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Mi ero addormentato sicuro di trovarmi a 2000 metri e mi risveglio qui in questo groviglio di città, bloccata, paralizzata da un incidente in tangenziale, il resto è cronaca dei tg. Che botta. Fa male sveglairsi senza ritrovare le sicurezze della sera e le mie erano, il tuo sorriso che scalda il cuore, un piumone senza le lenzuola dove infilarsi come un bimbo per la nanna, un cielo con la luna d'argento e una favola che non è mai iniziata. E la colazione?. Io che non vedevo l'ora di sentire l'odore del formaggio d'alpeggio, il pane bianco (perchè quello nero soprattutto se con il cumino non mi piace)e la marmellata fatta quest'estate. Ed invece sulla mia tavola in cucina, stamattina al pusto del burro giallo, della tazzona con il latte e la panna, c'erano solo un paio di chiavi, quelle della macchina da scaldare perchè gelata. Aperta la porta è Holmes, il mio pastore maremmano a salutarmi mentre proteso in avanti si stiracchiava. Solo un cenno, poi si è riacucciato continuando il suo sonno interrotto. Altro che uccellini, di fondo il brusio di una città già in corsa alle 5,oo della mattina. Sono titubante con la macchina, conscio che lasciare il vialetto ghiaiato di casa ed entrare nel fiume nero d'asfalto significa farsi travolgere dalla corrente e arrivare arrancando a sera cercando di portare a casa sana e salva la "pellaccia". E così fu! Mentre te beata, aprendo la porta magari ti ritrovi di fronte ad un volo. Il volo su una valle profonda e piena di grandi abeti e larici, rumorosa di cascate e di vita animale che si sveglia. Un unica nuvola in cielo. E'grande bianca e assomiglia vagamente ad un autobus. Ecco quello sono io destinzione Amelie sui monti.