Creato da ballolentodelcuore il 26/02/2008

ballo lento

il mio ballo

 

POST N°160

Post n°160 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da ballolentodelcuore

Ciò che mi dipinge sono tante cose. È il mare al tramonto e poi al mattino, quando i colori sembrano provenire da due tavolozze diverse. Ciò che mi dipinge è la sabbia tra le dita e il sole dritto in faccia.
Ciò che mi dipinge sono le emozioni, le emozioni al centro del quadro. Senza di loro è come avere una finestra chiusa.
Sono romanticamente perduta.
Amo le parole che sprofondano nell’io e lo portano in superficie come una piuma.
Amo le carezze imperdonabili.
C’è un posto nel quadro anche per la Casina Valadier, che ancora non ho visto.
E ci sono immagini di viaggi, di risate e di solitudini salate, fino a far bruciare la pelle. Ancora non lo conosco ma lì,  lì c’è un piccolo bambino, dagli occhi più belli che io abbia mai visto.

Mi guardo allo specchio e scopro la terribile e splendida verità.
Ci sono cose che vanno oltre i sentimenti, che sono più importanti per la mia vita, le stesse cose che, per quanto diverse da essi, diventano sentimenti.
Io so voler bene, so amare, ma poi vivo solo quando abbraccio lei ed è lei a cui penso ogni giorno. È solo attraverso lei che so dare tutto il resto, di me. È lei a cui decido, tutte le volte, di dare il mio amore.
Lei, è la mia passione.

Amo sentire le cose sulla pelle. Fa male fa bene fa venire i brividi non importa.
Io così, vivo davvero.
È un dipinto che non ammette sfumature se non ai lati. Lì c’è la mia famiglia, verde sempreverde, capace di non perdere mai foglie, costante presenza in me.
E più in là ci sono i miei amici. Tutti quei campanelli che suonano piano per condividere la mia felicità e suonano forte quando vogliono farmi vedere ciò che si nasconde nelle pieghe del quadro.
Lì, in mezzo a voi, c’è anche la mia amica A.
È stata A. a mettermi di fronte allo specchio.
Ma la sorpresa è che di fronte allo specchio c’eri anche Tu.
Perché Tu, sei come me.

 

Un'anima gemella è chi ha serrature ove entrano le tue chiavi e chiavi che aprono le tue serrature. Quando ci sentiamo abbastanza sicuri da aprire i lucchetti, i nostri più veri e veraci noi stessi escono fuori e noi possiamo essere completamente e sinceramente chi siamo. Possiamo essere amati per quello che siamo e non per quello che fingiamo di essere. Ciascuno svela la parte migliore dell'altro.

( R. Bach)

 
 
 

POST N° 159

Post n°159 pubblicato il 02 Ottobre 2009 da ballolentodelcuore

Sei stato, all’inizio, colui che mi ha fatto scoprire il sapore della libertà. E la vita mia è cambiata. Ogni volta che parlavo di te un lampo, un lampo addormentato per minuti interi, bianco e guizzante nei miei occhi, rimaneva.

Sei stato, anni dopo, colui che mi ha di nuovo cambiato la vita.
E così, sono cresciuta negli ultimi due anni come forse non ho fatto in dieci.

 

Oggi so che il dolore passato ha delle conseguenze.
Non sono più allegra e spensierata come un tempo. Sono diventata dura e in parte fredda e forse per questo, obiettiva.

Quando mi sono vista così allo specchio, mi sono chiesta a cosa sarebbe servito. Poi però sono capitate delle esperienze a due mie amiche e io ero lì, conscia di una nuova certezza. Ho fatto di tutto affinché a loro non capitasse la sofferenza capitata in me. E così è stato. Ho due piccole realizzazioni tra le mie mani, due sorrisi profondi e so di esserne almeno in parte la causa. Mi sento fiera di aver evitato che loro vedessero il fondo del dolore che ho visto io.

La mia vita, poi, è proseguita e altre ferite  l’hanno accompagnata, brevi e forti al tempo stesso. Ma mi sono resa conto che anche quello era un dono. Perché quando il male passa, lascia la felicità di vivere piccole cose. E vivo la coperta della sera con colui che ha deciso di farmi diventare sua moglie, vivo la gioia della cucina dentro casa, vivo la serenità di imparare le piccole cose che per anni ho rimandato.

E mi chiedo se c’è altro che io stia rimandando.

Ho imparato che la vita ha sempre degli obiettivi, e che noi tendiamo dritti a loro… ma che non siamo noi a decidere la strada per arrivarvi. La strada da fare è quella che il destino ha scelto e non noi, per metterci alla prova e per farci chiedere, a ogni sasso in cui inciampiamo, se davvero ci crediamo o se non sia il caso di rivedere qualcosa. È la strada perfetta, quella del destino, è la strada che ci prepara a raggiungere la meta che abbiamo scelto perché spesso, tendiamo a qualcosa per cui non siamo pronti.

 

Ho imparato a essere felice. Prima lo ero a prescindere. Ma al momento debito s’impara tutto e perché non provare a essere felici anche se ci manca qualcosa…perché anche se a volte mi sento sola, io devo ringraziare questa vita.

Rimarrò abbracciata al mio amore che mi ha fatto riscoprire i tempi in cui mi innamorai di lui, chiamerò le amiche fino a che non mi sentirò veramente piena, sorriderò alla famiglia, vivrò di felicità.

 

Felicità da dare.

