poche battute. Tu ci sei in ogni caso riuscito.Ti aspettiamo. grazie a te. wU
 
Alberi_Nuovi
Alberi_Nuovi il 20/05/15 alle 23:42 via WEB
Molto bello. Forse quello che mi piace di più in assoluto! Questo racconto mi trasmette emozioni, in poche righe la spensieratezza dei diciotto anni, l'amore vero e la vita che non finisce mai di stupire...Ti sei guadagnato il mio voto :))
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 21:46 via WEB
Grazie per esserti emozionato. E’ il complimento più bello che potessi ricevere. Luigi
 
misteropagano
misteropagano il 21/05/15 alle 09:18 via WEB
Non mi aspettavo un finale così, ma tant'è. Dove finiscono le nostre esperienze? A raccontarcele qui. A inseguire l'amato perduto o involarsi in nuovi amori. Solo apparentemente è una storia romantica. L'appunto di wU sulle "bionde" è preciso, ricorda tante altre storie, le "milanesi" che passavano l'estate a mare in Calabria, in Campania o Sicilia negli anni '70. Quando si mescolavano passionalità autoctone, spirito di avventura e accoglienza, alla disinvoltura delle nordiste, avanzate, anche un po'snob che si rigeneravano dal perbenismo sociale e riscattavano il sogno. Era l'Italia che ancora superava le differenze. Mi piace, è un volo generazionale. Uno spaccato tutto "interno" di tu. l'altro. forse città. ciao lubo^M
 
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 21/05/15 alle 16:20 via WEB
Ciao Misti, chiedo scusa all'autore di "Libero" se approfitto dello spazio riservato a lui, per rispondere a te... avevo visto il tuo commento ma non mi ero affatto sentita criticata...per l'osservazione fatta ... anzi devo dire che i tuoi commenti hanno dimostrato che avevi compreso e apprezzatoil tutto. A qualche commento nn ho risposto unicamente per problemi di spazio_tempo...ma in questi giorni sono veramente come un grillo devo saltare in qui e in là... Era uno scrupolo mio...uscito proprio da una mia riflessione... stanne certa...:)))) Chiedo ancora scusa a Lubopo, per questa intromissione...Lilly
 
   
misteropagano
misteropagano il 23/05/15 alle 15:25 via WEB
ok;>------------------,<@
 
   
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 21:48 via WEB
Di nulla, non devi scusarti. Un caro saluto.
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 21:48 via WEB
Ciao Misty, il finale è un nuovo inizio... non potrebbe essere altrimenti trattandosi di un racconto autobiografico. Sono oramai tre anni che mi sono separato da Anna e tante altre pagine della mia vita sono state scritte. Qualche pagina ancora più importante di questi 2.000 caratteri che ho voluto condividere con voi tutti. La storia con Karin è stata per me un'esperienza straordinaria, forte, formativa, significativa, nella mente, nel corpo e, perché no, nel cuore. Ero un giovane uomo (in quegli anni a 18 anni si era giovani uomini e non ragazzi...) ed aver vissuto una relazione durata quattro anni con una scandinava, di otto anni più grande di me, all’inizio sposata e poi separata con una figlia di due anni, va “oltre la trama” di un sogno estivo. Un abbraccio e un grazie di cuore per avermi sollecitato a partecipare. Luigi
 
   
misteropagano
misteropagano il 23/05/15 alle 23:05 via WEB
Lo sai..sulle cose che valgono, insisto^
 
amoon_rha_gaio
amoon_rha_gaio il 21/05/15 alle 09:19 via WEB
il racconto per motivi personali mi ha rimandato ai racconti dei miei genitori che per anni hanno trascorso le vacanze ad ischia fino all'anno della mia nascita (che fortuna!). Di quell'isola io ho solo ricordi fatti di racconti altrui e oggi si aggiunge un nuovo tassello. Un saluto
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 21:50 via WEB
Un tassello della mia vita che diviene tassello della tua Memoria. Proprio un bel complimento anche agli organizzatori. Potrebbe suggerire un nuovo contest dal titolo: Memorie ConDivise :-) Grazie Amoon. Luigi
 
Word_User
Word_User il 21/05/15 alle 09:25 via WEB
Leggendo questi primi commenti non posso notare la sfera dei ricordi del vissuto tout court sollecitata. Mi auguro di avere presto qui l'autore. In punta di penna, wU
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 21:52 via WEB
Ci sono wU, ci sono! Scusate il ritardo. :-)
 
