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Messaggi di Gennaio 2007

Messaggio N° 2099 31-01-2007 - 11:08

VERONICA CONTRO SILVIO: la guerra dei Roses?



Pensavo che il peggio del peggio lo avessi visto, che dopo la Lecciso ed Al Bano  se ne sono dette di cotte e di crude in tv, dopo la storia di corna di Gigi D’Alessio, che prima dichiara di amare la moglie, poi dichiara di amare la immagineTatangelo, poi la moglie di D’Alessio che urla dai giornali “ m’hai fregato il marito e in fine la Tatangelo che dice “ ora parlo io” e il povero Gigi che dice “ lasciateci in pace” pensavo seriamente di che fatti privati spiaccicati sui giornali almeno per un po’ potevamo farne a meno.

 

Invece stamattina che ti vedo? La Veronica Berlusconi, si proprio lei, la moglie super tirata dai lifting dell' ex-premier, ora che la guardo meglio si è rifatta pure i labbroni (orrore)  in prima pagina della Repubblica che chiede le scuse pubbliche al marito per delle frasi un po’ troppo galanti pronunciate durante la consegna dei Telegatti.

 

Si giustifica dicendo: “dato che in privato non le ho ricevute, le chiedo pubblicamente sui giornali”sarebbe come se io venissi offesa da mio marito e indico una riunione di condominio perché mi faccia le scuse davanti a tutti gli abitanti del palazzo, ordine del giorno: “ scuse pubbliche dell’interno 12 bis”.

 

“ Devo dare alle mie figlie l’esempio di una donna che sa tutelare la propria dignità e chiedo se debba considerarmi la metà di niente” tutto lecito, tutto sacrosanto se perpetrato all’interno della propria casa, tra le mura domestiche, parlatevi, litigate, ma non potete stressare la vita ai lettori che hanno speso 1 euro per il quotidiano, ma siamo seri: maccheccefrega a noi?

 

Visto che i panni sporchi si lavano sui giornali, bisognerà che  anche noi mogli comuni,  di uomini di cui non gliene importa niente a nessuno, prendiamo esempio dalla signora Veronica e pubblichiamo le nostre questioni sul giornalino del quartiere, e magari non ci sarà niente di strano leggere in prima pagina : MARIO CHIEDIMI SCUSA HAI GUARDATO NELLA SCOLLATURA DELLA CASSIERA DELLA COOP”  i particolari in terza pagina.

 

Ma roba da matti….e ho un atroce pensiero: uscirà a breve anche il film?



scritto da: sissunchi
 

Messaggio N° 2098 30-01-2007 - 17:24

LA NUOVA BUSTA PAGA

immagineLe buste paga di gennaio sono state distribuite, o stanno per essere consegnate ai loro proprietari.

Si è parlato molto nelle scorse settimana di riduzione dell’imposizione fiscale, ma dalle buste paga che arrivano ai lavoratori , non sembra di notare questa grossa differenza.

Vediamo di entrare nel merito del nuovo meccanismo:                              

  Scaglioni di reddito                      Aliquota          Imposta

Fino a 15.000 euro                           23%       23% sull’intero importo

oltre 15.000 e fino a 28.000 euro    27%       3450+27% parte eccedente 15.000 euro

oltre 28.000 e fino a 55.000 euro    38%       6.960+38% parte eccedente 28.000

oltre 55.000 e fino a 75.000 euro    41%       17.220 +41% parte eccedente 55.000

oltre 75.000                                     43%        25.420 + 43% parte eccedente 75.000

Se volete fare il confronto con l’anno precedente è necessario prendere la busta paga di dicembre e verificare il totale imponibile Irpef dell’anno precedente e l’irpef netta che è stata trattenuta.

Ora proviamo a fare il calcolo sull’anno 2007  con lo stesso reddito.

Supponiamo che il reddito imponibile Irpef sia di € 30.000, e che non abbiate famigliari a carico. La nuova Irpef ( imposta reddito persone fisiche  sarà pari a

€ 6960 ( irpef per un reddito fino a 28.000)

 + 38% x ( 30.000 – 28.000) = 7.720 

Da questo importo dovete sottrarre   836 che è la detrazione per reddito da lavoratore dipendente e otterrete € 6884 che è l’irpef che pagherete nell’anno 2007.

Se volete fare il confronto su un mese è sufficiente dividere per 12 tutte le cifre della tabella, e l’importo della detrazione per reddito da lavoro dipendente ( la tabella è elencata sotto in quanto le detrazioni variano al variare del reddito. 

Ora verificate con il vostro cedolino dello scorso anno quanto vi tratterranno  nel 2007. ( Non è difficile con le due tabelline con i dati già calcolati e seguendo l’esempio sopra.)

Reddito €                            Detrazione per lavoro dipendente

da 1.000 a 8.000                1.840

10.000                               1.697

11.000                               1.625

12.000                               1.553

13.000                               1.481

14.000                               1.410

15.000                               1.338

16.000                               1.305

17.000                               1.271

18.000                               1.238

19.000                               1.204

20.000                               1.171

21.000                               1.137

22..000                              1.104

23.000                               1.070

24.000                               1.047

25.000                               1.024

26.000                               1.000

27.000                                977

28.000                                928

29.000                                870

30.000                                 836

Avete l’impressione che percepirete qualche decina di euro in piu’ in un anno? Aspettate, vi devo disilludere, perché se avete una casa di proprietà dovete sommare il reddito catastale all’ imponibile Irpef 2006 e ricalcolare l’Irpef, in quanto a differenza dello scorso anno la prima casa è soggetta a tassazione, sommate   l’aumento delle addizionali comunali, provinciali e regionali, i ticket sugli esami, e tutti gli altri balzelli nascosti negli oltri 1300 commi della finanziaria 2007.

Nonostante tutto riuscite a pagare meno? Giocate questo numero al lotto, la dea bendata vi sta baciando……..

Tutti coloro che hanno un reddito dai  40.000 euro di reddito  in su possono solo  con sconforto guardare a quante trattenute in piu' dovranno pagare.

Coloro che hanno in usa  un'auto aziendale  dovranno pagare altre 700/1000 euro di tasse in piu' all'anno, in quanto sono stati aumentati gli importi da assoggettare a ritenute. ( nel 2006 si pagavano tasse sul 30% del costo di un automezzo che percorreva 15000 km all'anno, ora si pagano sul 50%)

Scritto da: fatamarie

Messaggio N° 2097 30-01-2007 - 17:02

LA SCUOLA DEL SESSO.

LA STORIA DEI RAGAZZINI DI SAN BENEDETTO SBATTUTI IN PRIMA PAGINA COLPEVOLI DI CHISSA QUALE CRIMINE, HA SCIOCCATO I PURITANI E I BENPENSANTI.

QUAL'E' LO SCANDALO? IL FATTO CHE DUE RAGAZZI FANNO SESSO ORALE? CHE LO FANNO IN UNA CLASSE? CHE VENGONO RIPRESI CON UN TELEFONINO?

QUESTO E' IL PRODOTTO DEL NOSTRO MONDO, CREATO DA NOI, DOVE CI NUTRIAMO DI  SCANDALI, DI VOYERISMO,  E POI, PUNTUALMENTE, CI MERAVIGLIAMO, E NATURALE CHE DUE RAGAZZI FANNO SESSO ORALE, LO E' MENO FALLO IN CLASSE. FARLO NELLE CLASSI DI SCUOLA, PUO DARE FASTIDIO, MA QUESTE ORMAI SONO TERRE DI NESSUNO, ABBANDONATE A BULLI DI QUARTIERE, NON PIU' PROVENIENTI DA CLASSI SOCIALI BASSE, MA  VESTITI ALLA MODA, BRAVI RAGAZZI DI BUONA FAMIGLIA, AI QUALI TUTTO E PERMESSO ALTRIMENTI SI ARRABBIANO LORO, E LE LORO BUONE FAMIGLIE.

