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Post n°31 pubblicato il 27 Giugno 2009 da rainbow_86
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Post n°30 pubblicato il 25 Giugno 2009 da rainbow_86
Sono morte abbracciate, giurano i vicini di casa, soffocate dal fumo, prima quindi che il fuoco intaccasse i corpi. E’ accaduto questa (ieri x chi legge) sera a Carpi, in via Palladio 5, zona Remesina. Alle 19 un vicino di casa ha chiamato i vigili del fuoco: aveva visto del fumo uscire dall’appartamento del quinto piano, dove viveva Caterina Silvia Longoni, 38 anni, di Milano, arrivata nella palazzina di sette piani da circa un anno. Con lei la figlia, Angela Fonzini, appena 2 anni. La madre era una donna schiva e riservata, nel quartiere nessuno la conosceva bene, ma tutti ricordano che i bambini con cui la si vedeva in giro erano due, forse l’altro è con il padre da cui la donna si era, pare, separata da poco. Il fuoco è partito dal materasso della camera da letto, l’unica stanza devastata dall’incendio, il resto dell’appartamento è stato danneggiato solo dal fumo. Nessun altro alloggio è stato interessato, anche se per precauzione i pompieri di Modena e Carpi hanno fatto evacuare l’edificio per evitare che qualcuno respirasse fumo. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto per madre e figlia non c’era più nulla da fare, erano già morte. Ancora da chiarire le cause dell’incendio: sul posto, oltre agli esperti dei vigili del fuoco, anche la medicina legale, la polizia, i carabinieri. Non è escluso che possa trattarsi di un suicidio, visto che i vicini ricordano la donna molto depressa negli ultimi tempi, ma è possibile anche che si sia trattato di un incidente. Sembra invece escluso che sia stato un delitto. Le indagini sono ancora in corso. |
Post n°29 pubblicato il 24 Giugno 2009 da rainbow_86
Le scale costituiscono una voce molto importante nell'attrezzatura dei vigili del fuoco, sia durante le manovre di salvataggio che per lo spegnimento di incendi e altri compiti. Un frequente uso della scala, sia in segmenti isolati che innestati tra di loro, è quello a passerella, ossia poggiata in orizzontale tra due punti fissi. In questo caso è necessario adoperare particolari cautele, perchè la scala, in particolare quella italiana, non possiede organi di aggancio all'estremità lontana e potrebbe quindi scivolare dall'appoggio trovato. SCALA A GANCI La scala a ganci serve a dare la scalata agli edifici dall'esterno utilizzando i balconi, le finestre o altri appigli come punto di aggancio. È relativamente leggera, circa 13 Kg., ed è maneggevole. È lunga 4,85 m., copre cioè il passaggio da un piano all'altro in ogni tipo di edifici. SCALA A GANCI SCALA ITALIANA La scala all'italiana è costituita da quattro tronchi che si innestano per formare l'attrezzatura più appropriata alle esigenze. I primi tre tronchi sono uguali tra loro uguali mentre il quarto (cimetta) è più corto. Alla base del tronco destinato a poggiare sul suolo si trova una coppia di elementi metallici di appoggio, ricoperti da una suola in gomma dura antisdrucciolo. SCALA ITALIANA |
Post n°28 pubblicato il 24 Giugno 2009 da rainbow_86
DIVISA Scopo principale del completo di protezione dal calore "nuova foggia" è quello di proteggere il corpo di chi lo indossa (con l'esclusione delle mani e dei piedi) dalle lesioni e dai danni che possono essere provocati durante l'attività operativa da brevi contatti con fiamme libere ed effetti del calore. Secondariamente esso protegge anche da:
STIVALETO ANFIBIO Sono una calzatura di sicurezza conforme alla norma EN 345/2, classificata come "Stivale al ginocchio per rischi della lotta all'incendio". Loro scopo fondamentale è quello di proteggere i piedi e le gambe dell'utilizzatore dalle lesioni o dai danni che possono essere provocati durante l'attività operativa. Secondariamente, essi proteggono di fatto anche da:
ELMO VFR 2000 Le principali caratteristiche tecniche del VFR 2000 sono: Calotta esterna realizzata in Kevlar, fibre composite e speciali resine di alta tecnologia per assorbire e ripartire maggiormente l'energia impressa dall'urto affinchè non venga trasmessa integralmente ed in modo violento alla testa ed al collo dell'utilizzatore. Per maggior protezione la calotta è dotata di nervature di rinforzo con bordi arrotondati sia longitudinalmente sia trasversalmente. I materiali utilizzati garantiscono anche un perfetto isolamento tra l'esterno dell'elmo ed il capo dell'utilizzatore. Controcalotta interna di rinforzo realizzata in EPS a struttura cellulare chiusa. La sua particolare forma aderisce