AKHENATON49

Girellando per Palermo, lo scorso settembre, ho visto questa scritta sul muro. Mi ha fatto sorridere l’idea che uno se ne parta da casa ben organizzato, dotato di spray e di serie (o meno serie) intenzioni e poi cada su una zeta in più che distrae, come ha fatto con me, dal contenuto del messaggio. Punto. Finito. Niente di più. Si parlava incidentalmente di giustizia, ma poteva trattarsi anche di un messaggio d’amore con la scritta “Ailoviù”: mi avrebbe fatto lo stesso effetto. Anche perché io non ho la minima idea di chi siano Giuseppe e Pasquale: anzi, se qualcuno ne sa qualcosa in più, mi farebbe un grande favore a dirmelo. Per quanto ne so io potrebbero anche essere due mafiosi e quella richiesta di giustizia in quel caso sarebbe quanto meno sospetta. Tutto questo per dire che spesso i fatti sono molto più semplici di come ci si può immaginare e se si dà troppo spazio all’immaginazione si rischia di parlare inutilmente di aria fritta. Dovendo fare un’autocritica devo riconoscere, non senza rammarico, che il post può risultare, al di là delle mie intenzioni, un po’ troppo “snob”; cercherò di evitarlo in futuro anche perché non credo, o almeno lo spero, che mi corrisponda. Un caro saluto a tutti. D.