ESSERE RIPRESI DA UN TELEFONINO TI FA GUADAGNARE POPOLARITA' COSA CHE ORMAI E AL PRIMO COMANDAMENTO DI OGNI RAGAZZO E DI OGNI FAMIGLIA, NON MANCHERANNO INTERVISTE LIBRI SONDAGGI, FILM E QUANT'ALTRO AD ARRICCHIRE GIORNALI E PERSONE ECCITATE.

QUINDI GIORNALI VENDONO DI PIU', I RAGAZZI SARANNO DEGLI IDOLI, LA SCUOLA LI HA SOSPESI PER 15 GIORNI CON L'OBBLIGO DI FREQUENZA. QUINDI TUTTI SARANNO TENTATI A COMPIERE TALI GESTA TANTO RIMARRANNO IMPUNITE.

NEL TELEGIORNALE DELLE 20 UN PAPA DI UN COMPAGNO DI CLASSE DEI DUE, ERA SPAVENTATO DALL'ACCADUTO, QUESTO E' L'ORRORE, SPAVENTARSI DI UNA BRAVATA, CHISSA LUI A 15 ANNI COSA FACEVA CON LA SUA FIDANZATINA?

Scritto da: ALTRYX

Messaggio N° 2096
Tag: Noi&Voi
29-01-2007 - 16:47

Blog, questo variegato mondo

che sta spopolando su Internet.

Ma cos'è esattamente un Blog? Un diario personale dove descriviamo minuziosamente le nostre giornate, un luogo in cui le idee vengono condivise, si incontrano e si scontrano, oppure è un lugo dove ci si rifugia per esprimere cio che mai avremmo il coraggio di dire in realtà?
Qualunque sia la vocazione che si da ai propri blog, la risposta è esatta.

Ognuno di noi utilizza il Blog a seconda di ciò che vuole esprimere. Chi scrive nei blog vuole essere visto e commentato, e il commento di ognuno è una nuova proposta di confronto. 

A questo proposito la società Swg propone un sondaggio, intitolato Diario aperto, molto articolato, che finalmente scende più in profondità nelle dinamiche dei Blog e può aiutare a dare delle risposte interessanti per i blogger e per i loro lettori.

Il questionario vuole indagare quattro aree di ricerca principali:
- il rapporto dei blogger con le nuove tecnologie
- il rapporto dei blogger con gli altri media
- blogger e vita pubblica/politica
- blogger e consumi

E voi, date il vostro contributo a far capire meglio, attraverso la compilazione del questionario, come vivete queste dinamiche, e come considerate il vostro rapporto con questo variegato mondo, sempre in trasformazione, talmente tanto che ancora gli esperti non riescono a dare una risposta univoca.

Con il vostro supporto faremo sicuramente un passo avanti

Grazie per l'attenzione

Staff Libero Community

Messaggio N° 2094 28-01-2007 - 00:35

Il sorriso

Penso ad una curiosa espressione del viso, al sorriso. L’uomo è l’unico essere vivente che lo possiede, l’unico capace di ridere. Certo, c’è anche il sorriso beffardo, sardonico, cinico; ma quanto è bello il sorriso che esprime soddisfazione, gioia (anche se talvolta è velato di malinconia) gratitudine per il trovarsi insieme, significando che in quel momento una parte di me è in te e viceversa. Un sorriso non costa alcunché, richiede la stessa energia di certe smorfie ingessate e seriose tipiche di “poveracci” che, per i titoli esibiti, credono di essere potenti, mentre sono misantropi maniacali. Il sorriso: non quello meccanico dei leader politici, maschera che spesso sa di calcolo e finzione, ma quel sorriso sereno di gratitudine, il sorriso del bambino che ti guarda e poi gioca con te. Il sorriso che trasmette all’altro il messaggio di essere stato notato, di provare simpatia e rispetto, di non temere di doversi nascondere. Com’è bello sorridere ed essere ricambiati!!! Spesso vale più di un’infinita di parole. La maggior parte di noi pensa che per aiutare gli altri non è necessario avere a propria volta bisogno degli altri, e che dunque si deve essere forti. Così crediamo che solo i forti possono aiutare, mentre i deboli possono soltanto essere aiutati. Ma la fragilità, invece, è necessaria, in quanto permette di capire chi si deve o si sta per aiutare. E’ bello poter dire: “Ho paura, ma posso tentare di sedare la paura”. La fragilità è la forza per aiutare: chi sente forte sa solo giudicare e il giudizio non è mai terapeutico.

Scritto da: ilariacz

Messaggio N° 2093 28-01-2007 - 00:30

LA "BUFALA" DELLE STELLE IN REGALO

Ci stavo per cascare anche io! Proprio ieri il mio adorato fratellino mi ha annunciato la data delle sue nozze con la ragazza più straordinaria che abbia mai conosciuto. E questa mattina ho iniziato ad adoperarmi nella ricerca di un regalo originale per questo evento. E mi è venuto in mente il famoso "regala una stella". Ma navigando qua e la in cerca di offerte mi sono imbattuta in questo articolo: http://www.astrofili.org/eventi/regala_una_stella/index.html

immagine

A tutti i creduloni romantici come me, leggetelo con attenzione, e magari invece di buttare i soldi nelle tasche di questi truffatori, potremmo regalare i biglietti per visitare un planetario! 

Scritto da:hold72

 
Messaggio N° 2092 27-01-2007 - 13:43

LUIGI TENCO, ANGELO MIO

immagine

Nella notte tra il 26 e il 27 gennaio di 40 anni fa, all’età di 29 anni, in una camera dell’hotel Savoia di San Remo, si spegneva Luigi Tenco, l’ultimo grande romantico della musica d’autore italiana.

Un anarchico, un poeta, un esistenzialista, molto cupo, disfattista, sempre contro corrente, mai banale, sublime e bellissimo.

Questo è per me Luigi Tenco. Non so realmente perché si è tolto la vita. So che non era in sé, che quel gesto irreparabile lo ha reso un mito.

Se oggi fosse ancora vivo non riuscirei ad immaginarmelo in un contesto reale, quotidiano. Per me è come un angelo, un angelo che se ascolto spesso si può trasformare anche in un demone…voglio ricordarmelo così, con il suo sguardo nero come il carbone, intenso e tenebroso, quel sorriso sarcastico e gentile al contempo, la sua fragilità, il suo lirismo, la sua voce calda come uno strumento.

Come gli strumenti che amava e suonava, sax, clarino, chitarra.

Lui, l’acchiappanuvole, chissà se vede tutto l’amore che ho dentro per lui, anche se non è un amore umano, ma metafisico.

Per sempre, angelo mio.

su quelle labbra smorte, che all’odio e all’ignoranza, preferirono la morte.

Fabrizio De Andrè

scritto da : nataieri73

Messaggio N° 2091 26-01-2007 - 23:50

Una giornata di sole

Roma maggio 1943

E’ una bella mattina di maggio e mamma mi ha messo il vestitino a fiori che mi piace tanto, ho preso la mia bambola di pezza ,che nonna Maria mi ha fatto, e sono scesa nel cortile del palazzo a giocare con le mie amiche.