perfettamente alla calotta esterna in modo da dissipare ed assorbire su una superficie, la più ampia possibile, l'energia trasmessa dagli urti. I materiali utilizzati assicurano un ottimo isolamento termico del capo. L'elmo è dotato di due visiere estraibili: Visiera trasparente a scomparsa realizzata in policarbonato antigraffio, antiappannante, autoestinguente e resistente al calore. Schermo riflettente a scomparsa realizzato in policarbonato trasparente, autoestinguente, con successivo trattamento antigraffio e di metallizzazione. Sistema di innesto rapido per maschere a pieno facciale e autoprotettori a due punti; Sistema di ritenzione con sottogola a regolazione ed aggancio/sgancio rapidi. Questo particolare sistema è studiato appositamente per non arrecare disagio all'utilizzatore quando utilizza maschere o autoprotettori. Sistema di regolazione taglie rapido per misure dalla 52 alla 64; Comfort interno a sospensione realizzato in coolmax Dupont TM; Predisposizione per l'utilizzo di sistemi di radiocomunicazione, dispositivi di illuminazione e dispositivi per la protezione del collo e delle spalle. Tutti i componenti costitutivi dell'elmo sono completamente rimovibili per le operazioni di pulizia e sostituibili. GUANTI I guanti da intervento sono un dispositivo di protezione delle mani conforme alla norma EN 659, classificato come "Guanti di protezione per VV.F.", con lo scopo principale di proteggere le mani di chi li indossa dalle lesioni e dai danni che possono essere provocati durante l'attività operativa da:
Secondariamente, proteggono anche da brevi contatti con le comuni sostanze chimiche aggressive liquide e da investimento accidentale da parte dei veicoli in condizioni di scarsa visibilità. |
Post n°27 pubblicato il 24 Giugno 2009 da rainbow_86
Intorno alle sei del mattino di lunedì 22, lungo la linea ferroviaria Firenze-Bologna, nei pressi di Prato, si è verificato il deragliamento di alcuni vagoni di un treno merci. Fra i carri coinvolti, anche una ferro cisterna da 32 metri cubi, contenente circa 26000 litri di acido fluoridrico anidro. I Vigili del Fuoco del Comando di Prato, subito intervenuti con un'autopompa ed un mezzo attrezzato per le emergenze NBCR (nucleari, biologiche, chimiche e radiologìche), hanno provveduto, con la collaborazione del personale della RFI (Rete Ferroviaria Italiana), alla messa in sicurezza ed al ripristino di una delle due linee ferroviarie, entrambe interdette dopo l'incidente. Alle 13, con l'impiego anche delle squadre NBCR dei nuclei regionali dell'Emilia Romagna e del Veneto, sono iniziate le operazioni necessarie per il travaso della sostanza pericolosa in un'altra cisterna. L'intervento è stato necessario per rendere più sicura la movimentazione del vagone danneggiato e quindi lo sgombero completo delle linee ferroviarie. Data l'impossibilità di raggiungere i luoghi percorrendo le strada, l'attrezzatura necessaria alle operazioni è stata fatta giungere sul posto utilizzando dei carri ferroviari messi a disposizione dall'Ente gestore della rete, sui quali sono stati caricati i container dei vigili del fuoco. Le operazioni di travaso sono terminate all'alba di martedì 23.
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Post n°26 pubblicato il 24 Giugno 2009 da rainbow_86
E' stato ritrovato vivo dai Vigili del Fuoco lo skipper disperso dall'altra notte nel mare dell'isola d'Elba. L'uomo, Gennaro Grillo, 47 anni, di Porto Santo Stefano (Grosseto), è stato trovato in mare, a largo dell'isola di Montecristo dai Vigili del Fuoco, impegnati nelle ricerche insieme alla capitaneria di porto. Grillo, di origini siciliane ma da tempo residente in Toscana, è stato avvistato in mare intorno L'uomo per circa 34 ore è rimasto alla deriva in balia delle onde con la corrente che lo ha spinto 23 miglia a sud ovest di Punta Fetovaia, all'Elba, dove era scomparso dalle 4 del 21 giugno: durante il fortunale che si era abbattuto sulla principale delle isole dell'arcipelago toscano Grillo si era gettato dalla sua imbarcazione sul gommone di appoggio della barca dopo che il piccolo natante si era sganciato a causa della tempesta. |
Post n°25 pubblicato il 30 Maggio 2009 da rainbow_86
LINK PER ACCEDERE AI QUIZ... http://www.vigilfuoco.it/informazioni/lavoro/concorsi/814VVF/Quiz.pdf |
Post n°24 pubblicato il 26 Maggio 2009 da rainbow_86
Una squadra del Comando provinciale di Siena, coadiuvata da personale NBCR, è intervenuta a Montalcino per eseguire lo smontaggio e la rimozione di un vecchio parafulmine installato sul tetto del Centro di Soggiorno dell'Opera Nazionale di Assistenza dei Vigili del Fuoco.
