Creato da Maddalena_e_oltre il 30/04/2013
C'è una forza misteriosa nelle cose esteriori [...]. Un attore, per immedesimarsi perfettamente nello spirito del personaggio da rappresentare, deve indossarne il costume.*
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Post n°118 pubblicato il 26 Ottobre 2014 da Maddalena_e_oltre
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Post n°117 pubblicato il 23 Ottobre 2014 da Maddalena_e_oltre
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Post n°116 pubblicato il 17 Ottobre 2014 da Maddalena_e_oltre
"... questa donna cammina sul mare della sua follia come Cristo sulle acque." (... Signore, la paziente della stanza 8 ha ricominciato a ballare. (La fotografia del post è presa da un reportage sull'ospedale psichiatrico di Rovigo:
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Post n°115 pubblicato il 14 Ottobre 2014 da Maddalena_e_oltre
E' strano riporre una speranza nella visione di un mondo in cui l'uomo non è contemplato, se non come traccia che sempre più sbiadisce e si consuma. |
Post n°114 pubblicato il 09 Ottobre 2014 da Maddalena_e_oltre
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Post n°113 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da Maddalena_e_oltre
Alice e Chiara. Hanno volti sorridenti e sguardi diretti mentre impegnano il loro tempo in questa piazza di vetrine, luci e mercati. Una passione che il richiamo ammiccante delle possibilità in vendita non scalfisce. Sono giovani ma qualcosa le ha già toccate con grazia e allora perdono la loro timidezza nell'allungare un gesto e un saluto, nel fermare con un appello quelli che passano senza alzare lo sguardo. [ ... ]
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Post n°112 pubblicato il 25 Settembre 2014 da Maddalena_e_oltre
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Post n°111 pubblicato il 23 Settembre 2014 da Maddalena_e_oltre
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Post n°110 pubblicato il 17 Settembre 2014 da Maddalena_e_oltre
L'hai preso quel treno. Non potevi scegliere macchina più veloce per la tua partita a scacchi. A volte può succedere di viaggiare defilati e anonimi, ma il destino è un controllore implacabile e tu un truffatore maldestro.
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Post n°109 pubblicato il 02 Settembre 2014 da Maddalena_e_oltre
La nebbia persisteva in uno strato compatto sopra la terra. Il cavallo incespicò nella nebbia e diede un brusco scarto. L'uomo cadde con il capo stranamente contorto e rimase immobile sulla terra arida. Era mattina e un sole sfocato spargeva la sua luce diafana sulla terra grigia.
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Post n°108 pubblicato il 31 Agosto 2014 da Maddalena_e_oltre
Poi accade un quieto giorno d'estate, che scorre innocuo nelle cose quotidiane. Che sembra scivolare uguale verso la sera. Tu sei lineare quel giorno, senza picchi, senza aspettative, in un leggero equilibrio indolore. Fino a quel grido che congela il tempo e tutto prende a scorrere al rallentatore e vedi all'improvviso irrompere la scena del tuo incubo peggiore. Corri, voli sull'erba, sull'asfalto, sulle fiamme dell'inferno, perchè tanto sai che non sopravviveresti e sai che non sono solo parole, sai che non lasceresti mai solo chi ami davanti alla porta che si spalanca sull'abisso. E ti abbandoni a quella cosa inutile che è pregare, in quell'attimo che è sospeso sul nulla.
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Post n°107 pubblicato il 19 Agosto 2014 da Maddalena_e_oltre
C'è stato un momento nella mia vita, quando le possibilità erano ancora tutte aperte e ugualmente percorribili, in cui ho pensato di fare psichiatria. Mi sentivo portata da un presuntuoso intuito a "sentire" le persone, a captarne la sostanziale propensione. Mi affascinava oltre modo la possibilità di viaggiarne le menti e le emozioni, interagendo, dove e come possibile, per suggerire rotte nuove accanto a quelle pericolose o inconcludenti.
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Post n°106 pubblicato il 11 Agosto 2014 da Maddalena_e_oltre
Mi chiedono di parlare di te. E mi accorgo che ancora non so cosa dire, che tu sei ancora lì, dove la parola si spezza. Sei sensazione, sei immagine, sei... dentro, ancora. Le parole su di te sarebbero un atto conclusivo, un'etichetta su una teca da archiviare. Non trovo parole per raccontare ciò che sei stato, ciò che eri. Intanto dovrei essere in grado di spiegare che c'è stato un prima e un dopo. Che il confine non è stato così netto e immediatamente percepibile. O forse ero io distratta e non l'ho colto, forse non ho voluto vederlo. Poi c'è stato l'inganno dei passi progressivi, quell'impercettibile avanzata che nel quotidiano sfugge, finchè la devastazione non è evidente e ti urla contro. Non avevo le parole allora. Non le ho adesso per poterti raccontare. Forse non le voglio neppure cercare, perchè sei sangue che ancora vive in me e io non voglio trovare parole che ti cristallizzino nelle memoria. Ti voglio qui con me, ora. Voglio conservare il senso di protezione che mi dava la sola tua presenza, come la certezza di una roccia salda. La sensazione di un braccio attorno alla spalla che il tuo sorriso di prima mattina riusciva a trasmettermi. ... e ti cerco, ancora, nello specchio, sul mio viso.
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Post n°105 pubblicato il 06 Agosto 2014 da Maddalena_e_oltre
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Post n°104 pubblicato il 03 Agosto 2014 da Maddalena_e_oltre
Perchè piangi, vecchio? Ha grandi occhi scuri l'amico di mio figlio e parole gentili dietro il sorriso bianco. Ha la corsa da gazzella e braccia esili, poco pane e molte voci dietro la sua porta.
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Inviato da: cassetta2
il 02/09/2020 alle 10:01
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 14:51
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il 22/05/2015 alle 22:43
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il 06/05/2015 alle 14:07