Creato da annaxxxxx il 03/03/2009

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Un Anarchico Fantasioso

Mi è capitato assolutamente per caso di incontrare un video come questo.

Mi faccio delle domande, credo lecite. Chi sono queste ragazzette, perché cantano una canzone dell’arcicompianto Frank Zappa, a 16 anni dalla sua morte ? E se sanno chi fosse che significato ha per loro ? Cosa possono saperne queste bambine americane quindicenni di Father Riley, di Joe’s Garage, del Central Scrutinizer? O di Ike Willis, Warren Cuccurullo, Steve Vai, Gorge Duke, u.s.w. ? Probabilmente poco o niente. Quasi sicuramente non sanno con cosa hanno a che fare. Ciò che traspare dal filmato è che sono giovanissime, hanno voglia di ridere e divertirsi, sentono il prorompere della giovinezza e le prime voglie di emanciparsi dalla famiglia, sentono la sessualità che irrompe nella loro vita. Nel filmato si divertono,  they have a lot of fun, ed è come se dicessero saremo bambine per bene ancora per poco, siamo anche noi Catholic Girls. Non c’era niente meglio di Zappa per dirlo ? E poi addirittura trent’anni dopo l’album Joe’s Garage che conteneva quella canzone?

Probabilmente, per loro, non c’era niente che rappresentasse così bene la sana voglia di emancipazione dalla famiglia e dall’educazione borghese e perbenista della middle-class americana. Non conoscono certo il suo grande amore per la musica, inizialmente per quella sperimentale (Edgar Varese, Strawinsky) e per tutta la musica in generale, passione che lo aveva portato a un’enorme cultura musicale, che lui riversava con impareggiabile ironia,  in canzonette orecchiabili e in realtà complicatissime.

Ma aveva in più il gusto di essere un americano contro, iconoclasta e anarchico, decisamente critico contro le storture del sistema. Simbolo del mondo freak e alternativo negli anni sessanta e settanta, icona del sesso libero, molte parolacce nelle sue canzoni, storie assurde di droga (lui che fumava solo Winston) e surreali plots raccontati agli amici fricchettoni. In realtà era un uomo totalmente dedito alla musica che ha esplorato ed utilizzato senza preconcetti e limitazioni teoriche. 

Un distinto signore libertario, sempre pronto a deridere l’America dei telepredicatori, delle armi facili, dei politici corrotti, impietoso col potere. Un libertario rigoroso, un anarchico studioso di tutto ciò che è musica, che tutto digeriva e rielaborava in allegria e strutturatissima leggerezza. Troppo avrei da dire su quest’uomo amante della libertà e in realtà severo con se stesso e col mondo, spontaneo e profondo conoscitore della teoria musicale, pignolo fino alla nausea coi musicisti esecutori dei suoi pezzi. Steve Vai fu sottoposto a un esame di tecnica chitarristica impossibile, prima di essere preso da Zappa nella band. Dove Sarebbero a Elio e le Storie Tese  adesso se Zappa non ci fosse stato? Probabilmente a...zappare. Dirò pochissimo, che troppo è già stato detto. Mi piace ascoltarlo quando suona e fa suonare, mi piacciono le sue parole sempre libere ed attuali. Apprezzo quest’uomo, che troppo presto se n’è andato, lasciando l’America che di lui aveva tanto bisogno nelle mani di Bush e Pat Robertson, Michael Jackson e Britney Spears...che tristezza.

E’ ancora emozionante vederlo nel video di The Torture never stops, vederlo suonare la chitarra col suo stile inimitabile, allo stesso tempo orecchiabile e complicato, fantasioso e facile da amare per chiunque, fricchettone e serissimo, com’era lui del resto. In questa canzone del 1976 esprime un concetto molto scomodo per la mentalità americana in cui ognuno si deve far da sé faticando duro -working hard-, quella per cui si è responsabili direttamente della propria fortuna e delle proprie colpe, senza pietà per gli sconfitti. Per il puritanesimo americano il perdente è tale perché sgradito a Dio e agli uomini, In God we Trust c’è scritto sul biglietto da un dollaro, Dio c’entra sempre col destino degli uomini God Bless YouGod Bless America.

Lui aveva già allora il coraggio di parteggiare per l’uomo, l’uomo vero, anche quello sconfitto dalla vita e dalla società, punito per i suoi crimini, che nessuno avrebbe difeso perché COLPEVOLE. In un paese, l’America, che ha ancora la Pena di Morte e si autodefinisce il più progredito e libero del mondo. Zappa diceva che no, un uomo mai e per nessuna ragione può essere trattato così , che un uomo è sempre un Uomo. Lui sì, che era un grande uomo….non a caso quelle ragazze del video, a caccia della libertà e della propria vita, non a caso dicevo si sono imbattute in Frank e cantano allegramente la loro giovinezza con le sue parole. Hi Frankie !

Avevo appena finito di ascoltare Franchino che suonava col cuore contro la tortura, quand’ecco che rileggendo e inseguendo i links m’imbatto in un altro video, dove una ragazzina ancora più giovane mi fa conoscere una canzone del Duca delle Prugne che fino ad ora non avevo mai sentito... Quando si dice Serendipità ! Mom and Dad conferma e riassume meglio di qualunque discorso tutto quello che ho blaterato sul suo essere contro e critico, preparato e alternativo.

Cosa dire di più di fronte a questa topolina che si lamenta dei suoi americanissimi genitori cantando una canzone del 1968 del grandissimo Frank ? Solo che spero che lui stia ora cacciando il bisonte bianco nelle grandi praterie del cielo insieme a Cavallo Pazzo, magari cantando insieme a lui Camarillo Brillo... Mi piace pensare che possa essere così.

 
 
 
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