Il profumo della campagna e dei fiori è fortissimo.... e se guardo in alto... il cielo è azzurro, con piccole nuvolette bianche dalla forma di piccole pecore.... tra qualche giorno è il mio compleanno, compio 8 anni e sono felice di festeggiarlo qui tra le mie amiche......

Chiamo Chiara e Adele, Concetta è qui con me.... oggi giochiamo a fare le signore........

Sento urlare ... rumore di camion e di gente che scappa..... Raus, Raus, Juden!

Mamma mi urla qualcosa dal balcone..... ha gli occhi in lacrime... mi dice di salire.

Sono in casa, nascosta tra il materasso e il comodino, stringo la mia bambola tra le braccia, mamma abbraccia me e papà piangendo ..... papà ha una faccia stravolta............. non capisco cosa stia succedendo..... uomini con i fucili ci urlano qualcosa .. mamma mi stringe al petto.

Io...io non guardo... quando riapro gli occhi siamo su di un camion.... siamo in tanti e un telo copre la mia testa.... non vedo più il cielo e le nuvolette, solo questi scossoni e gli occhi di mia madre pieni di paura.

Siamo in piedi alla stazione ... ci contano... poi... ci fanno salire su dei vagoni, mamma mi tiene stretta e papà ci rassicura "è solo un viaggio andremo a vedere la Germania".....ad un tratto chiudono il portellone e tutto diventa scuro. Siamo in tanti e tutti in piedi, mamma mi prende in braccio per non farmi schiacciare.... il treno si muove... le ore passano... il caldo non mi fa respirare e c'è un odore di pipì... di vomito, gente che piange e qualcuno sta male.

Non vedo più il cielo.... fuori è scuro... buio... mangio un pezzo di pane.

Papà mi tiene sulle sue spalle ed io da un pezzo di legno rotto riesco a vedere fuori.. vedo alberi e campagna ... è buio ... guardo ma non so cosa vedo... ho paura.... l'aria qui dentro è sempre più pesante tra pianti ormai quasi silenziosi e quest'odore di sudore, ho sete, ma non abbiamo acqua... stiamo stretti l'uno sull'altro.... mi faccio piccina piccina... ho paura.... sento il treno rallentare e dallo squarcio nel legno guardo fuori e vedo una scritta......Auschwitz... immagine

Sento cani che abbaiano ... il treno si ferma.... aprono il portellone e sempre la stessa voce che urla.. Raus Raus Juden.... camminiamo verso un recinto su di una strada fatta di lapidi... ci sono i nomi delle persone scritte sopra.... che strano... non capisco...

Nell’aria c'è un odore dolciastro, vedo una canna fumaria altissima da cui esce molto fumo.... quel fumo dolciastro che impregna l'aria e soldati con cani feroci che urlano e ci spingono verso un tavolino........ papà l'allontanano da noi, lo mettono con altri uomini, mamma piange e io non so più cosa pensare, piango pure io... la paura mi assale.... una donna con uno sguardo feroce mi strappa la mia bambola... quella fatta da nonna Maria ...perché?.. perché?....perchè lo sta facendo??..

Mamma dice che adesso andiamo a lavarci.... ci spogliamo, lasciamo tutti gli abiti nello stanzone e usciamo tutte nude tra soldati che ci spingono verso una piccola discesa alla fine della quale c'è una porta e su scritto " DIUSCH "... dobbiamo fare la doccia. Sopra vedo sempre quella canna fumaria con tanto fumo ... sempre di più.

Siamo dentro... le porte si chiudono, sento la chiave nella porta chiudere a più mandate, siamo in tante, io, la mia mamma, bambini, mamme e ragazze più grandi, ci guardiamo un attimo attorno poi............. la luce va via...... grida .... pianti..... sento bruciare in gola ..... mi manca l'aria... ho pau.............................

E da quella canna fumaria, in quel cielo, tra quelle nuvole, lì da qualche parte c'è una bambola di pezza e una bambina che ancora si chiede............................. perchè??

Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!

Scritto da: il.corsaro.nero

Messaggio N° 2090 26-01-2007 - 09:13

I FIGLI DEGLI ALTRI



Solitamente sono le suocere o le cognate a conoscere qualche amica, qualche cugina, qualche amica dell’amica i cui figli fanno di tutto e di più, che qualsiasi immaginecosa faccia vostro figlio il figlio di quella ha fatto molto di meglio…ma proprio meglio meglio e di più|


 Inutile raccontare che vostro figlio è nato urlando, il figlio della vicina , e ci sono testimoni che possono raccontarlo, è nato che suonava il flauto, meglio di Ian Anderson, anzi voci confermate asseriscono che suona esattamente aqualung  dei Jethro Tull.

 Se siete tutte emozionate che il vostro bambino vi ha chiamato mamma, vostra suocera vi racconterà che il figlio della nuora (vostra cognata) ha si detto mamma a 8 mesi come il vostro, ma in inglese, francese e tedesco, e non si ricorda bene se l’ha detto anche cinese, ma è sicura che era una lingua orientale.

I figli degli altri quando muovono i primi passi, ovviamente prima dell’anno,non sia mai, il giorno dopo ballano il tip tap, sanno tutte le figure del tango argentino, si iscrivono alla Maratona di New  York, corrono in bicicletta per le piste ciclabili ovviamente senza rotelle, e a volte si butta dalla libreria facendo un triplo salto mortale e atterrano sul seggiolone per  riposarsi un attimo.

L’unico al mondo che andrà male a scuola sarà vostro figlio, il figlio della vicina sa leggere a 4 anni, sta scrivendo un romanzo sulla vita di Bukowski, mentre il vostro è rimasto Al piccolo Anatroccolo e  nemmeno ha capito bene come è andata la questione del cigno.

Non parliamo delle recite: inutile raccontare con il magone in gola che vostro figlio alla recita di Natale è stato bravissimo, il figlio della Rosina al paese che ha la stessa sua età frequenta l’actor studio, sta preparando una stagione teatrale nei migliori teatri del mondo, e pare che sia stato scritturato ad Hollywood per essere il protagonista in un Kolossal.

Se gli fate fare qualsiasi sport con un rendimento discreto, il figlio della sorella della cognata di 6 anni è primatista regionale di  nuoto, mentre il figlio della portiera di 7 anni andrà a giocare nella Roma primavera truccato da 17 enne, e la vostra collega di ufficio conosce un bambino di 8 anni che parteciperà alle Olimpiadi invernali. In quale disciplina? Ma in tutte noooooo?

Voi continuate a guardare vostro figlio pensando che non vi siete applicate abbastanza, che forse il problema è che quando lo avete concepito eravate ubriache, oppure che siete cadute dalle scale e gli avete fatto battere la testa, o che a forza di usare preservativi alla fragola il vostro utero si è contaminato, che avete scelto il padre sbagliato ( che ne so improvvisamente vi rendete conto che un po’ stupido lo è)   insomma lui è troppo NORMALE, e gli altri….tutti gli altri sono dei GENI, poi un pensiero invade il vostro cervello:

MA NON E’ CHE LA GENTE RACCONTA UN SACCO DE CAZZATE?
AHAHHAHAHA


scritto da: sissunchi

Messaggio N° 2089 26-01-2007 - 09:07

IL PICCOLO GUARDONE

Melbourne - In Australia scatta l’allarme: piccoli guardoni crescono! Un ragazzino di vent’anni è stato beccato mentre filmava le donne sotto le gonne, sul tram che immagineandava da Altona Beach al Parco degli Uccelli (praticamente come da Ostia a Castel Fusano).


