Post n°106 pubblicato il 03 Marzo 2010 da annaxxxxx
Le nuvole sono sempre più belle quando imitano forme viventi. Ne vidi alcune, una volta, che sembravano parlare tra loro, discorsi di cui il vento sembrava comporre le parole. Altre volte parevano mischiarsi come un mazzo di carte, ricomporsi in forme nuove per poi quasi tornare ad essere quelle di un momento prima. Mi fermo, alle volte, a guardare le nuvole, per decifrare il loro misterioso linguaggio, vedere cosa propongono alla mia fantasia, come fossero bambini che hanno inventato un gioco nuovo e si divertono in attesa che io lo capisca. Le immagino accordarsi per stupirmi, vanitose delle loro forme come ragazze fuori dalla messa. Le guardo e non capisco, ogni volta, analfabeta ancora del libro scritto nel cielo. Ma su tutte, sempre, leggo il tuo nome.
Fremd bin ich eingezogen, fremd zieh' ich wieder aus. Der Mai war mir gewogen mit manchem Blumenstrauss. Das Mädchen sprach von Liebe, die Mutter gar von Eh', – Nun ist die Welt so trübe, der Weg gehüllt in Schnee.
Sono giunto da straniero, da straniero me ne vado. il Maggio mi ha cullato con mazzi di fiori. La ragazza parlava d’amore, la madre perfino di matrimonio: ma ora il mondo è fosco, la strada sepolta dalla neve.
Ich kann zu meiner Reisen nicht wählen mit der Zeit, Muss selbst den Weg mir weisen in dieser Dunkelheit. Es zieht ein Mondenschatten als mein Gefährte mit, Und auf den weissen Matten such' ich des Wildes Tritt.
Non posso scegliere il tempo del mio viaggio. Per strada vado solo in questa oscurità l’ombra della luna è la mia compagna di viaggio. E sul bianco mantello cerco orme selvagge.
Was soll ich länger weilen, dass man mich trieb hinaus? Lass irre Hunde heulen Vor ihres Herren Haus; die Liebe liebt das Wandern – Gott hat sie so gemacht – von einem zu dem andern. Fein Liebchen, gute Nacht!
Perché attendere di più, se mi si caccia via? Lascia ululare i cani pazzi davanti casa dei vostri signori! L’amore ama girovagare, - Dio l’ha fatto così - dall'uno all’altro. Buona notte, dolce amorino!
Will dich im Traum nicht stören, wär schad' um deine Ruh'. Sollst meinen Tritt nicht hören – sacht, sacht die Türe zu! Schreib im Vorübergehen ans Tor dir: Gute Nacht, Damit du mögest sehen, an dich hab' ich gedacht.
Non voglio disturbarti i sogni, far danno al tuo riposo. Non dovrai sentire i miei passi, piano piano accosto la porta. Sul portone prima di partire ti scrivo: buona notte, così che tu possa vedere che ho pensato a te.
Questa musica, la tua introduzione e la dedica finale...mi fanno sentire la freccia di cupido nell'atto di toccare il cuore di colui il cui nome aleggia tra le nuvole e in quello di lei che lo legge..come fosse sublime poesia, dolore onnisciente e paradisiaco. Il lied di Schubert è perfetto...regge quella freccia velata, speranzosa, dolce..innamorata.
Ed ecco un buon esempio contrario destinato a chi da sempre sia convinto che: chi ascolta rock duro e pesante, ripudi categoricamente ogni altro genere musicale ... ovvero nutra esclusivamente emotioni "metalliche" ... :-)
Personalmente mi piace quasi tutta la musica. Il discorso è amare o meno la Bellezza, dovunque essa si trovi. Se la insegui la puoi trovare dappertutto. Vero? Eppoi diglielo Wolf, che anche noi metallari abbiamo un animo sensibile.
2:35 ?? Immagino sarai stato sveglio fino a quell’ora per completare il "font" e trovare il corretto equilibrio di spazi tra caratteri e combinazioni per "Die Normal-Fraktur". Hai fatto un lavoro eccellente, anche se a tuo giudizio non è ancora perfetto... Matto che sei Wolfgang.. :DD
La perfezione è una cosa strana: appare non esistere nella realtà tangibile, perchè irragiungibile, d'altro canto è sempre presente nella mente ed attrae affascinato il nostro animo.
Egregio Gentiluomo Teutonico, esimio Cavaliere, è ammirevole questa tua ricerca della compiutezza, del sublime. Ma ti consiglio di virare la prua in direzione della mentalità Zen, dove fra due opposti esiste pur sempre una terza via non dialettica, completamente estranea alla dualità. La vera perfezione sta nello "S-perfezionarsi". Alles gute, lieber Wolfi!
Siamo noi a dare vita a tutto, non solo alle nuvole. Ciò che è illuminato dai nostri occhi per ciò stesso assume una luce diversa, data dalla nostra attenzione.
Ma quando mai... le nuvole non ci vogliono giocare con la luna, ma solo fra di loro, ecco. Sergiolì la vogliamo provare questa chat di Libero si o no? L’altro giorno mi hai lasciata lì da sola come una rimbambita..
Sì, le nuvole parlano. E la loro è voce di tuono. Mi piace guardarle quando si rincorrono nel cielo cozzando l'una contro l'altra. Rimango a guardare per ore a bocca aperta. Francy
Si, guardale pure per ore col naso all’insù e la bocca aperta, piace anche a me. Però quando comincia a piovere chiudiamo la bocca e apriamo l’ombrello..
x voi
Nuvole
Palle irregolari di un gioco
assurdo,
nebbia condensata
in minacce incolori,
mezze bianche e sfilacciate
come lenzuola stese al sole,
mezze nere se in attesa
di essere spazzate via.
Nuvole…
nere e cupe quando han
voglia di restare,
in un cielo disfatto,
lontano dal rumore
e dai silenzi della terra.
Nuvole…
continuano a passare,
enormi come case,
altre piccole, simili a
giocattoli di forme irregolari..
Nuvole…
continuano a passare e
passeranno continuamente,
come fiocchi di bambagia
sporca,
scontrandosi contro il
cielo stanco e sbiadito.
Nuvole…
mi assomigliano,
temporalesche o silenziose
quando sono allegra
o se son triste,
discontinue come il mio vivere,
in balia di impulsi invisibili!
Ti giunga il mio senso di gratitudine per aver elegantemente riportato i pensieri e lo stile di un Grande della letteratura, a me molto caro insieme alla terra che degnamente rappresenta. Obrigado! :)
Il vero Peccato - mortale - l’hai fatto tu accostando le mie medie parole a quelle di uno dei più grandi Poeti del ‘900 italiano. Che peraltro si era ispirato alle Nuvole di Aristofane, in cui si parla ironicamente dei filosofi del tempo, i Sofisti. Con i Sofisti e con te il cerchio si chiude...
Splendido questo Lieder (sempre che lo sia, sono ignorante): musica, testo, interpretazione e la sommatoria del tutto. Franco ne farebbe un Fleurs 4 da affiancare a quelli di Brahms, Wagner, Beethoven etc.
"Ti piace Schubert?"
"... Hai le borse sotto gli occhi,
come ti trovi a Berlino Est?
Alexander Platz, auf wiedersehen,
c'era la neve. Ci vediamo questa sera fuori dal teatro"... Splendido Franco! (Non ti sbagli affatto, è un Lieder. Aspettavo proprio te. Sapevo che tu avresti apprezzato. )