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Post n°141 pubblicato il 25 Maggio 2013 da lontradelbosc
Un pioppo nero, fuori dalla mia finestra, danza nel vento di maggio. Due anni fa era un tenero virgulto, nato spontaneamente in un vaso di rose. Sulle prime lo guardavo con curiosità, aspettando di scoprire di che pianta si trattasse, ma già sapevo che l'avrei rispettato perchè era troppo palese il suo desiderio di stare al mondo. Così l'ho trapiantato nel prato, davanti ad una finestra di casa, pensando che fosse un pioppo tremolo che mi avrebbe divertito con l'incessante tremolìo delle sue foglie. Invece ho scoperto trattarsi di una varietà che è il pioppo nero, il populus nigra. Mio fratello gli ha legato un tutore che lo aiuti a crescere dritto, un poco elegante residuo di manico di scopa, ma io non ho detto niente, anzi l'ho ringraziato per l'interessamento. Le sue foglie tremano in continuazione, proprio come quelle del pioppo tremolo, e quando il sole gira ad occidente si accendono di mille brillanti sfumature. Io lo osservo e lo ascolto sfrigolare in preda ai brividi. Brividi di piacere, nella luce che lo prende di traverso e ne allunga l'ombra, così che a lui parrà di stare dappertutto, nonostante le radici lo tengano in un posto. Come succede a me che mi accontento di viaggiare con la mente, stando ferma ad osservarlo.
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da una copertina mi fissava
Hemingway,
come fosse l'unico a capire
" - Dobbiamo andare e non fermarci finchè non siamo arrivati.
- Dove andiamo?
- Non lo so, ma dobbiamo andare. "
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Il bambino gridò: - ALABURIAN! -
La mamma gli chiese: - Che cosa vuol dire? -
- Tutto quello che invento per sentirmi felice -
rispose il bambino.
Care stelle, siete molto belle
quando luccicate nel cielo.
Spero che un giorno veniate sulla terra,
cosi' potrò vedervi meglio
e prendervi per mano.
Care stelle, vi voglio tanto bene,
gli uomini non vi scrivono nessuna lettera
perchè hanno troppi impegni.
Voi stelle servite molto ai marinai:
quando vi vedono sanno dove andare.
Matteo
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Sto leggendo:
Orwelll: La fattoria degli animali
Orwell: 1984
I miei libri sono qui:
www.anobii.com/theanguana/books
"...Io volerò a te...sulle ali invisibili
della Poesia...Tenera è la notte e
felicemente la Luna Regina è sul suo
trono...ma qui non c'è luce..."
(dall' Ode all'usignolo di John Keats)
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....... e dunque chi meglio dell'onirico e malinconico Pessoa per rendere omaggio al tuo blog.
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Non basta aprire la finestra
per vedere la campagna e il fiume.
Non basta non essere ciechi
per vedere gli alberi e i fiori.
Bisogna anche non aver nessuna filosofia.
Con la filosofia non vi sono alberi:
vi sono solo idee.
Vi e' soltanto ognuno di noi,
simile ad una spelonca.
C'e' solo una finestra chiusa
e tutto il mondo fuori;
e un sogno di ciò che potrebbe esser visto
se la finestra si aprisse,
che mai e' quello che si vede
quando la finestra si apre.
(Fernando Pessoa)
Mi pare che dica che un conto è immaginare e sognare le cose stando chiusi in noi stessi; un altro è vedere le cose per ciò che esse sono nella loro realtà e permettere che esse ci parlino.
Così, secondo me, ciò che sta fuori può far nascere i sogni dentro di noi.
Grazie Eulalie, sei una fata! E io sono una testona, perchè, pur avendo fatto mille tentativi, non sono riuscita a fare ciò che mi hai chiesto, per cui lasciamo tutto com'è che va più che bene! Grazie, la poesia è bellissima e molto profonda, alla Pessoa.
Trovo questa tua interpretazione bellissima e azzeccata ,io(superficialmente) mi ero fermata all'idea che grazie ai nostri sogni possiamo vedre oltre la realtà
Grazie
si ma mica come questo
quello di giornate accese
in discesa verso agosto
come scivoli bagnati
in un parco acquatico
spesso azzurri e arrotolati
tra grida senza panico
invece nei rosari vesperini
le corone sono fradice di pioggia
tra l'incertezza dei bagnini
allegra scorre l'acqua nella roggia
Perturbabile
(oggi ho imparato una parola nuova: 'roggia' :)))
Le foto di quest'anno non hanno gli stessi colori...
Perfino l'acqua della roggia canta una canzone diversa,
ma attento,
che se ci cadi,
ti bagni ugualmente,
e noi a frizionarti per scongiurare la polmonite!
Grazie Pert, quante immagini saltano fuori come folletti dalle tue poesie.
Immagini di mondi del presente e del passato, ed in essi sognare di esserci...spiccando un volo sulla roggia a scavalcarla...