Attraverso una piccolissima telecamera nascosta in una scarpa il piccolo guardone s’era fatto una filmografia degna d’un Sexyshop. Sognava di diventare un regista alla Tinto Brass.

A smascherarlo una coppietta in crisi… (lei coi jeans aderenti veniva letteralmente ignorata dal piccolo Tinto). La mamma, colta di sorpresa dalle immaginestrane manie del figliolo, è corsa subito dal parroco per esigere l’esorcizzazione.

In Questura il piccolo guardone ha mostrato fiero agli inquirenti le sue tecniche di ripresa, quelle da sotto in su, e più d’uno ha preso appunti… forse per ripetere le gesta del piccolo maniaco?

Adesso rischia 10 anni de galera! Lo perdoniamo?


scritto da:
pigilli

 

Messaggio N° 2088 26-01-2007 - 09:00

LA RICERCA DELLA FELICITA' ( recensione)

 

FILM: LA RICERCA DELLA FELICITA'


immagineTitolo Originale: THE PURSUIT OF HAPPYNESSRegiaGabriele MuccinoInterpretiWill Smith, Thandie Newton, Jaden Smith, Chandler Bolt, Domenic Bove, Ian Baptiste, Aida Bernardino, Mia Bernardino, Richard Bischoff 

Durata: h 1.57
Nazionalità: Usa 2006
Genere
drammatico

Un uomo molto sfortunato,ma tenace ed intelligente, si trova a grattare il fondo di una vita poverissima con un figlio piccolo accanto e tanta voglia di riuscire a combinare qualcosa di buono nella vita.
In una società meritocratica dove non esistono raccomandazioni e dove non si concede nulla,riuscirà ad esaudire il suo sogno con estrema fatica,impegnandosi duramente e offrendo energia ad una società pronta a premiare chi riuscirà a dimostrare di essere il miglior lavoratore.
Una commedia nazional-popolare che tocca i buoni sentimenti del politically correct made in U.S.A.,che coinvolge le madri di famiglia, i padri non realizzati e i figli pieni di speranze,ma che non appassiona, non tocca il cuore,vorrebbe sfondare lo schermo,ma non ce la fa.
Non è il finale prevedibile ad annoiare,ma le forzature continue ed ogni coincidenza diventa con il passare dei minuti una catena di eventi esagerati come una macchina da spostare nel momento sbagliato,una banconota da 5 dollari da prestare quando se ne ha assoluto bisogno,un ricovero per mendicanti che termina la disposizione proprio davanti al protagonista,commissioni faticose. Tutti eventi fortuiti tali da rendere scanzonata una storia che poteva essere descritta in modo più profondo e meno spettacolare,meno esteriore. 

 Will Smith è molto bravo ma per mostrare le sue reali doti è costretto ad esibirsi nel vecchio cubo magico e in un sentimentalismo paterno esemplare. Su questa vicenda 100% 'made in America', il regista romano tenta di gettare un'occhiata europea, evitando ogni patinatura sentimentalistica e utilizzando tutti gli elementi reali che riesce a mettere insieme. Ma ciò che ne scaturisce non potrebbe avere sapore più americano. Del resto, in tale contesto la spinta individualistica è tale da rendere superflua la volontà di affrontarla 'incidentalmente', agevolata com'è da una società nettamente spaccata in due, dove il confine tra 'winners and losers' è tanto marcato da essere ormai penetrato nel Dna stesso di cives e civitas.

E forse è proprio qui che il cineasta romano compie l'errore più grande, nel voler ostentare tale contrasto con una didascalicità che rischia di indispettire, se non offendere lo spettatore. Quello che resta di Muccino è la capacità di trasmettere un costante senso di angoscia che smette di mordere alla gola solo con l'arrivo dei titoli di coda. Ma questa volta la lacrima fatica ad arrivare, la noia avrebbe preso il sopravvento se non fosse stato per la magistrale prova attoriale di un Will Smith a dir poco da Oscar.

Qui alla sua più matura interpretazione, riesce a costruire il suo personaggio a 360 gradi, con una espressività ed una fisicità talmente penetranti da lasciare il segno in chiunque. E meno male che il suo punto forte era la vis comica...del Principe di Bel Air!!! 

Da questo film non aspettatevi che delle tiepide emozioni e risate agrodolci qua e là.




scritto da: pepitadellapampa

 

Messaggio N° 2087 25-01-2007 - 22:20

23/01/07 - La Cina è lontana

Per fare un lungo cammino bisogna iniziare col primo passo”, “La povertà fa desiderare un cambiamento, l’azione, la rivoluzione. Su un foglio di carta bianca senza alcun segno, si possono scrivere i più nuovi e bei caratteri. Si possono tracciare i più nuovi e bei disegni”, “Che cento fiori fioriscano e cento scuole di pensiero gareggino è la politica per promuovere lo sviluppo delle arti e il progresso della scienza, per promuovere una rigogliosa cultura socialista nel nostro Paese”. Queste alcune delle citazioni tratte dagli scritti di Mao Zedong, il Grande Timoniere, raccolte nel famoso Libretto Rosso. Scritte su striscioni, nastri e manifesti, queste citazioni ricoprivano i muri delle case di città e di campagna nella Cina e venivano celebrate in grandissime assemblee pubbliche.
L’epopea della Lunga Marcia dell’Esercito di Liberazione Popolare cinese (iniziata il 16 Ottobre del 1934, volta a trasferire gran parte delle truppe, incalzate dall’esercito nazionalista di Chang-Kai-shek, dalle basi meridionali alla Cina del Nord), la proclamazione il 1° Ottobre del 1949 della Repubblica Popolare Cinese (della quale Mao sarà il primo presidente), la costituzione delle Comuni Popolari (istituite nel ’58 e che ben rappresentavano l’ideale di Mao del “Servire il popolo”), il Grande Balzo in avanti (secondo cui Mao si sarebbe impegnato a portare la Cina economicamente al pari dell’Inghilterra in tre anni, costruendo un altoforno siderurgico in ogni città e nelle campagne) e la Rivoluzione Culturale (movimento durato dal 1966 al 1976, incitato da Mao che aveva per motto “Bombardate il quartier generale!”, che aveva il proposito di rivoltarsi contro i quadri stessi del Partito e creare un “uomo nuovo” distruggendo tutto ciò che avesse anche solo avuto a che fare con il “vecchio”), colpirono la fantasia e accesero gli animi dei giovani anche in Europa. Molti intellettuali della sinistra nel ’68 si avvicinarono al Pensiero di Mao, che già in quegli anni aveva maturato una sua identità entrando in conflitto con Mosca. Esso si proponeva non già di attuare la rivoluzione a partire dal proletariato cittadino (come suggeriva Mosca), ma dalla parte più consistente della popolazione cinese: i contadini.
Purtroppo, sia per cecità intellettuale di alcuni europei, che proprio durante il periodo sanguinoso e scellerato della Rivoluzione Culturale (che causò la morte di un numero elevatissimo di persone per mano delle Guardie Rosse e lo scempio di una grandissima parte del patrimonio culturale cinese) visitava la Cina e ne riferiva le impressioni distorte, sia per la strettissima sorveglianza del Partito sulle informazioni che uscivano dai confini nazionali o ancora a causa di volumi scritti da asserviti ed eminenti occidentali (Stella Rossa sulla Cina – Edgar Snow) non si sono mai avute informazioni precise sulla reale situazione nella Cina del Grande Timoniere. Solo da pochi anni si conoscono le conseguenze della politica di Mao. Le stime approssimative parlano di 70 milioni di morti. Infatti, ripercorrendo le fasi sopra elencate, si scopre che la costituzione delle Comuni Popolari e l’ingresso della collettivizzazione dell’economia, ridusse la razione di cibo pro-capite a livelli da lager; il Grande Balzo in avanti non avvenne né in tre anni né nel successivo periodo, pertanto, la costruzione degli altiforni nelle campagne sottrasse la manodopera necessaria a produrre gli approvvigionamenti sia per la popolazione contadina che per quella delle città. Il risultato fu una carestia di proporzioni bibliche e la perdita di ingenti capitali nel progetto degli altiforni, che producevano materiale troppo scadente per essere venduto. La Rivoluzione Culturale fu una delle pagine più buie e sanguinose della Cina contemporanea e gettò la popolazione cinese in un vortice di distruzione e di efferata violenza. Nel decennio che va dal 1966 al 1976 furono uccisi e deportati a “rieducarsi” i reazionari tanto osteggiati da Mao (cittadini innocenti sospettati di “crimini controrivoluzionari”) e furono distrutti templi buddisti, antichi palazzi, intere collezioni di libri antichi, in poche parole quasi tutto il patrimonio culturale dell’antica Cina.
Esattamente nello stesso periodo in cui avvenivano i fatti della Rivoluzione Culturale, per le strade italiane, nel pieno degli Anni di Piombo, veniva urlato lo slogan “La Cina è vicina” e cresceva, da parte della flangia più estrema della sinistra, la simpatia nei confronti del Grande Timoniere. Ben poco si conosceva e ben poco la Cina di Mao assomiglia alla Cina del XXI secolo, unica potenza capitalista che ha mantenuto un regime (ormai non più definibile comunista) pieno di antinomie, uno dei Paesi (come la Corea del Nord) in cui la crescita economica non ha portato la “modernizzazione” della Democrazia (che tanto agognavano gli studenti di Piazza Tien An Men). Non accennano a diminuire, ad esempio, le restrizioni della libertà di stampa e della libertà di professare il proprio credo religioso. Il tutto avviene sotto la presenza dominante del partito unico e quindi di una dittatura.
La Cina non è mai stata così distante.