MrJakowski
MrJakowski il 21/05/15 alle 09:41 via WEB
C'è una frase in questo scritto, che nonostante la sua banale semplicità, mi ha riportato fuori vecchie sensazioni d'insicurezza tipiche di quell'età...E quando a uno scrittore riesce di fare questo al suo lettore, beh, ha fatto centro, quindi bravo bravo.... “Il mitico?” - rimuginai tra l’imbarazzato e il compiaciuto.
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 21:57 via WEB
Per la mia comitiva era incredibile (inizialmente lo era anche per me): un "ragazzo" come loro che rientrava da un viaggio d’amore con un’affascinante donna straniera. Donna, non ragazza. Tra l’altro erano a conoscenza di questa mia storia già dall’anno precedente e non l’avevano mica presa bene… gli mancava la mia chitarra: i brani di Fabrizio De Andrè, ma anche Stairway to Heaven dei Led Zeppelin. Immagina che Salvatore prese lezioni per tutto l’inverno successivo per poi essere in grado di animare anche lui i nostri falò. Insomma, i pochi accordi che gli avevo insegnato l'estate prima furono sufficienti per fargli coltivare una passione che successivamente si sarebbe trasformata in professione. Grazie MrJakowski. Luigi
 
Word_User
Word_User il 21/05/15 alle 10:50 via WEB
MrJakowski benvenuto..wU
 
Amithiel
Amithiel il 21/05/15 alle 11:02 via WEB
Condivido il pensiero di Misty,un finale a sorpresa.Il "bello" di questo racconto autobiografico è che l'autore getta via in sole due righe quel suo essere "mitico".In pratica lo distrugge.Anche in questo brano riscopro la voglia di raccontarsi senza omissioni,in assoluta tranquillità e trasparenza,come nel caso di Amoon con il suo "Orgoglio e Pregiudizio".Bella la parte iniziale vintage.Complimenti a Lubopo.Un saluto a voi,buona giornata:)
 
 
misteropagano
misteropagano il 21/05/15 alle 11:12 via WEB
Vintage..sei un genio della sintesi anche tu AmY, aggettivi giusti al tempo e Outing con wU._.*
 
   
Word_User
Word_User il 21/05/15 alle 11:22 via WEB
Outing con wU._.*? Questa è bella! Lettori e autori, mi assento. Ci si legge nel tardo pomeriggio, buon proseguimento e grazie di essere qui a seguire l'appassionante crescendo. Dopo il brano di MrJakowski e Marcel_Miu, introdurrò con un riepilogo le votazioni per la proclamazione del brano vincente. I racconti saranno inseriti in un libretto di cui misteropagano disegnerà la copertina e l'impaginato con un suo collaboratore. Il libretto sarà pubblicato come IssUU senza scopi commerciali, ad uso personale di ogni autore ma con ogni diritto riservato a diversi utilizzi non concordati. La prefazione sarà curata dal sottoscritto col contributo della preziosiosissima mistero e lo spunto della vostra commentistica. in punta di penna,wU
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 22:03 via WEB
Sul finale ho già scritto rispondendo al commento di Misty. Sul “Mitico” in quello precedente al tuo. “Il mio Avatar sono io” recita, e non a caso, l’headline del mio profilo. Tranquillo e trasparente come sempre, non potrebbe essere altrimenti: questione di scelta. Il “vintage” iniziale è ridotto all'osso e non ha trovato spazio per accennare al mecenatismo di Angelo Rizzoli che negli anni ‘50 rese l'isola d’Ischia una meta turistica internazionale favorendone sviluppo e occupazione. Un binomio poco coniugato di questi tempi. Ahhh dimenticavo... Angelo Rizzoli donò agli ischitani anche l’unico ospedale dell’Isola che da sempre porta il suo nome. Grazie AmY per il tuo commento. Luigi
 
Spiky03
Spiky03 il 21/05/15 alle 11:35 via WEB
L'ho trovato agevole e scorrevole, si percepisce la nostalgia di un passato che si brucia nello spazio breve di una condizione presente ormai compromessa per sempre? Chissà... Bravo.
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 22:08 via WEB
Mutata, non compromessa. Un matrimonio può finire. Se avviene in modo civile e senza stupidi conflitti, consente ai protagonisti di scrivere nuove pagine di esistenza. A me questo è accaduto. Grazie Spiky03. Luigi
 