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Post n°23 pubblicato il 26 Maggio 2009 da rainbow_86
Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato in una fabbrica che produce e commercializza plastica a Barletta. L'intervento è stato effettuato da diverse squadre del Comando provinciale di Bari e del Distaccamento di Barletta, che hanno lavorato per circa sei ore i mpegnando numerosi mezzi compresi quelli aereoportuali. Il personale del Nucleo Avanzato NBCR (nucleare biologico chimico radiologico) del Comando provinciale, congiuntamente con quello dell'A.R.P.A., ha eseguito i rilievi e campionature dell'aria nei pressi dello stabilimento ed in diversi punti della città di Barletta.
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Post n°22 pubblicato il 26 Maggio 2009 da rainbow_86
Nelle prime ore del pomeriggio del 25 maggio squadre dei Vigili del Fuoco sono intervenute nel comune di Roccavione a causa di un incidente ferroviario. ed è rimasto in bilico sulle rotaie. I Vigili del Fuoco hanno immediatamente verificato che nessuna persona fosse rimasta coinvolta nell'incidente e che non vi fossero situazioni di pericolo. binario è stata danneggiata per circa 3 chilometri ed è stata interrotta al traffico.
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Post n°21 pubblicato il 25 Maggio 2009 da rainbow_86
Basta comporre il 115 Come comportarsi in caso di chiamata |
Post n°20 pubblicato il 17 Maggio 2009 da rainbow_86
drago57 Bologna Il Nucleo Elicotteri di Modena iniziò l’attività operativa nel 1955, appena ultimati,nell’anno precedente, i corsi peri piloti e specialisti presso la ditta Agusta di Cascina Costa. Il primo pilota responsabile del Nucleo è stato Franco Coppi.Il primo elicottero in dotazione fu un Bell 47 G–D1 con motore Franklin con potenza di 180 HP e con comandi volo a frizione diretta. Tale elicottero era ricoverato presso la sede del Comando Provinciale,utilizzando lo spazio antistante il vicino maneggio dell’Accademia Militare di Modena. Nel 1970 fu edificato un capannone internamente all’aeroporto sede dell’Aeroclub di Modena da dove il Nucleo operò per diversi anni.Al primo B47 G, seguì il 47 G2, poi l’AB 47 J3, il G3 B1,quindi l’AB 206 Jet Ranger edinfine l’AB 205 A1.Fin dal 1956, il Nucleo, come si legge nelle cronache di stampa, con l’unico piccolo elicottero B47 G operava sugli appennini in Lucania per soccorso a popolazioni isolate a causa delle abbondanti nevicate.
Il Reparto volo è stato presente in tutte le gravi calamità avvenute nella Nazione. Il terremoto del Belice in Sicilia, l’alluvione in Toscana, il terremoto in Friuli, quello in Irpinia, hanno visto in prima linea gli uomini di Modena.Il Nucleo elicotteri di Modena è stato trasferito a Bologna presso l’attuale localizzazione dell’aeroporto G. Marconi nel 1992 ed ha competenza territoriale su tutta l’Emilia Romagna, fino alla periferica Piacenza ed include la provincia lombarda di Mantova.Il Nucleo di Bologna assicura da anni servizio con personale SAF 2B dislocato presso il reparto volo. |
Post n°19 pubblicato il 17 Maggio 2009 da rainbow_86
Che cosa fare se si è coinvolti in un terremoto? In questo caso il rischio principale è rappresentato dal crollo della struttura e, contemporaneamente, dalla caduta al suo interno di mobili e suppellettili; è quindi fondamentale identificare quali possano essere i punti più 'solidi' della struttura (in generi le parti portanti, gli architravi, i vani delle porte e gli angoli in genere) e portarsi nelle loro vicinanze.
Nello stesso tempo cercate di allontanarvi dalle suppellettili che potrebbero cadervi addosso; può essere opportuno cercare di trovare riparo sotto il tavolo o il letto; a scuola ci si può riparare sotto i banchi, oppure addossandosi ad un muro 'maestro', in un punto lontano da finestre che potrebbero rompersi e provocare ferite.