Scritto da: Antwistle 

Messaggio N° 2086 25-01-2007 - 22:06

Pecoraro detta le sue condizioni a Prodi. O così o niente voti per l'Afghanistan!

Il leader dei verdi – sole che ride detta le condizioni a Prodi. Se vuole i nostri voti , dice Pecoraro, le condizioni sono queste:
- Aumento dell’impegno civile in Afghanistan rispetto a quello militare;
- Maggior contrasto alla produzione ed al traffico d’oppio;
- Indire, ad ottobre, una Conferenza di pace.

- Secondo il ministro occorre stanziare più fondi alla cooperazione al fine di poter dar vita ad interventi di tipo civile sul territorio Afgano. Rimane il problema della sicurezza dei tanti operatori di pace che questa sinistra vorrebbe schierare in teatri poco sicuri. Chi li difenderà? O sono convinti che nessuno mai potrebbe attaccare queste persone che agiscono in nome e per conto della pace? Siamo di fronte alla solita demagogia e al solito populismo di persone che si professano pacifiste ma che non hanno idea di cosa significhi operare in ambienti ostili. E del resto c’è da capirli. Loro sono abituati a manifestare dove, in effetti non ce ne sarebbe bisogno. Perché prima di dettare condizioni al Governo, il Ministro non organizza una bella marcia pacifista a Kabul? Paura, eh?

- Ancora, sempre secondo il ministro, occorre contrastare la produzione e il traffico di oppio. In linea di principio non possiamo dargli torto, anzi. C’è un piccolo particolare che però deve essergli sfuggito, ovvero l’inefficacia delle precedenti azioni in tal senso. L’oppio, in Afghanistan, è la maggiore fonte di reddito per gran parte della popolazione oltre che per i talebani e quindi è normale che vi siano forti resistenze all’eliminazione delle coltivazioni di oppio. Riconvertire un’economia non è questione da poco, ci vogliono anni ma, purtroppo, le persone devono mangiare tutti i giorni. Cosa propone il ministro? Una politica di riconversione o una politica assistenzialista? O entrambe? Questo bisogna saperlo. Non capisco perché gli intervistatori non scendano mai sullo specifico e si accontentino di risposte scontate e vaghe. Forse per non mettere in difficoltà l’interlocutore?

- E infine, come una ciliegina sulla torta, ecco la terza richiesta: Una bella conferenza di pace. “In quella sede - spiega il ministro - si potranno stabilire le condizioni per il disarmo dei talebani e il calendario per il progressivo ritiro dei militari dall'Afghanistan”. La prima domanda è ovvia: chi parteciperà alla conferenza? Le autorità legittimamente elette? I Paesi delle forze schierate nel territorio? l’ONU? I Talebani? Diciamo che i primi tre li diamo per scontati ma gli ultimi saranno invitati? Del resto si sta parlando del loro disarmo, o no? E visto il garantismo che contraddistingue una parte dell’attuale maggioranza di governo, invitarli parrebbe doveroso. Per quanto riguarda il ritiro delle truppe mi chiedo come si possa calendarizzare ciò se ancora si è lontani dalla pacificazione del luogo. Lo so, il ministro pensa molto alle truppe e soffre a vederle operare lontano da casa. Per questo vuole che si ritirino dall’Afghanistan ma non solo. L’Italia non deve avere truppe fuori dal territorio nazionale, magari neanche presso le ambasciate. Ma allora, perché non rinunciare ad avere un esercito? Pensa quanti soldi si risparmierebbero. Ma allora, perché non rinunciare ai ministri? Pensa quanti risparmi!
Altro che Padoa-Schipppa e Visco, l’uomo giusto per il dicastero economico era lui: Pecoraro Scanio!
Ora capisco perché nel simbolo dei Verdi c’è il sole che ride!
Mala tempora…

Scritto da: unamicoincomune

Messaggio N° 2085 24-01-2007 - 00:16

HAMMAMET VERGOGNA ROSSA

HAMMAMET - In una giornata di sole, tra palme, datteri e uomini dalla pelle scura, Craxi al secolo Bettino si è rifugiato all'alba della seconda repubblica, balorda e peggiore della prima.

In una terra che è sempre stata oggetto dei suoi pensieri, ha trovato riparo, sentendosi straniero in casa, dove volontariamente, per evitare l'ignobile e voluta macchinazione politica in cui la sua sinistra, i suoi Compagni, i ROSSI che in lui avevano l'unico uomo che potesse risplendere di luce propria, decide di trascorrere i suoi ultimi anni evitando le patrie galere in cui i suoi nemici del PCI volevano sbatterlo.

Cocente e quanto mai avvilente per i compagni, la cerimonia che ha coinciso con il settimo anniversario della morte dello stagista, infatti il presidente nonche suo amico Ben Alì in segno di rispetto e di affetto per il vecchio amico gli ha dedicato un viale di palme, nella parte piu bella della città.

immagine"Avenue Benedetto (Bettino) Craxi", è il titolo riportato su questa lastra di marmo azzurro con scritta in bianco, scoperta oggi durante la cerimonia a cui partecipavano il ministro dell'Interno tunisino, della figlia di Craxi, Stefania, assidua sostenitrice del padre, nonchè presidente della Fondazione Craxi, il figlio Bobo, sottosegretario agli Esteri, e delegazioni di Forza Italia, Udc, e solo ed unicamante l'Udeur per la sinistra.