Katartica_3000
Katartica_3000 il 21/05/15 alle 15:11 via WEB
Complimenti all'autore per la scorrevolezza con cui racconta una sua parentesi autobiografica, felice ma, forse, non a lieto fine.Mi sono sentita come piacevolmente trascinata in un ambientazione stile "Sapore di mare": la freschezza dei 18 anni è veramente impagabile!!
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 22:15 via WEB
La realtà è sempre più complessa di quanto possa apparire agli occhi dell'osservatore. Quella raccontata lo è, ed è per questo che ho aggiunto ulteriori tasselli nei precedenti commenti. Grazie Katartika per aver gradito il "Sapore di mare". Luigi
 
fatamatta_2008
fatamatta_2008 il 21/05/15 alle 16:06 via WEB
Un racconto semplice senza tentativi di stupire o impressionare... Semplicemente l'estate di un ragazzo con i suoi diciott'anni... Ma alla fine si scopre che quel ragazzo è un uomo che sta vivendo un'esperienza amara..amara come una goccia di mare...Bello.
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 22:21 via WEB
La separazione non necessariamente rappresenta un'esperienza amara. Complessa, certamente. Ma quando i figli sono adulti e si ha ancora energie per continuare a scrivere nuove e più emozionanti pagine, allora può rappresentare una liberazione. Da qui il titolo del mio racconto breve. Grazie Fantamatta per averlo gradito. Luigi
 
woodenship
woodenship il 21/05/15 alle 16:50 via WEB
Bellezza della semplicità:con pochi tratti e senza particolari ghirigori,disegna l'affresco di un'epoca,passando per le emozioni mai del tutto sopite,tanto che bastano poche righe per renderle ancora brucianti e vive.La chiusa poi ha tutta l'amarezza dell'esistenza che trova la sua ragione nella non realizzazione dei nostri sogni.Piaciuto moltissimo,anche per la chiarezza e forza delle immagini che suggerisce con linguaggio, all'apparenza semplice,ma sospinto da una necessità di raccontare forte e vibrante.........Un caro saluto........W.......
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 22:29 via WEB
Grazie woodenship , grazie di cuore per il tuo commento. Solitamente - come sai - non utilizzo Bic. Uso altri strumenti per condividere emozioni o trasferire informazioni. Per me è un nuovo inizio: il "ragazzo" che è in me continuerà sempre a sognare, nonostante l'età e... gli inevitabili acciacchi. Ricambio con stima il caro saluto. Luigi
 
mi.descrivo
mi.descrivo il 21/05/15 alle 17:12 via WEB
Uno scritto bello e scorrevole. Una rappresentazione di anni meno complicati di quelli attuali, una narrazione che ha, come filo conduttore tra sole e mare, una bella storia d'amore - perché comunque trent'anni non sono pochi - che purtroppo, dopo tanta navigazione, subisce un naufragio.

Non sfugge tuttavia, nel finale, che il bravissimo Lubopo abbia inserito tre parole: "... creduto di aver ..." che a me paiono rivelatrici di "tanto di più" non scritto ma sottinteso. Complimenti Lubopo !
 
 
misteropagano
misteropagano il 22/05/15 alle 08:53 via WEB
A me pare molto amaro e perciò contratto il finale. Stenta a crederci, secondo me, e l'esternazione è legittima. Di tanta vita sul "campo"- e non penso al fenomeno dello stabilimento balneare come inserisce Ele - la "riduzione" sullo schermo è fatale^.
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 22:35 via WEB
Infatti, trent'anni e due figli non sono poca cosa... però raramente il Reale corrisponde al Virtuale. In ogni caso io ho voltato pagina e ne sono felicissimo. Non mi sento un naufrago. Grazie per i complimenti, Mi. Luigi
 
Word_User
Word_User il 21/05/15 alle 19:42 via WEB
Mi tocca fare gli onori di casa ringraziando tutti intanto, noto che i brani "semplici" vanno per la maggiore e che l'autore non si vede, ci toccherà dire, se e quando arriverà: toh, ecco Luigi.-)
Io penso che le penne di bic abbiano dato molto e contribuito, ognuno col proprio narrato, a caratterizzare il contest. Qualcuno dice di preparare già i "missili" successivi. Se dovesse accadere , io che amo la sperimentazione e la spinta, vorrei vedere più generi specifici lanciati. Più tratteggi di stile. Non so se ho reso l'idea: Un piccolo giallo, un vero horror, un erotico deciso..in punta di penna wU
 