Se vi trovate all'aperto il pericolo principale deriva da ciò che può crollare e pertanto dovete prestare attenzione a non sostare o passare sotto parti di edifici (balconi, cornicioni, grondaie ecc.), che potrebbero cadere; un buon riparo può essere offerto dall'architrave di un portone. Un'automobile costituisce un buon riparo e pertanto è consigliabile restarci dentro, sempre che non sia ferma sotto ad edifici, viadotti, cartelloni pubblicitari e tralicci. In una città di mare infine può succedere che in seguito ad un sisma si producano onde marine di notevole altezza che si spostano molto velocemente; tali onde costituiscono un reale pericolo per chi si trova in prossimità della costa, per questo è consigliabile tenersi lontani dalle spiagge per diverse ore.
Che cosa fare dopo un terremoto? Immediatamente dopo un terremoto i principali pericoli in cui possiamo imbatterci sono: gli incendi, le fughe di gas ed il deterioramento delle condizioni igieniche. Una volta terminata la scossa si deve:
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Post n°18 pubblicato il 13 Maggio 2009 da rainbow_86
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Post n°17 pubblicato il 13 Maggio 2009 da rainbow_86
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Post n°16 pubblicato il 05 Maggio 2009 da rainbow_86
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Post n°15 pubblicato il 04 Maggio 2009 da rainbow_86
come si può morire a 15 anni???? yaron anche se ci siamo parlati poco, rimarrai sempre nel mio ♥ .... Ora da la su ho 2 angeli che mi proteggono.. Tu sei l'angelo di tutti i vigili del fuoco.. Si vedeva che i vf erano la tua vita... addio piccolo vigile del fuoco, anzi non voglio pensarlo come un addio, il nostro è solo un arrivederci.. saluta tutti i colleghi che sono in paradiso con te.... |
Post n°14 pubblicato il 02 Maggio 2009 da rainbow_86
Molto spesso le persone, mi chiedono cosa mi abbia spinto a diventare Vigile del fuoco.Sinceramente non so cos' abbia fatto scattare in me la scintilla, forse la voglia di mettermi in gioco, forse è stato il mio angelo Gabriele, non lo so.... Mamma mi raccontava che già da piccola, quando passava un camion dei vigili del fuoco rimanevo incantata e che più di una volta mi ha portato a vedere i camion... Già da allora il mondo dei vigili del fuoco mi affascinava e più il tempo passava, e più mi accorgevo che il sogno che mi accompagnava sin da bambina si stava trasformando in realtà. Ora, dopo 4 anni che sono nei vigili del fuoco sono sicura che amo a dismisura quello che sono e che faccio... La mia vita non è quella della maggir parte delle ragazze della mia età che pensano a uscire e ad andare a ballare.... La mia vita è soprattutto in caserma, a svolgere il mio lavoro, dando tutta me stessa.... Io adoro passare le mie serate in caserma, anche quando non sono in turno, perchè con i colleghi si ride si scherza e si stà bene.... Siamo una grande famiglia e la Caserma è la nostra seconda casa... Quando suona la sirena e c'è da uscire, la tensione è tanta, perchè non sai mai quello che hai davanti agli occhi finchè non sei sul posto e a volte sul camion al ritorno, c'è silenzio, un silenzio spettrale... Ma basta uno sguardo e ci si capisce al volo... E si riparte, pronti per un altro servizio e consapevoli che il lavoro che facciamo è il lavoro + bello e appagante del mondo..Anche se a volte non è facile e ti chiedi chi te l'ha fatto fare, ma poi, quando un bambino ti si avvicina e ti ringrazia per averlo aiutato, ti senti orgoglioso e fiero di aver aiutato quel bambino, e sai che devi andare avanti, per aiutare altri bambini e altre persone... E tutto diventa più facile... |
Post n°13 pubblicato il 30 Aprile 2009 da rainbow_86
