Marco Zio BLOG

Mi pare che il comunicato non smentisca la causa del rinvio del CdZ. Non facciamone un problema di stato, però non neghiamo neanche il fatto.

Brava Cris.

Sono d\\\'accordo nella delocalizzazione in ottica metropolitana della sede INPS ma occorre che la sede di Missori (non lo sapevo ) o Gioia diventi una valida alternativa per chi abita nel cap 20133. Infatti non possiamo dimenticare che i residenti di zona 3 aventi cap 20133 arrivano sino a Viale Abruzzi Loreto (es Via Garofalo, Via Noe\\\' , Piazza Bernini, Via Bronzino) e non si puo pretendere che una bella fetta di Milano (circa 200.000 abitanti grosso modo) debba far riferimento ad una sede talmente decentrata. Esempio un residente di zona Piola e\\\' a 2 km dalla sede di Gioia e 4 fermate di M2 e dovrebbe andare a 10 km di distanza utilizzando la M2, la M3 e la 45 (che passa circa ogni 15 minuti) . Penso che ci voglia piu di 1 ora di viaggio contro i 5 minuti dalla sede di Gioia. Ma anche chi abita in zona Ciita studi non servita da metro e deve utilizzare la 90 o la 93 e la 45 , il giro in bus diventa una follia visto il giro vizioso della 45 nel quartiere Forlanini e la bassa frequenza dello stesso.. Capisco la valenza metropolitana di San Donato ma non si possono sottovalutare i baricentri della popolazione sopratutto anziata che utilizza INPS e che risiede al 75% fra le popolose zone 3 e 4 di Milano.Come assurdo e\\\' che i residenti a San Donato e San Giuliano abbiano (su 60.000 abitanti complessivi) ben 2 sedi a disposizione (appunto Melegnano e San Donato. Ovvio che le logiche alla base di certe scelte siano di campanile e di parte e nulla si ispiri a criteri oggettivi di localizzazione. San Donato sembra avere con i suoi 30.000 abitanti un peso molto maggiore di zone di Milano che pesano 10 volte di piu in fatto di popolazione (ovvero oltre 200.000 abitanti !) Mi informero se per il cap 20133 e\\\' possibile definitivamente fare riferimento alla sede di Gioia o di Missori (che non conoscevo). Questo capitolo sui servizi sociali su scala metropolitana si sposa bene con la recente scelta della citta della salute per cui un piccolo Comune di 80.000 abitanti (Sesto) si trovera ad avere una citta della Salute e a 5 minuti l\\\'Ospedale San Raffaele e tanto per non dimenticare anche l\\\'ospedale di Sesto e il Bassini di Cinisello per non parlare del San Gerardo di Monza che e\\\' a pochi km !! E\\\' questa la pianificazione sanitaria della Regione ? tutta la zona 3 e 4 di Milano (340.000 abitanti) non avranno piu una struttura ospedaliera decente se non il Policlinico in zona 1 o una fantomatica Citta della salute lontanissima dal baricentro degli abitanti di citta studi che per chi e\\\' anziano e non ha macchina vorra dire prendere una filovia 93, un metro M2, una metro M1 e un\\\'altro bus per arrivare in zona Falck con tariffa interurbana... e parliamo di 340.000 residenti cioe tanti quanti la citta di Bari. Sesto (80.000 abitanti) si trovera al centro di 5 poli ospedalieri (Citta della Salute, San Raffaele, Bassini, Sesto e San Gerardo). No comment e la politica e\\\' assente o complice (vedi la sindachessa PD di Sesto) di queste scelte che sono diventate SOLO \\\'urbanistiche\\\' e speculative

La parola chiave sulla rinascita del fascismo e' e deve essere per sempre la parola STORIA,cioe' quello che la storia ci ha insegnato e quello che ci insegna. Mai , mai piu' cadere nel facismo anche se vestito da vergine. Non vogliamo piu' camicie sporche, luride nella nostra casa.

Le discoteche sono locali aperti al pubblico soggette al rilascio di una licenza per la somministrazione di alcolici. Il codice penale punisce chi somministra alcolici e persone in stato di ubriachezza alcolica. Non mi sembra che questi tipi di locali osservano le leggi in materia. Ci vorrebbero più controlli per evitare queste situazioni. Negli anni 60 all'interno dei locali che facevano trattenimenti danzanti ed arte varia era previsto un servizio di vigilanza e prevenzione effettuato con la presenza di personale della Polizia di Stato, si potrebbe pensare di ripristinarlo a spese delle discoteche.

Era meglio la presenza dell'assessora e non dei consiglieri di zona (io ci sarei stato, come ho scritto stamattina presto alla presidente Bigatti prima di sapere del rinvio). In realtà l'altra motivazione - non citata dalla laconica mail - è che ci sarà un sopralluogo in via Einstein (tema caldissimo) e l'Assessora non voleva parlarne senza questo elemento. Al cdz4 di giovedì 5 luglio alle 18.30.... Franco Brambilla

Poichè i risultati erano la differenza tra quanto raccolto in aprile e quanto raccolto in maggio nelle stesse vie (e non un quantitativo definito in tutta la zona), ci sono almeno 2 elementi critici: quali sono le vie e da quale raccolta si partiva. Se la zona 4 avesse già raggiunto di fatto il massimo possibile? a prescindere dalle Cartoniadi? E' un ragionamento per assurdo, ma veritiero.... Comunque sempre ultimi siamo arrivati! :-(

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Rispetto la saggezza del Presidente Onida, ma delle Provincie non se ne vuol fare un caso di utilità ma di malgoverno che genera costi ora non piu' sopportabili. Avevano forse senso negli anni dei padri costituzinalisti provincie come Monza,Lecco,Pavia,Iglesias ecc. ec. Guardiamo anche a questi aspetti. Anarchia è bello, che i cavalli corrano liberi a dissetarsi è poetico. Ma oggi dobbiamo generare lavoro e non debito pubblico.

Non sono perniente soddisfatto. La moda degli annunci è evidentemente contagiosa e Granelli non deve considerarsi erede morale dei suoi predecessori.