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 22/05/15 alle 00:34 via WEB
Un Sapore di mare vintage come scrive Amy, di sale e di gusto un po'amaro,come racconta la canzone di Gino Paoli...l'estate come metafora di vita, c'è la giovinezza adolescente che vuole essere adulta, quella innamorata che prova a essere adulta e ci riesce per trent'anni costruendo la maturità per poi ricominciare a cercare il gusto del sale. Nella vita che si rigenera ad ogni ultimo giorno di fine stagione. Sorprendente il tono semplice e diretto ma quasi lontano come la vita che sta raccontando, ammirevole la verità che tra un'onda e l'altra del discorso fa barcollare per quanto è limpida. La scrittura non è particolarmente elaborata o pensata, certe frasi si anticipano da sole e non è così originale al punto di emozionare per lo stupore, ma quello che stupisce sono i pochi e secchi tratteggi molto ben delineati che mettono a fuoco e centrano i bersagli che volevano colpire. E sono tratteggiato che rimangono in testa come certe canzoni...
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 22:44 via WEB
Un retrogusto amaro lo si può trovare anche nelle "dolci" emozioni. Spesso l'ho assaporato, anche nella storia narrata. Grazie legrillonnoirdestael per aver donato musicalità al mio racconto. Luigi
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 22/05/15 alle 02:35 via WEB
Descrizioni puntigliose come un atlante, cronache estive di tempi "che lasciano in bocca il gusto del sale" come suggerisce Niccolò citando Paoli, anche per chi in quegli anni non era ancora nato. Ma non sono ricordi scoloriti, immaginati o vissuti (per chi non può che ipotizzare o per chi già invece c'era e c'è stato, in quelle estati); sorprendentemente sono limpidi e brillanti come se fossero anche loro ad essere miti, oltre al mitico protagonista, for ever young, quel tempo che diventa "l'estate" anche per chi non l'ha mai incontrata. Frasi brevi e poche, parole decise:"Fin dall'infanzia trascorrevo li le mie vacanze..." e rimandi invisibili "Nell'estate del '73 raggiunsi i miei solo a fine luglio", e con quel "solo" tutto il concentrato della musica, della sabbia, degli stabilimenti balneari, delle giovinezze di quegli anni inizia a ritmare il suo sound nello stomaco o nel cuore, a scelta..."Solo a fine luglio" perché era stata un'estate differente dalle altre, da bambino e da ragazzo, era un'estate che iniziava dopo, era un rientro dopo un inizio di giovinezza e di innamoramento più trasgressivo, fuori dall'istituzione consueta, familiare, balneare, geografica, e di più, condivisa con una straniera, quindi fuori anche dalla tradizione e dalla consuetudine. Anch'io ho visto questo come legrillon, c'è tutto un mondo del "prima" e un mondo del "post" rientro. E quel "solo a fine luglio" non dice altro ma rimanda a tutto quello che il protagonista non racconta a noi ma racconterà, con un sorriso forse "compiaciuto di essere imbarazzato", al suo amico che invece era già lì da prima, a preparare un futuro e un'estate ancora protetta dai terreni dell'infanzia ma già pericolosamente avviata verso un'età adulta. A preparare per se stesso e anche per lui una maturità che t'ncanta come la sirena scura di nome Anna, per farti diventare uomo e poi per farti anche male, e infine per ricordarti, a volte dopo 2 giorni, a volte dopo trent'anni che non si è mai del tutto uomini da adulti e mai solo bambini da ragazzi.
 
 
misteropagano
misteropagano il 23/05/15 alle 15:29 via WEB
stabilimenti balneari? ..hum, e le colonie..?? tra queste e le Isabella c'era di mezzo la tenda o il sacco a pelo..il dormire all'aperto, il viaggiare senza limiti di architetture..chissà se il mitico Luigi è stato un po' hippye;>
 
   
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 23:27 via WEB
Hihihihihihihi...ho ancora una treccina di 30 centimetri. Magari cambio immagine di profilo e te la mostro. :-*
 
     
misteropagano
misteropagano il 23/05/15 alle 23:33 via WEB
Hihihihihih tana per LuBoPo!! ;>
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 22/05/15 alle 02:46 via WEB
P.S. Forever ovviamente è una parola unica...il t9 che detesto fa un po' come vuole e torna anche se lo disattivo, in questo caso però l'errore rende anche meglio il suono con cui lo stavo pensando e lo stavo pronunciando mentalmente, perché scandisce, sottolineandolo più lentamente, il senso del per sempre...
 
