IL GATTO EZECHIELE

SE DOVESSERO CHIEDERMI DI FARE UNA CLASSIFICA DELLE SENSAZIONI PIU' SPIACEVOLI CHE SI POSSONO PROVARE, IL RIFIUTO D'AMORE OCCUPEREBBE SICURAMENTE UN GRADINO ALTO.
IMMAGINATEVI LA SITUAZIONE TIPO: UNA PERSONA, MAGARI ANCHE DOPO MESI DI SEGHE MENTALI, DECIDE DI DICHIARARSI, DI TENTARE IL TUTTO PER TUTTO RACCONTANDO IL SUO AMORE AL PREDESTINATO/A.
PENSATE ALLA FORZA CHE CI VUOLE PER FARE QUESTO, A QUANTO SI RISCHIA (EMOTIVAMENTE).
ANCHE SE LA SITUAZIONE SI RIVELASSE IMPROBABILE, LA SPERANZA SAREBBE DAVVERO "L'ULTIMA A MORIRE".
PENSATE SE DOPO TANTO "IMPEGNO" DI SENTIMENTI DALL'ALTRA PARTE ARRIVASSE UN BEL NO (NON LA STO METTENDO SULLA COLPA, L'AMORE NON PUO'CERTO ESSERE COMANDATO).
DICIAMO CHE UN BEL NO SAREBBE ANCORA "BELLO", PERCHE' A VOLTE PENSANDO DI FARE MENO MALE ALL'ALTRO, CI SI ARRAMPICA CON SCUSE BANALI CHE FANNO PIU' INCAZZARE CHE ALTRO.

SI SOFFRE SEMPRE UGUALE? OGNI RIFIUTO, OGNI RELAZIONE (PARLO DI COSE IMPORTANTI, NON CAZZATE) ANDATA MALE CI FA STAR MALE ALLO STESSO MODO O DOPO UN PO' CI SI COSTRUISCE LA CORAZZA?
DEL TIPO "CIO' CHE NON MI UCCIDE MI FORTIFICA?"

IO CREDO CHE IL DOLORE, IL DOLORE DEL RIFIUTO (RIPETO, SEMPRE SE LA COSA è IMPORTANTE, PARLO DI VERI SENTIMENTI) SIA SEMPRE UGUALE, QUELLO CHE CAMBIA (FORSE) E' LA CAPACITA' DI INCASSARLO.