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ARCHEOCLUB D'ITALIA

Archeoclub d’Italia è una associazione culturale che rappresenta un grande movimento di opinione pubblica al servizio dei beni culturali e ambientali.
Le molteplici attività di volontariato che si articolano in assoluta conformità alle esigenze sempre diverse dei Comuni italiani, pongono Archeoclub d’Italia in primo piano assoluto tra le associazioni di settore e lo rendono il luogo naturale di aggregazione per tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro grande patrimonio culturale.

Vai al sito internet: www.archeoclubitalia.it

 

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITà CULTURALI

immagineIl nuovo Ministero per i Beni e le Attività Culturali, istituito nell'ottobre 1998, riunisce diverse competenze nel settore della cultura, dello spettacolo, della tutela del paesaggio e della vigilanza sugli organismi sportivi.

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Vai al sito internet: www.beniculturali.it

 

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARCHEOLOGI

L’Associazione Nazionale Archeologi è una associazione professionale senza fini di lucro che intende riunire e rappresentare gli archeologi operanti in Italia per promuovere e tutelare gli interessi di una categoria fin troppo bistrattata, facendo sentire alle istituzioni forte la presenza e la voce delle migliaia di archeologi che ogni giorno nel nostro paese operano nei settori più vari per la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico italiano.

Vai al sito internet: www.archeologi.org

 

RISORSE BIBLIOGRAFICHE ON-LINE

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L'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU ) assume il compito di catalogare l'intero patrimonio bibliografico nazionale.

Questo obiettivo è oggi perseguito grazie ad una strategia di forte cooperazione tra le biblioteche. Risultato di tale cooperazione è la realizzazione del Servizio Bibliotecario nazionale (SBN), la rete informatizzata di servizi nazionali alla quale sono collegate biblioteche dello Stato, degli Enti locali e delle Università, che contribuiscono alla creazione del catalogo collettivo nazionale in linea gestito dall'Istituto.

Vai al sito internet: www.iccu.sbn.it

 

UNIVERSITà DI MACERATA

Dipartimento di Scienze Storiche e Archeologiche dell'Antichità

il Dipartimento è sorto nel 1995 dalla fusione di due precedenti Istituti, quello di Archeologia e quello di Storia Antica, dei quali ha fatto proprie, continuandole, alcune iniziative di ricerca.

Vai al sito internet: www.unimc.it/web_9900/prov_dip/archeol/Dipa_arc.htm

 

AMNESTY INTERNATIONAL

immagineAmnesty International è un’organizzazione non governativa indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani, fondata nel 1961 dall’avvocato inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna per l’amnistia dei prigionieri di coscienza. Conta attualmente quasi due milioni di soci, sostenitori e donatori in più di 140 paesi. La Sezione Italiana di Amnesty, costituitasi nel 1975, conta oltre 80.000 soci.

Vai al sito: www.amnesty.it

 

EMERGENCY

immagineEmergency è un'associazione italiana indipendente e neutrale.
Emergency offre assistenza medico - chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime civili delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
Emergency promuove una cultura di solidarietà, di pace e di rispetto dei diritti umani.
Vai al sito: www.emergency.it
 

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Nucleare? No grazie.

Post n°132 pubblicato il 24 Luglio 2007 da Whilky
 

Torna di attualità la questione nucleare dopo il terremoto in Giappone che ha costretto il Governo a ordinare la sospensione dell’attività della centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa, la più grande del mondo. Sarebbe di ben 1200 litri la perdita di acqua radioattiva in mare mentre si esaminano dei bidoni di scorie che si sono rovesciati e forse scoperchiati e la compagnia ammette ulteriori fughe.

In paesi come la Germania, ad esempio, i  ritardi con cui sono state fornite le informazioni da parte dei responsabili della centrale avrebbero comportato misure molto severe. E’ infatti appena stato rimosso il direttore della filiale tedesca del gruppo svedese Vattenfall, accusato di reticenze in merito a un incidente verificatosi il 28 giugno nei reattori nucleari di Kruemmel e Brunsbuettel, nei pressi di Amburgo.

