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I figli di Bubba - Sanremo da ridere (2 di 7)

Post n°173 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da Cartman72
 

Nel 1988 si presentò a Sanremo un gruppo particolare, già dal nome. Si chiamavano "I figli di Bubba". Bubba era il telecronista che faceva i collegamenti da Genova nel corso di Novantesimo Minuto. Alla voce c'era Franz Di Cioccio, leader della PFM. Nel gruppo suonavano e cantavano i comici Sergio Vastano e Enzo Braschi, a quel tempo molto noti grazie a Drive-in, Gianfranco Manfredi, scrittore e sceneggiatore di fumetti (è suo Magico Vento della Bonelli), Mauro Pagani, autore anche della canzone e due giornalisti, Alberto Tonti e Roberto Gatti, quest'ultimo oggi autore di importanti inchieste sul Sole 24 Ore. Il gruppo si formò solo per fare il Festival e si sciolse dopo il primo album. La canzone era "Nella valle dei Timbales" ed ebbe un discreto successo. Demenziale... ma non troppo. Buon inizio settimana!!
P.S.: oltre alla canzone nella versione originale ho deciso di mettere, quando c'è, anche l'esibizione sul palco dell'Ariston. Ho aggiornato anche il post di ieri con l'esibizione di Enrico Beruschi.

Nella valle dei Timbales (I figli di Bubba)

Dopo una vita di risparmi, di bot e cct
Io devo proprio riposarmi, andare via di qui
Fanculo all'esclusiva, fanculo alla tivù
Saluti a tutti quanti, non vi vedrò mai più

Andrò laggiù nella valle dei Timbales
Tra peones, marones, salmones, daiquiri e bon bons
Laggiù dove la femmina è procace
Vivace, mordace, fugace, vorace lo so
Laggiù senza il sette e quaranta,
Celentano non canta
La Carrà non c'è più
Laggiù con le dita nel naso,
le lenzuola di raso
E il mio amore Mariù

Mi mancherete tutti lo so
Chissà come farò senza la faccia di Andreotti
Non sopravviverò
Senza lasagne surgelate, la maschera antigas
Le ferie intelligenti, la turbo e l'ananas

Andrò laggiù nella valle dei Timbales
Tra peones, marones, salmones, daiquiri e bon bons
Laggiù dove la femmina è procace
Vivace, mordace, fugace, vorace lo so
Laggiù senza colpo ferire
Sdraiarmi a dormire
Laggiù con la man nella mano
A guardare lontano
Senza sapere perché

Laggiù con le dita nel naso,
le lenzuola di raso
E il mio amico Tommaso
Laggiù senza colpo ferire
A sdraiarmi e dormire
E pensare un po' a voi
Laggiù lontano lontano
Io vi passo la mano
E vi saluto ancora un po'




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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/02/08 alle 20:48 via WEB
Di Di Cioccio me ne ricordavo, e non mi stupì, dopo averlo visto nei panni di "Giallo" in Attila con Abatantuono, m'aspettavo di tutto da lui, ma di Mauro Pagani non me lo ricordavo, e ancora stento a crederci! Crueza de ma crueza de ma, e poi va nella valle dei timbales! Mah! Buonanotte Theo, e scusa il ritardo, ma mi son distratto con la tua opera prima.. bellina davvero, bravo ragazzo, anzi, più che bravo, più bravo di Rodari.. uguale! Mi toccherà cercarti un editore! Ora si sente icchè ne pensano i Paoloni! Bona!
 
 
Cartman72
Cartman72 il 04/02/08 alle 21:17 via WEB
Grazie Vincent!! Vediamo se indovini le prossime cinque!! L'argomento l'avrai capito... Canzoni un po' ironiche, goliardiche e con qualche doppio senso...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/02/08 alle 23:11 via WEB
Così su due piedi mi viene in mente Arbore, Elio e Francesco Salvi, domani a mente lucida guardo se me ne vengono in mente altri, tipo quello che cantava Esperanza d'escobar! Buonanotte Theo, e grazie per i Baustelle!
 
 
Cartman72
Cartman72 il 04/02/08 alle 23:38 via WEB
4 su 4!! Sei un mito!!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
roberto manfredi il 07/10/13 alle 17:03 via WEB
L'articolo contiene almeno due errori. Primo : Il nome della band ( avendola formata io ) non c'entra nulla con il telecronista Bubba. In realtà Bubba è il nome di un nostro fantomatico guru. Gianfranco Manfredi è mio fratello, ma non c'entra nulla con la band. Il Manfredi del gruppo sono io, Roberto. Per la precisione, grazie. Roberto Manfredi
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
roberto manfredi il 07/10/13 alle 17:06 via WEB
Preciso inoltre, che il gruppo non si formò per il Festival di Sanremo, comme erroneamente scritto nell'articolo, ma per il programma televisivo LUPO SOLITARIO di Antonio Ricci. Infatti la prima canzone incisa dai Figli di Bubba è LUPY SOlitarY, che scrissi insieme a Franz Di Cioccio, pubblicata nella compilation Lupo Solitario edita dalla Polygram.
 
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