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LE MIGLIORI PAROLE CHIAVE DEL MESE - MAGGIO
TRA LE CALDE CHIAPPE DI MIA NONNA
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Messaggi di Novembre 2008
Da ormai un anno frequento assiduamente anobii, commentando libri, partecipando a gruppi di discussione e leggendo le opinioni altrui. Tutto questo sconvolgendo la mia già labile psiche disturbata. Stamattina pensavo (sì, avete letto bene, non mi faccio mancare propri niente... peccato che questa attività mi abbia portato a perdere il cellulare nel tragitto cucina - sala e che abbia dovuto poi cercarlo per mezz'ora, finché non si è rivelato appoggiato sull'imbottita del divano) al passatempo preferito di un numero di lettori impressionante: il bistrattamento del beststeller. Il bestseller è il libro che vende meglio nel breve periodo. Per questo motivo, a molti sta già sul gozzo ancora prima che venga letto, se non ancora prima che venga pubblicato, se non ancora prima che venga addirittura scritto. Il bestseller alcuni lo condannano a prescindere. Perché? Perché non ci piace essere presi in giro dal business, certo. Il business ci sembra si il diritto di farci credere che tutto quello che ci propina è ciò che è giusto per noi. E vabbè, che sarà mai. Intanto però, critica critica la manovra commerciale, e magari siamo i primi a fiondarci a comprare l'I-phone perché fa figo. Eppure c'è gente che si accanisce. Comincia a leggere "Il cacciatore di aquiloni" commentando a priori che lo fa con scetticismo, ma che sa già che sarà una delusione. Io a queste persone darei una badilata in testa. Te l'ha ordinato il dottore di procurarti della sofferenza gratuita? Ti hanno forse puntato un piatto di cappelletti davanti al muso senza poterli divorare se prima non ti sciroppi tutto "L'ombra del vento"? La maggior parte delle volte lo scettico si difende dicendo chese lo è fatto prestare, perché sa già che non vale i soldi spesi e che lo fa solo per vedere se è tutto questo gran capolavoro di cui si parla. E sul fatto di non spendere 20 euro per una nuova uscita, posso anche assentire, ma che mi vogliano far credere che si sacrificano per il bene della letteratura no. Immancabile poi la stroncatura finale. Lo scettico finisce il libro e commenta con astio di essere addolorato per aver perso tempo per della spazzatura simile. Ma la lettura non doveva essere un piacere? Non sei iscritto su un sito in cui decanti le meravigliose ore passate in compagnia dei libri? Non potranno piacerti tutti libri del mondo, no? Se proprio vuoi andare sul sicuro, leggiti "I fratelli Karamazov" in 10 giorni e sbrodolati addosso tutto il tuo amore per la letteratura russa (a suo tempo, peraltro, bistrattata a sua volta dai contemporanei... questa storia non l'abbiamo già sentita?). Personalmente, ritengo che il costo di 20 euro per un libro sia un'indecenza a prescindere dal genere, pertanto ben vengano i prestiti. Mi sono permessa di leggere "Il cacciatore di aquiloni", "L'ombra del vento" e "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo" e di trovarli molto belli. Mi sono invece annoiata a morte con il libro rivelazione dell'anno, "Firmino", ma non per questo ho maledetto tutti gli editori del mondo e tutti quelli che l'hanno apprezzato. Come mai però, se io dico che "I promessi sposi" mi hanno fatto crescere una barba di sei metri, sono un'idiota, mentre chi si accanisce contro la saga della Meyer senza averla letta è un grande letterato? Misteri della vita. |
"Vieni a fare la nanna vicino a me?" |
Post n°490 pubblicato il 13 Novembre 2008 da ausdauer
Devo stare calma, altrimenti la mia vescica iperattiva non mi lascerà tregua alcuna e passerò il resto dei miei giorni languidamente seduta sulla fredda ceramica. Ecco. Nella mia vita accadono coincidenze strane. Prima che mi laureassi, sfogliavo svogliatamente le pagine della facoltà dedicate alle convenzioni per i tirocinanti. Erano piene di interessantissimi progetti, strutture che accoglievano psicologi disperati addirittura nel raggio di 20 km dalla mia misera zona di mare. Ci voleva solo la laurea e ci ero tanto vicina. Appena laureata, pronta a intraprendere il percorso finale, apro quelle pagine. VUOTE. All'ufficio tirocini mi comunicano che l'ordine degli psicologi ha bloccato le convenzioni preesistenti e che sta riconvenzionando tutte le strutture. D'accordo, ci vorrà qualche settimana. Ho tentato di chiamare le uniche due opzioni interessanti: una non aveva più posti disponibili, l'altra non prendeva tirocinanti in quanto il tutor stava andando in pensione. Disdetta. Così ho trovato un lavoretto e ho iniziato la mia promettente carriera di cassiera. A fine contratto riapro quelle benedette pagine. Non c'è quasi nulla. Tento di fare domanda in quella miseria di opportunità che ci vengono offerte per completare la nostra formazione universitaria infinita. Nella migliore delle ipotesi possono offrirmi un posto da marzo 2009, nella peggiore non hanno posto fino al 2010. Ho 5 mesi liberi. Che giuoia. Quasi quasi mi cerco un lavoro. Finora nessuno ha mostrato troppo entusiasmo per una candidata disponibile fino a febbraio. Inoltre, dovesse magicamente uscire qualche convenzione e andasse a buon fine, dovrei considerarlo un miracolo e lasciare il lavoro. Bellissimo, ma di cosa camperò visto che il tirocinio non è minimamente retribuito e dura la bellezza di sette mesi? E soprattutto, come farò a gestire un tirocinio che mi brucia completamente l'estate, la mia unica fonte di reddito? E ancora, chi se la piglia una che una volta al mese deve restare a casa per rantolare in santa pace o farsi fare flebo? Insomma, oggi è la giornata ufficiale della disperazione. Ho ritentato l'ultima carta disponibile. Chiamare gli ultimi due tutor rimasti sul sito e che avevo scartato per una mia personale avversione nei confronti dell'azienda sanitaria locale. Il primo scopro essere andato in pensione dieci giorni fa. Che ironia della sorte. Il secondo mi spiega gentilmente che le cose sono cambiate e che non posso più rivolgermi a lui, ma che devo chiamare una terza fantomatica dottoressa e sperare che abbia qualcuno a cui indirizzarmi. La chiamo. E' assente. Inspira. Espira. Inspira. Espira. AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHH HHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH HHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! A posto, grazie. |
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