 Boselli, nella sua plenaria confusione, ritiene che, occorrerebbe un raduno della sinistra, completa dei querciaioli, sulla figura di Stefania, che invece durissima e senza peli sulla lingua ribatte chiedendosi il perche dell'assenza del Unione tutta, ad ossequiare la memoria di Craxi.

Di certo è uno degli atti piu scomodi che la sinistra forcaiola e vendicativa deve immagineaffrontare, quello, della memoria di Craxi, oltre a ridestare, in un momento di spaccature profonde in un governo sempre ostaggio di partitucoli estremisti, rancori sempre piu grandi.

L'unico esponente dell'esecutivo presente oggi, commenta amaramente Stefania, è il sottosegretario agli Esteri, Bobo Craxi, ma capisco la loro assenza perche si vergognano.

Silvio Berlusconi ha inviato ad Hammamet, in sua rappresentanza, Fabrizio Cicchito, ma dall'Italia non ha voluto evitare di bacchettare sonoramente ancora la sinistra " La sinistra ha rinnegato uno dei suoi uomini migliori che andava eliminato dalla scena perche aveva vinto la lunga battaglia contro il PCI, ora sta a noi di Forza Italia raccogliere e portare avanti la sua eredità riformista.

Cicchitto, " Qui sono presenti gli eredi della tradizione socialista e democristiana, non quelli del comunismo perché provano ancora rimorso".

Le paroli piu scottanti restano di sicuro quelle di Stefania, "Vedo che non si sono voluti chiamare socialisti allora il mio consiglio e che non si definiscano, almeno per questa generazione, nemmeno riformisti".

L'Udc di Casini e L'Udeur di Mastella nel ritrovatisi ai piedi di quella tomba, specifica oggi, il loro intento di chiudere un periodo di veleni e di giustizialismo che pervade e avvelena la sinistra, anche se i pochi superstiti del PCI nonostante la fusione in un partito riformista e democratico continuano ad avere sempre le idee staliniste basate su lagher e Siberia.

Fa eco a tutto questo la polemica scoppiata in Italia per via dell'ipotesi di intitolare una strada a Craxi nel suo paese.

Antonio Di Pietro, dall'alto della sua cultura e conoscenza del diritto afferma il suo NO. Una decisione del genere, dice, umilierebbe i cittadini onesti".

Durissima la replica di Bobo: "Di Pietro è un coniglio, quando Prodi disse che si doveva fare stette zitto e oggi offende un paese amico dell'Italia".

In un cimitero a due passi dal mare con lo sguardoimmagine

rivolto verso la sua amata Italia è sepolto e riposa, ora finalmente in pace, Bettino Craxi, lontano da chi ignobilmente ha goduto dei suoi privilegi e poi l'ha avvolto nel solito libro delle vendette, rosso come il colore della vergogna.

Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!

Scritto da:il.corsaro.nero

 
Messaggio N° 2084 23-01-2007 - 22:29

T.F.R.

ovvero Trattamento di fine rapporto

Bisogna pensare al futuro. Con il sistema pensionistico contributivo , hanno calcolato che si andrà in pensione a 65 anni e con 40 anni di versamenti con una pensione che potrebbe essere il 20% dello stipendio.

Penso che sia un'ipotesi un po' pessimistica perchè innanzi tutto è difficile ipotizzare ora quale sarà il rendimento dei contributi ( legato all'andamento della borsa, dei titoli, delle cedole ecc.ecc.) nei prossimi 40 anni, è aderente alla realtà però la notizia che viene da piu' fonti che nel futuro i trattamenti pensionistici saranno di gran lunga inferiori a quelli attuali.

Bisogna quindi prendere dei provvedimenti, e uno di questi è che finalmente è stata varata la previdenza integrativa in maniera massiccia.

Come funziona?

Innanzi tutto c'è una linea di demarcazione:

a) se lavorate in un'azienda con meno di 50 dipendenti

b) se lavorate in un'azienda con piu' di 50 dipendenti.

c) dipendenti statali

1. Lavorate in un'azienda con piu' di 50 dipendenti

  • il vostro Tfr , che maturerà dal 1 gennaio 2007 andrà a un fondo pensione, che puo' essere quello aziendale, quello di categoria o un fondo pensione di vostra scelta. Se scegliete il fondo pensione di categoria, potete fare anche dei piccoli versamenti mensili, e soprattutto l'azienda verserà di tasca sua delle quote aggiuntive stabilite dai vari contratti. Se non fate nessuna scelta entro il  30 giugno, il vostro Tfr andrà automaticamente ai fondi pensioni . I versamenti ai fondi pensione fino a 5164 Euro sono deducibili dal reddito ( quindi su questo importo non si pagano tasse)
  • Potete scegliere di mantenere il vostro Tfr con i rendimenti attuali, in questo caso il Tfr verrà versato all'Inps, che continuerà a gestirlo come lo gestiva la Vostra azienda. In caso di dimissioni, con la legge attuale sarà la vostra azienda che vi liquiderà il Tfr, e provvederà poi a compensare le somme che deve all'Inps con questo esborso.

In entrambi i casi sarà possibile chiedere delle anticipazioni per l'acquisto della prima casa, o per spese mediche, quando avrete raggiunto almeno 8 anni di anzianità, ma se decidete di pensare al vostro futuro e scegliete un fondo pensione occore entrare nell'ottica che i versamenti che vengono fatti serviranno per avere una pensione aggiuntiva e vi serviranno soprattutto per poter campare quando abbandonerete l'attività lavorativa. E' quindi meglio cercare di dimenticare di avere questa possibilità, e non usarla.

Se scegliete un fondo pensione di categoria, quando cambiate azienda, potete girare i contributi da un fondo all'altro se lo desiderate.

I vostri eredi potranno percepire in vece vostra i soldi accantonati, nella sfortunata ipotesi di pre- morienza.

Per inciso i fondi pensione di categoria stanno avendo dei rendimenti migliori di quelli del Tfr.

Le organizzazioni sindacali stanno promuovendo iniziative presso le aziende per illustrare questa opportunità

2.Lavorate in un'azienda con meno di 50 dipendenti

La  differenza rispetto al caso precedente è che se decidete di tenere comunque il vostro TFR ( alias liquidazione) perchè non vi interessa avere una rendita nel futuro, ma preferite avere a disposizione il TFR per qualsiasi necessità  ( si sa che le piccole aziende sono piu' flessibili rispetto alla legge attuale e in qualsiasi caso vi servano dei soldi vi anticipano il TFR), in questo caso il Tfr non sarà versato all'Inps ma resterà in azienda. L'azienda continuerà a gestirlo con le regole precedenti.

Se la vostra azienda, non ha un fondo pensione aziendale e neppure un fondo pensione di categoria, tranquilli, presso l'Inps verrà gestito un fondo pensione per tutti questi casi.

3. dipendenti statali

E' allo studio un provvedimento legislativo similare a quello per le aziende private.

Scritto da: fatamarie

Messaggio N° 2083 23-01-2007 - 09:58

ATTENZIONE! I BAMBINI CI GUARDANO

Sono arrivati a 6 in tutto il mondo i bambini che si sono impiccati o hanno impiccato un loro compagno per emulare l'impiccagione di Saddam.