In Caso di Necessità Chiama i soccorsi Vigili del Fuoco - 115 La chiamata di soccorso è gratuita da ogni telefono pubblico. Preparati a dire, con calma: Come funziona l'intervento Compito dei Vigili del Fuoco, nel nostro paese, e' di assicurare in modo diretto ed immediato a persone, animali e cose un intervento di soccorso urgente in caso di pericolo da fuoco, o da altre cause accidentali. estinzione degli incendi (*) infortuni a persone, animali e cose dissesti statici allagamenti incidenti stradali incidenti nucleari situazioni di pericolo generico calamita' nazionali Non immaginare che lo facciano altri; attendi con calma il nostro arrivo (5-10 minuti o di piu' a seconda della distanza e della disponiblita' di squadre). Prepara uno spazio per i nostri automezzi, e aiutaci a trovare il posto. Informa tutti del pericolo; forse qualcuno non sente o non si può muovere (anziani, handicappati, malati). Ma con calma. Accertati che tutti lascino i locali chiusi e vadano in luogo sicuro; Se non ci sono persone all’interno, esci e chiudi porte e finestre dei locali incendiati (l’aria alimenta il fuoco), ma non a chiave: dovranno passare i Vigili · Il pericolo è il fumo: il fumo non deve passare se vuoi respirare Buttati subito a terra, copriti la faccia con le mani,e rotolati (non stare in piedi, fumo e fuoco vanno verso l'alto!) raffredda subito la parte bruciata, con acqua o ghiaccio o un metallo per 10-15 minuti IN CASA Va spento appena nato, o cresce in fretta, soprattutto col vento. Non dargli aria finche' non hai qualcosa per spegnerlo (acqua, sabbia, ghiaia, coperte) o sono arrivati i soccorsi. Non lasciare in giro combustibili vicino a sorgenti di calore (bombole vuote, carta, legno) o braci (fiammiferi, sigarette). Tienine uno di medie dimensioni in evidenza e carico, accessibile in fretta, e revisionato ogni anno. I migliori sono quelli a gas (Anidride carbonica). Evita accumuli di carte e plastica vicino al fuoco; Sono frequenti ai primi freddi e col vento; blocca subito l'accesso dell'aria alla canna; usa sabbia o sale grosso a manciate, non acqua, per spegnere fuoco e braci; allontana dalla canna rovente gli oggetti e i mobili. Pulisci la canna fumaria ogni anno. Controlla spesso che cavi elettrici e spine siano grandi e in buone condizioni, senza falsi contatti. Capita spesso nei giorni di vento. Hai una chiave di scorta? Chiama noi se c’e’ pericolo, ma intanto cosa puo' succedere al bambino, ai fornelli, alla lavatrice, al cane? Se non c’è soccorso possiamo aprirti la porta solo a pagamento. Verifica che le porte interne siano ben chiuse. Conosci le istruzioni scritte nel vano macchina? Sono disponibili le chiavi del vano? Preparale e tranquilizza le persone mentre attendi i soccorsi. Se il tubo di scarico della lavatrice si stacca, cosa succederà? E se resta aperto un rubinetto? Impara come interrompere l'erogazione dell'acqua alla casa. Le fogne in strada sono libere? Può bastare un bastone per "smunirle". Auto in fiamme. Molto pericoloso: ferma l’auto in zona sicura, prendi documenti e valori ed esci. Cause: corto-circuito, cambio gas/benzina (metano e gpl), tubi benzina consunti: controlla spesso. Sai chiudere subito le bombole del gas? Se è piccolo, intervieni subito con un estintore (a portata di mano, carico, dimensioni medie, a gas) o con sabbia, ghiaia, una coperta per soffocare le fiamme. Se è grande, allontanati subito. Pericolo con prime nebbie, cattivo tempo, in sorpasso, alta velocita' e distrazione. Non imitate i “furbi”. La cintura evita fratture gravi e spesso salva la vita. Fermati a soccorrere gli altri, chiama i soccorsi, non stare a guardare, non intralciare. Segnala ogni possibile rischio o pericolo. Impara dove sono le uscite di sicurezza, gli estintori e i telefoni: segui i cartelli che indicano le vie di fuga, con calma. Se proprio devi farli, non abbandonarli mai, e sorvegliali fino alla fine;controlla che non restino braci. Col vento un piccolo fuoco può estendersi molto. Un badile (di metallo) e' ottimo per spegnerle. Se proprio devi farli, non abbandonarli mai, e sorvegliali fino alla fine;controlla che non restino braci. Col vento un piccolo fuoco può estendersi molto. Un badile (di metallo) e' ottimo per spegnerle. Distruggile solo se c’è pericolo. I piccoli nidi diventeranno grandi; eliminali subito, con insetticidi (o nafta nebulizzata) e mai col fuoco, la mattina presto o la sera tardi, col fresco. Le api invece sono protette, chiama un apicoltore. |
Post n°12 pubblicato il 30 Aprile 2009 da rainbow_86
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Inviato da: memusto
il 01/06/2011 alle 09:42
Inviato da: rainbow_86
il 20/04/2010 alle 16:38
Inviato da: stellinaballerina123
il 02/04/2010 alle 00:04
Inviato da: stellinaballerina123
il 01/04/2010 alle 23:59
Inviato da: daijiro1
il 06/07/2009 alle 23:43