Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

Messaggi di Novembre 2008

INFORME AMMASSO DI CICCIA TRABALLANTE

Post n°493 pubblicato il 28 Novembre 2008 da ausdauer
 

Non posso dire di annoiarmi, perché no, non ne sono capace.
Ho innumerevoli libri da leggere, Pet Society, una sfida aperta a "Who has the biggest brain?" con il Bruderone e una con "Geo Challenge" con Comandantekil (le sto perdendo entrambe), un compagno di merende che mi propone spesso di fare la nanna, numerosi panni da stirare e dovrei persino depilarmi, cosa che già può occuparmi una mezza giornata buona, volendo fare un lavoro decente. Eppure, questi due mesi di disoccupazione stanno diventando i più lunghi della mia vita.

La scorsa notte mi sono svegliata, come di consuetudine, e mi sono diretta verso il bagno con accecata lentezza. I miei sensi sono stati risvegliati una volta raggiunto lo specchio, che mi mostrava una faccia pingue come non mai. Da quel momento in poi la mia notte non è stata più serena.

Senza contare che qualsiasi pretesto è buono per riconoscere un'insidia nascosta. Se non è il grumo di cellulite - sintomo innegabile di obesità, è lo schizzo di dentifricio nello specchio del bagno - che dichiara apertamente la mia inefficienza domestica, o il non avvertire il bisogno impellente di chiamare il mio ragazzo per raccontargli l'avvenimento del giorno, cioè lo schizzo nello specchio - chiaro segno di crisi nel rapporto di coppia.

Per non parlare dell'enorme macchia di muffa creatasi nell'angolo maledetto della mia stanza. Il dolore immenso che mi provoca è pari soltanto alla privazione di Ernestino, attualmente in assistenza per tutta una serie di problemi che lo stavano rendendo un po' fastidioso.

Insomma, come potete vedere, le mie ampullarie hanno una vita molto più interessante della mia, quindi traete voi le vostre conclusioni.


(Se il fato, tutti i santissimi numi, la fortuna, i Re magi e il bue e l'asinello mi assistono, forse tra qualche settimana inizio il tirocinio. Speriamo con convinzione).

 
 
 

QUELLI CHE IL BESTSELLER

Post n°492 pubblicato il 22 Novembre 2008 da ausdauer
 

Da ormai un anno frequento assiduamente anobii, commentando libri, partecipando a gruppi di discussione e leggendo le opinioni altrui. Tutto questo sconvolgendo la mia già labile psiche disturbata.

Stamattina pensavo (sì, avete letto bene, non mi faccio mancare propri niente... peccato che questa attività mi abbia portato a perdere il cellulare nel tragitto cucina - sala e che abbia dovuto poi cercarlo per mezz'ora, finché non si è rivelato appoggiato sull'imbottita del divano) al passatempo preferito di un numero di lettori impressionante: il bistrattamento del beststeller.

Il bestseller è il libro che vende meglio nel breve periodo. Per questo motivo, a molti sta già sul gozzo ancora prima che venga letto, se non ancora prima che venga pubblicato, se non ancora prima che venga addirittura scritto. Il bestseller alcuni lo condannano a prescindere.

Perché? Perché non ci piace essere presi in giro dal business, certo. Il business ci sembra si il diritto di farci credere che tutto quello che ci propina è ciò che è giusto per noi. E vabbè, che sarà mai. Intanto però, critica critica la manovra commerciale, e magari siamo i primi a fiondarci a comprare l'I-phone perché fa figo.

Eppure c'è gente che si accanisce. Comincia a leggere "Il cacciatore di aquiloni" commentando a priori che lo fa con scetticismo, ma che sa già che sarà una delusione. Io a queste persone darei una badilata in testa. Te l'ha ordinato il dottore di procurarti della sofferenza gratuita? Ti hanno forse puntato un piatto di cappelletti davanti al muso senza poterli divorare se prima non ti sciroppi tutto "L'ombra del vento"?
La maggior parte delle volte lo scettico si difende dicendo chese lo è fatto prestare, perché sa già che non vale i soldi spesi e che lo fa solo per vedere se è tutto questo gran capolavoro di cui si parla. E sul fatto di non spendere 20 euro per una nuova uscita, posso anche assentire, ma che mi vogliano far credere che si sacrificano per il bene della letteratura no.