Il bombardamento mediatico a cui sono stati sottoposti i bambini di tutto il mondo, le immagineimmagini sui giornali di Saddam con il cappio al collo, il video visionabile con estrema facilità, passato anche in televisione, hanno fatto si che lo spirito di emulazione, spingesse questi bambini alla morte inconsapevole, perchè loro in realtà non volevano morire, non volevano uccidere, volevano solo GIOCARE!

Nessuno pagherà per queste morti, perchè non esiste un  colpevole  unico, siamo tutti colpevoli, tutti noi dovremmo sentire il peso di quelle morti sulla nostra coscienza, non è colpa del giornalista, non è colpa di chi ha trasmesso, la colpa è nostra che ci cibiamo di immagini sempre più violente, che abbiamo perso la misura dell'orrore, l'orrore è diventato una normalità, esiste una notizia che riesce veramente a scioccarci?

Lo stesso discorso vale per tutti quelli che mettono nei siti, nei blog, immagini di suicidi, di ragazze con le vene tagliate, che si fanno nick name e profili inneggianti al suicido. Ricordo con orrore un profilo in cui una ragazza tra le cose che amo aveva scritto: le morti silenziose con ossido di carbonio.  E' pieno il web di siti dove si spiegano i vari modi per suicidarsi e la cosa più allucinante è che una delle parole più ricercate sui motori di ricerca è proprio suicidio.

La ragazza in questione mi rispose che lei giocava, ritorna ancora questa parola: gioco, che male si accompagna con la parola morte, ma troppo spesso vengono associate, e quello che mi impaurisce è la leggerezza con la quale si fà, non pensando alle conseguenze che ne possono derivare.

Abbiamo una responsabilità morale verso il nostro prossimo, non possiamo poi dire io non sapevo, io non volevo, io non ci ho pensato, perchè dopo è troppo tardi.

Esaltare la morte, mentre dovremmo esaltare la vita, ho citato solo alcuni casi i più recenti che sono accaduti, non sottovalutiamo mai le nostre azioni.

ATTENZIONE! I BAMBINI CI GUARDANO....

scritto da: sissunchi

Messaggio N° 2082 20-01-2007 - 22:53

Capoclasse

immagine


Sono la capoclasse. Da mesi la medaglia di latta con il nastro tricolore è appuntata sul mio grembiulino candido.
Mamma ne va fiera.
Le altre bambine non mi amano.
Me ne frego.
Conosco tanti segreti, io.
Sono seduta al primo banco. I quaderni immacolati, come le mie mani. Non mi sporco, io, con l'inchiostro della stilografica.
Le compagne mi temono. Sono bambocce.
So come si fanno i bambini. Altro che cicogna, altro che cavolo nell'orto.
Adoro andare alla lavagna a segnare le buone e le cattive. Soprattutto quelle smorfiose delle contessine Pallavicini, non le sopporto.
Mi tengono a distanza, loro. Chissenefrega.
So tante cose.
Leggo, la notte con la torcia sotto le coperte. Non sanno che ho trovato quelle riviste in fondo all'armadio.
Anche la Signora Desana mi teme e non osa togliermi la medaglia di latta.
Tanto io sono grande.
Me l'ha detto lo zio. Per non farmi urlare e piangere.
Sono una donna, io.
Zio non mi fa più molto male, ora.
Conosco tanti segreti.
Ho la medaglia sul grembiulino. Orgoglio di mamma.
Nella tasca, le forbici da sarta della nonna.
Per quando zio verrà la prossima volta.

Scritto da: La_Chambre_d_Isabeau 


Messaggio N° 2080 20-01-2007 - 21:33

Ridateci il principe azzurro!!!

Vi ricordate quando da bambine credavamo e aspettavamo il Principe azzurro?
Sembra che, in fondo ad ogni donna non si sia mai smesso di attenderlo...
Eh sì, lui deve darci, lui deve dirci, lui deve farci...
ma cosa ci aspettiamo davvero dagli uomini?! Di trovare in loro il nostro alter ego? Di vedere in loro lo specchio di noi stesse (che poi non so quanto ci andremmo d'accordo)?
E se deludono le nostre aspettative? E se fossimo noi ad avere aspettative surreali?
Che cosa c'è che non va nelle relazioni quando non vanno? Orgoglio, silenzi, tensioni. Tutte cose che sarebbero facilmente risolvibili con un po' più di flessibilità. Ma noi la flessibilità a volte proprio ce la dimentichiamo, e lo sappiamo.
Sempre sull'attenti a guardare se lui fa la mossa giusta, se dice la parola giusta: perché non si sa mai, magari lui non è quello giusto. Ma quando capiremo che il principe azzurro perfetto non esiste?? Magari il principe sì, esiste, ma magari non è così azzurro come in Cenerentola, magari non ha il cavallo bianco ma una Punto blu, magari non ha denti bianchissimi e un corpo perfetto ma forse il suo sorriso vale più di questo.. Insomma l'uomo perfetto non esiste. Perché non esiste una vita perfetta. E perché (guarda un po') nemmeno noi siamo perfette. Anzi.

Ecco perché in fondo ci capita di preferire uno con un po’ di pancetta ma anche con un cuore grande , piuttosto che lo standard della bellezza di un qualsiasi biondo, alto, muscoloso, e sguardo languido ma con un cuore insipido.
L'uomo cavaliere, che apre la portiera dell'auto per far salire la sua compagna o che prima di sedersi a tavola le porge la sedia, appartiene a una razza in via d'estinzione.
Ma cosa conta davvero in un rapporto? L'amore? Il sesso? La complicità? Il rispetto? Che cosa lo fa andare avanti, qual è l'ingranaggio che fa ruotare tutto in modo fluido e armonico? Stavolta non ho risposte retoriche da dare e nemmeno pillole di saggezza da consumarmi in una frase d'effetto. Però ho l'esperienza e il cuore per dire che di sicuro una cosa che conta su tutte è il volersi bene.
Ma non il volersi bene quello tanto per dire...quello vero: guardarsi e capirsi. Amarsi nella felicità e nelle difficoltà. Prendersi per mano, e non solo metaforicamente. Vedere nei suoi occhi tutto il senso di cui sei alla ricerca e che spesso non trovi.
Come tutto ciò che diventa popolare, anche il principe azzurro gode di ottima fama e lo ritroviamo in canzoni, ricette e libri..

A proposito di ricette, eccone una che fa proprio al caso nostro:

Mele del Principe Azzurro
Mescolate farina e zucchero, incorporate del burro tiepido a pezzetti e impastatelo fino al totale assorbimento. Poi aggiungete nocciole tritate. Disponete delle fette di mela su una piastra da forno imburrata e infarinata, cospargendole di cannella e noce moscata. Coprite poi il tutto con l'impasto e cuocete. Servite le mele del Principe Azzurro con guarnizione di panna e confetti celesti e… come per incantesimo, un ranocchio comparirà sulla vostra tavola.
Non dovrete fare altro che baciarlo sul muso e vi apparirà un meraviglioso principe.
Non chiedete anche il cavallo bianco per favore. Per quello non basterebbe l’impasto di quintali di farina.

immagine


scritto da: sumenzusa

Messaggio N° 2079 19-01-2007 - 09:40

BASI USA: MA QUANTO CI COSTATE?