 
lubopo
lubopo il 23/05/15 alle 23:20 via WEB
In ordine cronologico il tuo è l'ultimo commento e mi crea non poche difficoltà per il feedback. Dovrei fare un copia/incolla di tutti i miei precedenti interventi perchè questo tuo li conterrebbe più o meno tutti. Ovviamente non lo faccio, ma voglio solo dirti che ho apprezzato due parole per nulla scontate: atlante e cronache. P.S. La spiaggetta del Fungo non ospitava lidi, era libera. Almeno all'epoca. Grazie per il tuo attento e raffinato contributo. Luigi
 
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 23/05/15 alle 21:54 via WEB
Peccato che alcuni autori non abbiano letto i commenti rivolti alle loro opere, non tornano sul luogo del delitto...;-)
 
 
Word_User
Word_User il 23/05/15 alle 22:20 via WEB
In realtà contavo di avere qui tutti stasera..
 
 
L_OCCHIO_DEL_FALCO
L_OCCHIO_DEL_FALCO il 25/05/15 alle 16:34 via WEB
leggi Se le critiche servono ..magari con la mappa ;-)
 
Marcel_Miu
Marcel_Miu il 25/05/15 alle 09:16 via WEB
Come sbirciare un pezzetto di vita dalla finestra aperta sulla strada ... magia dello scrivere.
 
 
lubopo
lubopo il 25/05/15 alle 17:10 via WEB
Un tassello di Memoria condiviso a punta di Bic, tutto qui.
 
L_OCCHIO_DEL_FALCO
L_OCCHIO_DEL_FALCO il 25/05/15 alle 16:35 via WEB
e se tu avessi focalizzato solo il rapporto tra reale e virtuale? tu l'altro, con permesso di opinione..
 
 
lubopo
lubopo il 25/05/15 alle 17:13 via WEB
Ecco il primo post del mio primo Blog: La realtà virtuale è il paradigma degli “Internauti”. Un ossimoro che il titolo di questo blog infrange. La realtà, infatti, per definizione, non può essere virtuale e gli Avatar, in questo spazio, saranno persone “incarnate” come, appunto, declina il termine di origine induista, sebbene riferito alla trasfigurazione antropomorfa di uno Spirito. “I nostri Avatar siamo Noi” definirà identità riconoscibili, evocherà gli Universi concreti delle esperienze di vita di persone “vere”, nelle loro relazioni interpersonali. Lo farà a più voci e con un linguaggio “complesso” utilizzando la vasta gamma della comunicazione online. I dialoghi esploreranno il composito microcosmo dei sentimenti umani, da quello di un amore ormai al tramonto alla gioia dell’inatteso; dal declino della speranza all’entusiasmo per una rinascita; dal “crepuscolo” della ragione, di fronte all’inspiegabile, all’auspicio di una rivelazione. In un intrigante gioco di rimandi, riflessioni, ripensamenti, domande e risposte dilazionate, i visitatori-protagonisti potranno riproporre in pubblico il loro privato; raccontando, attraverso la loro, “le vite degli altri”. Grazie Occhio per i tuoi interventi. Luigi
 
L_OCCHIO_DEL_FALCO
L_OCCHIO_DEL_FALCO il 25/05/15 alle 17:58 via WEB
se cosi fosse però perchè mai avresti immaginato che nella chat di Libero avrebbe cercato, e poi creduto di aver trovato, il suo nuovo Principe Azzurro..verso un amore ormai al tramonto alla gioia dell’inatteso
cioè, mi spiego meglio, sotto questo profilo avresti potuto ben parlarne, riducendo il corpo iniziale per dargli più spazio. Sarebbe risultato meno intimistico, più equilibrato senza la "strana" troncatura e forse più originale. Grazie a te per darmi ascolto.
 
 
L_OCCHIO_DEL_FALCO
L_OCCHIO_DEL_FALCO il 25/05/15 alle 17:59 via WEB
(profilo degli "Avatar incarnati")
 
   
lubopo
lubopo il 25/05/15 alle 22:30 via WEB
Sai Occhio, la stesura originale era: "Non avrei mai immaginato che a distanza di quarant'anni ci sarebbe stato tra noi questo scambio di email". Ma i 2000 caratteri... Un caro saluto. Luigi
 
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