Immancabile poi la stroncatura finale. Lo scettico finisce il libro e commenta con astio di essere addolorato per aver perso tempo per della spazzatura simile. Ma la lettura non doveva essere un piacere? Non sei iscritto su un sito in cui decanti le meravigliose ore passate in compagnia dei libri? Non potranno piacerti tutti  libri del mondo, no? Se proprio vuoi andare sul sicuro, leggiti "I fratelli Karamazov" in 10 giorni e sbrodolati addosso tutto il tuo amore per la letteratura russa (a suo tempo, peraltro, bistrattata a sua volta dai contemporanei... questa storia non l'abbiamo già sentita?).

Personalmente, ritengo che il costo di 20 euro per un libro sia un'indecenza a prescindere dal genere, pertanto ben vengano i prestiti. Mi sono permessa di leggere "Il cacciatore di aquiloni", "L'ombra del vento" e "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo" e di trovarli molto belli. Mi sono invece annoiata a morte con il libro rivelazione  dell'anno, "Firmino", ma non per questo ho maledetto tutti gli editori del mondo e tutti quelli che l'hanno apprezzato.

Come mai però, se io dico che "I promessi sposi" mi hanno fatto crescere una barba di sei metri, sono un'idiota, mentre chi si accanisce contro la saga della Meyer senza averla letta è un grande letterato? Misteri della vita.

 
 
 

ZITELLA NEL CUORE

Post n°491 pubblicato il 18 Novembre 2008 da ausdauer
 

"Vieni a fare la nanna vicino a me?"
"Ma certo!"
*Gomitata nel buio*
"Scusa."
"Niente niente... fammi posto sulla spalla."
"Sei comoda?"
"Vai un po' più giù... ecco. Ok. Notte amore"
"Notte."
"Zzzz."
"Bacino."
"Eh? Ah, sì. Smack. Notte."
"Notte."
"Zzzzzz."
"Brrr. Ho freddo."
"Vuoi un'altra coperta?"
"Sì, ma non mi va di alzarmi."
"Ok, notte. Zzzz."
"No, ho freddo, vado a prendere la coperta. Scusa amore."
"Niente niente..."
*Gomitata*
"Ahia!"
"Oh, scusa. Mi stavo sistemando la coperta."
"Fatto?"
"Sì sì, notte."
"Notte. Zzzzz."
"Bacino?"
"Ampf... sì sì, bacino. Smaciuck. Notte."
"Notte amore."
"Zzzzzzzzz."
"Sono stanco, ma non credo di riuscire a dormire."
"Eh? Ah.. no? Vuoi leggere?"
"No, volevo stare qui con te."
"Ti metti qui vicino a leggere."
"Sento che non dormirò."
"Non ci crede nessuno."
"Infatti stavo imitando TE."
"Ah, grazie. Vabbè, notte."
"Ehm, aspetta, mi metto a leggere, non ce la faccio a dormire."
"Va bene, leggi."
"Sei sicura?"
"Sì, sicura."
"Non ti dà fastidio la lucina?"
"No amore, leggi che io dormo"
"Ok... notte."
"Notte."
"Però così sto scomodo."
"Prendi un cuscino."
"Ma mi devo alzare!"
"E allora stai così!"
"Va bene, notte."
"Notte."
"Vado a prendere il cuscino."
"Vai a prendere il cuscino, ok."
*Calcio*
"Scusa amore."
"Niente, notte notte."
"Niente bacino?"
"Amore, te ne ho dati trenta ormai."
"Tu non mi vuoi bene. Va bene dai, notte notte."
"Notte."
"Oh, senti questa: 'immagina il peggior attacco di diarrea liquida che tu abbia mai avuto'..."
*Tappi nelle orecchie*
*Zzzzzzz*

 
 
 

MI SPAREREI

Post n°490 pubblicato il 13 Novembre 2008 da ausdauer
 

Devo stare calma, altrimenti la mia vescica iperattiva non mi lascerà tregua alcuna e passerò il resto dei miei giorni languidamente seduta sulla fredda ceramica. Ecco.

Nella mia vita accadono coincidenze strane. Prima che mi laureassi, sfogliavo svogliatamente le pagine della facoltà dedicate alle convenzioni per i tirocinanti. Erano piene di interessantissimi progetti, strutture che accoglievano psicologi disperati addirittura nel raggio di 20 km dalla mia misera zona di mare. Ci voleva solo la laurea e ci ero tanto vicina. Appena laureata, pronta a intraprendere il percorso finale, apro quelle pagine. VUOTE.

