Creato da: amarablack il 11/05/2009
d'azzurro di nero e vermiglio

listening...

 

chop suey - soad

this is not a love song-Pil

lasciami leccare l'adrenalina-afterhours

 

Area personale

 
Citazioni nei Blog Amici: 25
 

tra i miei post

riflessioni               

                                 rossiversi

             versi

 

Ultime visite al Blog

carmelo57cdiabolik6310flavio_780Noblesse_Oblige_1diogene51effecimedicaBurano.2021dreamitAndrea.Contino1955sonoquiperte_floveisthelaw73slam61claudio.960sunshine1204Mk.2
 

Ultimi commenti

Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 28/06/2020 alle 19:44
 
Un caffè, di quelli buoni all'alba di ogni giorno...
Inviato da: rubinero
il 10/08/2015 alle 19:03
 
Anche il mio è un ritorno dopo un periodo travagliato. Non...
Inviato da: lubopo
il 15/10/2014 alle 12:17
 
Un abbraccio sincero...
Inviato da: mgf70
il 11/10/2014 alle 22:00
 
dai, mettilo alla prova......
Inviato da: web
il 08/06/2014 alle 00:33
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« D A N Z A M Iprimo secondo »

CARA..VIAGGIO...

Post n°73 pubblicato il 14 Dicembre 2009 da amarablack

 

.. io non sono un'esperta d'arte.. ma la amo visceralmente..  e quello che vedete qui sopra.. è il dipinto che io amo di più  'Giuditta e Oloferne' del Caravaggio

 quando lo vidi la prima volta.. qui a Genova.. per me fu una vera folgorazione.. non so esattamente cosa si provi nella sindrome di Stendhal.. ma credo di aver provato qualcosa di molto simile... non riuscivo più a staccarmi da lui... ero 'dentro'.. e sentivo tutto il disappunto di Giuditta.. nel dover compiere lei.. proprio lei.. quest'atto.. di cui non sente alcun rimorso.. ma che davvero la infastidisce.. il suo respiro profumato.. trattenuto nel gesto.. e poi.. l'dore acre del sangue di Oloferne.. che non s'aspettava.. no.. non s'aspettava davvero... e l'anziana.. che non può più essere attirice e attende da lei la testa....

l'ho rivisto.. con l'emozione con cui si rivede un amante che ci ha lasciato il suo segno.. 15 giorni fa a Roma.. e nulla era cambiato.. lo amavo ancora... e ancora ho rivisto in quell'immagine.. ciò che avevo già sentito... e che non corisponde sicuramente alla storia.. ma che è la mia personalissima maniera di sentirlo...

è un bell'uomo questo Oloferne.. e bellissima e giovane e sensuale questa Giuditta.. col suo musetto dispiaciuto e un po' schifato.. e pare quasi l'emblema del ciò che 'si deve' ma non ci piace.. e del ciò che 'non si deve' e ci piace molto...

così la mia fantasia pensa che avrebbe voluto tutt'altro.. (so che la storia non dice questo..ma lei è la MIA Giuditta).. ma il dovere preme..la società vuole e ci aspetta al varco...e così si uccide ciò che siamo e vogliamo.. per non deludere.. per essere quel che ci si aspetta da noi...

..si.. forse questo è frutto del deliquio a cui mi conduce questa tela... ma è un bellissimo delirare tra colori di sangue e carne...

 

 

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
Narcysse
Narcysse il 07/05/10 alle 23:27 via WEB
Io amante dell'arte...Ma nel senso ampio della parola...Ignorante. Come si suol dire, stò a guardare. Pubblico sul mio quaderno dipinti piuttosto che fotografie. E' un modo per scoprire, ampliare quel poco che vado scoprendo in questo periodo di quanto l'arte abbia arricchito noi uomini dai tempi dei tempi.

Il primo seicento è un momento di svolta della cultura e delle arti. E' l'uscita dal rinascimento, in cui impera una religiosita vincolata al divino. In questo seicento vi è l'avvio all'individualità, alla gnosi del singolo prima del secolo sucessivo fatto fronzoli e raffinatezze con cui il barocco nasconde la persona dietro alla sperimentazione e una sorta di globalizzazione dell'ideale prima dell'illuminismo della ragione che caratterizzerà poi la seconda metà del 700. Lutero nel primo quarto del 500 divide lachiesa. La religiosità del divino fattasi portabamdiera del nobile si frantuma. Il singolo cerca dentro di sè una ragione alla propria religiosità. Giordano Bruno per la sue teorie religiose, filosofiche, viene messo al rogo...proprio nei primi mesi del 1600. Le idee sono libere e praticabili solo nell'individuo, in se, dentro di se. La luce divina che illumina il mondo si richiude sull'individuo e nell'opera di Caravaggio riverbera sul volto dei suoi personaggi e non sulla scena nella sua totalità. L'individuo, chiamato a decidere responsabilmente della storia, come Giuditta, porta con se tutte le domande dell'uomo, ed anche la sua umana natura di peccatrice inconsapevole e pura di fronte alla vera luce che non può puo più essere la luce della chiesa istituita e dell'uomo...Ma ben più soggettiva e legata al singolo. Al suo rapporto con Dio. E' quindi, nella loro bassezza, i personaggi di Caravaggio portano dignitosi, la loro natura errante. Natura voluta, nel libero arbitrio dalla verità di Dio. Verità che risplende di dentro e non dall'esterno. La luce è catturata, si genera dal personaggio. Dietro l'assenza di luce, la solitudine in cui l'uomo è destinato. Il personaggio si fa responsabile del mondo, ma dal mondo e dalla luce stessa, dalla verità di un Dio che perdona, è perdonato e supera la propria individualità. Il pittore nel seicento inizia a dipingere per se. Il committente accetta sempre più che sia l'interpretazione dell'artista a dare il contributo all'opera. A noi appare la pittura di Caravaggio, cosi in luce appunto....Siamo catturati dall'attimo della storia che nel singolo è un crogiuolo di energie e tumulti dell'uomo che in quel momento è la volontà di un Dio che governa e che dispone attraverso le scelte dell'uomo. Per Bruno Dio è tutto. In tutto vi è Dio. In ogni particella come nell'universo. Tutto ruota attorno al nucleo, e tutto ciò che ruota attorno al suo asse è Dio...Ma tutto fa parte dello stesso progetto, della stessa materia. Nel piccolo o nell'infinito. E' alle porte "La ragione" che stravolgerà ancora una volta il singolo come nucleo, facendone una logica applicabile alle masse, nel puro comodo e compiacimento della produttività. Caravaggio un illuminato di dentro. La sua luce splende a noi e splenderà sempre sul viso di ogni uomo che si ama, che sente il suo amore per se stesso, amore che il suo Dio vuole che sia....Amore che porta Narciso a bruciare della sua stessa luce. L'arte non ha mai tempo ma solo modalità diverse che ai suoi tempi si adattano e vincono.

Buona serata, Giuliano.
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963