Tutti fatti che riportano l’attenzione su un tema ‘caldo’ anche per l’Italia, paese dove ancora qualcuno tenta di riproporre la scelta nucleare come fonte energetica alterativa al petrolio. Una scelta che, per il WWF, resta solo una ‘chimera’  come illustrato nel corposo dossier Power Switch che riassume la ‘politica energetica’ e le proposte dell’associazione.

Attualmente l’energia nucleare copre poco più del 6% del fabbisogno energetico mondiale ed è destinato a ridursi drasticamente nei prossimi decenni. Questa fonte di energia deve ancora risolvere il più grave dei suoi problemi, vale a dire quello connesso con la gestione delle scorie radioattive che inevitabilmente si creano nel ciclo produttivo. Inoltre, il nucleare non ha convenienza economica, dal momento che la dismissione delle centrali che hanno concluso il proprio ciclo di vita è difficile ed economicamente proibitiva... a meno che i costi non vengano scaricati sulla collettività.

Il WWF Italia nel suo dossier “Il contesto e gli scenari del Power Switch” ricorda che un contenimento delle emissioni del 35% rispetto al 1990 è possibile con l’azione combinata della crescita delle rinnovabili e della riduzione della domanda per effetto dei miglioramenti dell’efficienza energetica. Quest’ultima fonte energetica ancora ‘nascosta’ nelle case e in tutti settori della vita quotidiana del paese è al centro de prossimo evento nazionale del WWF Italia, GenerAzione Clima, previsto per il prossimo autunno.

Per il WWF, il fatto che la ricerca della soluzione a questo problema abbia goduto per 50 anni degli investimenti più massicci rispetto a qualsiasi altra tecnologia ci fa  temere che il problema resterà irrisolto anche perché non esiste la possibilità scientifica di dimostrare il mantenimento delle condizioni di sicurezza necessarie per alcune centinaia di migliaia di anni richieste dai rifiuti radioattivi di III categoria. Nessuna opera dell’uomo può ragionevolmente pensare di sfidare tempi così lunghi!

Il WWF sottolinea anche il problema dei costi necessari a mantenere in sicurezza qualunque sito per le scorie per tempi tanto lunghi difendendolo anche da possibili attacchi terroristici, un rischio quest’ultimo che è andato aumentando. a cui possono essere sottoposti non solo gli impianti ma anche le stesse operazioni di trasposto del combustibile esausto. Una serie di minacce destinate ad accentuarsi con l’eventuale aumento di produzione di energia nucleare.

Secondo la IEA le riserve di uranio realmente utilizzabili sono sufficienti ad alimentare gli attuali 440 reattori per una quarantina d’anni. Se si pensasse di sostituire l’energia fossile con quella nucleare occorrerebbe realizzare alcune migliaia di nuove centrali e a quel punto l’uranio si esaurirebbero nel giro di pochissimi anni.

Quella nucleare è poi da sempre stata la più costosa delle fonti energetiche e questo non sono le associazioni ambientaliste a sostenerlo ma enti ed università peraltro notoriamente non avverse a questa risorsa. Ad esempio, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti aveva stimato che  la costruzione di una nuova centrale nucleare avrebbe richiesto oltre 8-10 anni di lavori e, alla fine, il costo di 1 kWh di energia elettrica sarebbe stato di 6,13 centesimi di dollaro, quando lo stesso kWh  prodotto da gas costerebbe 4,96 centesimi e quello da carbone 5,34. Addirittura costerebbe meno l’energia da fonte eolica (5,05 centesimi a kWh). Si tratta peraltro di stime ottimistiche e benevole nei confronti del nucleare, ma il risultato resta comunque di una bocciatura dal punto di vista economico. A risultati analoghi erano arrivati gli studi della Chicago University e del Massachusetts Institute of Technology.

Fonte: WWF

 
Rispondi al commento:
fenicenera1968
fenicenera1968 il 26/07/07 alle 18:16 via WEB
Ciao era un bel po che nn passavo ma trovo che il tuo blog sia sempre tra i più belli e ricchi di notizie interessanti.. Buona serata Fenn
 
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