All'ufficio tirocini mi comunicano che l'ordine degli psicologi ha bloccato le convenzioni preesistenti e che sta riconvenzionando tutte le strutture. D'accordo, ci vorrà qualche settimana. Ho tentato di chiamare le uniche due opzioni interessanti: una non aveva più posti disponibili, l'altra non prendeva tirocinanti in quanto il tutor stava andando in pensione. Disdetta. Così ho trovato un lavoretto e ho iniziato la mia promettente carriera di cassiera.

A fine contratto riapro quelle benedette pagine. Non c'è quasi nulla. Tento di fare domanda in quella miseria di opportunità che ci vengono offerte per completare la nostra formazione universitaria infinita. Nella migliore delle ipotesi possono offrirmi un posto da marzo 2009, nella peggiore non hanno posto fino al 2010.

Ho 5 mesi liberi. Che giuoia. Quasi quasi mi cerco un lavoro.
Finora nessuno ha mostrato troppo entusiasmo per una candidata disponibile fino a febbraio. Inoltre, dovesse magicamente uscire qualche convenzione e andasse a buon fine, dovrei considerarlo un miracolo e lasciare il lavoro. Bellissimo, ma di cosa camperò visto che il tirocinio non è minimamente retribuito e dura la bellezza di sette mesi? E soprattutto, come farò a gestire un tirocinio che mi brucia completamente l'estate, la mia unica fonte di reddito? E ancora, chi se la piglia una che una volta al mese deve restare a casa per rantolare in santa pace o farsi fare flebo?

Insomma, oggi è la giornata ufficiale della disperazione. Ho ritentato l'ultima carta disponibile. Chiamare gli ultimi due tutor rimasti sul sito e che avevo scartato per una mia personale avversione nei confronti dell'azienda sanitaria locale.

Il primo scopro essere andato in pensione dieci giorni fa. Che ironia della sorte.
Il secondo mi spiega gentilmente che le cose sono cambiate e che non posso più rivolgermi a lui, ma che devo chiamare una terza fantomatica dottoressa e sperare che abbia qualcuno a cui indirizzarmi.
La chiamo. E' assente.

Inspira. Espira. Inspira. Espira.

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
AAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
HHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
HHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

A posto, grazie.

 
 
 

FACEBOOK

Post n°489 pubblicato il 10 Novembre 2008 da ausdauer
 

Sì sì, lo so, il fenomeno del momento, la diatriba tra i sostenitori e gli avversori più accaniti, i pro e i contro dell'iscrizione, il non voler essere parte di una moda del momento, e bla bla bla. Chissenefrega.

Io sono una disoccupata in attesa di ritornare sulla pista, quindi, ben vengano i diversivi. E uno me l'ha offerto proprio il superdiscusso Facebook.

Sono seriamente consapevole di avere dei problemi, ma non ho potuto resistere e come tanti altri mi sono intrippata nel giochino più stupido del mondo.

Pet Society.

E così è nato Ramiro, il mio adorato Pettino.


Il gioco annoia il 90% delle persone che non hanno tempo da perdere in una regressione infantile per loro non troppo gratificante. Il tutto consiste nel lavare il proprio pettuccio spazzolarlo, fargli visitare gli amichetti e farlo giocare con i suoi preziosi giochini. Per guadagnare più soldini, e quindi sistemarsi casa e guardaroba, può persino competere nei race contro i suoi amichetti.

Qui lo potete ammirare mentre gareggia (con scarsi risultati) contro l'atletico Vinicio (pettino creato dal CdM, che ha sancito la sua condanna mostrandomi tutto tronfio il nuovo giochino) e Ursicino (adorabile pettino di appartenza alla sorella del CdM, anch'ella irrimediabilmente inserita nel gioco).


E poi, in alcuni frangenti, trovo che Ramiro abbia preso tutto da sua madre...


Naturalmente Facebook offre anche numerosi altri giochini di abilità che mi danno assuefazione, ma se qualcuno non continuasse a spodestarmi dal trono ci troverei molto più gusto. Ah, la disoccupazione! Come amo rincretinirmi ad oltranza, sì sì.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: ausdauer
Data di creazione: 02/03/2005
 

AREA PERSONALE

 

ULTIMI COMMENTI

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2008 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

 
 

TAG

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963