Nel mio immaginario di italiana media ho sempre pensato che tutto sommato gli americani e loro basi erano si ingombranti però che pagassero l’affitto  immaginetaliano, che alla fine almeno un piccolo guadagno ci fosse: niente di più falso, siamo noi che paghiamo loro!allo Stato I

 

La verità è contenuta  nel “2004 Statistical Compendium on Allied Contributions to the Common Defense” ultimo rapporto ufficiale reso noto dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. La pagina che ci riguarda è la b-10 dove si evince che il contributo per la difesa comune versato dall’Italia agli Usa per le spese di stazionamento ammonta  366 milioni di dollari. Il documento spiega che 3 milioni vengono versati cash e gli altri 363 milioni arrivano da una serie di facilitazioni che l’Italia gli concede.

 

Si tratta ( pagina II-5) di affitti gratuiti, riduzioni fiscali varie e costi dei servizi ridotti, se non erro tante nostre aziende stanno chiedendo questo al Governo senza mai ottenerlo, da non politica e appartenente al popolino a me sembra come se il padrone di casa oltre che a dare l’appartamento gli versasse anche dei soldi, ma è assurdo!

 

Ma il bello è che più di noi pagano solo Giappone e Germania, mentre la Gran Bretagna nel 2004 ha contribuito con 238 milioni di dollari.

 

Il 41% dei costi totali di stazionamento sono a nostro carico ( pagina b-10), bizzarro notare che dal 37% del 1999 si è passati al 41% nel 2002  proprio durante il governo Berlusconi, presumo sarà un caso (battuta).

 

Ma non finisce qui, in base ad accordi bilaterali firmati nel 1995 se una base americana chiude il nostro governo deve indennizzare gli alleati per le migliorie apportate. Gli Usa hanno ad esempio deciso di lasciare la base di La Maddalena in Sardegna, una commissione mista dovrà stabilire quanto valgono le migliorie e si dovrà provvedere a pagare, ma non solo, se l’Italia intenderà usare il sito entro i 3 anni dalla loro partenza bisognerà che versi un ulteriore rimborso.

 

Che dirvi, come Italiana  ignorante di politica internazionale,  ci sono rimasta di sasso!

 
Certo che con 366 milioni di dollari si potrebbero fare tante cose….che ne so ospedali?

scritto da: sissunchi

Messaggio N° 2078 17-01-2007 - 23:05

Oreste Scalzone ......... libero!!!

 

Il 17 gennaio 2007 i Giudici della prima Corte d'Assise di Milano hanno constatato che nei confronti di Oreste Scalzone non si può più procedere per "intervenuta prescrizione in relazione ai reati di partecipazione ad associazione sovversiva, banda armata e rapine"

Nel 1973, alcuni aderenti di Potere Operaio, furono coinvolti nel Rogo di Primavalle nel quale morirono Stefano e Virgilio Mattei, figli del dirigente della locale sezione del Movimento Sociale Italiano, Mario Mattei. Gli autori del rogo furono aiutati da persone rimaste sconosciute.

Ma chi è questo nostro illustre connazionale?immagine

Oreste Scalzone, nasce nel 1947 a Terni, già esponente di Potere Operaio e successivamente di Autonomia Operaia, fino ad oggi rifugiato in Francia, nel 1968 conosce Franco Piperno, nel 1969 fonda con Franco Piperno e Toni Negri : Potere Operaio. Nel 1977 fu arrestato, il 7 aprile assieme a Antonio Negri e Emilio Vesce, viene condannato nel 1978 e fugge in Francia nel 1981.

I membri e simpatizzanti conosciuti di Potere Operaio:Ritanna Armeni, Franco Berardi, Massimo Cacciari, Luciano Della Mea, Pino Masi, Paolo Mieli, Valerio Morucci, Toni Negri, Lanfranco Pace, Francesco Pardi, Gaetano Pecorella, Franco Piperno, Oreste Scalzone, Mario Tronti, Achille Lollo, Marino Clavo, Manlio Grillo, Paolo Gaeta, Diana Perrone, Elisabetta Lecco.

Inno di Potere Operaio:

La classe operaia, compagni, è all’attacco, Stato e padroni non la possono fermare, niente operai curvi più a lavorare ma tutti uniti siamo pronti a lottare.......... Stato e padroni, fate attenzione............ fucili o le catene: questa è la scelta che ci resta da fare. Compagni, avanti per il Partito, contro lo Stato lotta armata sarà con la conquista di tutto il potere la dittatura operaia sarà.

Sotto queste parole, venivano barbaramente assassinati, nel rogo di Serravalle, Virgilio di 22 anni e Stefano di 8 anni, unica loro colpa... esser figli di un segretario di sezione del MSI, Mario Mattei.

La condanna:

In primo grado gli imputati furono assolti dalle accuse di incendio doloso e omicidio colposo per insufficienza di prove. In secondo grado, Achille Lollo, Marino Clavo, Manlio Grillo, furono condannati a 18 anni di carcere per omicidio preterintenzionale.

Oreste Scalzone ha rilasciato sul caso una intervista a Radio Radicale. Egli dichiara che aiutò i colpevoli a fuggire

La vicenda è tornata alla ribalta poiché la Procura di Roma ha recentemente riaperto il caso avendo assunto nozione di nuovi dettagli (appresi da dichiarazioni degli imputati) che consentirebbero di richiedere la revisione del processo ipotizzandosi ora un reato di strage.

Negli anni '80, la Francia di Francois Mitterrand, accoglie decine di rifugiati politici degli anni di piombo italiani, per i quali non verra' concessa mai l'estradizione, qui dobbiamo sottolineare il sempre piu manifesto attaccamento del Governo italiano all'asse franco/spagnolo, spinto sicuramente dalle frange estremiste che lo tengono sotto ricatto. A festeggiare è tra i primi, non solo il parlamentare 'no global' Francesco Caruso, la cui esultanza per il ritorno di "Oreste" è scontata, ma anche il Verde Paolo Cento, sottosegretario all'Economia. E' lui a rilanciare il tema dell'amnistia per coloro che, condannati per reati di terrorismo, vivono all'estero e per combinazione, maggiormente, in Francia, "in una condizione di esiliati".

Oreste Scalzone, subito dopo aver ricevuto la notizia che poteva rientrare in Italia dall'avvocato e amico di vecchia data Ugo Gianangeli, ha chiacchierato con qualche giornalista italiano che come lui vive a Parigi. Poi e' uscito per una passeggiata nel centro della capitale. Da solo. Oreste Scalzone, l'ex leader di Potere operaio, condannato a 16 anni di carcere per banda armata e che da oggi per volere della Corte d'Assise si vede revocata la misura cautelare per intervenuta prescrizione, e' euforico: "Ritornero' spesso a Roma e Milano, non per cercare rivalse o regolamenti di conti, ma per dare voce a battaglie di liberta'.

Si trattera' ora di capire, in particolare, quali "vecchie battaglie" intende riprendere il fondatore di Autonomia operaia, come ha gia' annunciato appena avuto la notizia da Milano. Anche perche' quando venne fondata Autonomia, proprio Scalzone ebbe a dire: "La violenza per essere rivoluzionaria deve sempre avere un contenuto di liberazione. In certe fasi storiche questo puo' comportare anche il ricorso a forme di coercizione, di repressione degli interessi particolari che si oppongono al processo di emancipazione operaia".

"....e secondo Voi chi dobbiamo ringraziare adesso.....?"

Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!

scritto da: il.corsaro.nero


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