Ne ho così tanta che adesso capisco perché Dio ha voluto che fossimo donne e avessimo dei figli.

Se non la diamo tutta quanta non siamo serene e agli uomini basta non tutto, ma solo un po’, di quel che invece abbiamo nel cuore.

Ecco perché, domani, voglio un figlio. M’avanza amore.

E ironia, ho sempre pensato potesse essere tuo.

Ora lo voglio davvero perché so quanto sarebbe mio.

 
 
 

POST N° 158

Post n°158 pubblicato il 22 Settembre 2009 da ballolentodelcuore

 

Ricomincio a vivere, paga di ogni piccola sfumatura del mio cuore. Delle meraviglie che mi circondano.

Ho sempre pensato che sarei stata incompleta senza il tuo amore. Ma io mi completo con la mia capacità d’amare.
Tu comunque, ci sei. Inspiegabilmente, so che ci sei. 

Ma intorno, la vita vive di se stessa e io arrivo a sentirmi, in ogni vena, in ogni cambiamento, in ogni cosa i miei occhi guardino, nel mare delle mie emozioni. Nelle persone che mi sono vicine, e ogni giorno è una perla preziosa da ammirare accanto a loro. Nelle magnifiche volte della Luna. E sento, te.

Ringrazio ogni giorno Dio perché ti ha donato a me e mi ha fatto provare il più grande degli amori.

E ciò che Dio regala, lo fa per sempre… e quanto è bello…

Quanto tempo c’è voluto…perché io capissi questo…e oggi che sorrido, che gioisco, sento d’aver raggiunto uno stadio più alto di me. E anche quando a volte, scende qualche lacrima, io ringrazio.

Ci rincontreremo, amore mio.
Intanto io, però, continuo a trovarmi.

“La cosa più bella del futuro è che arriva un giorno alla volta”

Abram Lincon

 

Un bacio a tutti voi.

Vi amo, come  mai ho smesso di fare.

Bally

 

 

 

 
 
 

Post N°157

Post n°157 pubblicato il 07 Luglio 2009 da ballolentodelcuore

 

 

Non importa di chi sia il ballo.

Non importa neanche se ci sia un primo o un ultimo ballo, se l’amore sia un cerchio che ruota sempre su se stesso.

Importa che qualunque giorno della mia vita e  anche dopo la vita stessa, tu sia qui, con me, dentro  di me, intorno a me.

 

Importa che tu ami e possa esser amato come vuoi e da chi vuoi.

Importano i sogni…quelli che ti parlano con la voce del cuore.

Importa vederti felice.

Non è detto che ciò che sia stato, torni.

Importa che sia stato e sia nel sempre.

 

La tua vita. È la cosa più importante per me.

Anche al di là di queste parole, chiuse nel cassetto silenzioso del mio cuore.

E la chiave, la chiave è lì. Forse diversa da quelle che hai usato finora.

Ma è la chiave giusta per questo scrigno. Non è detto tu lo faccia.

Ma io te lo dico ugualmente.

Aprilo quando vuoi.

 

“Non posso venire da te,
perché già ti sono accanto.
Tu non sei piccola, perché già sei cresciuta:
sei grande e giochi con il tempo e la vita -
come tutti facciamo - per il gusto di vivere.
Tu non hai compleanno, perché sei sempre
vissuta; non sei mai nata, e mai morirai.
Non sei figlia di coloro che tu chiami
papà e mamma, bensì loro compagna
di avventure, in viaggio alla scoperta delle cose
del mondo, per capirle.
Ogni regalo che ti fa un amico è un augurio di
felicità: così pure questo anello.
Vola libera e felice, ad di là dei compleanni,
in un tempo senza fine, nel persempre.
Di tanto in tanto noi c'incontreremo
quando ci piacerà - nel bel mezzo
dell'unica festa
che non può mai finire.”

Richard Bach

-Nessun luogo è lontano-  

 
 
 

Post N°156

Post n°156 pubblicato il 10 Giugno 2009 da ballolentodelcuore

E se fossi io a esser rimasta indietro?

Tu vivi.

Tu sì, sei rimasto indietro. Sì, nell’amore.

 

Ma in fondo, io, non ho fatto di meglio aspettando te.

 

 

Le cose si ribaltano e io non voglio smettere di dare a chi mi ama.

 

Ma è come se rimanessi, terribilmente,

              indissolubilmente,

meravigliosamente

 

legata a te.

 
 
 

I NOSTRI BALLI

Ti ricordi...quando ci davamo appuntamento qui sotto...???

 

SE MI UCCIDI, TI UCCIDO

"Quell'uomo aveva ucciso la cosa che amava,
E pertanto doveva morire.

Eppure ogni uomo uccide la cosa che ama,
Che questo lo sentano tutti:
Chi lo fa con uno sguardo amaro,
E chi con una lusinga,
Il codardo con un bacio,
Il coraggioso con la spada

Chi uccide il suo amore da giovane,
E chi lo uccide da vecchio;
Chi lo strangola con le mani della lussuria,
Chi con le mani dell'oro:
I più pietosi usano un coltello, perché
I morti si freddano così presto.

C'è chi ama troppo poco, chi troppo a lungo,
C'è chi vende e c'è chi compra;
Chi compie l'atto con molte lacrime,
E chi senza un sospiro:
Perché tutti uccidono la cosa che amano,
Anche se dopo non tutti muoiono."

Ballata del Carcere di Reading - Oscar Wilde

 
 

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